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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Settembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2018-03183
"UN'ALTRA NUOVA MOSCHEA IN BARRIERA DI MILANO: PRIMA IN VIA MONTE ROSA ADESSO IN VIA VERRES A SOLI 800 METRI DI DISTANZA" PRESENTATA IN DATA 23 LUGLIO 2018 - PRIMO FIRMATARIO RICCA.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo alla successiva, 3183 del Consigliere Ricca:

"Un'altra nuova moschea in Barriera di Milano: prima in via Monte Rosa adesso in
via Verres a soli 800 metri di distanza"

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Risponde l'Assessore Montanari. Prego, Assessore.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Sì, grazie Presidente. Allora, farò poi qualche commento a margine di quanto mi è stato
scritto dal Dirigente del Servizio Vigilanza Edilizia e Agibilità. Dunque, l'interpellanza
aveva per titolo: "Un'altra nuova moschea in barriera di Milano: prima in via Monte
Rosa, adesso in via Verres a soli 800 metri di distanza". A seguito dell'interpellanza
presentata il 23 luglio i tecnici del Servizio Vigilanza Edilizia hanno effettuato un
sopralluogo in data 22 agosto. Dall'ispezione svolta in sito si è potuto accertare che
all'interno del cortile ubicato in via Verres 17 non vi è traccia di lavori in corso o
recentemente terminati in nessuno dei bassi fabbricati presenti. La proprietà di bassi
fabbricati risulta essere dei fratelli Pettazzi. Catastalmente i bassi fabbricati ispezionati
risultano essere censiti come C3, laboratori e locali di deposito. Da verifiche effettuate
non risultano presentate in epoca recente richieste di interventi edilizi da eseguire sui
bassi fabbricati in oggetto. Nel vigente PRG l'immobile di via Verres 17 ricade in zona
urbana consolidata mista alla normativa R3 indice di edificabilità fognaria 1,35 metri
quadri per metro quadro. Nell'area normativa R3 le attività per il culto risultano
compatibili urbanisticamente con le previsioni del Piano Regolatore. Dunque
sostanzialmente non ci risulta né che ci siano lavori di ristrutturazioni ed è invece
possibile che uno spazio del genere venga utilizzato come luogo di culto ed in ogni caso
non credo che stia a noi decidere se è legittimo o meno che in un raggio di 800 metri ci
siano o meno uno o più locali di culto. Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie. Consigliere Ricca. Prego.

RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente. Ma, la inviterei a passare un venerdì sera per quella zona per
rendersi conto di quali sono le criticità; le criticità di cui parlo non sono criticità inerenti
alla religione, ma inerenti anche solo alla viabilità e questo invece è molto importante
perché ... Viabilità sì, perché capisco che chi non conosce la materia possa fare quella
faccia, però si informi, fa il Vicesindaco, quindi da parte sua gradirei un pochino più di
informazione dato che fa il Vicesindaco della Città di Torino. Capisco che magari stare
in montagna a fare le cause perse sia più divertente, però detto questo io ho notizie di
lavori all'interno del cortile, quindi su questo mi permetterei di dire che un controllo
ulteriore magari su lavori fatti senza essere denunciati con una regolare SCIA possa
essere invece importante per capire esattamente come ha fatto bene altre volte possibili
interventi, multe, sanzioni e quant'altro. Secondo, io mi permetterei di sottolineare che
un controllo invece sulla natura diciamo del luogo che verrebbe utilizzato come centro
di culto vada fatto per capire che sia tutto in regola perché abbiamo già visto più volte e
in via Sesia nella testimonianza che al momento in cui poi si vanno a fare i controlli il
numero di persone che sono all'interno è superiore a quella che è la vera capacità della
struttura e questo potrebbe comportare dei pericoli nel momento in cui avvenisse
qualche criticità. Io ricordo la storia della moschea di via Genova dove doveva iniziare
con l'accogliere mille persone e sono finiti a 99 dopo un sopralluogo dei Vigili del
Fuoco perché non c'erano determinati tipi di condizione. A me quello che interessa è
tutelare chi usufruisce di quel luogo e fare in modo che non ci siano persone che stiano
in condizioni, mi permetta di dire, improbabili. Quindi le consiglierei un sopralluogo
per rendersi conto di quello che avviene nella Città dove fa il Vicesindaco, uno per
capire anche di cosa parlo quando parlo di viabilità e secondo se magari su questo,
Presidente, il Vicesindaco mi può fornire diciamo una relazione successiva o se
preferisce ricalendarizziamo per questo punto per capire la natura dei lavori che sono
stati fatti. Noi abbiamo delle testimonianze di persone che ci dicono che dentro hanno
fisicamente lavorato, non vorrei che qualcuno abbia fatto dei lavori in maniera abusiva.
Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Prego, Vicesindaco.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Mi sembra che la relazione che io ho qui sottomano sia esaustiva, non c'è bisogno di
fare altri sopralluoghi. Per quanto riguarda la viabilità io conosco bene la Città di
Torino, la giro molto, non vado solo in montagna fortunatamente, quindi respingo al
mittente queste osservazioni. Se poi ci fossero invece, si volesse fare un'interpellanza
specifica sui temi della viabilità nell'area certamente la mia collega Assessora Lapietra
sarà ben felice di rispondere. Dunque, non credo che ci siano motivi di ulteriori
approfondimenti. Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Chiederei di ricalendarizzare l'interpellanza per la prossima settimana così l'Assessora
Lapietra ha la possibilità di poter acquisire tutto il materiale. Dato che abbiamo visto,
assistito prima ad un'interpellanza a risposta congiunta da parte di più Assessori, io
chiederei di poter ricalendarizzare e dare la possibilità all'Assessore Lapietra di venire
in Aula con tutte le informazioni necessarie così da potermi rispondere ed esaurire
completamente l'interpellanza. Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Consigliere, lei conosce ormai credo molto bene il Regolamento del Consiglio
Comunale, lei in questa sede può comunicare alla Giunta se è soddisfatto o non è
soddisfatto della risposta che le è stata data. Se non è soddisfatto ha facoltà di chiedere
un approfondimento anche con le modalità e le richieste che avanzava adesso
all'Assessora La pietra. Prego.

RICCA Fabrizio
Presidente, lei potrebbe aver ragione, però io mi chiedo perché con l'Assessore Unia
riesco a fare un lavoro corretto, magari ricalendarizzando l'interpellanza in modo che
lui magari, come è già accaduto, riesce a recuperare tutte le informazioni necessarie e
con altri Assessori no. Io mi chiedo solo come mai c'è qualcuno che è in grado di poter
rispondere correttamente magari a distanza di una o due settimane senza dover
ripresentare l'interpellanza, andare ad ingolfare la Commissione e qualcun altro no. Poi,
Presidente, io mi rimetto a lei, è lei che presiede i lavori dell'Aula.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Sì, io vorrei evitare di esprimere giudizi di merito sulla Giunta, al suo operato,
l'atteggiamento che hanno i singoli componenti con i Consiglieri Comunali. Certo, se vi
è la disponibilità, come mi è parso di comprendere, da parte della Giunta, nelle persone,
del Vicesindaco e dell'Assessora Lapietra di poterle fornire informazioni ulteriori, la
sede propria è anche la più corrispondente al nostro Regolamento è la Commissione
Consiliare nella quale, ovviamente con la disponibilità del Presidente della
Commissione Consiliare, si può svolgere un adeguato approfondimento. Non vi è la
possibilità di prorogare l'interpellanza, di rinviarla perché l'interpellanza viene
calendarizzata così come da Regolamento e discussa e la discussione è avvenuta, quindi
se lei, come mi è parso di comprendere, non è particolarmente soddisfatto ha la facoltà
di richiedere un approfondimento nelle Commissioni Consiliari competenti. Poi le do la
parola e poi le chiederei di farci proseguire i lavori. Prego.

RICCA Fabrizio
Grazie. Mi permetta una battuta, fossero tutti come l'Assessore Unia. Comunque io mi
rimetto alla sua saggezza, Presidente, allora andiamo in Commissione.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie. Quindi si svolgerà l'approfondimento dell'interpellanza del Consigliere Ricca
nella Commissione Consiliare competente che è evidentemente la II Commissione
Consiliare. Prima della fine della trattazione delle interpellanze faremo sapere in quale
Commissione si svolgerà l'approfondimento.
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