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VERSACI Fabio (Presidente) Passerei al punto successivo, meccanografico 03625: "Costituzione proprietà superficiaria e diritto di superficie settantennale immobili piazza Massaua n. 18 e via Ghedini n. 2 con destinazione a residenza temporanea sociale" VERSACI Fabio (Presidente) Lascio la parola all'Assessore Rolando per l'illustrazione. ROLANDO Sergio (Assessore) Grazie, Presidente. Allora, come già ampiamente discusso in I Commissione, con questa delibera si richiede la costituzione proprietà superficiaria, diritto di superficie settantennale di due immobili, piazza Massaua 18, via Ghedini 2, con destinazione residenza temporanea sociale. Gli importi dei due lotti sono, il primo, 1.080.000, e 1.470.000 di Ghedini 2. Allora, si è deciso, in funzione delle destinazioni di PRG a servizi pubblici, di limitare la libertà dell'aggiudicatario nella determina delle tariffe praticabili per un massimo del 49% della superficie locativa, nonché di individuare nel 31% la percentuale minima di superficie locativa realizzanda, che il superficiario avrà l'obbligo di gestire la tariffa convenzionata di 4,25 Euro/mq./mese, da riservare a persone, nuclei familiari in possesso di specifici requisiti economici, sociali e familiari, che si trovano in condizione temporanea di stress abitativo. L'aumento di tale percentuale costituirà oggetto di valutazione in senso di offerta. Esiste una riserva di superficie locativa, come definita sempre degli accordi territoriali, dedicata a persone, nucleo familiare in situazione di emergenza abitativa indicati dalla città pari al 20%, soggetto al pagamento del canone sociale di 1 Euro/mq./mese. Gli importi, ovviamente, non sono comprensivi dei costi dell'utenza, che sono riferiti ai consumi individuali di energia elettrica, acqua, mentre rientrano nelle utenze riferite alle parti comuni. L'aggiudicazione avverrà con il punteggio più elevato, fatto con due parametri, 70 su 100 sulla parte economica, 30 su 100 per la percentuale minima della superficie locativa di tariffa convenzionata. La storia di queste due vicende sono state anche esse illustrate in Commissione, le riepilogo rapidamente. Piazza Massaua è un fabbricato di tre piani fuori terra, 2000 metri quadri, con area cortilizia pertinenziale; era della provincia di Torino, è entrato nella titolarità comunale con un rogito del 26 ottobre 2016. Il bene è occupato solo in parte da alcuni servizi ASL Città di Torino in fase di rilascio, e dalla Croce Rossa, che siano al 30 settembre 2018 gestirà i servizi di accoglienza, ricovero notturno di persone senza dimora in condizioni di estremo disagio abitativo. Ci fu un primo esperimento di asta pubblica..., no, questo è un primo esperimento di asta pubblica con il metodo delle offerte segrete. via Ghedini è un piano interrato a sei piani fuori terra per una superficie lorda di 4600 metri quadri, con un'area pertinenziale di 280 metri quadri. L'immobile, ex Istituto Cimarosa, è pervenuto in proprietà della città per effetto della Legge Regionale 6 gennaio '78, concernente, ovviamente, gli Enti Comunali di assistenza, tra i quali l'E.C.A. di Torino. Dopo il dicembre 2016 è stato usato come casa albergo per anziani e altro. Dopo il Dicembre 2016 la struttura è stata adibita all'accoglienza temporanea di nuclei familiari all'interno del piano di potenziamento dei servizi e degli interventi rivolti alle persone senza dimora e il nucleo è in condizioni di estremo disagio sociale e abitativo. Il servizio, che verrà gestito dall'attuale Associazione 360°, sino al 30 settembre 2018 e che si intende mantenere fino al rogito. Le scelte sono state valutate approfonditamente insieme all'Assessorato al welfare e vorrei ancora dire che tutto ciò è stato fatto rispondente alle esigenze di ospitalità di breve periodo a prezzi accessibili, con attenzione a un mantenimento di un equilibrato mix sociale. Sono due indicazioni specifiche dell'edificio, delle collocazioni, che sono citate nella delibera, ovviamente tutto ciò fa parte del Piano delle Alienazioni 2018 e tutte le attività connesse e previste che consentano la realizzazione dell'operazione entro il 21 dicembre 2018. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Assessore. Capogruppo Lo Russo, prego, ne ha facoltà per dieci minuti. