Interventi |
PISANO Paola (Assessora) Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. La situazione sulle anagrafi torinesi credo sia nota a tutti e vorrei cogliere l'occasione del carattere generale di questa interpellanza per poter approfondire tutti gli aspetti di questa situazione. Il primo luglio 2016 mi sono affidate le deleghe sui Servizi Civici e la situazione che abbiamo riscontrato, dopo un'attenta analisi, è stata la seguente: primo punto, un calo dell'organico di circa l'8% negli ultimi cinque anni; secondo punto: il tema delle carenze di organico, era già noto da anni all'interno del Comune, sottolineato con richieste di personale da parte di tutti i direttori che negli anni avevano guidato l'anagrafe e ormai era diventato strutturale nell'ente; 3) l'età media dei dipendenti, aumentata di anno in anno era arrivata a 56 anni nel 2016, facendoci ottenere il primato di servizio più anziano del Comune; 4) le problematiche del personale nel contempo aumentavano, lo si notava anche da una costante presenza di personale con la necessità, legittima, di usufruire della Legge 104 sia per motivi personali, sia per motivi familiari; 5) l'ultimo aggiornamento dei sistemi informativi anagrafici, della base dati NAO per gli esperti, risaliva al 2004; sesto punto: l'ultima sostituzione di alcuni dei pc risaliva al 2010; 7) gli ultimi interventi di manutenzione nello stabile risalivano al 2012; 8) alcuni progetti erano stati avviati, ma mai portati a termine con un dispendio di tempo e di risorse finanziarie. Per farvi un esempio, il progetto ANPR era stato iniziato nel 2013 e aveva portato ad un dispendio di risorse finanziarie pari ad 1.278.000 euro, una cifra elevata che non aveva portato al raggiungimento del traguardo, cioè il passaggio in ANPR; ultimo punto il nono: non era ancora stato avviato nessun progetto di digitalizzazione dei servizi in ottica moderna. Qual è stato il nostro approccio e la nostra visione? Un obiettivo del Ministero della Pubblica Amministrazione, che condividiamo fortemente, è quello della digitalizzazione della riorganizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo definito un programma di riorganizzazione dei Servizi Anagrafici iniziato 2 anni fa, e che continueremo per tutto il nostro mandato. Questi punti cardine sono cinque, il primo punto: creare una base di servizi software e hardware che supportino il processo di digitalizzazione; secondo punto: supportare il personale attraverso l'aumento di risorse umane e l'erogazione di formazione; terzo: ridisegnare i processi alla base dei servizi e digitalizzare i servizi; quarto punto: innovare, attraverso l'inserimento di nuovi servizi per il cittadino e infine, quinto punto, migliorare gli ambienti fisici lavorativi per creare luoghi sempre più idonei alle esigenze e del cittadino, e dei lavoratori. Iniziamo ad analizzare questi cinque punti nel dettaglio. Il primo punto è quello della creazione di una base hardware e software per far partire la digitalizzazione, in cosa consiste questa base? A gennaio è partito il piano di sostituzione dei computer senza aggravio economico per il Comune. Il piano di sostituzione dei nuovi pc è stato fatto rientrare nel contratto generale di assistenza dei computer del Comune di Torino. Il contratto di assistenza è stato da noi rinegoziato passando da 2,5 milioni di euro a meno di 2 milioni di euro l'anno. Il valore dei 4.000 pc gratuiti, che verranno sostituiti all'interno del Comune nei prossimi 4 anni, è pari a circa 1.200.000 euro. Da settembre 2018 è iniziata la sostituzione dei pc all'interno dell'anagrafe centrale per un totale di 214 apparati. Da marzo siamo passati a Speed come identità digitale di accesso a tutti i servizi; perché abbiamo fatto questo passaggio? Perché Speed è più sicuro e più semplice; il cittadino accederà con una sola user e password a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione e in futuro anche ai servizi del Comune di Torino. Il 16 luglio siamo passati ad ANPR che semplificherà, a regime, il lavoro sia dell'operatore, sia del cittadino, ad esempio nei cambi di residenza tra i Comuni il processo sarà semplificato nell'ottenimento dei certificati da tutti i Comuni, nella modifica dei dati che avviene nel Comune, ma automaticamente avviene in altri enti come: la Motorizzazione, l'INAIL, l'Agenzia delle Entrate, evitando così al cittadino di perdere tempo ad andare ad aggiornare i dati nelle varie sedi. Da gennaio 2018 adottiamo la Carta d'Identità Elettronica divenuta obbligatoria in base alle normative vigenti da agosto 2018. Il Decreto Legge a cui facciamo riferimento è il Decreto 78/2015 articolo 10, comma 3 e la corrispettiva circolare dell'11/11/2017. Siamo