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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Luglio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2018-02750
"EX GALOPPATOIO. PER ORA E' UN PASCOLARE" PRESENTATA IN DATA 29 GIUGNO 2018 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO.
Interventi
IMBESI Serena (Vicepresidente)
Passerei all'interpellanza del Capogruppo Tresso, la 02750 alla quale risponderà
l'Assessore Montanari:

"Ex Galoppatoio. Per ora è un pascolare"

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Prego, Assessore Montanari.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Magari fosse un pascolare naturale, eccetera, non lo è ancora, ma lo diventerà. Dunque,
Galoppatoio, eccolo qua. Allora, buonasera a tutte e tutti. L'interpellanza pone alcune
domande, dopo aver ricostruito correttamente diciamo il percorso col quale siamo
arrivati ad addivenire alla proprietà di quest'area ex Demanio e poi ci chiede quando
sono previsti gli interventi di manutenzioni, se si intende sviluppare un progetto di
fattibilità più articolato e se si intende avviare una gara di evidenza pubblica per
l'affidamento in concessione. Bene, queste sono le risposte, poi alla terza rispondo
magari io a braccio su una questione un po' più politica. "Per quanto riguarda la
situazione patrimonio arboreo gli interventi previsti al punto 1, si comunica che
l'apertura dell'ex Galoppatoio Militare del Meisino al pubblico richiede una fase
propedeutica di censimento e di monitoraggio dell'importante patrimonio arboreo,
attività che si è conclusa nelle scorse settimane e che ha permesso di arrivare a censire
850 alberi analizzati e valutati dai consulenti che operano per conto della Città di Torino
con l'obbiettivo di avere una fotografia approfondita e aggiornata del patrimonio. I dati
sono stati acquisiti dalla Città di Torino, c'è pertanto una cartografia aggiornata
dell'area, ad ogni albero è associata una scheda con tutte le informazioni identificative
generali comprese le condizioni fitostatiche derivanti e la valutazione di stabilità.
Trattandosi di un'area inserita in parco fluviale e a lungo abbandonata la situazione
degli alberi è abbastanza compromessa, le piante potenzialmente pericolose che
potrebbero costituire una fonte di rischio per l'utenza sono molte, ma gli interventi
saranno fatti in un'ottica conservativa e con un approccio naturalistico individuando
soluzioni adatte al contesto, ad esempio non toccando la vegetazione spontanea, i
boschetti, lasciando porzioni di tronco, i cosiddetti totem, per favorire i micro habitat e
con soluzioni di rilascio dei materiali in loco. Interventi sul patrimonio arboreo sono al
momento sospesi perché essendo l'ambito inserito in un'area protetta si decide di non
intervenire nel rispetto del periodo di nidificazione avifauna e presumibilmente le
operazioni inizieranno in tarda estate autunno. Per quanto riguarda il punto 2 per l'area
in questione sono previste due fasi di riqualificazione, la prima nel medio periodo con
risorse limitate a disposizione del Servizio Gestione Grandi Opere prevede la
realizzazione di un intervento di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza
dell'area e l'apertura al pubblico di una parte della stessa. Gli interventi avranno inizio a
partire ad ottobre, dureranno circa due-tre mesi. La seconda fase nel periodo più lungo
prevede in autunno l'attivazione di un tavolo di lavoro interdivisionale con associazioni,
Circoscrizioni ed eventuali altri soggetti interessati al fine di definire un programma di
trasformazione gestione finalizzata alla fruizione pubblica dell'area con finalità
naturalistiche. Per questa fase, che richiede un impegno economico importante
occorrerà reperire le risorse necessarie che al momento non ci sono". Per quanto
riguarda il punto 3, rilevo che parlare di un parco e di un'area protetta e naturalistica
come questa in termini di valorizzazione è proprio un concetto politicamente ed
economicamente dal mio punto di vista insostenibile; noi non stiamo parlando di
valorizzazione, perché valorizzazione nel nostro linguaggio, in una situazione di
capitalismo come la nostra, vuol dire semplicemente monetizzare, ricavare denaro da
qualche cosa, noi invece intendiamo utilizzare quest'area ai suoi fini e cioè ai fini di una
riqualificazione naturalistica, della possibilità di aprirla al pubblico e di farne quel
patrimonio di verde, di ossigeno, di ricreazione che è quello destinato per tutte le aree
verdi, in particolare per un'area di così alta qualità naturalistica ed ambientale come
quella di cui stiamo parlando. Quindi non ci sarà nessuna gara ad evidenza pubblica per
progetti di, ripeto, valorizzazione. Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Vice Sindaco. Prego, Consigliere Tresso.

TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore della risposta fornita, non che mi abbia
soddisfatto pienamente; tralascio l'etimologia della parola valorizzare che non comporta
necessariamente un concetto di monetizzare, avrei usato un altro termine, monetizzare
vuol dire creare valore, allora il valore è un concetto un pochino più ampio che può
essere interpretato soggettivamente come lei ha fatto, ma credo che sarebbe interessante
aprire una discussione, che però sia tale, perché, vede, Vice Sindaca, i suoi tavoli di
Agorà e i suoi tavoli sono sempre fatti un po' per parlare alla gente, ma poco per
ascoltare perché se lei davvero si mettesse in un'occasione di confronto e capire cosa
vuol dire valorizzare un'area come quella del Meisino che ricopre una superficie
interessante, caratterizzata da una forte naturalità, peraltro siamo in una zona a
protezione speciale, in un ambito perifluviale, ma siamo sempre in un ambito comunque
limitrofo urbano, quindi anche capire in che misura un'area da queste potenzialità così
elevate possa ben connettersi comunque con una fruizione anche, bene o male, di
un'area cittadina e di un ambito urbano, sarebbe un tema interessante. Quello che spiace
ulteriormente è ..., due cose che dico velocemente, una sono le tempistiche perché
comunque bisogna anche un pochino che questa Giunta impari a rispettare dei
programmi e delle tempistiche; sono passati più di due anni dalla sdemanializzazione
dell'area del Meisino. Io ho ricostruito volutamente con un certo dettaglio, forse anche
al limite essendo un po' pedante, quelle che sono state le varie fasi, proprio per dire che
comunque era gennaio del 2017 in cui siamo andati tutti insieme a fare il sopralluogo;
ora è passato un anno e mezzo; è di dicembre la delibera con cui si avvia un intervento
di manutenzione straordinaria. Lei ci dice, in questi otto mesi sono stati fatti comunque i
rilievi arborei, è stata prodotta una mappatura. Molto bene, ma mi ricordo che uno dei
primi punti che la delibera assegnava a seguito della mozione, peraltro presentata dal
Consigliere Mensio era quello di eliminare la rete di recinzione che delimita l'area
rispetto alla strada. Ma cosa è stato fatto di questo? Non è ancora stato dato avvio ai
lavori, perché? Lei su questo oggi non mi ha risposto. Secondo punto, è questo che mi
ha mosso a presentare questa interpellanza: nell'ambito della Commissione che abbiamo
svolto su tutt'altro tema, che era quello dell'agricoltura urbana del 14 giugno scorso, il
suo collega, l'Assessore Finardi, ci parla di un progetto per realizzare un parco gestibile.
Già il termine parco gestibile mi mette qualche dubbio in più invece sul concetto di
valorizzazione che mi è invece molto chiaro perché un parco che sia gestibile capiamo
cosa voglia dire, cioè è proiettato su una potenzialità anche economica, quella sì, di
essere gestita, forse, non lo so, e che il percorso è lungo e ci vorrà un annetto - io cito
proprio le parole testuali, mi sono andato a risentire la registrazione della Commissione.
Allora, che noi veniamo a sapere così en passant durante un'altra Commissione da un
Assessore che peraltro poco c'entra col tema della gestione del verde pubblico e se
vogliamo con gli aspetti anche di fruizione, eccetera, che è in essere un tavolo e che
avrà dei tempi lunghi e che è finalizzato a definire un concetto di parco gestibile mi
mette un pochino di ansia perché dico ma noi siamo al Consiglio Comunale, chi ci
informa di tutto ciò? Allora, oggi lei ci spiega che verrà avviato in autunno un tavolo di
lavoro con le associazioni, eccetera. Bene, forse meriterebbe un pochino che ce lo
spieghi prima anche a noi del Consiglio Comunale questo percorso visto che è un'area
importante, visto che è un'area che si contrappone al tanto vituperato progetto, per
esempio, del canale Michelotti, dell'area Michelotti perché questa era l'occasione di un
riscatto, veramente di un progetto tutto di quest'Amministrazione forte che restituisse al
pubblico ciò che era pubblico, ma anche concretamente che desse delle garanzie di poter
essere poi gestita. È un'area molto ampia. Allora, sappiamo quanti sono stati i tagli che
hanno interessato la gestione del verde pubblico; purtroppo negli ultimi sette anni sono
stati più del 50%, forse ancora di più, ma ben di più e sarebbe interessante anche su
questo avere i dati. Allora, io mi ricordo che proprio in occasione della visita che
facemmo quel gennaio, c'era il Comitato del Parco del Meisino, quindi non i palazzinari
che volevano realizzare al Meisino, che dissero: "Assessore, a noi va molto bene,
restiamo al pubblico, però siamo concreti, ci vogliono un po' di soldi per gestire",
proprio fu l'obbiezione che le fece il Presidente del Comitato del Meisino. Allora c'è
anche un patrimonio immobiliare, si disse che non era particolarmente di valore, quindi
si poteva anche in parte abbattere, in parte recuperare, ma c'è una progettualità su
questo, peraltro se si vuole rendere la disponibilità al pubblico bisogna anche essere in
sicurezza dal punto di vista che ci siano poi delle aree effettivamente fruibili senza che
ci siano dei pericoli oggettivi anche sotto il profilo statico degli edifici. Io, e chiudo, mi
limitavo a dire che valorizzare l'area una volta avendo ben chiaro un aspetto ricognitivo
su quelli che possono essere in funzione della localizzazione, in funzione dell'alto
valore di naturalità, in funzione di tutta una serie di elementi anche proprio di utilizzo di
quest'area volevo dire capire se c'erano delle attività compatibili, ma che ovviamente
non andassero - se poi mi sente, Vice Sindaca, mi fa piacere - che fossero delle attività
ovviamente compatibili, alcune erano state già presentate da parte dei privati,
l'Amministrazione ha ritenuto che non lo fossero; io francamente non ho approfondito,
ma probabilmente avevate le vostre buone ragioni. Ritengo che c'è tutta una serie di
attività che possono essere svolte se ha parlato per esempio di attività legate a
ippoterapia anziché come dire enfatizzare tutta un'area che ha già una vocazione con il
maneggio vicino al Parco del Meisino, ma chi l'ha detto che non sarebbero compatibili
con l'elemento di naturalità e di preservare questa naturalità e di tutelare tutte le aree
perifluviali? Io francamente, ma glielo dico così, ci fosse anche la possibilità, in una
zona come quella, di poter bere una bibita in una struttura che sia (incomprensibile),
eccetera, non la vedrei come un pugno nell'occhio anche se questo potrebbe generare
dei potenziali utili, ma se questi potenziali utili potessero essere anche le risorse per
poter mantenere quell'area al meglio, io francamente non la vedrei come una cosa
assolutamente da aborrire. