Interventi |
PATTI Federica (Assessora) Buonasera a tutti e tutte. Allora, in merito alla richiesta, giusta e corretta, visto anche quanto è successo della chiusura dei Nidi d'Infanzia Cavour, faccio un brevissimo, proprio breve breve inquadramento generale sull'operazione dell'Edilizia Scolastica ed entro subito nel merito dell'edificio in questione. Allora, l'edificio di cui parliamo, per chi non lo sapesse, è sito in piazza Cavour, ed è un edificio dalle '700 che ospita due Nidi dell'Infanzia, uno al piano terra e uno al primo piano, per una capienza, più o meno, di circa 150 famiglie. Oggi i frequentanti sono 90, più chi deve entrare ancora, rispetto agli inserimenti che sono stati programmati, si arriva quindi a una capienza totale di quella cifra. L'Edilizia Scolastica opera su quattro ambiti cittadini, nord, sud, est e ovest e l'edificio di cui stiamo parlando si affaccia su piazza Cavour, quindi risulta inserito nell'ambito territoriale della zona manutentiva ovest della città, che comprende circa 143 edifici dislocati tra le circoscrizioni 1, 3 e 4. Quindi questo è, più o meno, il numero di edifici che stanno sotto la parte della manutenzione ovest della città. Allora, come dicevo prima, questo edificio ospita due Nidi, ma ospita anche la Polizia Municipale, sempre nella stessa struttura edilizia. Voglio solo ricordare che la Città di Torino, in questi ultimi anni, ha avviato una significativa attività di monitoraggio per indagare le condizioni conservative dei solai, che sono gli elementi più critici dell'Edilizia Scolastica, dando priorità a quelli in laterocemento, quindi a un'edilizia che attiene più agli anni '60, 70, al fine di scongiurare effetti di sfondellamento nelle parti in laterizio, che sono quelle che sono più frequenti come criticità negli edifici. Una delle mie prime indicazioni, anche supportati dal Vicesindaco, è stata quella di aumentare i controlli, perlomeno di ridurli nel tempo, in maniera che avvenissero più velocemente, e infatti sono stati indagati circa la metà degli edifici scolastici ed eseguiti buona parte dei lavori di adeguamento, i quali, in alcuni casi hanno richiesto lo svuotamento totale o relativo spostamento temporaneo in altre sedi scolastiche. A questo, credo che qui condividiamo tutti, credo, non solo da Assessora, ma da cittadini e da madri, da persone che hanno figli che mandano a scuola, che la sicurezza degli edifici scolastici deve essere una priorità, indipendentemente da tutto ciò che poi, rispetto ai controlli, anche accelerati, può causare in quanto a disagi rispetto agli spostamenti. Stavo dicendo, quindi, oltre agli edifici che sono stati indagati, per i quali si sono poi eseguiti dei lavori, a questi si sono aggiunti i casi in cui, come per il Nido Cavour, si sono spostati i bambini e le bambine in modo repentino per il verificarsi di fatti, anche di piccola entità, che avevano messo in dubbio la sicurezza dell'edificio. Un esempio di questo, proprio due anni, sono la Scuola Statale dell'Infanzia Linus, in via Poirino, che è stata spostata per alcuni mesi in altre sedi dalla direzione didattica; la Scuola dell'Infanzia Municipale Aporti Gastaldi di via Livorno 14, spostata nella ludoteca di via Fossano per circa 8 mesi; la scuola di via Madama Cristina, spostata nella Scuola Elementare di via Finalmarina, e da poco rientrati anche loro in sede; e il Nido di via Scotellaro, che nel 2015, come Nido, era stato spostato in via Tempia. Quindi, questo è per dare un quadro di quelle che sono, diciamo, le situazioni che si sono verificate in questi anni di spostamento di utenza scolastica in altri edifici. La manutenzione dei nidi è affidata al Servizio di Edilizia Scolastica, che svolge un costante servizio di monitoraggio e programma specifiche campagne di indagine degli elementi vulnerabili non strutturali, secondo un indice di priorità, dettato dalla tipologia edilizia, che va dai più vulnerabili, solai in laterocemento, come dicevo prima, degli anni '50 e '70, alle solette, che vuol dire, quindi, i piani, i solai, piani in calcestruzzo definiti pradellas, meno suscettibili di degrado, compresa la tipologia intermedia delle volte intonacate in mattoni pieni a tutto sesto. Cioè, diciamo che all'edilizia si dà una priorità rispetto a quelli che sono, appunto, i controlli ordinari di tutta l'edilizia, in cui la priorità ce l'hanno i solai in laterocemento, e l'edificio del '700, con volte, di fatto, e in una priorità successiva a quelle che vi ho elencato. La struttura di piazza Cavour, che risulta più volte rimaneggiata nel tempo, da ultimo, nel 2005, dov'è stata oggetto di alcuni interventi di adeguamento normativo, ai fini della prevenzione incendi e dell'autorizzazione sanitaria, oggi si presenta con almeno cinque diversi tipi di orizzontamenti piani e curvi, per cui la struttura principale, che è del '700, come vi dicevo prima, ha una priorità, come quella che vi ho detto, ma ci sono stati dei rimaneggiamenti per cui le tipologie edilizie interne sono differenti. In particolare risulta realizzata in mattoni pieni portanti, con predominanza di volte a tutto sesto in mattoni intonacati, oltre a piccole parti aggiunte e/o rimaneggiate con orizzontamenti in laterocemento, solette in calcestruzzo armato e solai con traversi in acciaio a doppia T, con alleggerimento in laterizio. Come detto precedentemente, i controlli si programmano secondo un indice di priorità dato dalla tipologia edilizia, ma la programmazione generale sul patrimonio scolastico viene integrata dalle segnalazioni che arrivano in base a controlli visivi e dalle informazioni fornite dai singoli responsabili della struttura. E qui arriviamo al caso specifico: il giorno 10 settembre 2018, a seguito di una segnalazione della scuola, è stato effettuato uno specifico sopralluogo di verifica di alcuni intradossi dei solai interessati. Gli intradossi sono, diciamo, la parte che riguarda …, l'Assessore Giusta mi diceva di spiegarlo, magari per chi non sa cos'è la parte inferiore, sì, lo stavo spiegando. Durante la chiusura estiva, le abbondanti precipitazioni atmosferiche, hanno provocato infiltrazioni d'acqua provenienti dai soprastanti terrazzi piani. Quindi, ci sono state abbondanti piogge, come ormai spesso capita nel periodo estivo, queste hanno provocato delle infiltrazioni e quindi è stata segnalata, diciamo, appena a riapertura del Nido, che queste infiltrazioni erano visibili all'interno dell'intradosso. Dopo il sopralluogo, avvenuto il 10 settembre, sono emerse alcune criticità, presso tre ambienti, in particolare, che sono stati immediatamente resi inagibili prima che potessero essere utilizzati dall'utenza scolastica. Questo ha voluto dire che proprio nella giornata del 10 settembre è avvenuto il sopralluogo, nello stesso giorno la Responsabile Pedagogica ha chiamato l'Ufficio Sicurezza, che l'11 settembre si è recato a fare un secondo sopralluogo, com'è da prassi, ed è stato poi richiesto un incontro urgente con il Direttore della Divisione Servizi Educativi. Il 12 settembre c'è stato l'incontro con il Direttore e la Responsabile Pedagogica per capire come si poteva sostenere l'organizzazione del nido, a fronte della chiusura dei tre ambienti e si è trovata una modalità organizzativa insieme al personale, e quindi si è dato avvio alla possibilità che si poteva utilizzare il Nido anche con quei tre spazi chiusi. In realtà, all'interno della sopralluogo del 10, sono state anche però riscontrate delle criticità in alcuni altri ambienti, che da come detto dalla relazione, potevano essere analizzati con più calma entro però un periodo di sei mesi e quindi noi c'eravamo programmati il fatto di poter continuare a svolgere l'attività del Nido e nelle vacanze natalizie, proprio per non interferire con il servizio, si sarebbero fatti gli ulteriori accertamenti. L'attività di ispezione, compiuta con aste e cavi in alluminio, si è poi estesa alla totalità dei due piani dell'edificio, dove sono emerse alcune criticità che in riferimento alla valutazione del rischio hanno evidenziato una bassa probabilità di rischio per l'utenza e il personale, considerata, appunto, la particolare morfologia degli orizzontamenti curvi. Pertanto