Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Possiamo passare al punto successivo, sono le comunicazioni richieste: "Chiusura Asilo Nido comunale in piazza Cavour" VERSACI Fabio (Presidente) Risponde l'Assessora Patti. Prego, Patti, si prenoti. Scusate, prego, Assessora Patti, prego, si deve prenotare. Capogruppo Lo Russo, per cortesia, se volete discutere …, Consigliere Carretto e Capogruppo Lo Russo, andate fuori a discutere, a noi non interessa; c'è un argomento, anche molto importante, che l'Assessora Patti ci deve dare delle risposte. Vi chiedo, per cortesia, di stare in silenzio, grazie. Prego, Assessora. PATTI Federica (Assessora) Buonasera a tutti e tutte. Allora, in merito alla richiesta, giusta e corretta, visto anche quanto è successo della chiusura dei Nidi d'Infanzia Cavour, faccio un brevissimo, proprio breve breve inquadramento generale sull'operazione dell'Edilizia Scolastica ed entro subito nel merito dell'edificio in questione. Allora, l'edificio di cui parliamo, per chi non lo sapesse, è sito in piazza Cavour, ed è un edificio dalle '700 che ospita due Nidi dell'Infanzia, uno al piano terra e uno al primo piano, per una capienza, più o meno, di circa 150 famiglie. Oggi i frequentanti sono 90, più chi deve entrare ancora, rispetto agli inserimenti che sono stati programmati, si arriva quindi a una capienza totale di quella cifra. L'Edilizia Scolastica opera su quattro ambiti cittadini, nord, sud, est e ovest e l'edificio di cui stiamo parlando si affaccia su piazza Cavour, quindi risulta inserito nell'ambito territoriale della zona manutentiva ovest della città, che comprende circa 143 edifici dislocati tra le circoscrizioni 1, 3 e 4. Quindi questo è, più o meno, il numero di edifici che stanno sotto la parte della manutenzione ovest della città. Allora, come dicevo prima, questo edificio ospita due Nidi, ma ospita anche la Polizia Municipale, sempre nella stessa struttura edilizia. Voglio solo ricordare che la Città di Torino, in questi ultimi anni, ha avviato una significativa attività di monitoraggio per indagare le condizioni conservative dei solai, che sono gli elementi più critici dell'Edilizia Scolastica, dando priorità a quelli in laterocemento, quindi a un'edilizia che attiene più agli anni '60, 70, al fine di scongiurare effetti di sfondellamento nelle parti in laterizio, che sono quelle che sono più frequenti come criticità negli edifici. Una delle mie prime indicazioni, anche supportati dal Vicesindaco, è stata quella di aumentare i controlli, perlomeno di ridurli nel tempo, in maniera che avvenissero più velocemente, e infatti sono stati indagati circa la metà degli edifici scolastici ed eseguiti buona parte dei lavori di adeguamento, i quali, in alcuni casi hanno richiesto lo svuotamento totale o relativo spostamento temporaneo in altre sedi scolastiche. A questo, credo che qui condividiamo tutti, credo, non solo da Assessora, ma da cittadini e da madri, da persone che hanno figli che mandano a scuola, che la sicurezza degli edifici scolastici deve essere una priorità, indipendentemente da tutto ciò che poi, rispetto ai controlli, anche accelerati, può causare in quanto a disagi rispetto agli spostamenti. Stavo dicendo, quindi, oltre agli edifici che sono stati indagati, per i quali si sono poi eseguiti dei lavori, a questi si sono aggiunti i casi in cui, come per il Nido Cavour, si sono spostati i bambini e le bambine in modo repentino per il verificarsi di fatti, anche di piccola entità, che avevano messo in dubbio la sicurezza dell'edificio. Un esempio di questo, proprio due anni, sono la Scuola Statale dell'Infanzia Linus, in via Poirino, che è stata spostata per alcuni mesi in altre sedi dalla direzione didattica; la Scuola dell'Infanzia Municipale Aporti Gastaldi di via Livorno 14, spostata nella ludoteca di via Fossano per circa 8 mesi; la scuola di via Madama Cristina, spostata nella Scuola Elementare di via Finalmarina, e da poco rientrati anche loro in sede; e il Nido di via Scotellaro, che nel 2015, come Nido, era stato spostato in via Tempia. Quindi, questo è per dare un quadro di quelle che sono, diciamo, le situazioni che si sono verificate in questi anni di spostamento di utenza scolastica in altri edifici. La manutenzione dei nidi è affidata al Servizio di Edilizia Scolastica, che svolge un costante servizio di monitoraggio e programma specifiche campagne di indagine