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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Ottobre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2018-03831
"IL BARATTOLO, VIVIBALON E LE IRREGOLARIT? NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI" PRESENTATA IN DATA 13 SETTEMBRE 2018 - PRIMA FIRMATARIA CANALIS.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
L'interpellanza successiva della Consigliera Canalis è sul Barattolo, a tal proposito
ricordo che la Conferenza dei Capigruppo audirà l'Assessore Giusta sul Barattolo no
martedì domani, ma il martedì successivo, l'interpellanza è 3831:

"Il Barattolo, Vivibalon e le irregolarità nella gestione dei rifiuti"

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Risponde l'Assessore Giusta, cinque minuti per lei, Assessore.

GIUSTA Marco (Assessore)
Grazie, Presidente. In merito all'interpellanza faccio notare alcune cose un po' per punti
diciamo, da febbraio 2017 i nostri riscontri alle inadempienze dovute alla pulizia
dell'area, allo smaltimento dei rifiuti, perché come previsto dai documenti contrattuali
viene svolta dal gestore in modo differenziato per le due aree assegnate, in particolare al
Canale Molassi il gestore effettua la raccolta differenziata del vestiario e della carta
cartone e a fine mercato avvalendosi della ditta SEA oltre alla pulizia dell'area oggetto
di concessione provvede anche alla pulizia intorno ai contenitori dei rifiuti posti nei
seguenti punti, via Cirio, via Pesaro e strada del Fortino, si segnala che la pulizia
intorno ai contenitori dell'AMIAT al di fuori della zona di concessione dell'area non è
prevista dai documenti di gara, quindi non è di competenza del gestore, inoltre come
attività preventiva da febbraio 2017 i cassonetti dell'AMIAT nelle vie limitrofe a San
Pietro in Vincoli vengono controllati dal servizio d'ordine del gestore e i rifiuti
abbandonati vengono raccolti dalla ditta SEA e smaltite a carico dell'associazione.
Tuttavia è abbastanza evidente che nonostante quest'attività di prevenzione numeroso
materiale anche nuovo viene nuovamente gettato a terra dagli avventori che sono alla
ricerca di qualcosa di utile e ovviamente ciò che non serve resta a terra. In via Carcano
invece la quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato è maggiore, in quanto il
concessionario ha predisposto un'area attrezzata e può disporre di un numero più
elevato di contenitori, tale situazione consente al gestore di proseguire con la
differenziazione dei rifiuti anche in giorni successivi alla domenica. A fine mercato
oltre alla pulizia dell'area in concessione il gestore si fa carico anche della pulizia dei
contenitori di via Poliziano, via Ravina n. 3 e di via Carcano n. 3, via Varano n. 2
nonostante tali cassonetti siano posti al di fuori dell'area oggetto di concessione, poi il
discorso vale lo stesso che ho detto prima. Al termine delle operazioni di pulizia e
smaltimento rifiuti in entrambe le aree il gestore a volte accompagnato dagli agenti di
Polizia Municipale effettua una verifica dello stato di pulizia dell'area oggetto di
concessione delle zone limitrofe, con particolare attenzione ai contenitori dell'AMIAT.
Occorre inoltre sottolineare che in entrambe le aree prima dell'inizio dell'attività in
oggetto spesso i cassonetti dell'AMIAT sono già colmi di rifiuti e di materiale di vario
genere depositato a lato nelle immediate vicinanze degli stessi come dimostrato in
numerose foto e dalle segnalazioni del gestore e degli agenti della Polizia Municipale in
servizio. A tal proposito posso citare ad esempio sabato 21 settembre al lato dei bidone
dell'AMIAT in Canale Molassi è stata depositata una lastra di eternit, domenica 26
agosto in via Carcano davanti al liceo al lato dei cassonetti AMIAT erano stati
abbandonati una notevole quantità di materiale di vario genere proveniente da una
ristrutturazione edilizia. Aggiungo anche che dai numeri che ci sono stati forniti dal
gestore c'è stato anche un elevato incremento della raccolta differenziata, infatti dal
2016 quando il mercato ancora era sito in via Bologna/via Monteverdi venivano
prodotti dalle 13 alle 33 tonnellate di rifiuti, mentre invece nel primo periodo di via
Carcano nel 2017 fino a gennaio 2018 venivano prodotte invece 27 tonnellate di rifiuti
differenziati, quindi si è passato da un 33 tonnellate di rifiuti da smaltire a 27 tonnellate
di RSU differenziate, da febbraio 2018 in cui tutto il mercato è stato inserito all'interno
dell'area di via Carcano le 27 tonnellate sono aumentate a 31 tonnellate di rifiuti
