Interventi |
ARTESIO Eleonora In nome della pacatezza, vorrei spezzare una lancia a difesa delle maestre e sul tono delle maestrine. Fatta questa parentesi, allora, andiamo sul clima nel quale si discute e poi alla sostanza di quello che si discute. Il clima, quando ci si caratterizza e si costruisce una cifra politica sulla questione del costo della politica, poi non ci si deve stupire se si viene interrogati sullo stesso oggetto, né ci si deve particolarmente inquietare. Io non sono appassionata alla discussione del costo della politica, sono un po' più appassionata all'organizzazione strutturale degli uffici che sovrintendono al funzionamento dell'Amministrazione Comunale, ed è su questo e per questo che ho sottoscritto convintamente l'interpellanza preparata dal Consigliere Tresso. Perché, vede, Signora Sindaca e Signori Assessori, se si ritiene che ci siano funzioni strategiche sulle quali occorrono concentrare competenze professionali e risorse umane, e anche magari costruire strutture interdisciplinari che possano corrispondere a obiettivi più elevati, si rafforzano le strutture amministrative di riferimento di quei progetti, non si rafforzano il Gabinetto della Sindaca e le segreterie degli Assessori, perché l'uno e le altre sono transitori. Le strutture organizzative dell'Amministrazione pubblica sono, invece, come dice la parola, permanentemente destinate al raggiungimento degli obiettivi, che possono essere politicamente modificati dagli indirizzi di mandato in mandato, di Giunta in Giunta, ma che per DNA, mandato deontologico, missione, corrispondono ai fini di interessi generali. E allora, cosa può pensare un Consigliere di Opposizione, che mai interpellato su una scelta organizzativa per la quale vengono definiti progetti strategici e si costruiscono unità organizzative destinate a raggiungerli, nel vedere che invece si potenziano Segreteria e Gabinetto, cosa può pensare se non che questo è l'esito di una cultura politica che non confidando sulla fedeltà della struttura organizzativa e amministrativa, costruisce vicino a sé delle relazioni e dei controlli tali da poter garantire al politico di turno di riuscire a controllare le situazioni. Questo pensa un Consigliere di Opposizione che non sia stato reso edotto delle scelte organizzative in funzione di progetti strategici, perché poi queste scelte organizzative, non solo traballano negli esiti, come le ricordava il Consigliere Tresso, ma fanno anche acqua dal punto di vista della logica. Che logica ha trasferire sotto il Gabinetto del Sindaco una competenza professionale che si occupava di toponomastica e continuare a farle gestire la competenza della toponomastica, che è del Consiglio Comunale? Se n'è accorto il Presidente del Consiglio Comunale? Mi volete spiegare che logica c'è nel riorganizzare Segreteria e Gabinetto del Sindaco in funzione di progetti che non stanno in piedi neanche nella distribuzione delle competenze? È chiaro che si pensa a un'azione di fidelizzazione politica, così come è chiaro che è anche molto ambìto il poter stare vicino ai luoghi della decisione. Io credo anche che sia gratificante il lavoro di chi opera in quei contesti, ma sono contesti che hanno il carattere della transitorietà, gli uni e gli altri decadono con l'Amministrazione, le strutture organizzative no, questo è il primo punto di critica. Secondo punto di critica, non aver costituito il fondo e io non parlo del Piano di Rientro. Ma io ricordo benissimo quando abbiamo discusso le linee di mandato ed è stato detto: "Ad ogni milione del Comune di Torino chiederemo alle Fondazioni di aggiungere un altro milione, e così il fondo di 5 milioni sarà raddoppiato". Chi ha impedito, pur nella debolezza economica del 2018, di costituire un protocollo d'intesa con le altre Fondazioni per la costituzione del fondo ? Avete la Compagnia di San Paolo che impegna 7 milioni di euro per sostenere l'uscita dal disavanzo di Città della Salute, non a caso vi feci un'interpellanza su questo, non è perché, come dire, potete dirmi che sono visionaria con l'Assessora Pisano, ma ogni interpellanza, anche se appare slegata dalla contingenza, ha una prospettiva, era quella. Il San Paolo, la Fondazione, si impegna sull'operazione strutturale del bilancio di un ospedale, e voi non siete capace di costituire un fondo con le Fondazioni per sostenere il lavoro dei giovani, anche se il primo anno non lo potete mettere? Non c'è giustificazione, né del mancato obiettivo programmatico, la costituzione del fondo, né di questa astrusa riorganizzazione. Se poi qualcuno vorrà investire il Consiglio Comunale e illuminarlo sulle culture organizzative, io, personalmente, ne sarò lieta. |