è stato disposto un programma per l'esecuzione di indagini più approfondite in alcuni punti, anche di natura invasiva, per verificare lo stato di aderenza di alcune parti di intonaco sulle superfici curve delle volte. Secondo la valutazione del rischio, queste indagini, come da relazione dell'Edilizia Scolastica, si sarebbero potute effettuare in un arco temporale di sei mesi, quindi, come vi dicevo prima, le avevamo programmate per le vacanze natalizie. In realtà poi avviene un fatto, non previsto, per cui il 19 settembre 2018 si è appreso che presso il terzo piano dello stesso edificio, all'interno degli uffici della Polizia Municipale, era avvenuto un distacco improvviso dell'intonaco, probabilmente non più coeso all'intradosso, quindi non all'interno del Nido, ma all'interno dell'edificio afferente ai Vigili, si è staccato un pezzo di intonaco. Lo stesso giorno la Responsabile Pedagogica, il Responsabile della Sicurezza e il Direttore dei Servizi Educativi hanno fatto una riunione e il 20, quindi il giorno dopo, si è deciso che, visto che era intervenuto questo fatto, si è deciso di procedere non a un controllo dell'edificio, non nelle vacanze natalizie, ma subito. Quindi, un simile evento incide, quindi questo evento del crollo della parte di intonaco su dai Vigili, di fatto incide sulla valutazione del rischio che era stata fatta precedentemente, e aumenta la probabilità di danno per l'utenza. Pertanto, di concerto con il Direttore della Divisione Servizi Educativi, il Direttore dei Servizi Tecnici, la RSPP della struttura, il Responsabile Pedagogico e i tecnici comunali, si è convenuto di anticipare le annunciate ispezioni invasive di verifica di consistenza ed adesione degli intonaci, comunque già programmate in occasione della prossima pausa natalizia, anticipandole nei giorni 21, 22 e 24 settembre. Non appena c'è stata comunicata dall'Edilizia Scolastica questa, diciamo, questa decisione, nella giornata di venerdì 21 ci è stata comunicata, di giovedì 20 sera, nella giornata di venerdì 21 io e la Responsabile Pedagogica, Giuseppina Marrella, abbiamo convocato in via d'urgenza i rappresentanti dei due nidi e nella riunione è stato comunicato loro il motivo della repentina chiusura, e vi è stato fissato un secondo appuntamento per il lunedì 24, in modo da poter comunicare gli aggiornamenti che sarebbero arrivati dall'Edilizia Scolastica già il lunedì mattina. Con intervento urgente della ditta appaltatrice, della manutenzione ordinaria 2018/19, si è quindi provveduto alla verifica delle zone, quelle che si dovevano, appunto, controllare nelle vacanze natalizie, già evidenziate con campitura in giallo nella relazione del 10 settembre 2018 e, a campione, anche in altre zone limitrofe. Dall'indagine più invasiva è emerso un diffuso stato fessurativo della malta a base di calce delle volte, oltre la mancata coesione in diverse zone della superficie portante in mattoni. Faccio un inciso, di fatto, questa parte di intonaco stava anche su per forma, essendo una volta. Nel momento in cui si è andato a fare l'indagine più invasiva, immaginando che sarebbero cadute delle parti critiche individuate, di piccola entità, in realtà si è andato, in un qualche modo, anche a incidere sul fatto che queste stessero su per forme e sono caduti invece importanti pezzi di intonaco. Per cui, nella serata del 24 settembre, quindi, che era un lunedì, se non erro, l'Edilizia Scolastica ci comunica che bisogna procedere all'immediata sospensione delle attività educative e all'allontanamento della relativa utenza, evidentemente particolarmente fragile per natura, potendosi accedere alla struttura da parte di soli addetti ai lavori adulti. Quindi, nella serata del 24, in realtà, un'ora prima di incontrare i rappresentanti dei nidi, che già venerdì erano stati allertati che sarebbero dovuti venire il lunedì pomeriggio, comunichiamo che avremmo quindi fatto d'urgenza una riunione il martedì 25 e il mercoledì 26 con tutta l'utenza dei nidi del piano terra e del primo piano, per, non solo comunicare loro ciò che stavamo dicendo, e che avevamo da