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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Ottobre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 16

Comunicazioni dell'Assessora Patti su "Chiusura asilo nido comunale in piazza Cavour".
Interventi
ARTESIO Eleonora
Sì. Allora, intanto, credo che tutti condividiamo la necessità di intervenire con urgenza
per garantire la sicurezza e quindi da questo punto di vista, non ho nulla da eccepire
rispetto alla tempestività delle procedure che l'Assessorato ha voluto adottare. Prendo
soltanto atto che iniziamo un anno scolastico con significative complicazioni,
l'emergenza dell'Asilo Nido di Piazza Cavour, il trasferimento della scuola di via
Tollegno, le problematiche di trasporto della Scuola Media Pascoli, quindi abbiamo
sicuramente una turbolenza di inizio delle attività formative. Forse una delle questioni
che, con la programmazione della Commissione potremmo concordare, è quella di
conoscere le tempistiche nelle quali vengono effettuate le verifiche, ai fini di
programmare successivi e ulteriori lavori e capire, quindi, anche con quale tempestività
l'Amministrazione può dare informazione e rassicurazione alla popolazione scolastica di
volta in volta interessata. Ma su questa premessa, la tutela e la sicurezza, non ho altro da
aggiungere, mentre mi soffermo in modo particolare su alcune delle questioni che mi
sembra siano state lasciate sospese nella relazione dell'Assessore, e la questione
riguarda la qualità di questi mesi che avremo di fronte, rispetto all'organizzazione delle
attività formative per i bambini di piazza Cavour, i quali, abbiamo ascoltato, sono stati
invitati ad esprimere delle proprie preferenze rispetto alle nuove destinazioni
individuate dall'Amministrazione, a cui saranno accompagnati attraverso un mezzo di
trasporto navetta, gestito direttamente, o gestito con altri appalti, rispetto a quello che ci
più ci sconcertava, sui quali sarà garantita assistenza da parte del personale insegnante,
che quindi avrà questo onere aggiuntivo, però alcune delle questioni che riguardano le
nuove modalità organizzative vengono lasciate irrisolte. Io ne cito alcune. Allora, una
delle prime questioni, che mi sembra molto ragionevolmente, i genitori pongono, è la
preoccupazione rispetto al rischio di abbandono. Sarà pur possibile che di fronte al
disagio da affrontare, alcune famiglie possano ritirare dal servizio i propri figli. Lo
sapremo da domani, quando saranno raccolte le opzioni dei familiari, però questo non
riguarda solo le scelte familiari e di quei bambini, riguarda anche il mantenimento del
resto dell'organizzazione formativa dell'Asilo Nido, quindi, una prima garanzia,
dovrebbe essere che la continuità educativa a cui tutti vorremmo tendere, comporti la
conservazione di tutte le figure professionali che sarebbero state attive in piazza Cavour,
anche di fronte a delle rinunce di frequenza da parte di alcuni bambini e di alcune
famiglie, a maggior ragione se agli educatori e alle educatrici viene richiesto di
aggiungere funzioni, come l'accompagnamento sulla navetta. Questa è la prima
questione. Seconda questione, comprendiamo che, specialmente per bambini che sono
stati iscritti sull'orario più breve, il trasporto in navetta avrà, più o meno, il seguente
andamento, sto immaginando, ma non credo di distanziarmi molto dai dati di realtà di
chi conosca quei bambini, quelle fasce di età. Il momento di arrivo nella scuola sede
precedente, il momento del trasporto sulla navetta, di cui non conosciamo ancora le
tappe, in ragione alle varie destinazioni, un momento, comunque, prevedibilmente
abbastanza lungo, l'arrivo nella sede definitiva, la possibilità di svolgere le attività
educative per un paio d'ore, finché non arriva l'ora del pranzo, e la risalita sulla navetta
per rientrare, sapendo che, normalmente, i bimbi piccoli di quella fascia di età, subito
dopo pranzo, si addormentano. Quindi, l'attività dell'Asilo Nido vera e propria, l'offerta
formativa nel suo insieme, e quella socializzante col resto dei compagni, sarà svolta per
un paio d'ore, a un costo significativo. Alcuni genitori hanno chiesto di poter, anche per
decidere rispetto alle opzioni possibili, di poter convertire l'orario breve, in tempo
intermedio, o in tempo lungo, avendo però la garanzia che questa modifica, che è dettata
da ragioni oggettive, indipendenti dalla nostra e dalla loro volontà, possa essere
confortata anche da interventi di riduzione delle tariffe. Sembrerebbe non essere stata
data questa opportunità, viceversa è stato detto che laddove ci fossero opzioni di
bambini iscritti verso strutture private, non comprese all'interno del range di opportunità
selezionate dall'Amministrazione, l'Amministrazione verrebbe incontro sul versamento
della differenza economica. Allora, ci sono questi aspetti che a me sembra dovrebbero
essere riconsiderati dell'Amministrazione. Noi, su questi, non abbiamo avuto
informazioni, però il riconoscere un aggettivo disagio, indipendente dalla volontà, a
fronte di soluzioni che vengono pensate e proposte dalle famiglie, anche per garantire
una serenità di frequenza dei bambini con tempi più distesi, con maggiore opportunità,
dovrebbe ricevere dall'Amministrazione, a mio modo di vedere, un consenso, anche
intervenendo su una condizione di miglior favore rispetto al pagamento delle rette.
Questi temi non sono stati affrontati. Ora io non so, e concludo, se non sono stati
comunicati perché ancora si è in definizione di una decisione, allora chiedo che ci sia un
luogo nel quale essere informati, oppure, se sono stati esclusi, e questo comporterebbe
da parte mia una valutazione negativa della gestione di questi problemi.

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