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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Settembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 16
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-03625
COSTITUZIONE PROPRIET? SUPERFICIARIA E DIRITTO DI SUPERFICIE SETTANTENNALE IMMOBILI PIAZZA MASSAUA N. 18 E VIA GHEDINI N. 2 CON DESTINAZIONE A RESIDENZA TEMPORANEA SOCIALE. IMPORTO COMPLESSIVO EURO 2.550.000,00. APPROVAZIONE.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei al punto successivo, meccanografico 03625:

"Costituzione proprietà superficiaria e diritto di superficie settantennale
immobili piazza Massaua n. 18 e via Ghedini n. 2 con destinazione a
residenza temporanea sociale"

VERSACI Fabio (Presidente)
Lascio la parola all'Assessore Rolando per l'illustrazione.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Grazie, Presidente. Allora, come già ampiamente discusso in I Commissione, con questa
delibera si richiede la costituzione proprietà superficiaria, diritto di superficie
settantennale di due immobili, piazza Massaua 18, via Ghedini 2, con destinazione
residenza temporanea sociale. Gli importi dei due lotti sono, il primo, 1.080.000, e
1.470.000 di Ghedini 2. Allora, si è deciso, in funzione delle destinazioni di PRG a
servizi pubblici, di limitare la libertà dell'aggiudicatario nella determina delle tariffe
praticabili per un massimo del 49% della superficie locativa, nonché di individuare nel
31% la percentuale minima di superficie locativa realizzanda, che il superficiario avrà
l'obbligo di gestire la tariffa convenzionata di 4,25 Euro/mq./mese, da riservare a
persone, nuclei familiari in possesso di specifici requisiti economici, sociali e familiari,
che si trovano in condizione temporanea di stress abitativo. L'aumento di tale
percentuale costituirà oggetto di valutazione in senso di offerta. Esiste una riserva di
superficie locativa, come definita sempre degli accordi territoriali, dedicata a persone,
nucleo familiare in situazione di emergenza abitativa indicati dalla città pari al 20%,
soggetto al pagamento del canone sociale di 1 Euro/mq./mese. Gli importi, ovviamente,
non sono comprensivi dei costi dell'utenza, che sono riferiti ai consumi individuali di
energia elettrica, acqua, mentre rientrano nelle utenze riferite alle parti comuni.
L'aggiudicazione avverrà con il punteggio più elevato, fatto con due parametri, 70 su
100 sulla parte economica, 30 su 100 per la percentuale minima della superficie locativa
di tariffa convenzionata. La storia di queste due vicende sono state anche esse illustrate
in Commissione, le riepilogo rapidamente. Piazza Massaua è un fabbricato di tre piani
fuori terra, 2000 metri quadri, con area cortilizia pertinenziale; era della provincia di
Torino, è entrato nella titolarità comunale con un rogito del 26 ottobre 2016. Il bene è
occupato solo in parte da alcuni servizi ASL Città di Torino in fase di rilascio, e dalla
Croce Rossa, che siano al 30 settembre 2018 gestirà i servizi di accoglienza, ricovero
notturno di persone senza dimora in condizioni di estremo disagio abitativo. Ci fu un
primo esperimento di asta pubblica..., no, questo è un primo esperimento di asta
pubblica con il metodo delle offerte segrete. via Ghedini è un piano interrato a sei piani
fuori terra per una superficie lorda di 4600 metri quadri, con un'area pertinenziale di
280 metri quadri. L'immobile, ex Istituto Cimarosa, è pervenuto in proprietà della città
per effetto della Legge Regionale 6 gennaio '78, concernente, ovviamente, gli Enti
Comunali di assistenza, tra i quali l'E.C.A. di Torino. Dopo il dicembre 2016 è stato
usato come casa albergo per anziani e altro. Dopo il Dicembre 2016 la struttura è stata
adibita all'accoglienza temporanea di nuclei familiari all'interno del piano di
potenziamento dei servizi e degli interventi rivolti alle persone senza dimora e il nucleo
è in condizioni di estremo disagio sociale e abitativo. Il servizio, che verrà gestito
dall'attuale Associazione 360°, sino al 30 settembre 2018 e che si intende mantenere
fino al rogito. Le scelte sono state valutate approfonditamente insieme all'Assessorato
al welfare e vorrei ancora dire che tutto ciò è stato fatto rispondente alle esigenze di
ospitalità di breve periodo a prezzi accessibili, con attenzione a un mantenimento di un
equilibrato mix sociale. Sono due indicazioni specifiche dell'edificio, delle collocazioni,
che sono citate nella delibera, ovviamente tutto ciò fa parte del Piano delle Alienazioni
2018 e tutte le attività connesse e previste che consentano la realizzazione
dell'operazione entro il 21 dicembre 2018.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Assessore. Capogruppo Lo Russo, prego, ne ha facoltà per dieci minuti.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Come abbiamo avuto modo di dire in Commissione, essendo questa
delibera in piena continuità con quanto negli scorsi anni l'Amministrazione Comunale
ha fatto in ordine alla dismissione del patrimonio e alla valorizzazione del patrimonio
comunale e rispetto a funzioni che, come quelle elencate nella narrativa della delibera ci
trovano pienamente d'accordo, il Gruppo del Partito Democratico voterà
favorevolmente. Colgo l'occasione per segnalare ancorché sia strutturalmente diversa
dalla delibera portata dall'Assessore Rolando la scorsa settimana, relativa al famoso
diritto di superficie, su cui, se si ricorda, Assessore, contestammo l'assenza di
parametrizzazione sociale nell'alienazione relativa ai posti della RSA e poi, a valle di
una discussione, fu accolto un emendamento, prima firmataria la collega Tisi, che,
invece, in questo caso, rileviamo con favore l'impostazione generale e ci pare questa
una modalità corretta di interpretare il rapporto di partnership pubblico-privato tra la
città e i soggetti del terzo settore, che in qualche modo possono esercire questi tipi di
servizi pubblici. Pertanto, rispetto a questo tipo di deliberazione, ha tutto il nostro
incoraggiamento ad andare avanti, perché, fondamentalmente, ci pare doveroso rilevare
con onestà intellettuale che questa deliberazione, così come quelle che, glielo diremo
dopo, sono in piena linea con gli atti programmatici approvati negli anni tra il 2014 e il
2016, proprio aventi oggetto questo tipo di questioni.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Consigliere Iaria, prego.

