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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Settembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 23
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-02536
PROPRIET? SUPERFICIARIA 99ENNALE SU IMMOBILI DENOMINATI "EX NEBIOLO" SITO IN CORSO NOVARA/VIA BOLOGNA ED "EX SUPERGA" SITO IN VIA VEROLENGO 28 AD ASTA PUBBLICA. IMPORTI A BASE D''ASTA EURO 1.025.000,00 ED EURO 1.310.000,00. APPROVAZIONE. REVOCA PARZIALE DELIBERAZIONE GIUNTA COMUNALE 7 NOVEMBRE 2017 (MECC. 2017 04635/131).
Interventi
LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Come abbiamo avuto modo di discutere in Commissione, faccio una
premessa metodologica, un auspicio all'Assessore Rolando, che quando si parla di
immobili diversi, di questa portata e dimensione, vengano adottati dalla Giunta due
distinti provvedimenti, non un unico provvedimento, in quanto, come ha anche ribadito
lei oggi in Aula, parliamo di cose completamente diverse, l'immobile Superga ha una
sua nostra storia, una sua destinazione, l'immobile Nebiolo ne ha un'altra, e,
sostanzialmente, mettere insieme due atti, come dire, secondo noi è anche un errore dal
punto di vista politico nella proposizione della delibera. Noi abbiamo avuto modo di
evidenziare gli elementi di positività, Assessore Rolando, che ha l'impostazione data
dall'Amministrazione Appendino, per mezzo suo, relativamente alle modalità di
alienazione di alcuni cespiti comunali, in particolar modo, come abbiamo avuto modo
già di dirle, quando approvaste la delibera che avviava la procedura di liquidazione del
diritto di superficie dell'immobile Nebiolo, le dicemmo, già all'epoca, che
condividevamo l'impostazione, cioè una residenzialità universitaria che non viene
realizzata attraverso meccanismi di convenzione, che di fatto hanno dimostrato non
essere graditi, non solamente al mercato, ma anche in qualche modo, neanche tanto
fattibili, quanto piuttosto, questo anche con buona pace di tutto un dibattito che è sparito
dal dibattito stesso, ma che invece negli anni precedenti aveva particolarmente animato
le questioni politiche e cioè il fatto che il diritto di superficie 99ennale consentiva, da un
lato, di realizzare gli interventi e dall'altro lato di, sostanzialmente, realizzarli a
destinazione e utilizzo pubblico. E, conseguentemente, per quanto riguarda la parte di
delibera che fa riferimento alla questione relativa alla residenza universitaria, siamo,
come lo eravamo a novembre 2017, la delibera che viene oggi revocata, favorevoli
all'impostazione data, cioè il diritto di superficie 99ennale, col meccanismo del
convenzionamento al 51% della SLP, della residenza universitaria a tariffa calmierata. È
un meccanismo intelligente, che peraltro a Torino è stato già sperimentato, certamente,
nella realizzazione del Campus San Paolo, e che è diventato un modello organizzativo
copiato da tanti comuni d'Italia per realizzare residenze universitarie. Sorprende un po',
questo mi si permetta una piccola parentesi politica, il silenzio assordante di tutta quella
componente cittadina che all'epoca, quando l'Amministrazione procedente faceva
operazioni di questo tipo, si scagliava contro la cosiddetta privatizzazione del diritto allo
studio. Sono tutti silenti, sono silenti dal fianco sinistro del Centro-Sinistra, sono silenti
il Movimento 5 Stelle, tutti silenti, quindi, evidentemente, questo processo di
maturazione metodologica ha avuto successo ed evidentemente questo silenzio
assordante dei Consiglieri 5 Stelle e della componente, se vogliamo, più ideologica, con
dovuto rispetto parlando per le ideologie della Sinistra, diciamo così, massimalista di
colpo è sparita dalla Città, compreso il Vicesindaco, nel senso che, come dire, lui con
tutto il dovuto rispetto, in qualche modo ne è certamente un interprete, comunque ne è
un interlocutore, quindi movimenti della Cavallerizza, tutte queste…, va bene così, noi,
ovviamente, non possiamo fare altro che esserne contenti, abbiamo vinto una sfida
culturale, ci hanno dato un po' di tempo, bene. Però, siccome eravamo coerenti,
continuiamo a essere coerenti rispetto alla nostra impostazione e a difendere le nostre
idee, riteniamo invece di dover mettere in evidenza l'anomalia, che a nostro modo di
vedere va sanata, che riguarda l'altro immobile, che è l'immobile della ex Superga.