degli elementi vulnerabili non strutturali, secondo un indice di priorità, dettato dalla tipologia edilizia, che va dai più vulnerabili, solai in laterocemento, come dicevo prima, degli anni '50 e '70, alle solette, che vuol dire, quindi, i piani, i solai, piani in calcestruzzo definiti pradellas, meno suscettibili di degrado, compresa la tipologia intermedia delle volte intonacate in mattoni pieni a tutto sesto. Cioè, diciamo che all'edilizia si dà una priorità rispetto a quelli che sono, appunto, i controlli ordinari di tutta l'edilizia, in cui la priorità ce l'hanno i solai in laterocemento, e l'edificio del '700, con volte, di fatto, e in una priorità successiva a quelle che vi ho elencato. La struttura di piazza Cavour, che risulta più volte rimaneggiata nel tempo, da ultimo, nel 2005, dov'è stata oggetto di alcuni interventi di adeguamento normativo, ai fini della prevenzione incendi e dell'autorizzazione sanitaria, oggi si presenta con almeno cinque diversi tipi di orizzontamenti piani e curvi, per cui la struttura principale, che è del '700, come vi dicevo prima, ha una priorità, come quella che vi ho detto, ma ci sono stati dei rimaneggiamenti per cui le tipologie edilizie interne sono differenti. In particolare risulta realizzata in mattoni pieni portanti, con predominanza di volte a tutto sesto in mattoni intonacati, oltre a piccole parti aggiunte e/o rimaneggiate con orizzontamenti in laterocemento, solette in calcestruzzo armato e solai con traversi in acciaio a doppia T, con alleggerimento in laterizio. Come detto precedentemente, i controlli si programmano secondo un indice di priorità dato dalla tipologia edilizia, ma la programmazione generale sul patrimonio scolastico viene integrata dalle segnalazioni che arrivano in base a controlli visivi e dalle informazioni fornite dai singoli responsabili della struttura. E qui arriviamo al caso specifico: il giorno 10 settembre 2018, a seguito di una segnalazione della scuola, è stato effettuato uno specifico sopralluogo di verifica di alcuni intradossi dei solai interessati. Gli intradossi sono, diciamo, la parte che riguarda …, l'Assessore Giusta mi diceva di spiegarlo, magari per chi non sa cos'è la parte inferiore, sì, lo stavo spiegando. Durante la chiusura estiva, le abbondanti precipitazioni atmosferiche, hanno provocato infiltrazioni d'acqua provenienti dai soprastanti terrazzi piani. Quindi, ci sono state abbondanti piogge, come ormai spesso capita nel periodo estivo, queste hanno provocato delle infiltrazioni e quindi è stata segnalata, diciamo, appena a riapertura del Nido, che queste infiltrazioni erano visibili all'interno dell'intradosso. Dopo il sopralluogo, avvenuto il 10 settembre, sono emerse alcune criticità, presso tre ambienti, in particolare, che sono stati immediatamente resi inagibili prima che potessero essere utilizzati dall'utenza scolastica. Questo ha voluto dire che proprio nella giornata del 10 settembre è avvenuto il sopralluogo, nello stesso giorno la Responsabile Pedagogica ha chiamato l'Ufficio Sicurezza, che l'11 settembre si è recato a fare un secondo sopralluogo, com'è da prassi, ed è stato poi richiesto un incontro urgente con il Direttore della Divisione Servizi Educativi. Il 12 settembre c'è stato l'incontro con il Direttore e la Responsabile Pedagogica per capire come si poteva sostenere l'organizzazione del nido, a fronte della chiusura dei tre ambienti e si è trovata una modalità organizzativa insieme al personale, e quindi si è dato avvio alla possibilità che si poteva utilizzare il Nido anche con quei tre spazi chiusi. In realtà, all'interno della sopralluogo del 10, sono state anche però riscontrate delle criticità in alcuni altri ambienti, che da come detto dalla relazione, potevano essere analizzati con più calma entro però un periodo di sei mesi e quindi noi c'eravamo programmati il fatto di poter continuare a svolgere l'attività del Nido e nelle vacanze natalizie, proprio per non interferire con il servizio, si sarebbero fatti gli ulteriori accertamenti. L'attività di ispezione, compiuta con aste e cavi in alluminio, si è poi estesa alla totalità dei due piani dell'edificio, dove sono emerse alcune criticità che in riferimento alla valutazione del rischio hanno evidenziato una bassa probabilità di rischio per l'utenza e il personale, considerata, appunto, la particolare morfologia degli orizzontamenti