poco appreso dall'Edilizia Scolastica, ma anche già per fornire delle soluzioni alternative per avere la minor interruzione di servizio, dal momento che oggi, in questo momento, il servizio è interrotto, quindi con tutti i disagi che ci si può immaginare per una famiglia che, di fatto, ha iscritto il figlio al nido. Inoltre, però, c'è la rimozione degli intonaci, in realtà, rispetto alle altre situazioni che si sono verificate in altre strutture edilizie, non permette di poter rimuovere l'intonaco, mettere in sicurezza la struttura e far rientrare gli utenti, perché in realtà bisogna predisporre un progetto apposito da sottoporre alla Soprintendenza, che in realtà potrebbe proporre anche altri tipi di interventi, per esempio, delle infiltrazioni di malta o comunque delle operazioni non necessariamente che attengono alla rimozione totale. Per questo, il progetto specifico deve essere corredato da relazioni specialistiche ingegneristiche di restauro dei manufatti settecenteschi, per una piccola percentuale, anche da cornici, stucchi e decori barocchi, oltre alla necessità di ottenere il parere favorevole, appunto, per la necessità di ottenere il parere favorevole della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici, che tutela l'edificio in discorso, come da delibera di Giunta Comunale 2009, del 15/12/2010. Per cui, la programmazione di questo intervento ha dei tempi più lunghi di quelli che, in realtà, attengono a un normale edificio non vincolato. Come vi dicevo, nelle giornate di martedì e mercoledì scorso sono stati incontrati i genitori, ai quali, poi, nella giornata di mercoledì sera sono state mandate le proposte, diciamo, dell'organizzazione del servizio, che, come criterio elaborato sia dal Responsabile Pedagogico, che dal Direttore, mantenesse quello della continuità educativa, per cui si è dovuta fare una mappatura di strutture che potessero, da un lato, contenere il numero dei bambini nelle diverse sezioni, considerando che, essendo in centro, la disponibilità delle strutture è molto bassa, nel senso che non abbiamo locali vuoti. E a questi si sono mappati tutti i posti liberi che abbiamo di nidi in convenzione e di nidi privati per venire poi incontro alle singole esigenze che ciascun genitore, chiaramente, può avere, rispetto alla situazione che si è palesata. Quindi, nel giorno 27 settembre è stata mandata una mail con tutte le, diciamo, le soluzioni previste. Ora, entro stasera, i genitori avrebbero risposto a quale di queste soluzioni decidono di aderire e nella giornata di domani gli uffici dovranno incrociare tutti i dati, in maniera tale da definire, sulle 4 sedi che sono state individuate, quali gruppi e quali bambini andranno, e, nel caso in cui ci siano richieste di andare in altre strutture convenzionate, piuttosto che private, riuscire a definire per ognuno di loro il servizio. Quello che è stato comunque detto è che bisogna garantire da un nido lì vicino la possibilità di fruire di un servizio navetta, è chiaro che il servizio navetta è molto faticoso su bimbi di 0-3 anni, perché necessita di pulmini attrezzati e necessita di un organizzazione del personale non indifferente, ed è per questo che è stato proposto alle famiglie, anche perché molte famiglie, in realtà, non hanno proprio il desiderio, comprensibile e legittimo, di far sì che dei bambini così piccoli possano essere mandati tutti i giorni avanti e indietro al nido su una navetta, e quindi è stato proposto un abbassamento della retta per una cifra di 150 euro, se ogni genitore si farà carico di portare i bambini direttamente nelle quattro sedi individuate, o in altre sedi che comunque sono molto lontane da quella attuale di piazza Cavour. Noi abbiamo fatto una previsione, nel senso, l'Edilizia Scolastica ha fatto una previsione rispetto alla lunghezza amministrativa che riguarda questo tipo di interventi, di tutto l'anno educativo, per cui l'idea - poi, se capita prima, saremo contenti - è quella di far rientrare tutta l'utenza nel settembre 2019. Domani avremo invece l'incontro con i genitori che sono in lista d'attesa, in attesa