Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Come abbiamo avuto modo di discutere in Commissione, faccio una premessa metodologica, un auspicio all'Assessore Rolando, che quando si parla di immobili diversi, di questa portata e dimensione, vengano adottati dalla Giunta due distinti provvedimenti, non un unico provvedimento, in quanto, come ha anche ribadito lei oggi in Aula, parliamo di cose completamente diverse, l'immobile Superga ha una sua nostra storia, una sua destinazione, l'immobile Nebiolo ne ha un'altra, e, sostanzialmente, mettere insieme due atti, come dire, secondo noi è anche un errore dal punto di vista politico nella proposizione della delibera. Noi abbiamo avuto modo di evidenziare gli elementi di positività, Assessore Rolando, che ha l'impostazione data dall'Amministrazione Appendino, per mezzo suo, relativamente alle modalità di alienazione di alcuni cespiti comunali, in particolar modo, come abbiamo avuto modo già di dirle, quando approvaste la delibera che avviava la procedura di liquidazione del diritto di superficie dell'immobile Nebiolo, le dicemmo, già all'epoca, che condividevamo l'impostazione, cioè una residenzialità universitaria che non viene realizzata attraverso meccanismi di convenzione, che di fatto hanno dimostrato non essere graditi, non solamente al mercato, ma anche in qualche modo, neanche tanto fattibili, quanto piuttosto, questo anche con buona pace di tutto un dibattito che è sparito dal dibattito stesso, ma che invece negli anni precedenti aveva particolarmente animato le questioni politiche e cioè il fatto che il diritto di superficie 99ennale consentiva, da un lato, di realizzare gli interventi e dall'altro lato di, sostanzialmente, realizzarli a destinazione e utilizzo pubblico. E, conseguentemente, per quanto riguarda la parte di delibera che fa riferimento alla questione relativa alla residenza universitaria, siamo, come lo eravamo a novembre 2017, la delibera che viene oggi revocata, favorevoli all'impostazione data, cioè il diritto di superficie 99ennale, col meccanismo del convenzionamento al 51% della SLP, della residenza universitaria a tariffa calmierata. È un meccanismo intelligente, che peraltro a Torino è stato già sperimentato, certamente, nella realizzazione del Campus San Paolo, e che è diventato un modello organizzativo copiato da tanti comuni d'Italia per realizzare residenze universitarie. Sorprende un po', questo mi si permetta una piccola parentesi politica, il silenzio assordante di tutta quella componente cittadina che all'epoca, quando l'Amministrazione procedente faceva operazioni di questo tipo, si scagliava contro la cosiddetta privatizzazione del diritto allo studio. Sono tutti silenti, sono silenti dal fianco sinistro del Centro-Sinistra, sono silenti il Movimento 5 Stelle, tutti silenti, quindi, evidentemente, questo processo di maturazione metodologica ha avuto successo ed evidentemente questo silenzio assordante dei Consiglieri 5 Stelle e della componente, se vogliamo, più ideologica, con dovuto rispetto parlando per le ideologie della Sinistra, diciamo così, massimalista di colpo è sparita dalla Città, compreso il Vicesindaco, nel senso che, come dire, lui con tutto il dovuto rispetto, in qualche modo ne è certamente un interprete, comunque ne è un interlocutore, quindi movimenti della Cavallerizza, tutte queste…, va bene così, noi, ovviamente, non possiamo fare altro che esserne contenti, abbiamo vinto una sfida culturale, ci hanno dato un po' di tempo, bene. Però, siccome eravamo coerenti, continuiamo a essere coerenti rispetto alla nostra impostazione e a difendere le nostre idee, riteniamo invece di dover mettere in evidenza l'anomalia, che a nostro modo di vedere va sanata, che riguarda l'altro immobile, che è l'immobile della ex Superga. Dove sta l'anomalia? Sta nelle cose che dicevamo in Commissione l'altro giorno, e cioè che il meccanismo di alienazione di diritto di superficie è un meccanismo che, è vero che non deve essere, come dire, confuso con una concessione di Servizio Pubblico, perché è strutturalmente diverso e prevede un meccanismo di partnership col privato, che è diverso da quello dell'atto di concessione, ma non può neanche, a nostro modo di vedere, diciamo così, stravolgere la finalità pubblica di per sé dell'alienazione, che ovviamente concorre al pareggio del nostro bilancio, ma anche dal punto di vista urbanistico. Perché? Perché l'immobile oggetto dell'alienazione è urbanisticamente un Servizio Pubblico, il meccanismo scelto, è un meccanismo che condividiamo, politicamente, che prevede, a valle dell'individuazione attraverso gare di evidenza pubblica di un soggetto privato attuatore dell'intervento pubblico, un meccanismo di convenzionamento, ai sensi del nostro Piano Regolatore, l'articolo 19, V comma delle norme di attuazione, che prevede, nella Giunta Comunale, l'interlocutore di, in qualche modo, l'operatore che si sarà aggiudicato il diritto di superficie, nell'esplicitazione concreta di quello che concettualmente il nostro Piano Regolatore identifica come Servizio Pubblico. Ci saremmo aspettati, per le ragioni che dicevo prima, che la maggioranza politica che governa l'Amministrazione Comunale di Torino, che sostanzialmente ha fatto, perlomeno dice di fare azione anche culturale relativamente ai beni comuni, avesse l'attenzione di leggere la delibera, perché così come è emerso in Commissione, e ringrazio le colleghe Elide