curvi. Pertanto è stato disposto un programma per l'esecuzione di indagini più approfondite in alcuni punti, anche di natura invasiva, per verificare lo stato di aderenza di alcune parti di intonaco sulle superfici curve delle volte. Secondo la valutazione del rischio, queste indagini, come da relazione dell'Edilizia Scolastica, si sarebbero potute effettuare in un arco temporale di sei mesi, quindi, come vi dicevo prima, le avevamo programmate per le vacanze natalizie. In realtà poi avviene un fatto, non previsto, per cui il 19 settembre 2018 si è appreso che presso il terzo piano dello stesso edificio, all'interno degli uffici della Polizia Municipale, era avvenuto un distacco improvviso dell'intonaco, probabilmente non più coeso all'intradosso, quindi non all'interno del Nido, ma all'interno dell'edificio afferente ai Vigili, si è staccato un pezzo di intonaco. Lo stesso giorno la Responsabile Pedagogica, il Responsabile della Sicurezza e il Direttore dei Servizi Educativi hanno fatto una riunione e il 20, quindi il giorno dopo, si è deciso che, visto che era intervenuto questo fatto, si è deciso di procedere non a un controllo dell'edificio, non nelle vacanze natalizie, ma subito. Quindi, un simile evento incide, quindi questo evento del crollo della parte di intonaco su dai Vigili, di fatto incide sulla valutazione del rischio che era stata fatta precedentemente, e aumenta la probabilità di danno per l'utenza. Pertanto, di concerto con il Direttore della Divisione Servizi Educativi, il Direttore dei Servizi Tecnici, la RSPP della struttura, il Responsabile Pedagogico e i tecnici comunali, si è convenuto di anticipare le annunciate ispezioni invasive di verifica di consistenza ed adesione degli intonaci, comunque già programmate in occasione della prossima pausa natalizia, anticipandole nei giorni 21, 22 e 24 settembre. Non appena c'è stata comunicata dall'Edilizia Scolastica questa, diciamo, questa decisione, nella giornata di venerdì 21 ci è stata comunicata, di giovedì 20 sera, nella giornata di venerdì 21 io e la Responsabile Pedagogica, Giuseppina Marrella, abbiamo convocato in via d'urgenza i rappresentanti dei due nidi e nella riunione è stato comunicato loro il motivo della repentina chiusura, e vi è stato fissato un secondo appuntamento per il lunedì 24, in modo da poter comunicare gli aggiornamenti che sarebbero arrivati dall'Edilizia Scolastica già il lunedì mattina. Con intervento urgente della ditta appaltatrice, della manutenzione ordinaria 2018/19, si è quindi provveduto alla verifica delle zone, quelle che si dovevano, appunto, controllare nelle vacanze natalizie, già evidenziate con campitura in giallo nella relazione del 10 settembre 2018 e, a campione, anche in altre zone limitrofe. Dall'indagine più invasiva è emerso un diffuso stato fessurativo della malta a base di calce delle volte, oltre la mancata coesione in diverse zone della superficie portante in mattoni. Faccio un inciso, di fatto, questa parte di intonaco stava anche su per forma, essendo una volta. Nel momento in cui si è andato a fare l'indagine più invasiva, immaginando che sarebbero cadute delle parti critiche individuate, di piccola entità, in realtà si è andato, in un qualche modo, anche a incidere sul fatto che queste stessero su per forme e sono caduti invece importanti pezzi di intonaco. Per cui, nella serata del 24 settembre, quindi, che era un lunedì, se non erro, l'Edilizia Scolastica ci comunica che bisogna procedere all'immediata sospensione delle attività educative e all'allontanamento della relativa utenza, evidentemente particolarmente fragile per natura, potendosi accedere alla struttura da parte di soli addetti ai lavori adulti. Quindi, nella serata del 24, in realtà, un'ora prima di incontrare i rappresentanti dei nidi, che già venerdì erano stati allertati che sarebbero dovuti venire il lunedì pomeriggio, comunichiamo che avremmo quindi fatto d'urgenza una riunione il martedì 25 e il mercoledì 26 con tutta l'utenza dei nidi del piano terra e del primo piano, per, non solo comunicare loro ciò che stavamo dicendo, e che avevamo da poco appreso dall'Edilizia Scolastica, ma anche già per fornire delle soluzioni alternative per avere la minor interruzione di servizio, dal momento che oggi, in questo momento, il servizio è interrotto, quindi con tutti i disagi che ci si può immaginare per una famiglia che, di fatto, ha iscritto