differenziati. Punto n. 2, quindi le misure previste dal capitolato di gara sono le
seguenti, il concessionario dovrà comunicare all'inizio della concessione al servizio
Politiche per l'Ambiente della Città di Torino e per conoscenza agli uffici della Città
preposti al controllo della regolare esecuzione del servizio, il programma delle attività
previste, la modalità di pulizia, raccolta e smaltimento dei rifiuti delle aree occupate che
saranno dotate durante e al termine della manifestazione, i rifiuti prodotti durante
l'evento dovranno essere rimossi e smaltiti in modo differenziato ed in nessun caso
depositati o abbandonati sul luogo, il concessionario dovrà applicare specifiche
modalità di raccolta differenziata dei rifiuti. Essendo prevedibile la presenza di rilevanti
quantità di rifiuti non assimilabili a rifiuti solidi urbani e ordinari, il concessionario
inoltre dovrà provvedere a proprie spese, improprio o attraverso un fornitore alla
pulizia, raccolta e smaltimento dei rifiuti durante il termine della manifestazione.
L'AMIAT potrà in fase di accertamento dello stato dei luoghi avvalersi dell'intervento
del Corpo di Polizia Municipale della Città, il quale rilevate eventuali violazioni
provvederà ad applicare le sanzioni amministrative previste. Qualunque onere concesso
al potenziamento dell'impegno straordinario del servizio normalmente prestato
all'AMIAT, gestore rifiuti per la Città di Torino, conseguente allo svolgimento
dell'attività e vendita e scambio è a carico del concessionario, quindi si precisa che il
concessionario è da considerarsi responsabile dei rifiuti generati direttamente
dall'attività al conseguente afflusso dei cittadini all'evento con l'obiettivo quindi di
promuovere corrette modalità di pulizia dell'area, raccolta dei rifiuti da parte degli
espositori è stata data facoltà al concessionario di vincolare la partecipazione alle
attività al pagamento di una cauzione dell'importo massimo di 3 euro a stallo
acquisendo l'assenso scritto da parte degli espositori ad assumersi la responsabilità in
modo solidale sulla mancata correttezza della pulizia in relazione alla corretta
differenziazione, smaltimento dei rifiuti a seguito dell'attività. La restituzione della
cauzione sarà quindi vincolata al fatto che i rifiuti abbandonati e raccolti a fine giornata
non superino complessivamente il peso di 2 tonnellate; in caso contrario il
concessionario potrà incamerarla a copertura delle spese che dovrà sostenere per la
pulizia. Quindi, è stata fatta un'operazione anche di sensibilizzazione dei partecipanti
all'attività. Aggiungo solo che, come le dicevo prima, nelle premesse, diciamo,
dell'interpellanza viene fatto riferimento ad una causa che si è tenuta relativamente alla
gestione del mercato in zona della piazza della Repubblica nel 2011/2013, faccio notare
che in questa interpretazione che pare dubbiosa di quanto il Giudice ha proposto alle tre
parti in causa, ovvero AMIAT, Città di Torino e Associazione Bazar Project e dalle
parti è stata accettata, prevedeva una proposta transattiva da parte del Giudice Rizzi che
partiva dalla valutazione che a differenza di quello che c'è scritto qua sopra: "la
decisione fu dell'Amministrazione di sospendere l'attività di pulizia a proprio carico in
quanto area mercatale della porzione di piazza utilizzata per il libero scambio
modificando di fatto le condizioni del progetto sperimentale a fronte della promessa di
un'erogazione di un contributo", il mancato rispetto delle modalità di raccolta
concordate con AMIAT, Amministrazione, e Bazar con conferimento al compattatore
che doveva essere presente nell'area è durato solo per due settimane, poi
successivamente non si è più ripetuta e quindi il mancato rispetto del costo concordato
della pulizia tramite compattatore non è stato portato avanti e quindi il valore richiesto
dall'AMIAT all'Associazione Bazar Project, che qui appunto era riportato di un costo di
60.000 euro, tra l'altro era calcolato in modo pari alla cifra che la Città pagava per
l'intera pulizia di piazza della Repubblica per il servizio a chiamata, mentre invece
l'Associazione utilizzava solo un quarto della superficie, quindi questa parte delle
premesse non è specificatamente corretta, perché in realtà le cose andarono in maniera
diversa e l'attestazione della proposta dal Giudice Rizzi di un'ipotesi transattiva è stata
poi accettata dalle parti proprio sulla base di questa differente storia che sono andato a
narrare. Grazie.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Prego, Consigliera Canalis.