Dove sta l'anomalia? Sta nelle cose che dicevamo in Commissione l'altro giorno, e cioè
che il meccanismo di alienazione di diritto di superficie è un meccanismo che, è vero
che non deve essere, come dire, confuso con una concessione di Servizio Pubblico,
perché è strutturalmente diverso e prevede un meccanismo di partnership col privato,
che è diverso da quello dell'atto di concessione, ma non può neanche, a nostro modo di
vedere, diciamo così, stravolgere la finalità pubblica di per sé dell'alienazione, che
ovviamente concorre al pareggio del nostro bilancio, ma anche dal punto di vista
urbanistico. Perché? Perché l'immobile oggetto dell'alienazione è urbanisticamente un
Servizio Pubblico, il meccanismo scelto, è un meccanismo che condividiamo,
politicamente, che prevede, a valle dell'individuazione attraverso gare di evidenza
pubblica di un soggetto privato attuatore dell'intervento pubblico, un meccanismo di
convenzionamento, ai sensi del nostro Piano Regolatore, l'articolo 19, V comma delle
norme di attuazione, che prevede, nella Giunta Comunale, l'interlocutore di, in qualche
modo, l'operatore che si sarà aggiudicato il diritto di superficie, nell'esplicitazione
concreta di quello che concettualmente il nostro Piano Regolatore identifica come
Servizio Pubblico. Ci saremmo aspettati, per le ragioni che dicevo prima, che la
maggioranza politica che governa l'Amministrazione Comunale di Torino, che
sostanzialmente ha fatto, perlomeno dice di fare azione anche culturale relativamente ai
beni comuni, avesse l'attenzione di leggere la delibera, perché così come è emerso in
Commissione, e ringrazio le colleghe Elide Tisi e Eleonora Artesio, che hanno redatto e
sottoscritto emendamenti e mozioni di accompagnamento di interesse pubblico, barra di
attenzione, mi si passi il termine un po' semplicistico, ma non è tanto semplicistico, ai
più poveri, di questa delibera non c'è traccia. Traduco in altri termini, l'approvazione di
questa delibera, così come è stata scritta dall'Assessore Rolando e trasmessa al
Consiglio Comunale, ribadisco, nel silenzio della Maggioranza, se non negli interventi,
come dire, che hanno evocato cose che non ho capito in Commissione, di fatto
consentirebbe, se venisse approvata in questi termini, esattamente come è scritta, cioè,
se non venisse neanche emendata, la realizzazione di una residenza per anziani, di fatto,
ad appannaggio, come dire, potenzialmente dei soli ricchi. Allora, intendere il nostro
Piano Regolatore, il concetto di Servizio Pubblico nella concezione così larga, che è
sufficiente rispettare la previsione urbanistica attraverso l'incremento di dotazione di
servizi per gli anziani, senza garantire, come paradossalmente, anzi, è stato fatto con
chiarezza sull'altro cespite, che è la Nebiolo, una quota parte di tariffe calmierate, che
va, questa previsione del Consiglio Comunale nell'ottica di garantire un sistema
tariffario potenzialmente calmierato, ci pare un meccanismo di procedere
oggettivamente un po' spregiudicato, e dico spregiudicato perché è evidente che
l'interesse economico dalla procedura di alienazione sarà tanto più rilevante e appetibile,
quanto minori saranno i vincoli che il Consiglio Comunale metterà nella procedura di
gara, cioè, in altri termini, se il Consiglio Comunale mette i vincoli, faccio l'esempio
della residenza universitaria, del 51% di tariffa universitaria calmierata, il valore e
l'appetibilità economica dell'operazione sarà X. Se questi vincoli il Consiglio Comunale,
ed è sua prerogativa farlo, invece che fare il 51 li mette al 30%, l'operazione sarà più
