Interventi |
GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Io, come ho fatto in Commissione, così, ci tengo in Aula a lasciare alcune considerazioni in merito a questa iniziativa consiliare, che per stessa ammissione del primo firmatario, di cui ho riconosciuto la buona volontà e l'attenzione, finalizzata ad apporre un correttivo ad una delibera di Giunta, che doveva dare dei principi di carattere generale e che è stata approvata da questo Consiglio e che, evidentemente, è una delibera che non andava bene. Non andava bene. perché non soddisfaceva tutte le esigenze che invece avrebbe dovuto soddisfare, tant'è che oggi ci vuole una mozione affinché il principio generale sia fatto salvo. Una mozione, tra l'altro, di dettaglio che, nel momento in cui mi si dice: "Questa iniziativa consiliare non deve lasciare indietro nessuno", io posso soltanto sperare che questo avvenga, non posso esserne certa, perché, mentre in una delibera posso ravvisare dei criteri, che siano dei criteri di carattere generale, che hanno un obiettivo che tutti ricomprenda, nel momento in cui, a distanza di tempo, mi trovo con un atto di indirizzo in Aula che di fatto certifica, anche da parte della Maggioranza, che questa delibera non ha soddisfatto questo obiettivo, che cosa è cambiato? Mi chiedo. La Giunta ha sbagliato? Evidentemente sì, sennò non ci sarebbe bisogno di ricorrere ad un atto di questo genere. La certificazione che la Giunta viene delegittimata su questo fronte viene dall'emendamento di Maggioranza, per cui si riconosce apertamente che la Giunta è stata incapace di dare dei principi di carattere generale sull'argomento, sgravi a quelle attività che insistono su aree interessate dai cantieri, a mio avviso, Presidente, l'ho già detto in Commissione, non è questa la modalità di procedere. L'incapacità della Giunta andrebbe intercettata un po' prima, come del resto si cerca di fare, da parte nostra, nei lavori di Commissione. La delibera, evidentemente, si è rivelata una delibera del tutto insoddisfacente. La domanda che rimane appesa è: "quante altre ce ne saranno di questo genere, di cui non ci siamo accorti?". Per cui il minimo è un mea culpa da parte dell'Assessore Rolando e più in generale una più profonda riflessione da parte della Maggioranza sull'argomento in oggetto. Grazie. |