Interventi |
LO RUSSO Stefano Solo per capire se è possibile avere in Aula la Sindaca, gentilmente. Ah, c'è, okay, grazie. LO RUSSO Stefano Partirei da quest'ultimo accenno all'intelligenza artificiale, Assessora Pisano. Lo scopo di questa interpellanza era quello di puntare alla tradizionale intelligenza degli esseri umani che ancora in qualche modo dovrebbe albergare nell'attività amministrativa. Noi siamo stati molto attenti, anzi, abbiamo chiesto al Presidente di farle finire la sua dotta illustrazione delle strategie dell'innovazione del Paese e siamo assolutamente consapevoli che il giudizio che mediamente viene espresso sul suo operato, al di fuori di questa stanza, quando lei partecipa ai convegni, è un giudizio che possiamo senz'altro confermare, nel senso che, sotto il profilo, come dire, oratorio non le manca certamente la favella e, mi perdoni - non voglio offenderla - il livello di banfaggio medio che un politico della terza Repubblica riesce a mettere in campo, a differenza magari di altri suoi colleghi che invece lasciano le platee tra gli applausi e i medesimi che applaudono escono nei foyer e si danno di gomito ridendo; su di lei questo giudizio non viene dato perché effettivamente le viene data questa fiducia. Guardi, Assessora Pisano, senza scomodare i massimi sistemi sull'innovazione 3.0, 4.0 sull'intelligenza artificiale, qui c'è un problema, estremamente, drammaticamente banale che è dare un servizio, cioè le carte d'identità ai cittadini di Torino. Ora le risposte che lei ha dato oggi, la lunga nota che le hanno scritto e che addirittura fa datare l'origine di questi mali, indovinate un po'? A mister Fassino, che è qua vicino a me che, giustamente, come dire, poveraccio, collega Fassino lei non lo sa, ma il problema oggi è che, a fine settembre 2018, per le carte d'identità ci vanno 10 mesi, lei non lo sa, glielo dico io, è colpa sua, nostra, perché addirittura (incomprensibile) dal primo luglio 2016, nel raccontare le ragioni per cui, banalmente, non state amministrando questo problema, cioè è banale, è semplice: c'è un tema di carenza di organico. Guardi, Assessora Pisano, le carenze di organico non è che le ha solo lei all'anagrafe, le hanno tutti: le hanno i servizi tecnici; faccia un giro all'Edilizia privata per vedere qual è il numero di geometri che smazzano i permessi di costruire; faccia un giro alle Politiche educative per verificare quanti sono gli operatori dei Servizi Sociali; faccia un giro per l'amministrazione cittadina e scoprirà che le carenze di organico le hanno tutti i settori e sa perché le hanno tutti i settori? Perché, ovviamente, la politica di contenimento dell'organico è stata una politica in qualche modo peraltro correttamente riavvallata in una macchina che oggettivamente oggi ha 10.000 dipendenti e che strutturalmente non è in pianta organica né per quanto riguarda le dotazioni dei funzionari, né per quanto riguarda le dotazioni di dirigenti, ma credo che di questo parleremo dopo direttamente con la Sindaca sull'altra interpellanza faccio riferimento in particolare. Sa qual è la cosa che fa rabbia ascoltando lei, e oggi sono contento che lei è seduta vicino all'Assessore Rolando? Che invece quando la volontà politica dell'Amministrazione Appendino è stata determinata, voi le persone le avete belle che trasferite. Quando Rolando ha approvato la delibera che doveva potenziare il servizio di riscossioni della Città di Torino non è che avete avuto tutti sti problemi, avete preso il personale e l'avete trasferito al Servizio Riscossioni perché bisognava andare a prendere i soldi dei torinesi o a SORIS. Allora, capisce che diventa un pochino poco credibile la giustificazione, che poi in realtà non ha neanche detto, e noi siamo nell'impossibilità di lavorare, perché fortunatamente non l'ha detto, perché è questione di volontà politica e non c'entrano le strutture, i tecnici, c'entra la volontà politica, c'entra la determinazione politica, soprattutto - ed è quello che a noi onestamente ha stimolato l'interpellanza - c'entra la sensibilità che dimostrate al tema perché noi, guardi, Assessora Pisano, siamo i primi in prima linea a suo fianco nella digitalizzazione, nel WI-FI, nell'innovation: 