CANALIS Monica
Grazie, Assessore. Innanzitutto le chiederei gentilmente di volermi dare quanto ha letto,
visto che era una relazione molto lunga e dettagliata. In secondo luogo chiederei al
Vicepresidente di poter aver un approfondimento in Commissione proprio perché
l'articolazione e la complessità del tema richiedono un ulteriore confronto e chiederei
che l'approfondimento avvenga, non vedo più il Presidente, in VI Commissione avendo
a che fare con la gestione dei rifiuti e anche in I Commissione, perché abbiamo
chiamato in causa AMIAT che è una partecipata del Comune di Torino. In merito a
quanto l'Assessore ci ha detto io mi permetto di ricondurre e anche di verificare se la
mia interpretazione è corretta ai tre punti che io ho posto al fondo dell'interpellanza
perché la trattazione era più ampia, più generale, non così puntuale rispetto alle mie
domande. La prima domanda che ho fatto è: "se l'Amministrazione ha intenzione di
applicare una penale retroattiva per il mancato adempimento della pulizia e dello
smaltimento dei rifiuti da parte di ViviBalon nel periodo che io avevo individuato", mi
corregga se sbaglio, mi sembra di capire dalla sua risposta che l'Amministrazione non
solo non ha intenzione di applicare una penale, ma non ritiene che ci sia stato alcun tipo
di inottemperanza rispetto ai dettami del contratto di concessione, anzi mi sembra di
capire, però, ripeto, mi corregga perché la sua trattazione era piuttosto complessa, mi
sembra di capire che voi ritenete che questa presenza impropria di rifiuti nei pressi dei
cassonetti soprattutto del rifiuto indifferenziato che è andata crescendo negli ultimi mesi
soprattutto in prossimità delle due aree in cui si svolge il Barattolo non è riconducibile
al gestore, ma è riconducibile o a depositi che avvengono prima che il Barattolo inizi
oppure a comportamenti scorretti da parte di alcuni espositori che non conferiscono al
gestore, ma conferiscono direttamente al cassonetto, questo è quello che mi è sembrato
di capire dalla sua relazione. Se anche così fosse, è chiaro che mi farebbe piacere che
l'approfondimento dell'interpellanza avvenisse alla presenza di un esponente di
AMIAT, perché se noi abbiamo questi problemi di esubero di rifiuti di origine tra l'altro
anche talvolta pericolosa in cassonetti che sono destinati ai residenti di quelle due aree
della città, dobbiamo capire come risolvere il problema, anche al di là del Barattolo,
quindi questa è una prima questione, dobbiamo affrontare il tema insieme ad AMIAT.
La seconda questione è che se questa maggiore presenza impropria di rifiuti nei
cassonetti in quei due momenti della settimana, quindi il sabato e la domenica, è
riconducibile ad un comportamento sbagliato degli espositori, comunque dobbiamo
cercare di capire come mai questo avviene, come mai è così difficile garantire una
vigilanza da parte di chi ha in gestione quell'attività, cioè in questi anni ViviBalon, da
qua in poi non sappiamo perché il bando è aperto. Evidentemente anche se
l'Amministrazione non intende attribuire una responsabilità diretta o chiedere delle
penali, comunque, c'è qualcosa che non funziona, perché se noi come Città non ci
occupiamo direttamente della pulizia di quelle aree, non chiediamo ad AMIAT di
pulirle e alla fine c'è questa presenza disordinata ed impropria di rifiuti dobbiamo dare
una risposta, quindi dobbiamo capire come sopperire a quello che non è stato fatto
finora. Io credo che i passaggi da parte di ViviBalon debbano … o di chi d'ora in poi
gestirà quest'attività debbano essere maggiori e soprattutto lo dico alla luce del fatto che
questo gestore ha percepito da ogni espositore 3 euro, quindi è chiaro che il gestore non
può essere un pedagogo o un educatore dell'espositore, non è che può fargli un corso
sulla corretta gestione dei rifiuti, però di fatto l'ultimo responsabile è il gestore e avendo
a che fare con soggetti, con persone che, probabilmente, non sempre hanno un
comportamento regolare rispetto ai rifiuti deve farsi carico di queste mancanze, quindi
dobbiamo capire come risolvere il problema, a noi spetta dare una risposta ai cittadini e
anche a chi partecipa al mercato. Il secondo punto, quali misure aggiuntive di controllo
l'Amministrazione ha intenzione di applicare? Non mi è sembrato di sentire una
risposta, a me è sembrato di sentire soprattutto una lettura di quanto è accaduto finora,
però su cosa vogliamo mettere in atto possiamo rimandare anche il confronto in
Commissione. Il terzo punto, se l'Amministrazione intende incontrare i residenti, le
associazioni e i comitati del territorio per confrontarsi su questa emergenza rifiuti, anche
qui io non ho ravvisato alcun riferimento nell'intervento dell'Assessore. Tutti i miei atti
che riguardano il ...