il figlio al nido. Inoltre, però, c'è la rimozione degli intonaci, in realtà, rispetto alle altre situazioni che si sono verificate in altre strutture edilizie, non permette di poter rimuovere l'intonaco, mettere in sicurezza la struttura e far rientrare gli utenti, perché in realtà bisogna predisporre un progetto apposito da sottoporre alla Soprintendenza, che in realtà potrebbe proporre anche altri tipi di interventi, per esempio, delle infiltrazioni di malta o comunque delle operazioni non necessariamente che attengono alla rimozione totale. Per questo, il progetto specifico deve essere corredato da relazioni specialistiche ingegneristiche di restauro dei manufatti settecenteschi, per una piccola percentuale, anche da cornici, stucchi e decori barocchi, oltre alla necessità di ottenere il parere favorevole, appunto, per la necessità di ottenere il parere favorevole della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici, che tutela l'edificio in discorso, come da delibera di Giunta Comunale 2009, del 15/12/2010. Per cui, la programmazione di questo intervento ha dei tempi più lunghi di quelli che, in realtà, attengono a un normale edificio non vincolato. Come vi dicevo, nelle giornate di martedì e mercoledì scorso sono stati incontrati i genitori, ai quali, poi, nella giornata di mercoledì sera sono state mandate le proposte, diciamo, dell'organizzazione del servizio, che, come criterio elaborato sia dal Responsabile Pedagogico, che dal Direttore, mantenesse quello della continuità educativa, per cui si è dovuta fare una mappatura di strutture che potessero, da un lato, contenere il numero dei bambini nelle diverse sezioni, considerando che, essendo in centro, la disponibilità delle strutture è molto bassa, nel senso che non abbiamo locali vuoti. E a questi si sono mappati tutti i posti liberi che abbiamo di nidi in convenzione e di nidi privati per venire poi incontro alle singole esigenze che ciascun genitore, chiaramente, può avere, rispetto alla situazione che si è palesata. Quindi, nel giorno 27 settembre è stata mandata una mail con tutte le, diciamo, le soluzioni previste. Ora, entro stasera, i genitori avrebbero risposto a quale di queste soluzioni decidono di aderire e nella giornata di domani gli uffici dovranno incrociare tutti i dati, in maniera tale da definire, sulle 4 sedi che sono state individuate, quali gruppi e quali bambini andranno, e, nel caso in cui ci siano richieste di andare in altre strutture convenzionate, piuttosto che private, riuscire a definire per ognuno di loro il servizio. Quello che è stato comunque detto è che bisogna garantire da un nido lì vicino la possibilità di fruire di un servizio navetta, è chiaro che il servizio navetta è molto faticoso su bimbi di 0-3 anni, perché necessita di pulmini attrezzati e necessita di un organizzazione del personale non indifferente, ed è per questo che è stato proposto alle famiglie, anche perché molte famiglie, in realtà, non hanno proprio il desiderio, comprensibile e legittimo, di far sì che dei bambini così piccoli possano essere mandati tutti i giorni avanti e indietro al nido su una navetta, e quindi è stato proposto un abbassamento della retta per una cifra di 150 euro, se ogni genitore si farà carico di portare i bambini direttamente nelle quattro sedi individuate, o in altre sedi che comunque sono molto lontane da quella attuale di piazza Cavour. Noi abbiamo fatto una previsione, nel senso, l'Edilizia Scolastica ha fatto una previsione rispetto alla lunghezza amministrativa che riguarda questo tipo di interventi, di tutto l'anno educativo, per cui l'idea - poi, se capita prima, saremo contenti - è quella di far rientrare tutta l'utenza nel settembre 2019. Domani avremo invece l'incontro con i genitori che sono in lista d'attesa, in attesa di inserimento, perché l'idea è stata quella di dare priorità a chi stava già frequentando, e una volta definita quella che sarà la configurazione dei già frequentanti, capire come intervenire, come agevolare, l'inserimento di quelli che sono in lista di attesa. VERSACI Fabio (Presidente) La invito a concludere, scusi Assessora; cerchiamo di contenere i tempi. Consigliera Foglietta, ne ha facoltà per cinque minuti. FOGLIETTA Chiara Sì, grazie, Presidente. Ringrazio anche l'Assessora Patti, la quale, alla richiesta di comunicazione ha risposto subito; devo dire che non è da tutti, noi rincorriamo