Interventi |
GIUSTA Marco (Assessore) Grazie, Presidente. Le interpellanti chiedono appunto le conseguenze in termini di rimodulazione degli impegni presi rispetto ai piani di AxTO, in merito alle questioni poste si evidenzia che il Disegno di Legge di conversione del Decreto Legge 25 luglio 2018 n. 91 recante proroga dei termini previsti da disposizioni legislative con emendamento approvato 13.2 al punto 01 bis prevede che l'efficacia delle convenzioni concluse sulla base di quanto disposto ai sensi del Decreto il Presidente del Consiglio dei Ministri il 29 maggio 2017 nonché delle delibere del CIPE n. 2 del 3 marzo 2017, n. 72 del 7 agosto 2017 adottate ai sensi dell'articolo 1, comma 141 della Legge 232 del 2016 è differita all'anno 2020. Conseguentemente le Amministrazioni competenti provvedano, fermo rimanendo la dotazione complessiva a loro assegnata, a rimodulare gli impegni di spese connessi pagamenti a valere sul fondo sviluppo e coesione. In estrema sintesi quindi si ricorda che l'articolo 1, commi 974, 75 e 76, 77 e 78 della Legge n. 208/2015 che istituiva il cosiddetto programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie delle Città Metropolitane e dei Comuni capoluoghi di Provincia prevedeva uno stanziamento iniziale di 500 milioni, in attuazione di tale previsione il 25 maggio 2016 è stato adottato il relativo DPCM contenente il bando che stabiliva i criteri e modalità per la presentazione, selezione e valutazione di progetti, le modalità di presentazione delle relative domande e le procedure per la valutazione dei progetti. Su quella base sono stati valutati i progetti presentati, stilati dai traduttori e firmati nel marzo 2017, le convenzioni con 24 Comuni e Città Metropolitane fino alla concorrenza dei primi 500 milioni di finanziamento già previsti appunto come abbiamo detto prima dalla Legge del Bilancio del 2015, tra questi figura il progetto AxTO presentato dalla Città di Torino e posizionato all'ottavo posto nella graduatoria. Successivamente il Governo ha deciso di finanziare tutti i progetti ammessi in graduatoria pubblicando nella Gazzetta Ufficiale del gennaio 2017 il relativo elenco, l'ampliamento della dotazione finanziaria per garantire alla copertura dei progetti ritenuti ammissibile è poi avvenuto con lo stanziamento previsto come avevo detto prima dall'articolo 1, comma 140 Legge 232/2016 pari a circa 800 milioni e con uno stanziamento previsto nell'articolo 141 che regola l'utilizzo del fondo per lo sviluppo e coesione 2014/2020 sempre pari a 800 milioni. Poi (incomprensibile) come sappiamo con DPCM del 29 maggio 2017 le relative delibere CIPE n. 2 e n. 72 è stato perfezionato percorso in messa a disposizione delle risorse pari un miliardo e 600 milioni per i finanziamenti dei successivi progetti e il 18 dicembre sono state firmate le convenzioni con altri 96 soggetti che abbiano presentato i progetti. Pertanto sulla base di quello che ho detto sopra, ovvero la prima parte dei progetti, dei 24 progetti non sono toccati da queste successive modifiche dall'emendamento di cui avevamo parlato prima e quindi tra i quali la Città di Torino non vedrà nessuna rimodulazione dell'importo. |