IARIA Antonino
Grazie, Presidente. Volevo solo ribadire un punto fondamentale di questa delibera, cioè
la premialità che riguarda le tariffe convenzionate, lo ha già detto l'Assessore Rolando.
Devo dire che, appunto, è un atto anche molto…, coraggioso forse è troppo, ma molto
importante, proprio per, sia la percentuale del 31% per le tariffe convenzionate, sia
anche proprio per la premialità sul bando di assegnazione per chi aumentasse questo
valore. Rimarcavo solo questo fatto perché, diciamo, in questo caso la destinazione di
questi di questi luoghi ha chiaramente anche dettato l'impostazione di questa delibera e
anche portato un esempio di riuscire a tenere un giusto equilibrio tra la necessità, anche,
che abbiamo come Comune di alienare alcuni beni, e l'altra anche di mantenere questo
equilibrio, appunto, sociale. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Consigliera Tisi.

TISI Elide
Sì, grazie, Presidente. Io volevo evidenziare come questa concessione, direi, per la
prima volta, benché non sia la prima volta che arrivano in questo Consiglio degli atti
che riguardano degli immobili che hanno dei vincoli, evidenzia in modo chiaro quella
che è la finalità pubblica, come è stato già detto, utilizzando con, diciamo, dei vincoli
anche di target di popolazione fragile, la maggioranza della superficie. Quindi, da
questo punto di vista credo che, in qualche modo, anche le tante sollecitazioni e
obiezioni che sono venute da questi banchi siano state raccolte e il modello è quello del
social housing anche con un mix sociale che io credo sia auspicabile, così come,
peraltro, richiamato già in altre esperienze che sono state fatte nella nostra città. Credo
che con questo atto, in qualche modo, si sia anche superata la diffidenza, che in passato
ho sentito molto presente da chi oggi è in Maggioranza nei confronti dei social housing,
come risposta alla soluzione, che spesso è una soluzione temporanea, di difficoltà delle
famiglie più fragili. Penso anche che comunque l'Amministrazione nel bando ha
mantenuto un livello, come dire, relativamente contenuto dell'importo a base d'asta e
auspico che questo bando possa davvero incontrare dei soggetti, e su questo
un'attenzione verrà comunque richiesta ed è necessario che sia molto puntuale rispetto
alla necessità, appunto, di soggetti che davvero abbiano nella loro mission la
realizzazione di social housing e di accoglienza, in particolare di persone con le
caratteristiche che sono elencate nel bando. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Capogruppo Artesio, prego.

