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NAPOLI Osvaldo Grazie, Presidente. Sarò estremamente più veloce. Guardi, io sono un fortunato, io non ricordo quando ho finito di fare il Sindaco è nata la carta d'identità e come Sindaco era stato scelto, uno dei 50 Comuni in Italia a cui hanno dato la carta d'identità gratis senza nulla e ha sempre funzionato subito, subito, quindi parlo del 1828 avanti Cristo, però in tutti i casi questa è la realtà delle cose. Mi avevano scelto, fortunatamente, avevano estratto, chissà per caso, di essere uno dei 50 Comuni. Vedete, hanno detto bene i colleghi che mi hanno preceduto, il problema è il rapporto con la gente, vi do un altro spunto, ai miei tempi, voi pensate che i Consiglieri Comunali oppure l'Assessore delegato alla carta d'identità facevano la corsa e la sfida per sposare e per firmare la carta d'identità, sapete perché? Perché, allora, firmare la carta d'identità, c'era il cittadino che veniva in Comune, gliela dava l'Assessore e dice: "Poi dopo mi vota". È passata un'epoca, firmare la carta d'identità era un momento particolare, quindi dico questo per far capire l'importanza, ancora oggi, per il cittadino di avere la propria carta d'identità e riconoscere nel Comune, nell'Amministrazione Comunale un punto di riferimento forte e, vedete, le code ci sono, lo leggo sui giornali tutti i giorni, Assessore, alla GTT bisogna fare la coda, sulla carta d'identità non funziona e bisogna fare la coda, poi leggo sul giornale che cercate un manager - vero o falso che sia, il Sindaco non l'ha detto, ma l'ho letto sul giornale questa mattina - per vedere di rimettere a posto, finisco; guardate, non c'è bisogno di nessun manager, c'è bisogno che l'Assessore si prenda a cuore questa carta d'identità o dia una bella delega ad un Consigliere Comunale, caro Sindaco, che si interessi solo di questo, è sufficiente questo, nulla di più, sono convinto che il risultato lo otterrà, grazie. |