la Sindaca tutte le volte, invece lei è venuta puntualmente a rispondere e di questo la ringrazio. Citerei di nuovo alcuni passaggi rispetto alla situazione dell'Asilo Nido Cavour, me lo permetta, perché le mamme sono molte, anche i papà, relativi, quindi le famiglie sono molto agitate, non so se le aveva viste, prima erano su, in balconata, purtroppo la discussione dell'interpellanza generale ha portato via tantissimo tempo e sono dovute andare via. Allora, io ho il verbale di cui lei ha fatto cenno, del 10 settembre che è il verbale del sopralluogo congiunto, che è stato fatto all'Asilo Nido Cavour, in particolare, sia sul piano terreno, che lei ha citato, che sul primo piano e anche sul piano interrato. Come ci ha giustamente detto nel verbale del sopralluogo, l'architetto che ha compilato come primo firmatario questo documento, che è l'architetto Francione, giustamente dichiara che al pianterreno, le faccio alcuni esempi, li faccio all'Aula, sia il dormitorio, che il corridoio manica di collegamento interno, e il salone aulico, che viene denominato soggiorno, sono da chiudere subito. Per quanto riguarda il primo piano, ad esempio, il laboratorio di pittura è da chiudere subito, invece, per quanto riguarda il piano interrato, si dice che: "Si precisa che tutti i locali non verificati e le superfici con intradossi curvi su volte a tutto sesto", che adesso sappiamo cosa sono, anche perché ci ha aiutato l'Assessore ai diritti, con le conoscenze di ingegneria strutturale, "verranno indagati in un secondo momento, secondo, sulla base di un indice di priorità e in base alle risorse disponibili". La cosa che mi fa un po' accapponare la pelle è che alla fine di questo verbale, prima delle piantine, c'è scritto: "In riferimento agli ambienti campiti con il colore giallo nelle piantine, corrispondente in legenda a 'Locali da chiudere entro sei mesi'", quindi, non quelli che le ho citato prima, "si precisa che se entro sei mesi da oggi non verranno eseguiti interventi di messa in sicurezza, sarà necessario renderli inagibili", questo documento è del 10 settembre 2018. Il disastro è avvenuto 15 giorni dopo. In 15 giorni siamo passati da un rischio basso, con chiudere e intervenire entro sei mesi, con la chiusura e l'inagibilità totale dell'Asilo Nido Cavour, di piazza Cavour 14, e mi viene subito una domanda: in primo luogo, perché non si sono effettuati dei sopralluoghi d'estate, quando ad esempio l'ufficio, quando, ad esempio, gli asili hanno meno utenza, ma si è fatto il 10 settembre. Sempre perché parliamo di ingegneria strutturale a tutto campo, come mai non si è ipotizzato che un edificio del Settecento potesse avere più bisogno di controlli, rispetto ad un asilo magari, non so, degli anni '50. Vado avanti nella narrazione: "Venerdì 21 e lunedì 24, lunedì 25, gli uffici del Comune di Torino comunicano ai genitori che l'asilo sarebbe stato chiuso per lavori, quindi lunedì sera i genitori, successivamente avvisati, non solo di non portarli più il mercoledì, ma gli dite: "Fate in modo tale da non far arrivare i bambini fino a settembre 2019". Il 25 c'è questa convocazione urgente in Assessorato, in cui alcuni genitori mi dichiarano che, non so chi, dichiara che è stata una calamità naturale. Mi permetta, la calamità naturale non è un crollo improvviso; magari l'alluvione, non so, un fulmine che colpisce l'impianto elettrico e salta tutto. Il 27 arriva una mail, a cui lei ha fatto cenno, con l'individuazione e le proposte delle sedi, in cui ho anche letto due cose che mi hanno fatto un attimo accapponare la pelle: il primo è il trasporto di questi bambini, lei ha detto che è un trasporto particolare, hanno dagli 0 ai 3 anni. Vorremo mica affidare il trasporto idi questi bambini alla Tundo? No, perché ne abbiamo già discusso una settimana fa, le ho fatto io richiesta di comunicazione, mi sono accodata a qualcuno, non ricordo, e abbiamo già detto che, esattamente, la Tundo, non me ne voglia la Tundo, però, in questo momento, non è in grado di espletare il compito, diciamo, al meglio. C'è un altro punto che mi ha fatto un po' sorridere, la questione dello sconto tariffario dei 150 euro nel caso in cui le famiglie non volessero usufruire del pulmino, si spera, non della Tundo. Non me ne voglia, sempre, la Tundo. E c'è un'altra questione, la ludoteca di corso Bramante, è uscita anche sui giornali, la Ludoteca, improvvisamente, come