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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Settembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 16
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-03625
COSTITUZIONE PROPRIET? SUPERFICIARIA E DIRITTO DI SUPERFICIE SETTANTENNALE IMMOBILI PIAZZA MASSAUA N. 18 E VIA GHEDINI N. 2 CON DESTINAZIONE A RESIDENZA TEMPORANEA SOCIALE. IMPORTO COMPLESSIVO EURO 2.550.000,00. APPROVAZIONE.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Anch'io sottolineo, come hanno fatto i colleghi precedenti, non tanto il valore della
continuità, quanto il valore della conservazione della destinazione sociale di questi
immobili, per due ragioni, stiamo parlando di patrimoni che sono pervenuti alla
competenza dell'Amministrazione comunale in seguito a trasferimenti patrimoniali,
anche da parte di altri Enti, come nel caso della Provincia di Torino, e in funzione di
una eredità storica di esercizio di attività assistenziali. Quindi, a fronte della difficoltà
che abbiamo incontrato nel tempo, anche con questa Giunta, a rilevare come questi
patrimoni vengano conservati per le finalità originarie, loro, o il loro valore economico,
a proposito, ad esempio, di tutte le situazioni IPAB, il fatto che qua si verifichi una
conferma della destinazione sociale, non può che essere un elemento di apprezzamento.
In merito alla modalità operativa esiste, come mi pare, evidente a qualunque lettore
dell'atto deliberativo, un problema di equilibrio tra la necessità di remunerare il capitale
dell'eventuale candidato, e quindi comprendere quale tipo di investimento originario
venga richiesto ai candidati rispetto a questo strumento di Avviso Pubblico, e la
necessità conseguente di consentire un tempo di recupero sufficiente. Effettivamente il
periodo che viene contemplato all'interno di questo atto deliberativo, vale a dire la
costituzione di una proprietà superficiaria di diritto di superficie settantennale, è un
periodo di grande astensione temporale ed è un periodo di grande estensione temporale
all'interno del quale non ci vuole, evidentemente, la sfera di cristallo per comprendere
l'evoluzione e il cambiamento dei bisogni sociali. In modo particolare, quello che è
considerato, e io condivido, un valore, cioè aver introdotto all'interno di questo atto
deliberativo, per la quota parte destinata alla risposta dell'emergenza abitativa, anche
dei parametri di carattere tariffario e per la quota parte che è invece riferita
all'accoglienza di persone in difficoltà, ma non in carico e quindi definire canoni di
locazione che siano compatibili con fasce e famiglie che non possono stare sul mercato,
è sicuramente un'attenzione sociale da sottolineare. Sottolineo, però anche, che le
modalità con le quali l'Amministrazione riserva la propria possibilità di discutere la
convenzione in atto, è quella di un periodo molto lungo di tempo, se non mi sbaglio,
parliamo di una possibilità di ridiscussione della convenzione in atto, pensando ai
parametri di questa convenzione, ogni tre anni a partire dal primo decennio della
concessione stessa e questo, evidentemente, è un lasso di tempo molto lungo rispetto al
quale si può presumere che il soggetto titolare del diritto di superficie, avrà sicuramente,
nell'ambito dell'applicazione della delibera, una grande autonomia nel determinare i
livelli della compatibilità economica, dell'investimento originario, delle modalità con le
quali recluterà i diversi utilizzatori. Quindi, da questo punto di vista, io mi associo alla
sottolineatura positiva della scelta di conservazione delle finalità e anche del tentativo di
controllare l'esercizio di queste finalità. Esprimo qualche riserva, rispetto al fatto che le
modalità di relazione tra proprietario, Amministrazione Comunale e titolare pro tempore
della concessione superficiaria, sono molto dilatate nel tempo e quindi non sono così a
garanzia degli obiettivi sociali che si vogliono raggiungere. Comunque, trattandosi di,
come dire, di espressione di una preoccupazione, che al momento non può essere
dimostrata, anch'io mi associo al voto favorevole sulla deliberazione.

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