Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Settembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 25
MOZIONE 2018-02040
(MOZIONE 52/2018) "CAMBIO DENOMINAZIONE RESIDENZA FITTIZIA PER I SENZA FISSA DIMORA, DA 'CASA COMUNALE' A 'VIA CASA COMUNALE - LIA VARESIO'" PRESENTATA IN DATA 25 MAGGIO 2018 - PRIMO FIRMATARIO LAVOLTA. [Testo coordinato]
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Possiamo riprendere i lavori del Consiglio. Chiedo silenzio in Aula. Grazie. Se
qualcuno ancora vuole intervenire… Iaria, lei aveva finito di illustrare gli emendamenti?
Prego.

IARIA Antonino
C'è molta curiosità su questo tema. A parte gli scherzi, io personalmente condivido il
fatto di dare un riconoscimento alla dottoressa Lia Varesio, specialmente a dieci anni
dalla morte, quindi come ho detto prima, l'unico emendamento è stato, diciamo,
concordato, come ho detto prima, con gli uffici dell'Anagrafe, che hanno mandato una
nota sulla fattibilità tecnica di questa modifica, e anche, diciamo, con una informativa
alle Forze dell'Ordine, che questa modifica di indirizzo non potesse causare problemi
per quanto riguarda notifiche giudiziarie o altro. Quindi, la soluzione di aggiungere "Lia
Varesio" al già indirizzo "via Comunale", non crea nessun problema. L'altro
emendamento è semplicemente un emendamento che, vista la situazione del fatto che
l'Anagrafe si sta attrezzando su partite importanti e problemi da risolvere molto più
contingenti, si dà soltanto un'indicazione di non priorità nel fare questo, di attuare
questa cosa, di farla in autonomia, in poche parole. L'emendamento recita: "E
conferendo agli uffici autonomia nella relativa attuazione", in modo da non forzare
questa attuazione in termini fissati, che non è nemmeno il nostro compito, da parte del
Consiglio, quindi gli si dà una relativa autonomia, se, appunto, l'impegno del Consiglio,
se il Consiglio dà questo indirizzo alla Giunta per fare questo tipo di operazione. Per il
resto, solo tecnicamente, appunto, ricordo solo di modificare anche nell'oggetto. Io avrei
finito.

VERSACI Fabio (Presidente)
Consigliera Ferrero, prego.

FERRERO Viviana
Grazie, Presidente. Io sono contenta che si parli di Lia Varesio in quest'Aula, soprattutto
perché è un personaggio estremamente brillante nella sua umiltà, e sono sempre
d'accordo nel voler ricordare i nomi che hanno fatto la grandezza anche di questa città, e
nelle piccole cose, quelle silenziose. È quindi giusto, dopo dieci anni dalla scomparsa,
individuare qualcosa che la ricordi, ma molti di noi sono perplessi su quella che sia
l'individuazione, perché questo tipo di modifica individua solo la carta d'identità dei
senzatetto e in fondo non cambia la loro vita, e forse una targa posizionata in un posto
diverso potrebbe avere più valore. Ma questo anche perché, in fondo, è una diminuzione
di quella assunzione di responsabilità che deve avere il Comune, nel senso di essere la
casa di tutti. Cioè, Via Casa Comunale 1, ha la descrizione, l'assunzione di
responsabilità per chi una casa non ce l'ha, di sapere che comunque fa parte della nostra
comunità, che comunque è qui, questa è la sua casa, e quindi, per molti di noi, non
avremo un voto concorde. Questa sembra un po' un modo di rendere complicate le cose
facili, anche per coloro che le apriranno queste carte d'identità, e quindi io esprimo il
mio voto contrario perché è una diminuzione dell'assunzione di responsabilità del
Comune nei confronti di quello che è, appunto, il grande valore di comunità accogliente
e di indirizzo per quelli che una casa, come dico, loro malgrado, non ce l'hanno.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Vicepresidente Lavolta, prego.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie. Io invece faccio mio quello spirito che ha caratterizzato un'attività quotidiana,
caratterizzata da un fortissimo dialogo, quindi mi limito, non commento le sue parole,
mi limito a dire che rispetto il suo pensiero. Rispetto, invece, ai due…, (non lo
condivido) rispetto invece ai due emendamenti, ovviamente, come ho già detto
all'inizio, mi sono confrontato anche col collega Tresso e la collega Artesio, siamo
disponibili ad accogliere queste due proposte emendative. Sul primo, che è quello che
chiede di implementare la semplice dicitura "via Lia Varesio", con "via Comunale - Lia
Varesio", faccio solo sommessamente notare che ci sono città in Italia che sono state un
pochino più coraggiose, la città di Bologna, ad esempio, la storica dicitura
convenzionale, "via senzatetto" è stata cambiata in "via Mariano Tuccella", perché in
quel caso si è scelto di dedicare la "Via senzatetto" ad un senza fissa dimora che aveva
perso la vita per un grave atto nei suoi confronti di alcuni teppisti. Per quanto riguarda il
secondo emendamento, invece, quello che dice sostanzialmente, che cito testualmente:
"Conferendo agli uffici autonomia nella relativa attuazione", beh, io credo che la
formulazione già presente nella mozione fosse sufficientemente ampia e garantista, e
capace di garantire la piena autonomia degli uffici. Anche su questo esprimo un parere
favorevole; segnalo, se mi è consentito, che in poche ore abbiamo avuto una
rappresentazione dl Movimento 5 Stelle, che a Roma, diciamo, nei confronti degli
uffici, è decisamente, si muove decisamente in modo più energico e diretto, in questo
caso, invece, il Movimento 5 Stelle a Torino è un po' più attento all'autonomia degli
uffici e alle prerogative degli stessi. Ed è per quello che i due emendamenti troveranno
il nostro voto favorevole.