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Come abbiamo avuto modo di dire in Commissione, essendo questa delibera in piena continuità con quanto negli scorsi anni l'Amministrazione Comunale ha fatto in ordine alla dismissione del patrimonio e alla valorizzazione del patrimonio comunale e rispetto a funzioni che, come quelle elencate nella narrativa della delibera ci trovano pienamente d'accordo, il Gruppo del Partito Democratico voterà favorevolmente. Colgo l'occasione per segnalare ancorché sia strutturalmente diversa dalla delibera portata dall'Assessore Rolando la scorsa settimana, relativa al famoso diritto di superficie, su cui, se si ricorda, Assessore, contestammo l'assenza di parametrizzazione sociale nell'alienazione relativa ai posti della RSA e poi, a valle di una discussione, fu accolto un emendamento, prima firmataria la collega Tisi, che, invece, in questo caso, rileviamo con favore l'impostazione generale e ci pare questa una modalità corretta di interpretare il rapporto di partnership pubblico-privato tra la città e i soggetti del terzo settore, che in qualche modo possono esercire questi tipi di servizi pubblici. Pertanto, rispetto a questo tipo di deliberazione, ha tutto il nostro incoraggiamento ad andare avanti, perché, fondamentalmente, ci pare doveroso rilevare con onestà intellettuale che questa deliberazione, così come quelle che, glielo diremo dopo, sono in piena linea con gli atti programmatici approvati negli anni tra il 2014 e il 2016, proprio aventi oggetto questo tipo di questioni. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Consigliere Iaria, prego. IARIA Antonino Grazie, Presidente. Volevo solo ribadire un punto fondamentale di questa delibera, cioè la premialità che riguarda le tariffe convenzionate, lo ha già detto l'Assessore Rolando. Devo dire che, appunto, è un atto anche molto…, coraggioso forse è troppo, ma molto importante, proprio per, sia la percentuale del 31% per le tariffe convenzionate, sia anche proprio per la premialità sul bando di assegnazione per chi aumentasse questo valore. Rimarcavo solo questo fatto perché, diciamo, in questo caso la destinazione di questi di questi luoghi ha chiaramente anche dettato l'impostazione di questa delibera e anche portato un esempio di riuscire a tenere un giusto equilibrio tra la necessità, anche, che abbiamo come Comune di alienare alcuni beni, e l'altra anche di mantenere questo equilibrio, appunto, sociale. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Consigliera Tisi. TISI Elide Sì, grazie, Presidente. Io volevo evidenziare come questa concessione, direi, per la prima volta, benché non sia la prima volta che arrivano in questo Consiglio degli atti che riguardano degli immobili che hanno dei vincoli, evidenzia in modo chiaro quella che è la finalità pubblica, come è stato già detto, utilizzando con, diciamo, dei vincoli anche di target di popolazione fragile, la maggioranza della superficie. Quindi, da questo punto di vista credo che, in qualche modo, anche le tante sollecitazioni e obiezioni che sono venute da questi banchi siano state raccolte e il modello è quello del social housing anche con un mix sociale che io credo sia auspicabile, così come, peraltro, richiamato già in altre esperienze che sono state fatte nella nostra città. Credo che con questo atto, in qualche modo, si sia anche superata la diffidenza, che in passato ho sentito molto presente da chi oggi è in Maggioranza nei confronti dei social housing, come risposta alla soluzione, che spesso è una soluzione temporanea, di difficoltà delle famiglie più fragili. Penso anche che comunque l'Amministrazione nel bando ha mantenuto un livello, come dire, relativamente contenuto dell'importo a base d'asta e auspico che questo bando possa davvero incontrare dei soggetti, e su questo un'attenzione verrà comunque richiesta ed è necessario che sia molto puntuale rispetto alla necessità, appunto, di soggetti che davvero abbiano nella loro mission la realizzazione di social housing e di accoglienza, in particolare di persone con le caratteristiche che sono elencate nel bando. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Capogruppo Artesio, prego. ARTESIO Eleonora Anch'io sottolineo, come hanno fatto i colleghi precedenti, non tanto il valore della continuità, quanto il valore della conservazione della destinazione sociale di questi immobili, per due ragioni, stiamo parlando di patrimoni che sono pervenuti alla competenza dell'Amministrazione comunale in seguito a trasferimenti patrimoniali, anche da parte di altri Enti, come nel caso della Provincia di Torino, e in funzione di una eredità storica di esercizio di attività assistenziali. Quindi, a fronte della difficoltà che abbiamo incontrato nel tempo, anche con questa Giunta, a rilevare come questi patrimoni vengano conservati per le finalità originarie, loro, o il loro valore economico, a proposito, ad esempio, di tutte le situazioni IPAB, il fatto che qua si verifichi una conferma della destinazione sociale, non può che essere un elemento di apprezzamento. In merito alla modalità