fa a trasformarsi in un Asilo Nido, Assessora Patti? Vede, i disagi che le famiglie stanno subendo, e mi avvio alla conclusione, anzi, ho già finito il tempo, Presidente, se mi lascia solo più un minuto, le sono eternamente grata, i disagi che le famiglie stanno subendo sono sicuramente molto importanti, non è tanto solo il trasporto, è il fatto che sono famiglie, sono genitori che hanno scelto l'Asilo Nido Cavour, sia per la proposta e l'offerta culturale e formativa che l'Asilo poteva offrire a loro, e anche inevitabilmente per la zona, è chiaro che se uno deve dare dei bambini ad un asilo nido, li sceglie in modo tale che siano vicini a casa loro, o vicini all'ufficio, o vicino ai nonni, perché il welfare sociale, in questo Stato, ahimé, è composto anche dai nonni. Un'altra questione, è chiaro che noi parliamo dei bambini, della struttura, bisogna anche considerare il disagio ai dipendenti comunali, che prima lavoravano in via Cavour, in piazza Cavour e adesso, magari devono andare a lavorare in via Banfo, e questo è chiaro che è anche un punto importante da affrontare. Io non so se è possibile, Presidente, chiedo anche a lei, in qualità di Presidente dell'Aula, io vorrei fare un approfondimento in merito alla situazione e allo stato dell'arte di tutti i nostri plessi scolastici per capire come mai le manutenzioni, alcune vengono fatte e alcune non vengono fatte, e mi correggeranno i tecnici a verbale, in Commissione, se sto dicendo delle eresie. Come mai non c'è una scala di priorità? Come mai un edificio del '700 non ha priorità rispetto a un edificio dagli anni '50? Montanari mi dice, mi sta già rispondendo, perché lui sa già tutto, non sapeva che domanda facessi, ma ha già la risposta. Benissimo. E' il suo mestiere dare delle risposte, sono molto contenta. Io, Presidente, attendo, se ha voglia l'Assessora Patti, se ha piacere di rispondermi, sennò sarà mia premura mandare una mail per chiedere una Commissione Consiliare urgente. VERSACI Fabio (Presidente) Capogruppo Artesio. Poi, dopo, le rispondo. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti. ARTESIO Eleonora Sì. Allora, intanto, credo che tutti condividiamo la necessità di intervenire con urgenza per garantire la sicurezza e quindi da questo punto di vista, non ho nulla da eccepire rispetto alla tempestività delle procedure che l'Assessorato ha voluto adottare. Prendo soltanto atto che iniziamo un anno scolastico con significative complicazioni, l'emergenza dell'Asilo Nido di Piazza Cavour, il trasferimento della scuola di via Tollegno, le problematiche di trasporto della Scuola Media Pascoli, quindi abbiamo sicuramente una turbolenza di inizio delle attività formative. Forse una delle questioni che, con la programmazione della Commissione potremmo concordare, è quella di conoscere le tempistiche nelle quali vengono effettuate le verifiche, ai fini di programmare successivi e ulteriori lavori e capire, quindi, anche con quale tempestività l'Amministrazione può dare informazione e rassicurazione alla popolazione scolastica di volta in volta interessata. Ma su questa premessa, la tutela e la sicurezza, non ho altro da aggiungere, mentre mi soffermo in modo particolare su alcune delle questioni che mi sembra siano state lasciate sospese nella relazione dell'Assessore, e la questione riguarda la qualità di questi mesi che avremo di fronte, rispetto all'organizzazione delle attività formative per i bambini di piazza Cavour, i quali, abbiamo ascoltato, sono stati invitati ad esprimere delle proprie preferenze rispetto alle nuove destinazioni individuate dall'Amministrazione, a cui saranno accompagnati attraverso un mezzo di trasporto navetta, gestito direttamente, o gestito con altri appalti, rispetto a quello che ci più ci sconcertava, sui quali sarà garantita assistenza da parte del personale insegnante, che quindi avrà questo onere aggiuntivo, però alcune delle questioni che riguardano le nuove modalità organizzative vengono lasciate irrisolte. Io ne cito alcune. Allora, una delle prime questioni, che mi sembra molto ragionevolmente, i genitori pongono, è la preoccupazione rispetto al rischio di abbandono. Sarà pur possibile che di fronte al disagio da affrontare, alcune famiglie possano ritirare dal servizio i propri figli. Lo sapremo da domani, quando saranno raccolte le opzioni dei familiari, però questo non riguarda solo le scelte familiari