partiti per tempo a gennaio per arrivare al mese di agosto a regime come richiesto dalla circolare. In parallelo non sono più state fornite carte d'identità cartacee dalla Prefettura e a nostra esplicita richiesta di aumentare lo stock ci è stata fornita una risposta negativa. Cosa cambia con le CIE? Il cittadino ora non ha più l'accesso libero, ma si prenota attraverso una piattaforma da casa. Il Comune ha immediatamente aperto un numero di supporto a coloro che non potevano in autonomia fare la prenotazione da casa. Vorrei sottolineare che il livello di erogazione del servizio non è calato. Per darvi un dato quantitativo, negli ultimi 3 mesi abbiamo rilasciato circa 30.000 carte d'identità in linea con i dati del 2014, nonostante il minor numeri di operatori in servizio e il maggior tempo che questa procedura comporta. Come è stato possibile? Ovviamente, abbiamo chiesto ai dipendenti un maggiore impegno che come sempre avviene nei momenti critici sia per quanto riguarda il privato, le aziende private, sia come si richiede anche nel pubblico. È vero che i tempi di emissioni sono diversi e la procedura del Ministero è più complessa, questo sì che ha peggiorato le condizioni dei lavoratori e dei cittadini che spendono più tempo per fare la pratica, ovviamente per risolvere questo problema abbiamo fatto delle azioni. Quattro sono state le azioni che abbiamo intrapreso: la prima azione è quella di parlare col poligrafico centrale e di aumentare il numero di postazioni che erogano la Carta d'Identità Elettronica. A gennaio ci sono state fornite 34 postazioni, a marzo ne abbiamo richieste 47, a giugno ce ne arrivano 51. Secondo punto: abbiamo richiesto una nuova release per il servizio di prenotazioni insistendo che il rilascio avvenga in tempi rapidi. Terzo punto, la richiesta del personale alla Divisione Organizzazione. Ultimo punto, richiesta di straordinario; il fondo straordinario è stato a tal proposito implementato a fine giugno 2018 portandolo da circa 30.000 euro, che è il fondo straordinario dell'anagrafe, a 100.000 euro, di cui 52.000 euro per l'anagrafe centrale e 18.000 euro per le decentrate, così come richiesto anche da una mozione del Consiglio Comunale. In questo caso la mozione del Consiglio Comunale richiedeva il fatto di aumentare le ore in cui l'anagrafe rimaneva aperta e di riuscire ad aprire l'anagrafe sia il sabato mattina, sia il martedì e il giovedì pomeriggio, questo noi abbiamo fatto, quindi siamo riusciti, grazie a queste ore di straordinario, a tenere l'anagrafe centrale aperta il sabato mattina e due pomeriggi a settimana dalle 15.00 alle 17.00. Come abbiamo supportato il personale? Questo è il secondo punto della nostra strategia. Abbiamo supportato il personale attraverso l'aumento delle risorse e l'avvio di processi di formazione. In relazione alle criticità di personale che come uffici demografici avevamo espresso, non solo per la sede centrale che è di mia competenza, ma anche per tutte le sedi decentrate, l'Assessorato al personale in accordo con l'Assessorato ai Servizi demografici ha implementato, in data 22 marzo 2018, tre unità di personale con contratto interinale e sette dipendenti di ruolo. La Giunta Comunale, in data 29 maggio, con provvedimento numero meccanografico 21802047/04, disponeva l'invio complessivo di 22 unità di personale ai Servizi demografici nonché l'incremento di stanziamento a favore dei capitoli che retribuiscono lo straordinario del personale dipendente dei Servizi demografici da dedicare alle Carte d'Identità Elettroniche. Per quanto riguarda le unità di personale, in data 4 giugno veniva emanato il bando di ricerca interna a seguito del quale sono state presentate 15 domande, di cui idonee in base al dispositivo solo 8. La Commissione selezionante di valutazione composta da componenti provenienti dai Servizi demografici e dalle Risorse umane ha ritenuto idonei sette nominativi avviati come segue: quindi siamo passati da 15 domande a 8 ritenuti idonei a 7; quattro distacchi con decorrenza 28 giugno, di cui due successivamente revocati per motivi di inidoneità fisica, e uno revocato su richiesta dell'Assessorato all'Istruzione; un'unità di personale ha rinunciato al servizio volontario; due unità non formalizzate per motivi organizzativi relativi al servizio prestato. Nella stessa data veniva formalizzato un ulteriore trasferimento per un totale complessivo di due unità. Poiché risultavano ancora da reclutare 19 unità, in data 2 luglio è stata inviata idonea nota ai Direttori dei Servizi che non avevano concorso al reclutamento i quali mettevano a disposizione 11 unità di personale, di cui 8 giudicate idonee che venivano tra luglio e agosto avviate al servizio. Vi ricordo che