Tisi e Eleonora Artesio, che hanno redatto e sottoscritto emendamenti e mozioni di accompagnamento di interesse pubblico, barra di attenzione, mi si passi il termine un po' semplicistico, ma non è tanto semplicistico, ai più poveri, di questa delibera non c'è traccia. Traduco in altri termini, l'approvazione di questa delibera, così come è stata scritta dall'Assessore Rolando e trasmessa al Consiglio Comunale, ribadisco, nel silenzio della Maggioranza, se non negli interventi, come dire, che hanno evocato cose che non ho capito in Commissione, di fatto consentirebbe, se venisse approvata in questi termini, esattamente come è scritta, cioè, se non venisse neanche emendata, la realizzazione di una residenza per anziani, di fatto, ad appannaggio, come dire, potenzialmente dei soli ricchi. Allora, intendere il nostro Piano Regolatore, il concetto di Servizio Pubblico nella concezione così larga, che è sufficiente rispettare la previsione urbanistica attraverso l'incremento di dotazione di servizi per gli anziani, senza garantire, come paradossalmente, anzi, è stato fatto con chiarezza sull'altro cespite, che è la Nebiolo, una quota parte di tariffe calmierate, che va, questa previsione del Consiglio Comunale nell'ottica di garantire un sistema tariffario potenzialmente calmierato, ci pare un meccanismo di procedere oggettivamente un po' spregiudicato, e dico spregiudicato perché è evidente che l'interesse economico dalla procedura di alienazione sarà tanto più rilevante e appetibile, quanto minori saranno i vincoli che il Consiglio Comunale metterà nella procedura di gara, cioè, in altri termini, se il Consiglio Comunale mette i vincoli, faccio l'esempio della residenza universitaria, del 51% di tariffa universitaria calmierata, il valore e l'appetibilità economica dell'operazione sarà X. Se questi vincoli il Consiglio Comunale, ed è sua prerogativa farlo, invece che fare il 51 li mette al 30%, l'operazione sarà più allettante per il mercato. Stesso discorso riguarda la RSA, solo che la cosa che a noi ha sorpreso moltissimo è che, mentre per la Residenza Universitaria i vincoli sono stati messi, per l'RSA non sono stati messi, e la cosa, onestamente, ci lascia un pochino, ci lascia un pochino perplessi. Come abbiamo avuto modo di dire, quindi, pur condividendo l'impostazione metodologica di una corretta e positiva partnership pubblico-privato, che è un modello organizzativo di erogazione dei servizi moderno, attuale, e assolutamente in linea con quello che le precedenti Amministrazioni hanno sempre provato a fare in un contesto politico decisamente più critico dell'attuale, quindi, ribadisco, anche rivendicando, lo dico con franchezza, con un pizzico di orgoglio, non tanto per quanto riguarda noi, ma anche per tutti quelli che hanno condiviso questa impostazione, di fatto aver convinto culturalmente questa Città che questo è il modello corretto, noi ne siamo molto contenti. Alle volte ho la sensazione che non vengano comprese proprio le problematiche nella loro interezza o che non vengano divulgate in questi termini, a differenza di quello che veniva fatto prima, però va bene così, voglio essere positivo, e, come dire, se siamo riusciti a convincere le anime dei centri sociali, le anime dei comitati studenteschi, tutte le anime, come dire, che per anni hanno spiegato che quello era un modo per saccheggiare il diritto pubblico allo studio, ben venga, abbiate la coerenza di farlo anche sul tema degli anziani, abbiate, in qualche modo, almeno la parvenza, ecco, diciamo così, un qualche segnale politico che questo tema è un tema che non riguarda solo il Partito Democratico, il Centro-Sinistra, ma che in questo triplo salto carpiato culturale che avete fatto in questi anni, diciamo che si può anche tornare un pelino indietro rispetto al libero mercato, cari Consiglieri del Movimento 5 Stelle, cioè, adesso, con tutto il dovuto rispetto, noi siamo contenti che tutti si sia arrivati a questa direzione, però, diciamo così, che ci sono anche, si può leggermente vincolare l'interesse pubblico all'alienazione, cioè, non è impossibile, onestamente, anzi, l'abbiamo sempre fatto e quindi in questo triplo salto carpiato culturale fatto dal Movimento 5 Stelle in questi anni di governo, in cui sono diventati più realisti del Re, ci siamo permessi di fare noi gli statalisti e noi i pericolosi bolscevichi che, sostanzialmente, mettevano qualche piccolo impercettibile paletto, qualche piccolo impercettibile paletto che, come certamente illustrerà meglio di me la collega Tisi, ha la finalità di introdurre un principio vincolistico, guardate, magari semplice, non ci siamo spinti tanto in là, giusto per dare il simbolo che almeno si faccia un minimo finta, insomma di avere questo interesse, mettendo nell'emendamento che è stato presentato e depositato, che almeno il 10% di questa SLP venga destinata, diciamo così, a tariffa calmierata, la brutalizzo un po' così. Speriamo che lo accogliate, perché, onestamente, davvero, ribadisco, pur capendo, come dire, l'istanza iperliberista, la piega iperliberista che ha preso il Movimento 5 Stelle di Torino, se però, come dire, date un piccolo segnale, ecco, che qualche barlume di vetro statalismo vi è rimasto, sono certo che l'emendamento che prevede il 10% di SLP a tariffa calmierata troverà il vostro consenso, davvero me lo auguro, più che altro per voi, non tanto per noi, e ovviamente me lo auguro nell'interesse della Città. |