di inserimento, perché l'idea è stata quella di dare priorità a chi stava già frequentando, e una volta definita quella che sarà la configurazione dei già frequentanti, capire come intervenire, come agevolare, l'inserimento di quelli che sono in lista di attesa. PATTI Federica (Assessora) Accolgo favorevolmente il fatto di discutere in Commissione, per quel che riguarda l'Edilizia Scolastica. Parto dal fondo, Consigliera Artesio, allora, la mail che …, voi avete ragione su tutto, perché il problema del trasporto di bambini così piccoli è un problema reale, come diceva lei, nei tempi di spostamento, soprattutto per chi fa il tempo breve, ma anche come proprio fatica, non solo dei bambini, ma anche delle stesse educatrici, per cui siamo consapevoli di tutto e stiamo cercando, tra l'altro, di capire come fare, proprio perché, è vero che, in teoria, la Tundo, nel suo appalto ha anche questo, ma nessuno di noi si sogna, e non deve volermene neanche la Tundo su questa questione, e quindi questo allunga, questo è stato detto genitori, per noi questa è la parte un po' più lunga e più complicata, perché, da un lato, dobbiamo capire quanti sono che avranno bisogno della navetta, dall'altro, capire a chi e come affidare il servizio, cosa non così celere e banale. Quindi, questo è il primo punto. Rispetto alle considerazioni fatte dai genitori, è ovvio che tutto il servizio si è mosso nell'ottica di capire qual era la configurazione migliore per i bambini e per le educatrici, che era il mantenimento del gruppo. Abbiamo però anche creduto che non potessimo non dare possibilità ai genitori di scegliere rispetto a situazioni che magari da un punto di vista territoriale fossero molto scomode, perché, anche se garantisci la navetta, può succedere che i bambini a quell'età molto spesso stanno male e bisogna andarli a prendere, quindi bisogna anche contemplare questo fatto e non ci sentivamo di negare la possibilità di dirlo. È sicuro che qualcuno scontenteremo, sarà molto difficile riuscire a contemplare tutto, ma questo, il fatto di aver mandato questa comunicazione con lo schema di base che tende alla soluzione, che cerca di tenere insieme tutto, dovremmo ancora ricevere dati e riuscire a capire cosa riusciamo a incrociare e che cosa riusciamo a mantenere, perché è anche vero che su una sezione, faccio un esempio, di 20 bambini, se 10 rinunciano, sarà difficile poi capire chi delle due figure, come rimane. Quindi, sono tutte cose che sono in fieri; è stato tutto molto veloce la scorsa settimana, per cui io, se volete, poi potrò dare un riaggiornamento. Oggi, tutto quello che sta avvenendo, sta avvenendo anche molto in trasformazione. Rispetto ai disagi dei dipendenti, anzi, io devo dire che ad oggi è anche grazie a loro, che sono stati bravissimi ad accompagnare i genitori, sia al piano terra, che al primo piano, nel comprendere la situazione, che abbiamo avuto anche in molti casi genitori che alla fine hanno compreso bene la situazione, ben consapevoli che sarà un disagio, quindi, in realtà, io sono contenta del fatto che ho sentito che il servizio era unico, sia gli Uffici di via Bazzi, che proprio il personale; è stato il lavoro di una settimana molto, molto denso. Per quel che riguarda la Ludoteca, allora, inizialmente si era pensato di mandare una parte in via Banfo e una parte in corso Peschiera, perché non riusciamo a trovare posti, che era molto lontano corso Peschiera, perché era al fondo, e solo nella giornata di mercoledì, l'Edilizia Scolastica che ha fatto il sopralluogo, ci ha detto che sarebbe potuta essere utilizzata anche come Nido la sede della Ludoteca di corso Bramante. È altrettanto vero che, poveri quelli di corso Bramante, giustamente, a cui abbiamo ristrutturato la Ludoteca, ora dicono: "Ma adesso ce l'avete appena riaperta al piano di sopra, ristrutturata e ce la chiudete". Quindi, quello che stiamo valutando, visto che c'è anche lì il Villino Caprifogli, sono anche in contatto con i Presidenti di Circoscrizione della Commissione II … PATTI Federica (Assessora) Okay, stiamo valutando di usarla il pomeriggio. |