VERSACI Fabio (Presidente)
Capogruppo Artesio, prego.

ARTESIO Eleonora
Dunque, io sono lieta che il Consiglio Comunale sia arrivato, lo vedremo
prossimamente con il voto, a determinare una posizione, seppur di maggioranza, non
unanime, nella direzione indicata dalla mozione. Vorrei fare soltanto due osservazioni,
spero non compromettendo il clima al quale si è pervenuti. La prima, cito la collega
Ferrero: "rendere complicate le cose facili", è esattamente però quello che è avvenuto in
tutto il tempo che è intercorso dalla presentazione della mozione al momento in cui la
mozione è pervenuta in Aula, perché io sono d'accordo sempre nel rispetto
dell'autonomia tecnica degli uffici, e mi sembra persino pleonastico che un
emendamento del Consiglio ricordi la distinzione dei ruoli tra l'indirizzo politico e
l'applicazione professionale e tecnica. Ma si sarebbe potuto comprendere facilmente con
un'adeguata consultazione nel tempo intercorso degli uffici anagrafici, degli uffici delle
politiche sociali, quali potranno essere le eventuali operazioni di carattere formale che
dovranno essere adottate dalle strutture e quali debbano essere i tempi intermedi di
latenza tra la vecchia determinazione e definizione e la nuova definizione che
arriveremo ad assumere questa sera. Quindi, mi sembra che l'ufficio complicazioni
affari semplici abbia agito al posto nostro, al posto delle intenzioni dei presentatori di
questa mozione. Comunque, con tutta l'adeguata definizione di tempi e di modi che gli
uffici verificheranno, sono lieta che si arrivi a questa soluzione. La seconda questione è
invece una questione di carattere, chiamiamolo più squisitamente culturale, rispetto alla
presunta contrapposizione tra particolare e generale che veniva sollecitata prima
dall'intervento della consigliera Ferrero, vale a dire, che riferire il ricordo di Lia Varesio
esclusivamente alla tematica delle persone senza fissa dimora sia una diminutio della
necessità che l'intera comunità, cioè tutta la città, sia corresponsabilizzata rispetto alle
questioni delle persone più vulnerabili e a rischio di emarginazione, quali le persone
senza fissa dimora. Io non oso immaginare, avendola conosciuta, cosa direbbe Lia
Varesio se fosse nelle condizioni di assistere alla nostra discussione oggi, perché tutto di
Lia si potrebbe dire, meno delle piccole cose, anche silenziose, Consigliera Ferrero,
perché urlava. Quanto la Lia Varesio nel suo fisico minuto, quanto urlava Lia Varesio, e
soprattutto quanto urlava per rendere di tutti un problema di pochi, a cominciare dalla
scelta di vita fatta nell'abbandonare un'attività professionale remunerata e riconosciuta,
quale quella del servizio sociale all'interno della più grande industria della città di
Torino, per venire a lavorare, su chiamata del sindaco Novelli, a costituire, appunto,
l'ufficio dei senza fissa dimora. Quindi vorrei ricordare questo, si possono avere tutte le
valutazioni, tutti gli orientamenti, ma rispettando anche le modalità con le quali le
persone che vogliamo ricordare hanno condotto la propria vita, il proprio impegno
civico, la propria competenza professionale, perché si tratta non soltanto di valorizzare
una disponibilità d'animo e un atteggiamento solidaristico compiuto nei gesti e nella
vita, ma anche di valorizzare una competenza tecnica che è stata introdotta cambiando
profondamente l'organizzazione degli uffici che non prevedevano al loro interno questa
particolare dedizione, questa particolare attenzione e attraverso la costituzione di
quell'ufficio e di quel ruolo di Lia Varesio, hanno contaminato tutta la politica
dell'Amministrazione Comunale verso l'attenzione alle fasce deboli. Quindi, pur
avendo, in qualche modo, nella soluzione di mediare, caldeggiato anche presso il primo
firmatario l'eventuale possibilità di una subordinata, laddove la Maggioranza non si
fosse orientata in questa direzione, mi fa piacere, da un lato, che il Consigliere Lavolta
abbia tenuto la posizione, che tenendo la posizione si siano trovate le mediazioni
necessarie, ma mi premeva anche sottolineare che c'è stata una forte caratterizzazione
dell'impegno politico di Lia Varesio, che era esattamente quello per il quale occuparsi
degli ultimi non significa occuparsi delle condizioni di marginalità, ma significa
occuparsi delle condizioni generali, perché le marginalità si possono prevenire. Quindi,
questa contrapposizione tra particolare e generale è quella che mi ha ridotto ad
intervenire, rispettando le sensibilità specifiche, ma anche accogliendo con questo
spirito l'intenzione che il Consiglio vorrà adottare con il voto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Consigliere Fornari, prego.

