Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Io ringrazio l'Assessora per la relazione che ha svolto, anche perché ogni volta che la sento parlare in quest'Aula e fuori di quest'Aula vengo trascinata nel fantastico mondo di OZ, nel favoloso mondo di Amelie e dato che amo moltissimo entrambe queste produzioni, per la proprietà transitiva, provo molto simpatia per il modo con il quale lei interpreta il suo compito e mette a disposizione le sue competenze, al punto di averla sentita dire ripetutamente "Non ci ferma nessuno". Il problema è che, purtroppo, ci sono state molte occasioni di arresto e allora se non è una colpa, anzi dal mio punto di vista è persino un pregio essere visionari, specie in una Giunta tanto accusata da noi di non avere una visione; il problema in politica è che la visione dovrebbe essere comunicata, scambiata, compresa e soprattutto diventare credibile con atti pratici e dimensioni verificabili per le quali tutti comprendiamo che l'indirizzo si traduce in passi lenti, faticosi, quotidiani, comprensibili da tutti, che definiscono l'obiettivo. Invece qui il problema è che la visione non cammina sulle gambe di tutti i giorni e come con altri modi, diversi dai miei, i colleghi le hanno già detto le difficoltà quotidiane che le persone vivono nel rapporto con l'anagrafe non hanno nulla a che vedere con la visione del mondo di Amelie e di quello di OZ. Ciò detto, io banalmente avevo firmato questa interpellanza per sapere due cose, che puntualmente nella sua illustrazione non sono state ricordate, la prima cosa: il dottor Ferrari e l'Assessore Rolando hanno incontrato il personale delle anagrafi e le delegazioni sindacali come da loro richiesti ai fini di scongiurare lo stato di agitazione dichiarato? Sì, no. Lo stato di agitazione perdura o le rassicurazioni che sono state date in questa interpellanza: sulla formazione, sulla manutenzione, sulla dotazione informatica, sull'incremento del personale hanno rassicurato i rappresentanti sindacali e quindi ripristinato un clima ragionevole di condizioni di lavoro tali da far sì che tutti concorrano verso questo destino che abbiamo qui rappresentato, come fatto, di miglioramenti di qualità e di futuro? Seconda questione, come si raccorda la tematica che qui ci è stata descritta con l'annuncio che abbiamo letto oggi sui giornali per i quali a fronte di cotanta capacità, di visione e di organizzazione che emana dalla risposta alla sua interpellanza, la Città di Torino intenderebbe chiamare un digital manager per riuscire a costruire una condizione di connessione tra la dotazione informatica arretrata, quale quella della Città di Torino, e le nuove esigenze che vengono poste dalla necessità di adempiere ai protocolli con i Ministeri per il rilascio della Carta d'Identità Elettronica. Due questioni semplici, semplici, perché su queste due questioni si poggia quella possibilità di proseguire su quella strada che ci è stata qui descritta, strada che, come ripeto, oggi sembra un po' lastricata di buone intenzioni come le vie dell'inferno perché coloro che usano, oggi, i servizi anagrafici non possono certo condividere l'entusiasmo che ci è stato raccontato nella risposta all'interpellanza. |