ARTESIO Eleonora
Anch'io sottolineo, come hanno fatto i colleghi precedenti, non tanto il valore della
continuità, quanto il valore della conservazione della destinazione sociale di questi
immobili, per due ragioni, stiamo parlando di patrimoni che sono pervenuti alla
competenza dell'Amministrazione comunale in seguito a trasferimenti patrimoniali,
anche da parte di altri Enti, come nel caso della Provincia di Torino, e in funzione di
una eredità storica di esercizio di attività assistenziali. Quindi, a fronte della difficoltà
che abbiamo incontrato nel tempo, anche con questa Giunta, a rilevare come questi
patrimoni vengano conservati per le finalità originarie, loro, o il loro valore economico,
a proposito, ad esempio, di tutte le situazioni IPAB, il fatto che qua si verifichi una
conferma della destinazione sociale, non può che essere un elemento di apprezzamento.
In merito alla modalità operativa esiste, come mi pare, evidente a qualunque lettore
dell'atto deliberativo, un problema di equilibrio tra la necessità di remunerare il capitale
dell'eventuale candidato, e quindi comprendere quale tipo di investimento originario
venga richiesto ai candidati rispetto a questo strumento di Avviso Pubblico, e la
necessità conseguente di consentire un tempo di recupero sufficiente. Effettivamente il
periodo che viene contemplato all'interno di questo atto deliberativo, vale a dire la
costituzione di una proprietà superficiaria di diritto di superficie settantennale, è un
periodo di grande astensione temporale ed è un periodo di grande estensione temporale
all'interno del quale non ci vuole, evidentemente, la sfera di cristallo per comprendere
l'evoluzione e il cambiamento dei bisogni sociali. In modo particolare, quello che è
considerato, e io condivido, un valore, cioè aver introdotto all'interno di questo atto
deliberativo, per la quota parte destinata alla risposta dell'emergenza abitativa, anche
dei parametri di carattere tariffario e per la quota parte che è invece riferita
all'accoglienza di persone in difficoltà, ma non in carico e quindi definire canoni di
locazione che siano compatibili con fasce e famiglie che non possono stare sul mercato,
è sicuramente un'attenzione sociale da sottolineare. Sottolineo, però anche, che le
modalità con le quali l'Amministrazione riserva la propria possibilità di discutere la
convenzione in atto, è quella di un periodo molto lungo di tempo, se non mi sbaglio,
parliamo di una possibilità di ridiscussione della convenzione in atto, pensando ai
parametri di questa convenzione, ogni tre anni a partire dal primo decennio della
concessione stessa e questo, evidentemente, è un lasso di tempo molto lungo rispetto al
quale si può presumere che il soggetto titolare del diritto di superficie, avrà sicuramente,
nell'ambito dell'applicazione della delibera, una grande autonomia nel determinare i
livelli della compatibilità economica, dell'investimento originario, delle modalità con le
quali recluterà i diversi utilizzatori. Quindi, da questo punto di vista, io mi associo alla
sottolineatura positiva della scelta di conservazione delle finalità e anche del tentativo di
controllare l'esercizio di queste finalità. Esprimo qualche riserva, rispetto al fatto che le
modalità di relazione tra proprietario, Amministrazione Comunale e titolare pro tempore
della concessione superficiaria, sono molto dilatate nel tempo e quindi non sono così a
garanzia degli obiettivi sociali che si vogliono raggiungere. Comunque, trattandosi di,
come dire, di espressione di una preoccupazione, che al momento non può essere
dimostrata, anch'io mi associo al voto favorevole sulla deliberazione.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Consigliere Carretto, prego, ne ha facoltà.

CARRETTO Damiano
Grazie, buongiorno a tutti e a tutte. Io mi unisco ai complimenti per la Giunta per
l'impostazione della delibera, che sicuramente rispecchia tutta una serie di richieste e
parametri che sono assolutamente condivisibili. Vorrei solo fare un appunto su quello
che è il social housing e sulla presunta diffidenza sul social housing. Il problema non è
la diffidenza sul social housing, è la stessa cosa che io, per esempio, ho detto al
Consigliere Lo Russo sul tema delle residenze pubbliche o private in materia di
residenzialità universitaria, il problema è quando il social housing diventa l'unica
alternativa, quando al social housing non viene, da anni, riproposta una politica di ERP
seria, quando ATC non ha i fondi per fare la manutenzione, di quando ATC non ha i
fondi per costruire nuove case popolari, cioè, va benissimo l'alloggio temporaneo, va
benissimo il social housing, va benissimo dare risposte ad alcuni tipi di problemi e
questa delibera va in quel senso lì, ma non è una diffidenza, non è la diffidenza per cui il
social housing è il male assoluto, il social housing non risolve alcuni problemi che
devono essere risolti in altro modo, invece, per anni, c'è stato un po' riproposto questo
ritornello, per cui il social housing risolve tutti i problemi dell'abitativo nella Città di
Torino, non è così, non è così, è utile, principalmente, può essere utile, ma non risolve
tutti i problemi. Per cui non è la diffidenza, è la diffidenza sulla mancanza di alternative.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, se non ci sono altri interventi, pongo in votazione la delibera. Prego,
Consiglieri, votate.
Se i colleghi hanno votato dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 32, favorevoli 31, astenuti 1, dichiaro la delibera approvata.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto.
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