Interventi |
ARTESIO Eleonora Sì. Allora, intanto, credo che tutti condividiamo la necessità di intervenire con urgenza per garantire la sicurezza e quindi da questo punto di vista, non ho nulla da eccepire rispetto alla tempestività delle procedure che l'Assessorato ha voluto adottare. Prendo soltanto atto che iniziamo un anno scolastico con significative complicazioni, l'emergenza dell'Asilo Nido di Piazza Cavour, il trasferimento della scuola di via Tollegno, le problematiche di trasporto della Scuola Media Pascoli, quindi abbiamo sicuramente una turbolenza di inizio delle attività formative. Forse una delle questioni che, con la programmazione della Commissione potremmo concordare, è quella di conoscere le tempistiche nelle quali vengono effettuate le verifiche, ai fini di programmare successivi e ulteriori lavori e capire, quindi, anche con quale tempestività l'Amministrazione può dare informazione e rassicurazione alla popolazione scolastica di volta in volta interessata. Ma su questa premessa, la tutela e la sicurezza, non ho altro da aggiungere, mentre mi soffermo in modo particolare su alcune delle questioni che mi sembra siano state lasciate sospese nella relazione dell'Assessore, e la questione riguarda la qualità di questi mesi che avremo di fronte, rispetto all'organizzazione delle attività formative per i bambini di piazza Cavour, i quali, abbiamo ascoltato, sono stati invitati ad esprimere delle proprie preferenze rispetto alle nuove destinazioni individuate dall'Amministrazione, a cui saranno accompagnati attraverso un mezzo di trasporto navetta, gestito direttamente, o gestito con altri appalti, rispetto a quello che ci più ci sconcertava, sui quali sarà garantita assistenza da parte del personale insegnante, che quindi avrà questo onere aggiuntivo, però alcune delle questioni che riguardano le nuove modalità organizzative vengono lasciate irrisolte. Io ne cito alcune. Allora, una delle prime questioni, che mi sembra molto ragionevolmente, i genitori pongono, è la preoccupazione rispetto al rischio di abbandono. Sarà pur possibile che di fronte al disagio da affrontare, alcune famiglie possano ritirare dal servizio i propri figli. Lo sapremo da domani, quando saranno raccolte le opzioni dei familiari, però questo non riguarda solo le scelte familiari e di quei bambini, riguarda anche il mantenimento del resto dell'organizzazione formativa dell'Asilo Nido, quindi, una prima garanzia, dovrebbe essere che la continuità educativa a cui tutti vorremmo tendere, comporti la conservazione di tutte le figure professionali che sarebbero state attive in piazza Cavour, anche di fronte a delle rinunce di frequenza da parte di alcuni bambini e di alcune famiglie, a maggior ragione se agli educatori e alle educatrici viene richiesto di aggiungere funzioni, come l'accompagnamento sulla navetta. Questa è la prima questione. Seconda questione, comprendiamo che, specialmente per bambini che sono stati iscritti sull'orario più breve, il trasporto in navetta avrà, più o meno, il seguente andamento, sto immaginando, ma non credo di distanziarmi molto dai dati di realtà di chi conosca quei bambini, quelle fasce di età. Il momento di arrivo nella scuola sede precedente, il momento del trasporto sulla navetta, di cui non conosciamo ancora le tappe, in ragione alle varie destinazioni, un momento, comunque, prevedibilmente abbastanza lungo, l'arrivo nella sede definitiva, la possibilità di svolgere le attività educative per un paio d'ore, finché non arriva l'ora del pranzo, e la risalita sulla navetta per rientrare, sapendo che, normalmente, i bimbi piccoli di quella fascia di età, subito dopo pranzo, si addormentano. Quindi, l'attività dell'Asilo Nido vera e propria, l'offerta formativa nel suo insieme, e quella socializzante col resto dei compagni, sarà svolta per un paio d'ore, a un costo significativo. Alcuni genitori hanno chiesto di poter, anche per decidere rispetto alle opzioni possibili, di poter convertire l'orario breve, in tempo intermedio, o in tempo lungo, avendo però la garanzia che questa modifica, che è dettata da ragioni oggettive, indipendenti dalla nostra e dalla loro volontà, possa essere confortata anche da interventi di riduzione delle tariffe. Sembrerebbe non essere stata data questa opportunità, viceversa è stato detto che laddove ci fossero opzioni di bambini iscritti verso strutture private, non comprese all'interno del range di opportunità selezionate dall'Amministrazione, l'Amministrazione verrebbe incontro sul versamento della differenza economica. Allora, ci sono questi aspetti che a me sembra dovrebbero essere riconsiderati dell'Amministrazione. Noi, su questi, non abbiamo avuto informazioni, però il riconoscere un aggettivo disagio, indipendente dalla volontà, a fronte di soluzioni che vengono pensate e proposte dalle famiglie, anche per garantire una serenità di frequenza dei bambini con tempi più distesi, con maggiore opportunità, dovrebbe ricevere dall'Amministrazione, a mio modo di vedere, un consenso, anche intervenendo su una condizione di miglior favore rispetto al pagamento delle rette. Questi temi non sono stati affrontati. Ora io non so, e concludo, se non sono stati comunicati perché ancora si è in definizione di una decisione, allora chiedo che ci sia un luogo nel quale essere informati, oppure, se sono stati esclusi, e questo comporterebbe da parte mia una valutazione negativa della gestione di questi problemi. |