e di quei bambini, riguarda anche il mantenimento del resto dell'organizzazione formativa dell'Asilo Nido, quindi, una prima garanzia, dovrebbe essere che la continuità educativa a cui tutti vorremmo tendere, comporti la conservazione di tutte le figure professionali che sarebbero state attive in piazza Cavour, anche di fronte a delle rinunce di frequenza da parte di alcuni bambini e di alcune famiglie, a maggior ragione se agli educatori e alle educatrici viene richiesto di aggiungere funzioni, come l'accompagnamento sulla navetta. Questa è la prima questione. Seconda questione, comprendiamo che, specialmente per bambini che sono stati iscritti sull'orario più breve, il trasporto in navetta avrà, più o meno, il seguente andamento, sto immaginando, ma non credo di distanziarmi molto dai dati di realtà di chi conosca quei bambini, quelle fasce di età. Il momento di arrivo nella scuola sede precedente, il momento del trasporto sulla navetta, di cui non conosciamo ancora le tappe, in ragione alle varie destinazioni, un momento, comunque, prevedibilmente abbastanza lungo, l'arrivo nella sede definitiva, la possibilità di svolgere le attività educative per un paio d'ore, finché non arriva l'ora del pranzo, e la risalita sulla navetta per rientrare, sapendo che, normalmente, i bimbi piccoli di quella fascia di età, subito dopo pranzo, si addormentano. Quindi, l'attività dell'Asilo Nido vera e propria, l'offerta formativa nel suo insieme, e quella socializzante col resto dei compagni, sarà svolta per un paio d'ore, a un costo significativo. Alcuni genitori hanno chiesto di poter, anche per decidere rispetto alle opzioni possibili, di poter convertire l'orario breve, in tempo intermedio, o in tempo lungo, avendo però la garanzia che questa modifica, che è dettata da ragioni oggettive, indipendenti dalla nostra e dalla loro volontà, possa essere confortata anche da interventi di riduzione delle tariffe. Sembrerebbe non essere stata data questa opportunità, viceversa è stato detto che laddove ci fossero opzioni di bambini iscritti verso strutture private, non comprese all'interno del range di opportunità selezionate dall'Amministrazione, l'Amministrazione verrebbe incontro sul versamento della differenza economica. Allora, ci sono questi aspetti che a me sembra dovrebbero essere riconsiderati dell'Amministrazione. Noi, su questi, non abbiamo avuto informazioni, però il riconoscere un aggettivo disagio, indipendente dalla volontà, a fronte di soluzioni che vengono pensate e proposte dalle famiglie, anche per garantire una serenità di frequenza dei bambini con tempi più distesi, con maggiore opportunità, dovrebbe ricevere dall'Amministrazione, a mio modo di vedere, un consenso, anche intervenendo su una condizione di miglior favore rispetto al pagamento delle rette. Questi temi non sono stati affrontati. Ora io non so, e concludo, se non sono stati comunicati perché ancora si è in definizione di una decisione, allora chiedo che ci sia un luogo nel quale essere informati, oppure, se sono stati esclusi, e questo comporterebbe da parte mia una valutazione negativa della gestione di questi problemi. VERSACI Fabio (Presidente) Consigliera Albano, ne ha facoltà per cinque minuti, prego. ALBANO Daniela Sì, grazie, Presidente. Non intendo intervenire nel merito, ma soltanto, appunto, per accogliere la richiesta della Consigliera Foglietta e al contempo, quindi, di calendarizzare una Commissione su quello che è lo stato dell'Edilizia Scolastica in capo al Comune, e al contempo, appunto, invitare gli Assessori competenti a preparare, appunto, una documentazione esaustiva che possa essere presentata in Commissione. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Penso che quello sia luogo più adatto. Grazie, Consigliera Albano. Prego, Assessora. PATTI Federica (Assessora) Accolgo favorevolmente il fatto di discutere in Commissione, per quel che riguarda l'Edilizia Scolastica. Parto dal fondo, Consigliera Artesio, allora, la mail che …, voi avete ragione su tutto, perché il problema del trasporto di bambini così piccoli è un problema reale, come diceva lei, nei tempi di spostamento, soprattutto per chi fa il tempo breve, ma anche come proprio fatica, non solo dei bambini, ma anche delle stesse educatrici, per cui siamo consapevoli di tutto e stiamo cercando, tra l'altro, di capire come fare, proprio perché, è vero che, in teoria, la Tundo, nel