Interventi |
FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente. Da parte nostra, ovviamente, ringraziamo le Minoranze per il lavoro, comunque, di concerto, portato in Commissione, anche qui in Aula, con gli emendamenti e le proposte che sono state formulate, alcune accoglibili, altre meno, perché non hanno ovviamente il supporto tecnico da parte degli uffici. L'impostazione che è stata eseguita dall'Amministrazione è veramente …, può non piacere, ma una è una procedura che è stata portata avanti, sostanzialmente, nel caso del Nebiolo, perché le procedure che erano state eseguite precedentemente sono andate deserte, quindi bisognava, in un certo senso, evitare di continuare a fare bandi, a far sprecare tempo all'Amministrazione, agli uffici, con il rischio, poi, di avere sempre questi bandi deserti. La preoccupazione dell'Amministrazione, è vero, che è quella di dare delle linee guida, dare degli indirizzi, dare delle …, però poi c'è anche l'economicità dell'azione amministrativa, quindi non possiamo noi, come politica, continuare a far lavorare gli uffici inutilmente, far perdere tempo facendo dei bandi, inserendo dei paletti o comunque dei vincoli che poi non sono realizzabili da parte del mercato, perché se poi c'è qualcuno che dice in altre sedi: "Viva il mercato, lasciamo la libertà imprenditoriale", poi, invece, magari, quando si trova in altri ruoli, dice: "Ma no, mettiamo dei vincoli, mettiamo dei paletti", e si passa immediatamente dall'altra parte. Allora, se noi vogliamo veramente riconoscere un ruolo all'attività imprenditoriale, e come Amministrazione abbiamo preso una scelta che può essere criticabile, posso anche essere d'accordo sulla forma che viene conseguita, però è una scelta chiara e dice, quell'area lì, quelle due aree, perché sono due aree, l'ex Nebiolo e l'ex Superga, sono due aree pubbliche di servizi alla persona, chiediamo agli imprenditori interessati se vogliono realizzare una RSA, una residenza per studenti, eventualmente una scuola, tutte quelle attività di servizi alla persona che possono essere utili per i cittadini, perché poi in passato una linea chiara su quell'area era stata data, io me lo ricordo perché abito lì vicino, sull'ex Superga, mi ricordo benissimo i tempi in cui tutte le ultime due campagne elettorali arrivava il Consigliere Regionale, il candidato di turno, prometteva il Poliambulatorio. Le ultime due campagne elettorali, nella zona di Borgo Vittoria e Torino nord, area ex Superga si parlava solo del Poliambulatorio: "Tranquilli, questa volta, in questo mandato lo realizzeremo", poi, puntualmente, il Poliambulatorio non si faceva, passava il primo mandato, ne è passato un altro, finché poi la l'ASL è stata costretta a ridare l'immobile al Comune di Torino e ora il Comune di Torino ha aperto anche un contenzioso con l'ASL perché deve recuperare tutti i canoni che non ha percepito in quegli anni in cui aveva dato a titolo gratuito, il Comune aveva dato a titolo gratuito all'ASL per realizzare un Poliambulatorio, che poi non si è realizzato. Quindi, tante volte, tra la volontà della politica e poi i conti reali con quello che succede effettivamente nell'ambito del mondo imprenditoriale, o comunque della vita, diciamo reale, di quello che succede, non sempre si realizza, e ne abbiamo una prova con il Poliambulatorio. Quindi, sinceramente, su quelle due aree, io mi auguro che ci sia veramente qualcuno interessato a realizzare un servizio alla persona, se poi questi servizi alla persona saranno interamente privati, però è sempre meglio che continuare a fare bandi deserti, come è successo ultimamente, direi che sicuramente è meglio iniziare a fare qualcosa, come un servizio che può essere indirizzato a chi effettivamente ne ha bisogno. Sull'emendamento della Consigliera Tisi e Artesio sul 10% della superficie realizzabile da destinare ad anziani autosufficienti con fragilità economiche, sinceramente lo trovo accoglibile, credo anche il resto della Maggioranza sia d'accordo, perché è un parametro che può, in un certo senso, andare nella direzione di garantire, comunque di dare un segnale a chi effettivamente andrà o vorrà andare a realizzare un intervento su quell'area, di garantire almeno una quota minima su, effettivamente, le fragilità socio-economiche, però, per il resto, direi che l'obiettivo principale dell'Amministrazione, e anche nostro, deve essere che comunque su quelle aree si faccia qualcosa e che si smetta di continuare a fare bandi, spendendo soldi e impegnando gli uffici, per poi ritrovarci il deserto e il nulla e continuare qui a discutere, magari fra sei mesi, di un ulteriore bando e di un'ulteriore, magari, delibera da fare. Grazie. |