FORNARI Antonio
Sì, grazie, Presidente. Io mi accodo un po' all'intervento che ha fatto la Consigliera
Ferrero, e da parte mia ci sarà un voto contrario, voto contrario perché non ho avuto la
fortuna di conoscere Lia Varesio, ma ridurre la questione, comunque, dei senzatetto e
senza fissa dimora a un cambio di denominazione di una via, lo trovo riduttivo del
valore e dell'importanza, invece, di identificare chi si trova magari momentaneamente in
difficoltà e con una impossibilità di avere una casa, di identificarsi, invece, nel Comune,
quindi nella Casa Comunale, nella casa di tutti. Per me via Casa Comunale ha un valore
importante, ha un valore che non deve cambiare, deve rimanere quello, e sinceramente,
con tutto il rispetto per Lia Varesio e per le opere che ha fatto, io mi auguro che in
futuro ci siano tante Lia Varesio qui a Torino, in città, che vogliano aiutare gli ultimi,
che vogliano aiutare i senzatetto, i barboni. Avevo proposto anche in Commissione,
perché c'era stata da poco la discussione sul Gazebo Sambuy, il Gazebo Sambuy è
proprio in una posizione un po' simbolo, perché è lì di fronte alla stazione, che è proprio
un luogo di ritrovo dei senzatetto e senza fissa dimora, magari dedicare quel gazebo alla
memoria di Lia Varesio, trovare qualsiasi altro modo, simbolo per, comunque, dare una
giusta memoria alla memoria. C'è già, ad esempio, la sala ATC, che è dedicata a Lia
Varesio, quindi la Città, comunque, in un certo senso, qualcosa ha fatto in passato, e
può fare ancora, per ricordare la memoria di una persona che ha dato tanto a chi
effettivamente aveva bisogno in questa città, però, allo stesso tempo, per me, lasciare
via Casa Comunale ha ancora un valore importante e quindi, di conseguenza, il mio
voto sarà negativo: no.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Consigliere Russi, prego.

RUSSI Andrea
Sì, grazie, Presidente. Anche io mi accodo agli interventi dei colleghi Fornari e Ferrero,
non ripeto ciò che è già stato detto, vorrei soltanto far notare che, insomma, questa
mozione, a mio giudizio, è la sintesi dell'azione politica del PD e delle minoranze di
questi anni, fatte di azioni sui social, Twitter, Magliette Rosse, insomma, nulla mai di
concreto, soltanto una serie di azioni per dire: "Sì, ci siamo finalmente occupati del
problema". Insomma, a me non piace occuparmi così dei problemi, ci sarebbe piaciuto
ascoltare delle vere proposte di merito per risolvere il problema dei senzatetto, invece
con l'ennesima iniziativa politica, che non fa altro che aumentare la distanza dei
cittadini che hanno dei problemi con le istituzioni, che hanno dei problemi reali
all'interno della città, non fa nient'altro che, appunto, aumentare la sfiducia nelle
istituzioni e non sposta di una virgola i problemi che queste persone hanno per davvero.
Non ho bisogno, dunque, di lavarmi la coscienza votando questa mozione e i problemi li
vorrei risolvere per davvero in un altro modo. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Consigliera Grippo, prego.

