Interventi |
ROLANDO Sergio (Assessore) Sì, grazie. Allora, non riepilogo il titolo perché è chiarissimo. Storicamente la porzione immobiliare di circa 8.970 metri quadrati, che è stata inclusa nel piano dismissioni straordinario 2018-2021, è sita al quarto piano del complesso polifunzionale del Lingotto ed è di proprietà della Città per atto di acquisto da Lingotto S.p.A. a rogito fin dal 30 dicembre '99. L'originario importo prima della ristrutturazione era per l'equivalente oggi di 4.338.237,95 Euro, compreso IVA, al tempo circa 7 miliardi più IVA. Al momento dell'acquisto detta porzione costituiva il complesso polifunzionale Lingotto, il complesso complessivo era in fase di ristrutturazione. Allo scopo di dirigere in modo unitario lo svolgimento dei lavori di ristrutturazione era stato costituito un consorzio volontario, denominato: "Consorzio Progetto Zona Nord Lingotto". Il Consorzio appaltò i lavori necessari, quando la Città partecipò con risorse, in parte proprie, in parte derivanti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e in parte acquisite mediante mutuo. Le opere che hanno interessato la foresteria sono state collaudate nel 2002, i lavori terminati nel 2004, in quanto la foresteria doveva essere arredata. La consegna alla Città da parte della ditta appaltatrice è avvenuta nel 2005. Nel passato è stata utilizzata, direttamente per uso olimpico durante le Olimpiadi 2006, per l'accoglienza dei giornalisti e successivamente per le Universiadi. A giugno del 2007 è stata consegnata all'Università, a titolo di concessione, a fronte di un canone ricognitorio di 51,65 Euro annuo. È stata usata per accoglienza docenti e studenti, ai fini di ospitalità dell'Ateneo a carattere internazionale e accoglienza ordinaria. A luglio 2007 l'Università l'ha consegnata alla Società Falciola, individuata quale gestore mediante gara dalla stessa Università. A marzo 2012 l'Università l'ha riconsegnata alla Città. Attualmente adibita a residenza universitaria, conta 216 posti letto, per effetto della concessione della Fondazione, ora Centro Europeo Università e Ricerca, del 5 luglio 2013, giunta a scadenza il 31 luglio 2018. Tuttavia il Centro Europeo Università e Ricerca, sino al termine massimo del 31 maggio 2019, permarrà nella detenzione dell'immobile, mediante proroga della concessione alle medesime condizioni contrattuali al fine di non interrompere il servizio in favore degli studenti. Tale permanenza assicurerà al superficiario la presenza di un soggetto che si fa carico della manutenzione ordinaria e straordinaria, peraltro rilevante e del pagamento delle spese condominiali, peraltro anche loro rilevanti, fino alla data della predetta, nella mora della redazione del progetto di adeguamento dell'immobile, del rilascio dei necessari permessi e dell'individuazione del nuovo gestore fino all'apertura della nuova struttura. La fattispecie di gara di bando è strutturato con la stessa logica mista, che ho già narrato prima nella delibera precedente, quindi, con due parametri, uno del maggior prezzo e l'altro del maggior ribasso sulla tariffa, che costituisce, che commenterò poi successivamente, il carico oneroso per gli studenti. La stima indicata originariamente nel piano straordinario delle alienazioni, trattate esclusivamente su base di metodi sintetici, quindi quando si erano stimati tutti i beni soggetti al Piano Straordinario delle Alienazioni, ammontava a 16 milioni. In tale piano è stata indicata una stima sommaria, che, poiché i tempi lo richiedevano, non hanno consentito un approfondito esame delle condizioni di mercato, né della situazione dei singoli beni, approfondimento eseguito in occasione del piano dismissioni, in relazione ai singoli cespiti in vendita, per i quali sono state redatte le perizie dettagliate. La scelta, oltre al piano, è dovuta anche al fatto che questo bene ha rilevanti spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, che ci sono incombenze rispetto a delle misure necessarie alla conservazione dello stesso, che vanno bene per operatori qualificati e ci sono anche condizioni imposte dalla Soprintendenza, che l'Amministrazione ha ritenuto opportuno orientare per la valorizzazione dell'immobile attraverso la costituzione della proprietà superficiaria novantanovennale dell'immobile, al fine di individuare, mediante asta pubblica, un soggetto privato in grado di assicurare risorse finanziarie tali da poter sostenere gli investimenti atti a garantire gli interventi manutentivi e di valorizzazione del bene. Riepilogo brevemente che, per la durata trentennale, chi vincerà ha l'obbligo di stipulare il vincolo di destinazione a residenza universitaria, con contestuale applicazione delle tariffe calmierate, per una percentuale di posti letto di almeno il 51% di quelli autorizzati. Al fine di contemperare le esigenze dell'investitore di disporre di stabili di hertz, con quelli dell'Amministrazione, di garantire la prevalenza del Servizio Pubblico, determinato dal PRG, si ritiene di vincolare l'aggiudicatario all'applicazione dei seguenti importi, oggetto di ribasso in sede di gara, Euro 425 a persona in camera da quattro letti, ed Euro 375 a persona in camera da due letti, escluso IVA, utenze individuali, nonché tutti i servizi che il centro può dare, ad esempio amministrazione di portineria, pulizia, manutenzione, servizi internet e tutoraggio. Mentre la quota restante del 42%, le tariffe potranno essere libere. Per tutta la durata del rapporto contrattuale la proprietà superficiaria non potrà essere trasferita, se non in blocco. L'atto costitutivo della proprietà superficiaria è previsto con l'espletamento della gara entro il 21 dicembre. Grazie. |