operativa esiste, come mi pare, evidente a qualunque lettore dell'atto deliberativo, un problema di equilibrio tra la necessità di remunerare il capitale dell'eventuale candidato, e quindi comprendere quale tipo di investimento originario venga richiesto ai candidati rispetto a questo strumento di Avviso Pubblico, e la necessità conseguente di consentire un tempo di recupero sufficiente. Effettivamente il periodo che viene contemplato all'interno di questo atto deliberativo, vale a dire la costituzione di una proprietà superficiaria di diritto di superficie settantennale, è un periodo di grande astensione temporale ed è un periodo di grande estensione temporale all'interno del quale non ci vuole, evidentemente, la sfera di cristallo per comprendere l'evoluzione e il cambiamento dei bisogni sociali. In modo particolare, quello che è considerato, e io condivido, un valore, cioè aver introdotto all'interno di questo atto deliberativo, per la quota parte destinata alla risposta dell'emergenza abitativa, anche dei parametri di carattere tariffario e per la quota parte che è invece riferita all'accoglienza di persone in difficoltà, ma non in carico e quindi definire canoni di locazione che siano compatibili con fasce e famiglie che non possono stare sul mercato, è sicuramente un'attenzione sociale da sottolineare. Sottolineo, però anche, che le modalità con le quali l'Amministrazione riserva la propria possibilità di discutere la convenzione in atto, è quella di un periodo molto lungo di tempo, se non mi sbaglio, parliamo di una possibilità di ridiscussione della convenzione in atto, pensando ai parametri di questa convenzione, ogni tre anni a partire dal primo decennio della concessione stessa e questo, evidentemente, è un lasso di tempo molto lungo rispetto al quale si può presumere che il soggetto titolare del diritto di superficie, avrà sicuramente, nell'ambito dell'applicazione della delibera, una grande autonomia nel determinare i livelli della compatibilità economica, dell'investimento originario, delle modalità con le quali recluterà i diversi utilizzatori. Quindi, da questo punto di vista, io mi associo alla sottolineatura positiva della scelta di conservazione delle finalità e anche del tentativo di controllare l'esercizio di queste finalità. Esprimo qualche riserva, rispetto al fatto che le modalità di relazione tra proprietario, Amministrazione Comunale e titolare pro tempore della concessione superficiaria, sono molto dilatate nel tempo e quindi non sono così a garanzia degli obiettivi sociali che si vogliono raggiungere. Comunque, trattandosi di, come dire, di espressione di una preoccupazione, che al momento non può essere dimostrata, anch'io mi associo al voto favorevole sulla deliberazione. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Consigliere Carretto, prego, ne ha facoltà. CARRETTO Damiano Grazie, buongiorno a tutti e a tutte. Io mi unisco ai complimenti per la Giunta per l'impostazione della delibera, che sicuramente rispecchia tutta una serie di richieste e parametri che sono assolutamente condivisibili. Vorrei solo fare un appunto su quello che è il social housing e sulla presunta diffidenza sul social housing. Il problema non è la diffidenza sul social housing, è la stessa cosa che io, per esempio, ho detto al Consigliere Lo Russo sul tema delle residenze pubbliche o private in materia di residenzialità universitaria, il problema è quando il social housing diventa l'unica alternativa, quando al social housing non viene, da anni, riproposta una politica di ERP seria, quando ATC non ha i fondi per fare la manutenzione, di quando ATC non ha i fondi per costruire nuove case popolari, cioè, va benissimo l'alloggio temporaneo, va benissimo il social housing, va benissimo dare risposte ad alcuni tipi di problemi e questa delibera va in quel senso lì, ma non è una diffidenza, non è la diffidenza per cui il social housing è il male assoluto, il social housing non risolve alcuni problemi che devono essere risolti in altro modo, invece, per anni, c'è stato un po' riproposto questo ritornello, per cui il social housing risolve tutti i problemi dell'abitativo nella Città di Torino, non è così, non è così, è utile, principalmente, può essere utile, ma non risolve tutti i problemi. Per cui non è la diffidenza, è la diffidenza sulla mancanza di alternative. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, se non ci sono altri interventi, pongo in votazione la delibera. Prego, Consiglieri, votate. Se i colleghi hanno votato dichiaro chiusa la votazione. Presenti 32, favorevoli 31, astenuti 1, dichiaro la delibera approvata. VERSACI Fabio (Presidente) Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto. |