per diventare operative queste risorse hanno bisogno di due settimane di formazione e di una settimana in più di formazione allo sportello. Arriviamo ad oggi ad 11 risorse. Il reperimento delle 11 risorse che mancano all'Amministrazione sta avvenendo attraverso il reclutamento immediato di 11 unità di personale interinale al fine di potenziare l'organico dell'anagrafe centrale e delle delegazioni decentrate. Per quanto riguarda la formazione cosa abbiamo fatto? La formazione è iniziata nel 2017 con 12 corsi. Nel 2018 abbiamo erogato altri 12 corsi per un totale di 2.096 ore di formazione erogata. A questo punto visto che l'erogazione dei corsi iniziale era stata fatta in autonomia dal servizio, abbiamo sentito l'esigenza di chiedere un supporto anche al Personale per strutturare un percorso formativo per accompagnare il dipendente nel processo di cambiamento tecnologico, ma anche normativo, organizzativo e sociale. Con determinazione numero meccanografico 21842087/004 del 3 maggio sono state approvate le linee guida del percorso normativo denominato "Innovazione in anagrafe" che prevede la realizzazione di moduli da somministrare a circa 250 persone appartenenti sia alla sede centrale, sia a quelle decentrate. Cosa faremo? Nello specifico inizieremo ad erogare i moduli sulle seguenti tematiche: la prima tematica ovviamente è ANPR; la seconda, comunicazione interculturale; terza, comunicazione interna ed esterna, gestione dei conflitti, tecniche di comunicazione e lavoro di gruppo; quarta, organizzazione del lavoro e revisione dei processi alla luce dei cambiamenti normativi e digitali; cinque, una formazione per quanto riguarda le aree linguistiche. Siamo arrivati al terzo punto della nostra strategia, il ridisegno dei processi. È scontato che la digitalizzazione dei Sistemi Informativi e quindi dei Servizi va potenziata e sostenuta e guidata in modo strutturato. A tale proposito all'interno dell'area dei Sistemi Informativi verrà creato un nuovo servizio che avrà il compito di governare i nostri sistemi applicativi: la realizzazione dell'agenda digitale e di conseguenza con priorità massima anche i processi di digitalizzazione dell'anagrafe. Cosa abbiamo fatto però fino ad ora per digitalizzare l'anagrafe? Grazie a dei finanziamenti del PON Gov abbiamo stanziato 50.000 euro per un software di modulistica online. Abbiamo creato un accesso semplificato ai servizi per il cittadino, il portale del cittadino, con profilo e dati individuali anche anagrafici oltre che tributari e catastali che sarà in linea nei prossimi giorni. Attraverso una delibera di Giunta, che è stata effettuata a luglio, è stata definita una partnership tra Comune e Politecnico di Milano per il ridisegno dei processi secondo i principi di design dei servizi incentrati sull'utente ed è stata definita una task force di progetto coinvolgendo Sistemi Informativi, Anagrafe, CSI e Politecnico di Milano. Cosa faremo? Disegneremo ogni processo al di sotto dei servizi, semplificheremo i processi grazie al coinvolgimento degli operatori, al supporto del Politecnico di Milano, digitalizzeremo i nuovi servizi e semplificheremo i servizi in sala. Punto sull'innovazione, il nostro quarto punto, cosa abbiamo fatto fino ad ora? Abbiamo inserito nuovi servizi per il cittadino all'interno dell'anagrafe: donazione degli organi, passaporto culturale, registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali, registrazione delle dichiarazioni anticipate di volontà. Cosa faremo? Cittadinanza civica e nuovi servizi legati alla cultura e alla società. Miglioramento degli ambienti, gli ambienti ... Cosa abbiamo fatto all'interno di questo punto? È importante sottolineare che la struttura della sede non è nata per ospitare sportelli al pubblico, come ben sapete tutti era un vecchio manicomio, quindi è stato riutilizzato un vecchio manicomio per iniziare a fare quest'attività, i progetti per renderla accogliente non sono mai stati avviati. Noi oggi con un progetto chiamato "Il cantiere dell'Arte" con delibera di Giunta n. 21803194/014 abbiamo definito una collaborazione con il Dipartimento di Educazione del Castello di Rivoli per la riqualifica dell'ambiente fisico coinvolgendo il personale. Abbiamo iniziato un questionario a gennaio 2018 per capire le esigenze e stiamo andando avanti così, senza pesare sul bilancio della Città; questa ovviamente è una grande sfida che richiede tempo e fiducia. Le altre attività che abbiamo già fatto: sono stati effettuati interventi di pulizia straordinaria, messa in sicurezza degli archivi rotanti dello Stato Civile, effettuati interventi ... PISANO Paola (Assessora) Due minuti ancora, grazie. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). PISANO Paola (Assessora) Grazie, Presidente. Dal punto di vista della struttura fisica abbiamo già avviato le pratiche e a breve verranno avviati i lavori per i bagni, per gli intonaci, per i soffitti e per le porte REI per un totale di 122.000 euro. Attiveremo, inoltre, una manutenzione straordinaria di circa 100.000 euro per l'anagrafe nel 2018 e di 200.000 euro per il 2019. Mi avvio alle conclusioni: che il mondo sia cambiato negli ultimi anni è un dato di fatto, nel 2000 Poste Italiane e il sistema bancario e assicurativo nazionale hanno trasformato i loro servizi digitalizzandoli, riuscendo a semplificare il lavoro ai loro dipendenti e l'accesso ai servizi ai loro clienti. Alla base della trasformazione ci sono in primo luogo i nuovi comportamenti dei cittadini le cui attese non si formano più nelle esperienze del solo settore di riferimento attraverso un confronto banca con banca o Pubblica Amministrazione con Pubblica Amministrazione. Le attese del cittadino digitale diventano piuttosto quelle riferibili al miglior operatore di tutte le industrie ed è così che la Pubblica Amministrazione entra in competizione con nuovi servizio accessibili con un click in modo più semplice e con un modello di fruizione sempre più personalizzato. La trasformazione digitale non può rappresentare solo un'opzione o un canale accessorio ma un l'elemento centrale su cui puntare attraverso diffusione delle competenze, evoluzione dei modelli operativi, organizzativi e gestionali, fondamentale anche per la trasformazione sociale di un Paese. Oggi digitalizzare per la Pubblica Amministrazione non è una scelta, è un obbligo che comporta un cambiamento tecnologico, ma soprattutto di approccio di mentalità e di organizzazione. Chi nella Pubblica Amministrazione e nei servizi del nostro Paese non supporta, non partecipa o rallenta questa trasformazione o, ancor peggio, supporta polemiche sterili si sta impegnando ancora una volta a creare un Paese di serie B non in grado di competere in Europa e nel mondo, dove ormai non si parla più di online, ma si parla di intelligenza artificiale applicata ai servizi. La digitalizzazione è un grande cambiamento che oggi a Torino parte da un servizio che non è mai stato riorganizzato negli anni: Servizi Civici. Un cambiamento di questa portata ha bisogno di tempo da dedicare affinché le risorse umane possano cambiare le loro abitudini e accettare, prima, ed imparare, poi, un approccio organizzativo, sociale e infine tecnologico. Un cambiamento di questa portata richiede coraggio, ha bisogno di essere supportato da tutta l'Amministrazione perché crea disagi ai dipendenti e noi come Amministrazione lo stiamo supportando e lo supporteremo sempre di più mettendo in campo tutti gli strumenti che abbiamo per migliorare questa situazione ai nostri dipendenti e ai nostri cittadini, ma se aspettiamo di avere le condizioni migliori di risorse umane, di risorse economiche per fare il cambiamento il cambiamento non avverrà mai come è successo fino ad oggi. PISANO Paola (Assessora) Grazie. Solo alcuni punti per chiarire perché probabilmente non siamo andati nel dettaglio di alcune tematiche, non ci sono code di 4 ore perché il servizio è sotto prenotazione, per cui ci sono le code di prenotazione per ogni sportello che prenota in media 12 carte d'identità al giorno. I cittadini non ci mettono 4-5 mesi, ma ci mettono 2 mesi per ottenere la carta d'identità elettronica esattamente in linea con le altre città quali Milano, Roma, Venezia e Napoli. Volevo sottolineare che noi ci accorgiamo del disagio che in questo momento procura l'inserimento della carta d'identità sia ai dipendenti, che ringraziamo per il supporto che stanno dando all'Amministrazione, e sia ai cittadini ai quali chiediamo un po' di pazienza, ma vorrei sottolineare che il numero di carte d'identità al mese non è cambiato, per cui pur avendo la carta d'identità elettronica ad oggi eroghiamo circa 10.000 carte d'identità al mese così come le erogavamo nel 2014, per cui non è mai successo che un cittadino sia andato a casa senza la sua carta d'identità o non sia partito perché non è stato erogato il servizio. Perché le macchine vengono allocate in altri piani? Perché il salone è piccolo e quindi non c'è abbastanza spazio e quindi alcune macchine sono state allocate al primo piano per dare l'opportunità ai cittadini anche di andare su al primo piano e di non stare là in coda nel salone. Ultima cosa, la parte iniziale sulla situazione non è stata fatta per dare le colpe a qualcuno, è stata semplicemente fatta per definire qual era la situazione di partenza che è un'analisi classica che viene fatta quando si prende in considerazione un progetto che si deve portare avanti. Grazie. |