Interventi |
MONTALBANO Deborah Sì, grazie, Vicepresidente. Allora, Assessora, io adesso le faccio un racconto e poi a fine del mio intervento sarà lei a dirmi quanto lei stessa si ritrovi rispetto a quello che ci ha letto e rispetto a quello che adesso le espongo io. Mi chiedo quante volte lei vada in sopralluogo alle sedi decentrate o anche alla sede centrale o quante volte in questi mesi si sia recata a vedere qual era la situazione reale, perché poi la politica è fatta di tante parole, tante chiacchiere, però poi che vogliamo o che non vogliamo con la realtà ci dobbiamo scontrare. Le parole possono servire a fare bella figura, a fare carriera, ad inserire nel proprio curriculum personale dei ritorni importanti, però poi questi ritorni devono avere un riscontro con la realtà e quindi adesso le espongo qual è la realtà. La realtà è questa: lei ha deciso di entrare a gennaio 2018 in questo percorso, percorso di erogazione della CIE, cioè della Carta d'Identità Elettronica. Ancora oggi le faccio presente che non c'era un termine per avviare la Città in questo percorso, ancora oggi non abbiamo un termine, quindi si poteva aspettare e fare le cose in maniera diversa, poi essendo che la Città di Torino deve sempre apparire, l'importante poi non è la concretezza delle cose, ma è come la cornice che noi ci costruiamo intorno a noi. A marzo 2018 l'anagrafe di Torino è ufficialmente subentrata nell'Anagrafe Nazionale ANPR incrementando i carichi di lavoro e come abbiamo fatto questo passaggio? Senza risorse, con carenza di personale, senza i macchinari e le attrezzature che dovevano essere presi in dotazione per poter effettuare questo passaggio e senza la minima strategia, il minimo piano organizzativo. Questa è la realtà della situazione che oggi ci troviamo ad affrontare, perché di tutto questo ne abbiamo le conseguenze. Allora, partiamo da qui: abbiamo fatto questo passaggio quando il fine di migliorare un servizio per i cittadini è di rendere la burocrazia per i cittadini una cosa molto più veloce e molto più innovativa, benissimo. Allora, il sistema applicativo ministeriale dell'ANPR... MONTALBANO Deborah Allora, dicevo: il sistema ministeriale, l'applicativo del sistema ministeriale, quindi il sistema informativo è molto diverso da quello che noi utilizziamo qui a livello urbano, il NAO, c'è una diversità di velocità fra entrambi gli applicativi e quindi si sono creati dei disallineamenti, disallineamenti perché? Perché quello ministeriale funziona ad una velocità, in una certa maniera, quello urbano no. Abbiamo pensato di dire, prima di fare il passaggio all'Anagrafe Nazionale, formattiamo, aggiorniamo il sistema, interpelliamo il CSI, troviamo le risorse, e facciamo un piccolo accordo rispetto al corrispettivo? No, noi siamo entrati all'Anagrafe Nazionale con un sistema che non è compatibile con quello nazionale e da qui iniziano i primi problemi. Naturalmente c'è, come dicevo, un abisso tecnico fra i due sistemi applicativi, si sono quindi prodotti, quello che dicevo poco fa, dei disallineamenti. Ad esempio, per il Settore tributario dove basta che tra diversi nominativi una lettera sia diversa, oppure un numero del codice fiscale, il sistema si blocca e si blocca per ore, deve intervenire l'ufficio dell'INA-SAIA ed effettuare quella che si chiama "la bonifica", gli uffici si fermano, e questa è una delle condizioni in cui abbiamo messo a lavorare i nostri dipendenti, solo una. Dicevo, non avevamo le attrezzature necessarie, poi attraverso il Ministero degli Interni, la Prefettura ci ha messo a disposizione 51 postazioni e noi, la Città come ha risposto? Dice: "bene, abbiamo 51 postazioni, adesso le utilizziamo, ottimizziamo e cerchiamo di velocizzare e riuscire a smaltire un po' il carico di lavoro", ed invece no, invece no. Perché? Perché è vero che abbiamo le postazioni, ma non abbiamo il personale addetto a coprire le 51 postazioni e poi quest'estate cosa abbiamo fatto? Cioè incoroniamo proprio il miglior successo politico della storia, cosa abbiamo fatto? Abbiamo chiuso le sedi decentrate, alcune, e quando abbiamo chiuso le sedi decentrate abbiamo chiuso anche all'interno delle sedi le postazioni. Non è che abbiamo pensato di trasferirle rispetto a quelle sedi che mantenevamo aperte a programma e anche qui portare avanti i lavori. No, abbiamo messo in vacanza alcune sedi decentrate con tutte le postazioni. Poi, mi scusi, io la invito a rileggere la parte