Interventi |
CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Innovazione, Pubblica Amministrazione, 4.0, digitalizzazione sono tutti temi che come Città è importante portare avanti ed io in qualità di Presidente con la Commissione stiamo un po' cercando di organizzare i lavori, nell'ultima Commissione abbiamo parlato di (incomprensibile), parleremo adesso di 5G questo venerdì, la settimana prossima di tutta la tematica legata ai dati in un'epoca di digitalizzazione, però quando incontriamo i cittadini, cittadini per strada non ci parlano di 5G, non ci parlano di mobilità autonoma ed io qui sono stato eletto per portare avanti le istanze che mi arrivano dai cittadini, dal territorio, sin dal 2009 io ho iniziato facendo attività sul territorio, ascoltando i cittadini, cercando di portare avanti le istanze che arrivavano dai cittadini senza guardare chi le poneva, il colore politico di chi lo poneva, il colore politico verso cui venivano poste. In questo momento i cittadini ci segnalano un enorme problema legato all'emissione delle CIE, la Carta d'Identità Elettronica, che certamente non è una cosa che il Comune di Torino ha deciso da solo, è nata appunto da una circolare del 2017 di cui abbiamo discusso che ha cambiato completamente le procedure, dai pochi minuti della procedura della carta d'identità classica cartacea che qualcuno di noi probabilmente ha ancora in tasca si è passati ai mediamente 25 minuti per l'emissione di una CIE, dico 25 perché facendo una verifica nelle diverse Amministrazione in tutta l'Italia la media va tra i 20 e i 30 minuti, molto spesso dipende un po' da problematiche legate alla Commissione, dalla dimestichezza del personale e via dicendo. Queste però sono state tutte condizioni paritarie tra le varie Amministrazione, stamattina leggevamo i dati di Milano che ci hanno mandato, dal 2017 al 2018 nel passaggio dalla carta cartacea alla carta elettronica da 49 giorni di tempo per l'emissione si è passati a 61, è aumentato, attualmente purtroppo su Torino siamo a più di 4 mesi, la prima data utile per oggi è gennaio 2019 solo per prendere un appuntamento, questo crea un grosso problema, mi sto confrontando con Milano che quantunque è più grande rispetto a Torino ha avuto comunque problematiche abbastanza simili e a quanto pare ha avuto dei problemi, ma non così pesanti perché certamente la procedura è complessa e macchinosa e si spera che l'adesione alla ANPR che è stata fatta in modo celere nel tempo vada a migliorare la situazione per rendere sempre più rapida e più semplice la possibilità per i cittadini di poter fare una pratica anagrafica, le CIE, cambio di residenza e via dicendo, però è urgente trovare delle soluzioni per risolvere i problemi dei cittadini. Io qualche mese fa avevo fatto un accesso agli atti per capire qual era lo stato dell'arte, quante erano le postazioni, quali erano gli orari di lavoro in cui era aperta l'anagrafe, quanti emissioni erano fatte al mese, io avevo ipotizzato appunto guardando un po' quello che succedeva in tutte le Amministrazione un'emissione di circa una carta ogni 25 minuti, facendo quelle verifiche con le 47 postazioni che erano disponibili a quando ho fatto accesso agli atti, adesso sono diventate 51, avevo calcolato che tenendo conto del personale, l'organizzazione, come Città noi avevamo una potenzialità di 3.400 CIE emesse ogni settimana, all'incirca 16.000 al mese passando a 51 senza cambiare nulla a livello di organizzazione, non ho considerato neanche il sabato aperto, si passa a 3.600 a settimana, 14.400 al mese e mi è saltato all'occhio, sono contento oggi di scoprire che negli ultimi 3 mesi siamo passati a 30.000 CIE, quindi circa 10.000 al mese, mi era saltato all'occhio come ad aprile ne erano state emesse solo 4.500, tendenzialmente in modo abbastanza piatto su tutte le anagrafi, quindi non c'era una che emergeva sull'altra, tendenzialmente in una settimana e mezza si era coperta la potenzialità, quindi probabilmente c'è da capire che cosa è male organizzato e da più parti tutte queste azioni sono sicuramente state fatte presenti, c'è stata anche una Commissione in cui se ne è parlato, quindi non sto dicendo nulla di nuovo. Dalla documentazione che avevo ricevuto dagli ufficio a maggio, fine maggio, inizi giugno era emerso ad esempio che alcune postazioni non sono utilizzate agli sportelli, ma sono lasciate in back office, nell'ufficio dei dirigenti e alla richiesta delle ragioni per cui queste postazioni non sono utilizzate a sportello sul cittadino mi era stato indicato dagli uffici che queste erano utilizzate per coprire eventuali urgenze che possono presentarsi, quindi se c'è un'urgenza le si utilizza e una prima azione che era stata segnalata era togliamole dal back office, dall'ufficio dei dirigenti, mettiamole a sportello, permettiamo ai cittadini di poterle utilizzare, se poi ci sono delle urgenze si trovano degli slot temporali fallo, questo permetterebbe ad esempio di non lasciare delle postazioni o non utilizzate a pieno o comunque lasciate in determinati uffici per delle urgenze, l'urgenza per me non è una cosa che capita ogni giorno, è questo, può esserci o non può esserci, trovare un modo diverso per organizzarla, questa è una delle tante segnalazioni che erano state fatte presenti sull'utilizzo delle postazioni. Oggi è stato già detto poco fa da qualche Consigliere che mi ha preceduto dalle notizie di stampa apprendiamo dell'arrivo di un Digital Manager che speriamo non serva solo a risolvere le problematiche dell'anagrafe, circa un anno noi avevamo discusso come fosse necessaria una figura non per lavorare solo per risolvere i problemi dell'anagrafe, la CIE, ma per una completa e reale digitalizzazione della Pubblica Amministrazione sia internamente nelle varie procedure che caratterizzano l'Amministrazione, sia nel rapporto verso il cittadino. CURATELLA Cataldo Sì, ho quasi concluso. Avevamo portato l'esempio di un'altra Amministrazione che ha creato quello che è il fascicolo del cittadino che permette in tempi rapidi di poter avere tutte le informazioni al cittadino senza dovergliele far comunicare ogni volta e questo senza bisogno di arrivare alla ANPR. Apprendiamo oggi da quello che è stato detto e fa piacere saperlo che sono stati fatti alcuni passi in avanti, non sono però sufficienti per dare risposte ai cittadini che ci chiedono come devono fare per le CIE, devono aspettare l'anno nuovo per poterle emettere e quindi ritengo, qui parlo a livello personale e di chi come me ha ritenuto fosse opportuno firmare questa interpellanza generale, che la soluzione delle problematiche attualmente esistenti debba essere una priorità politica fondamentale e la priorità politica principale di tutta l'Amministrazione, va bene il passaporto culturale, va bene, però il cittadino in questo momento vi chiede: "Come faccio io per avere la CIE in tempi rapidi?", e questo no perché bisogna scontentare un qualche Consigliere che solleva la problematica, bensì è necessario dare una risposta concreta e in tempi rapidi a tutti i cittadini torinesi che da mesi chiedono soluzioni. |