allettante per il mercato. Stesso discorso riguarda la RSA, solo che la cosa che a noi ha
sorpreso moltissimo è che, mentre per la Residenza Universitaria i vincoli sono stati
messi, per l'RSA non sono stati messi, e la cosa, onestamente, ci lascia un pochino, ci
lascia un pochino perplessi. Come abbiamo avuto modo di dire, quindi, pur
condividendo l'impostazione metodologica di una corretta e positiva partnership
pubblico-privato, che è un modello organizzativo di erogazione dei servizi moderno,
attuale, e assolutamente in linea con quello che le precedenti Amministrazioni hanno
sempre provato a fare in un contesto politico decisamente più critico dell'attuale, quindi,
ribadisco, anche rivendicando, lo dico con franchezza, con un pizzico di orgoglio, non
tanto per quanto riguarda noi, ma anche per tutti quelli che hanno condiviso questa
impostazione, di fatto aver convinto culturalmente questa Città che questo è il modello
corretto, noi ne siamo molto contenti. Alle volte ho la sensazione che non vengano
comprese proprio le problematiche nella loro interezza o che non vengano divulgate in
questi termini, a differenza di quello che veniva fatto prima, però va bene così, voglio
essere positivo, e, come dire, se siamo riusciti a convincere le anime dei centri sociali, le
anime dei comitati studenteschi, tutte le anime, come dire, che per anni hanno spiegato
che quello era un modo per saccheggiare il diritto pubblico allo studio, ben venga,
abbiate la coerenza di farlo anche sul tema degli anziani, abbiate, in qualche modo,
almeno la parvenza, ecco, diciamo così, un qualche segnale politico che questo tema è
un tema che non riguarda solo il Partito Democratico, il Centro-Sinistra, ma che in
questo triplo salto carpiato culturale che avete fatto in questi anni, diciamo che si può
anche tornare un pelino indietro rispetto al libero mercato, cari Consiglieri del
Movimento 5 Stelle, cioè, adesso, con tutto il dovuto rispetto, noi siamo contenti che
tutti si sia arrivati a questa direzione, però, diciamo così, che ci sono anche, si può
leggermente vincolare l'interesse pubblico all'alienazione, cioè, non è impossibile,
onestamente, anzi, l'abbiamo sempre fatto e quindi in questo triplo salto carpiato
culturale fatto dal Movimento 5 Stelle in questi anni di governo, in cui sono diventati
più realisti del Re, ci siamo permessi di fare noi gli statalisti e noi i pericolosi
bolscevichi che, sostanzialmente, mettevano qualche piccolo impercettibile paletto,
qualche piccolo impercettibile paletto che, come certamente illustrerà meglio di me la
collega Tisi, ha la finalità di introdurre un principio vincolistico, guardate, magari
semplice, non ci siamo spinti tanto in là, giusto per dare il simbolo che almeno si faccia
un minimo finta, insomma di avere questo interesse, mettendo nell'emendamento che è
stato presentato e depositato, che almeno il 10% di questa SLP venga destinata, diciamo
così, a tariffa calmierata, la brutalizzo un po' così. Speriamo che lo accogliate, perché,
onestamente, davvero, ribadisco, pur capendo, come dire, l'istanza iperliberista, la piega
iperliberista che ha preso il Movimento 5 Stelle di Torino, se però, come dire, date un
piccolo segnale, ecco, che qualche barlume di vetro statalismo vi è rimasto, sono certo
che l'emendamento che prevede il 10% di SLP a tariffa calmierata troverà il vostro
consenso, davvero me lo auguro, più che altro per voi, non tanto per noi, e ovviamente
me lo auguro nell'interesse della Città.

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