IMBESI Serena (Vicepresidente)
La invito a concludere.

CANALIS Monica
Okay, il Barattolo io ho sempre chiesto all'Assessore che ci siano dei momenti di
confronto con le realtà, questi corpi intermedi che vivono il problema, anche in questo
caso faccio questo appello, a confrontarci anche con i comitati, grazie.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
A lei. Prego, Assessore Giusta.

GIUSTA Marco (Assessore)
Sì, grazie. Preciso solo due cose in modo forse un po' più chiaro, allora, a questo punto.
Non ci sono state penali retroattive perché il concessionario doveva pulire l'area su cui
si svolge il libero scambio, solo e semplicemente questo. In aggiunta a questo, come ho
detto all'inizio, vengono fatte anche una serie di operazioni ed è corretto, anche come
dice la Consigliera Canalis, capire come risolvere il problema in forma più allargata; ad
esempio su via Carcano è stato fatto un percorso con AMIAT anche per capire quali
sono i tempi di svuotamento dei cassonetti in modo che potessero essere pronti anche
per evitare questo problema. Nelle modifiche, invece, successive che sono state prese in
carico io quello che ho letto non è una trattazione del passato, ma è il futuro capitolato
di gara all'interno del quale, appunto, come ho già scritto che: 1) l'AMIAT potrà in fase
di accertamento dello stato dei luoghi avvalersi del Corpo della Polizia Municipale della
Città, il quale rilevate eventuali violazioni provvederà ad applicare delle sanzioni
amministrative previste e 2) che il concessionario è da considerarsi responsabile dei
rifiuti generati direttamente dall'attività o conseguenti all'afflusso dei cittadini
all'evento. Quindi questo è stato, diciamo, in qualche modo ricostruito anche per
allargare il campo di responsabilità dell'ente gestore proprio per evitare
successivamente l'accumularsi dei rifiuti all'interno dell'area. Inoltre, quell'azione
educativa viene svolta anche mediante l'utilizzo, in realtà è stata costruita, ci sono molti
progetti, quello di Vivi Libron, quello di Eco dalle Città, con le Sentinelle dei Rifiuti,
eccetera, eccetera, il progetto con Umana, il progetto con Cartesio che si svolgono
all'interno di quell'area, quello che abbiamo fatto è di ancorare quei 3 euro di cauzione
al fatto che se non vengono superate le 2 tonnellate di rifiuti non differenziati allora
viene restituito agli espositori; in tal modo si vuol provare a costruire una
sensibilizzazione sull'area che, secondo me, dai dati che ho letto già prima, per cui
eravamo passati come le dicevo da via Monteverdi dalle più o meno massimali 33
tonnellate di rifiuti non differenziati alle 31 tonnellate di rifiuti differenziati, invece su
via Carcano, oggi, siamo abbastanza vicini a poter arrivare, quindi è anche un obiettivo
raggiungibile, non un obiettivo messo in là diciamo senza possibilità di essere
raggiunto.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Grazie. Come già è stato spiegato prima da chi ha presieduto in Conferenza dei
Capigruppo verranno vagliati i vari approfondimenti per le Commissioni.
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