sul piano di mobilità che ci ha esposto perché davvero io lì volevo già intervenire sul primo punto; ma Santo Dio, Assessora, abbiamo fatto il bando a maggio 2018, cioè quando gli uffici erano già in una condizione di collasso: le code fuori dalla sede centrale, il personale che non sapeva come gestire tutte queste pratiche, i problemi tecnici. Lì avete aperto il piano di mobilità cercando 22 unità, ma a quelle condizioni ma mi spiega qual è il dipendente che dice "Sai che c'è? Mi trasferisco in quel settore a lavorare"? Ma chi ci viene? Ma chi ci viene a lavorare in quelle condizioni? Abbiamo i dipendenti che non riescono a fare la pausa, non riescono a pranzare, lavorano a cottimo. Io, davvero, ma anche ad elencarle la situazione reale, io per prima sono sconcertata, sconcertata di come si possa far lavorare un servizio di questo tipo in queste condizioni. Allora, sul personale, il personale naturalmente anche sotto questo fronte si è dovuto rivolgere ai Sindacati, adesso vi chiedono un incontro urgente; ma a quelle condizioni io mi sarei aspettata che l'Amministrazione, la Giunta, andasse ad incontrare i dipendenti, a vedere in che condizioni lavoravano perché ne siete a conoscenza, non è che non ne siete a conoscenza. E allora la diminuzione del personale, di cui dicevamo prima, non consente di ridurre il lavoro. Ci andranno mesi e mesi, mesi e mesi qui per il carico di lavoro; cioè in questo momento il dipendente che lavora nella sede centrale o nella sede decentrata laddove arriva un cittadino e chiede non la CIE, Assessora, non la CIE, ma un cambio indirizzo, il dipendente non può che rispondere: "Ci vediamo tra un mese e mezzo o due", sa che cosa vuol dire? Vuol dire che se io cambio casa devo per un mese e mezzo o due, per poter aprire le utenze nel mio nuovo appartamento devo farlo figurare come seconda casa, ma lei si rende conto? Questi sono atti dovuti per un cittadino. Guardi, io devo concludere perché ne avrei, non entro nel merito della questione sulle norme della sicurezza delle sedi. Sulla sede centrale, al secondo piano, ci sono degli mobili di proprietà del Servizio Sociale accatastati lì, delle porte antincendio che non funzionano, della non messa a norma, avremo modo di parlarne in Commissione, ma davvero, ma davvero! Lei deve ringraziare che io non sono in Maggioranza, guardi, mi creda, perché nulla di personale, ma io al posto dei miei colleghi di Maggioranza sotto questo fronte chiederei le sue dimissioni, immediate. Detto questo, io chiedo, ma chiedo non tra quattro mesi, mi rivolgo anche al Presidente della Commissione, non so neanche se c'è in Sala, ma comunque non fra quattro mesi, immediatamente; Vicepresidente, mi appello anche a lei, immediatamente, un approfondimento in Commissione. Chiedo l'audizione delle parti sindacali perché credo che i nostri dipendenti meritino molto, ma molto più rispetto di quello che stanno ricevendo e, seconda cosa, il danno dell'immagine della Città, il danno dell'immagine della Città; non credo che i torinesi meritino questo, altro che innovazione. Un'ultima cosa, questo glielo volevo dire, in Consiglio non mi devo..., guardi, se no poi mi dimentico, il servizio online, ma Assessora, all'Innovazione, il servizio online sta funzionando così: io mi scarico il modulo, io compilo il modulo, allego i documenti, poi faccio lo scanner - si immagini quelli che lo scanner a casa non ce l'hanno - rimando tutto all'anagrafe, agli uffici, loro che fanno? Hanno un programma, mettono tutto in rete? No, si scaricano loro a mano - quindi di nuovo versione cartacea - tutta la documentazione, e continuano a lavorare in maniera tradizionale, ma lei questa me la chiama innovazione? Ma questo è un servizio online? Guardi, mi fermo qui, ma mi fermo qui perché davvero è grottesca questa situazione, grottesca. MONTALBANO Deborah Assolutamente sì, non l'avevo chiesto, ma... MONTALBANO Deborah Sì, solo... MONTALBANO Deborah No, Vicepresidente, posso solo un momentino? Sull'Ordine dei Lavori perché è già successo che poi magari si fanno delle richieste a fine interpellanza qui da parte nostra e poi ci ritroviamo in Commissioni che non sono state organizzate secondo la richiesta, per quanto riguarda l'audizione dei Sindacati in Commissione devo fare una mail scritta al Presidente della Commissione preposto o ve ne fate carico voi? Solo per capire la procedura una volta per tutte. MONTALBANO Deborah (Intervento fuori microfono). |