Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Delle risposte che mi sono state fornite, colgo positivamente l'integrazione dell'Assessore Giusta e l'ultima comunicazione dell'Assessora Lapietra laddove ha fatto riferimento all'avvio di un'attività di formazione sulla mediazione dei conflitti. Presentando questa interpellanza e anche chiedendo la comunicazione che seguirà in apertura di Consiglio, io non mi propongo di avere resoconti di punizioni esemplari anche perché so che occorrerebbero anche contestualmente premi esemplari; mi è chiarissimo che non più tardi di una settimana fa proprio l'intervento di un autista dei mezzi GTT in soccorso di una viaggiatrice che veniva malmenata verbalmente è costata a questo operatore sicuramente delle preoccupazioni e dei timori, tant'è che è dovuto intervenire il Corpo di Polizia Municipale, quello che a me interessa sottolineare è che in particolare in questa fase storica in cui credo innegabilmente, per ragioni che non abbiamo qui tempo ed io sicuramente non ho da sola la competenza di approfondire, che possono essere dovute a risentimento, che possono essere dovuti alla paura, che possono essere dovuti all'insicurezza, ma quale che sia la motivazione si rafforzano nella frequenza e nella virulenza degli episodi di intolleranza. Oggi in questa situazione il potere pubblico e le politiche pubbliche devono preoccuparsi di costruire tutte quelle condizioni perché si crei un clima di convivenza e a maggior ragione lo devono fare nei confronti di quei professionisti che in servizi e in settori diversi svolgono un lavoro che è fondato sulla relazione. C'è poco da fare, gli autisti dei mezzi pubblici, così come gli insegnanti, così come gli operatori dei Pronto Soccorso, così come gli infermieri sui mezzi del 118, così come gli operatori dei servizi sanitari vivono, accanto all'esercizio di una competenza tecnica, l'esercizio di una competenza relazionale e questa competenza relazionale deve essere il più possibile rafforzata dai datori di lavoro e laddove, come nel caso della GTT l'Amministrazione Pubblica partecipa alla gestione del servizio, dall'Amministrazione Comunale. Sottolineo questo particolare aspetto perché credo che sempre sia riprovevole un atteggiamento di censura, di ostilità, di disprezzo verso le altre persone, ma lo è di più se l'autore è una persona che incarna una funzione pubblica o che esercita un servizio pubblico. Quindi da questo punto di vista non dismetterò di denunciare, segnalare, chiedere anche se so che pur avendo ricevuto oggi, e di questo ringrazio, un'attenzione da parte della Pubblica Amministrazione, le mie sollecitazioni cadono in un clima che purtroppo non è favorevole al ragionamento che io sto facendo. Mi potrà capitare, peraltro è capitato nel periodo intermedio, di vivere magari delle situazioni per le quali mi si accuserà di occuparmi di più di qualcuno che è stato insultato, non si sa chi fosse, magari viaggiava anche in modo clandestino sui mezzi, e non occuparmi invece dei lavoratori che rischiano delle sanzioni laddove venissero individuati come responsabili di un comportamento scorretto. Abbiamo tutti ben presente come si sono divisi i social ad episodi ben più gravi di quello che io ho segnalato durante la scorsa estate, ciò nonostante io continuerò a farlo perché credo, sia per un portato del mio mestiere, che è quello di essere stata un'insegnante, sia per una responsabilità pubblica di dover continuare a promuovere una cultura di convivenza. Quindi l'interpellanza è discussa, è discussa positivamente, ma mi auguro che nelle Commissioni Consiliari deputate si proceda nell'approfondimento di questo lavoro e di questo intervento, che credo sia assolutamente indispensabile nei tempi contemporanei. |