4.0, 5.0, 9.0, cioè innoviamo tutto quello che c'è da innovare, ci faccia però la cortesia, diamo le carte d'identità ai torinesi senza fargli fare un calvario, cioè è banale, ci sono dei servizi essenziali, Assessora Pisano, okay? Cioè mentre lei innova, va in California, va a Cupertino, va con Google, l'auto autonoma, tutto vero, guardi, dia atto, non ha sentito una parola, una, da parte nostra su questa cosa perché noi crediamo fortemente nel fatto che questa Città continui ad innovare e continui in queste politiche, ma c'è un problema che per fare queste cose bisogna innanzitutto garantire i servizi essenziali e lei mi è buona testimone, penso di non essere smentito, che io queste cose che le sto dicendo adesso a verbale gliele ho dette personalmente, se si ricorda bene, prima dell'estate. Allora, sotto questo profilo, guardi, col massimo della costruttività possibile, se questo casino che abbiamo scatenato, politico; una piccola battuta ai colleghi del Movimento 5 Stelle: non era il caso di firmare, avete sbagliato, avete firmato l'interpellanza generale, voi potevate parlare lo stesso e quindi è chiaro che è stato letto dai soliti giornalisti, che non capiscono le dinamiche politiche, come un attacco all'Assessora Pisano, cioè allora se volete attaccare l'Assessora Pisano, attaccate l'Assessora Pisano, okay? Non firmate le interpellanze nostre o ne presentate una vostra; vi garantisco che potevate, da regolamento, intervenire e potete intervenire anche se non firmate le interpellanze generali della Minoranza, chiusa parentesi. Quindi, Assessora Pisano, noi ci aspettiamo, davvero, concretezza e risposte. Lei poteva rispondere molto più velocemente rispetto ai 22 minuti che ha messo dall'elencare dal primo luglio tutte le nefandezze lasciate da? Da? Da? Fassino - grazie di essere venuto - che è qua vicino a me, perché è colpa sua se la gente fa quattro ore di coda, è colpa di Fassino se la gente fa quattro ore di coda nel 2018 a fare la carta d'identità, perché questa è la ratio logica di quello che continuate a blaterare. Allora, abbiate un po' di pudore, un po' di pudore: è anni che siete al governo di questa Città, anni che siete al governo di questa Città, quando volete trasferire il personale, lo trasferite perché il buon Rolando, stia tranquilla che la questione delle riscossioni l'ha fatta: pronti, pronti, via, tra l'altro uno l'ha pure tolto dall'anagrafe - tra l'altro, di quelli che hanno aderito alla mobilità volontaria - quindi non ci prendete solo in giro, perché la gente non è stupida; noi sì, perché, infatti, facciamo politica, cioè noi sì, ma il cittadino fuori non lo è. LO RUSSO Stefano Allora, quando arriviamo in situazioni così critiche è sufficiente, guardi, fare due cose, Assessora Pisano: la prima, provare ad organizzare leggermente meglio il processo, provare con le risorse date, guardi, a tutti piacerebbe avere 500 tecnici informatici laureati ad Harvard a fare le carte d'identità per i torinesi, non li abbiamo, non li abbiamo, Assessora Pisano, cosa possiamo fare? Non diamo più le carte d'identità perché non abbiamo innovato e assunto dei giovani informatici? No, le dovevamo dare lo stesso, allora riorganizziamo il servizio in quella funzione. Due, per cortesia, portate personale all'anagrafe, portate personale all'anagrafe, è semplice. Ci auguriamo, davvero, che questa sia, per quanto ci riguarda, l'ultima volta che questo tema torni così prepotentemente in Aula e auspichiamo, davvero, che questa innovazione 4.0 che lei sostanzialmente ha nuovamente declinato in Aula si concretizzi, insieme a tutti i convegni, alle sue trasferte e a tutte le cose che ci dispensa sui media, anche in un minimo di concretezza in più. Non chiediamo di arrivare all'anagrafe e fare la carta d'identità in un quarto d'ora, chiediamo che il cittadino non venga vessato da quattro ore di coda per poi dover periodicamente ritornare; non ci vuole molto, Assessora Pisano, ci va un po' di volontà politica, la dimostri come ha dimostrato anche oggi la sua notevole eloquenza nel raccontarci che le ragioni per cui le carte d'identità oggi non vengono erogate, indovinate un po', è colpa di Fassino e del Partito Democratico del 2016. |