suo appalto ha anche questo, ma nessuno di noi si sogna, e non deve volermene neanche la Tundo su questa questione, e quindi questo allunga, questo è stato detto genitori, per noi questa è la parte un po' più lunga e più complicata, perché, da un lato, dobbiamo capire quanti sono che avranno bisogno della navetta, dall'altro, capire a chi e come affidare il servizio, cosa non così celere e banale. Quindi, questo è il primo punto. Rispetto alle considerazioni fatte dai genitori, è ovvio che tutto il servizio si è mosso nell'ottica di capire qual era la configurazione migliore per i bambini e per le educatrici, che era il mantenimento del gruppo. Abbiamo però anche creduto che non potessimo non dare possibilità ai genitori di scegliere rispetto a situazioni che magari da un punto di vista territoriale fossero molto scomode, perché, anche se garantisci la navetta, può succedere che i bambini a quell'età molto spesso stanno male e bisogna andarli a prendere, quindi bisogna anche contemplare questo fatto e non ci sentivamo di negare la possibilità di dirlo. È sicuro che qualcuno scontenteremo, sarà molto difficile riuscire a contemplare tutto, ma questo, il fatto di aver mandato questa comunicazione con lo schema di base che tende alla soluzione, che cerca di tenere insieme tutto, dovremmo ancora ricevere dati e riuscire a capire cosa riusciamo a incrociare e che cosa riusciamo a mantenere, perché è anche vero che su una sezione, faccio un esempio, di 20 bambini, se 10 rinunciano, sarà difficile poi capire chi delle due figure, come rimane. Quindi, sono tutte cose che sono in fieri; è stato tutto molto veloce la scorsa settimana, per cui io, se volete, poi potrò dare un riaggiornamento. Oggi, tutto quello che sta avvenendo, sta avvenendo anche molto in trasformazione. Rispetto ai disagi dei dipendenti, anzi, io devo dire che ad oggi è anche grazie a loro, che sono stati bravissimi ad accompagnare i genitori, sia al piano terra, che al primo piano, nel comprendere la situazione, che abbiamo avuto anche in molti casi genitori che alla fine hanno compreso bene la situazione, ben consapevoli che sarà un disagio, quindi, in realtà, io sono contenta del fatto che ho sentito che il servizio era unico, sia gli Uffici di via Bazzi, che proprio il personale; è stato il lavoro di una settimana molto, molto denso. Per quel che riguarda la Ludoteca, allora, inizialmente si era pensato di mandare una parte in via Banfo e una parte in corso Peschiera, perché non riusciamo a trovare posti, che era molto lontano corso Peschiera, perché era al fondo, e solo nella giornata di mercoledì, l'Edilizia Scolastica che ha fatto il sopralluogo, ci ha detto che sarebbe potuta essere utilizzata anche come Nido la sede della Ludoteca di corso Bramante. È altrettanto vero che, poveri quelli di corso Bramante, giustamente, a cui abbiamo ristrutturato la Ludoteca, ora dicono: "Ma adesso ce l'avete appena riaperta al piano di sopra, ristrutturata e ce la chiudete". Quindi, quello che stiamo valutando, visto che c'è anche lì il Villino Caprifogli, sono anche in contatto con i Presidenti di Circoscrizione della Commissione II … VERSACI Fabio (Presidente) Assessora, non la voglio interrompere, però gli approfondimenti tecnici, fateli in Commissione. PATTI Federica (Assessora) Okay, stiamo valutando di usarla il pomeriggio. VERSACI Fabio (Presidente) (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, no, ma prego, continui pure. Però credo che la discussione dell'argomento possa essere strettamente collegato, cioè, penso che l'argomento di discussione sia sia l'edilizia, che la riorganizzazione … (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Vuole intervenire? Prego. FOGLIETTA Chiara Intervengo solo, così, perché, giustamente, abbiamo un sacco di deliberare da votare. Io ringrazio la Presidente Albano per calendarizzare quello che le ho chiesto in merito all'Edilizia Scolastica e i piani manutentivi. Se l'assessora Patti, riguardo anche alla collega Artesio, è così gentile da riaggiornarci, appena ha delle notizie un po' più concrete sulla questione, in realtà, gestionale, dei bambini dell'Asilo Nido Cavour, noi in Aula, stavo dicendo in classe, in Aula la aspettiamo volentieri. VERSACI Fabio (Presidente) Assolutamente sì, quando ha delle novità, ovviamente, può chiedere alla Presidenza di poter illustrare le novità, non c'è nessun problema. |