GRIPPO Maria Grazia
Grazie, Presidente. Sono profondamente mortificata del fatto che di fronte ad
un'intenzione alta, per la quale ringrazio i proponenti, il Vicepresidente Lavolta, la
Capogruppo Artesio, il Capogruppo Tresso, sia finita tragicamente in caciara, ma del
resto le premesse c'erano tutte, ci sentiamo fare la morale da una Maggioranza, la cui
Sindaca ha trattato sui social la questione Olimpiadi, direi che il tema si commenta da
solo. Sappiamo perfettamente che è stata impedita una corretta discussione in
Commissione e l'approfondimento più volte richiesto, di fatto, non è avvenuto. Parte
delle persone che della Maggioranza sono intervenute hanno impedito che ci fosse la
giusta attenzione su questo atto, e ancora noi, come Minoranza, aspettiamo che vengano
presi i provvedimenti dovuti. Non è questo il modo, a mio avviso, noi abbiamo cercato
di essere eleganti, non tanto perché taluni che sono intervenuti lo meritassero, ma
perché lo merita la persona della quale stiamo parlando oggi in Aula, però l'eleganza va
anche un pochino meritata. Dico, a chi ha parlato di disimpegno del Comune, che non
sarà certo votando questo atto che si segnerà un disimpegno che, nei fatti, lo si è visto
nella discussione della mia ultima interpellanza, non c'è nessun interesse nei confronti
dei senza fissa dimora, se non quello dimostrato dalla Minoranza, e dal Partito
Democratico in particolare, e sul piano simbolico, e sul piano fattivo. Basta andare a
vedere gli atti, Presidente, non devo stare a convincere nessuno. Per cui, invece di
cercare di puntare il dito in circostanze dove bisognerebbe trasversalmente riconoscere
che in questa città c'è un attenzione da ben prima che ci fosse il Movimento 5 Stelle,
vivaddio, si preferisce il scadere in una polemica di basso cabotaggio. Spero che ci sia
ancora il tempo da parte di taluni di cambiare idea e di votare l'atto. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Capogruppo Sganga, prego.

SGANGA Valentina
Grazie, Presidente. Non mi dilungo oltre, perché, secondo me, probabilmente era un atto
che non necessitava dell'ampio confronto che si è svolto. Annuncio solo che,
personalmente, credo anche altri, voterò a favore dell'atto. Volevo ringraziare il
Vicepresidente Lavolta per aver accolto gli emendamenti del Consigliere Iaria.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Capogruppo Ricca, prego.

RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente. Intervengo per dichiarare il mio voto favorevole all'atto, perché, per
quanto si possa, magari, questo possa essere un atto simbolico, si può vivere anche di
simboli e dai simboli si può partire con qualcosa, quindi che questo possa essere un
tentativo per poter portare all'attenzione un problema reale nella nostra città, lo vediamo
quotidianamente, passeggiando per le vie del centro, ma non solo, purtroppo, quello che
è un reale problema a cui bisognerebbe intervenire con qualcosa di concreto. Quindi, io
mi auguro che dopo la votazione di questo atto possa esserci qualcosa di concreto da
parte della Giunta per far sì che, diciamo, uno dei problemi della nostra città, quello dei
senzatetto, possa essere risolto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente, solo per annunciare il mio voto favorevole e ringraziare la
Maggioranza di aver provato a comporre e la disponibilità del primo firmatario ad
accettare questa composizione, perché ancora oggi tanti giovani volontari, affascinati
dalla storia di quella donna, iniziano un percorso di solidarietà, che altrimenti, solo per
letture, non avrebbero iniziato a fare. Per cui, mi pare che la testimonianza e affermare
questo principio all'interno di questa Città, sia oggettivamente doveroso. Per cui
ringrazio i Consiglieri Comunali che voteranno a favore, chi l'ha proposto, perché è
proprio vero che quando ci sono figure come queste, ciò che ci unisce è più forte di ciò
che ci divide. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione il testo coordinato.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Si. Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 31, favorevoli 23, contrari 3, astenuti 5, dichiaro la mozione approvata.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)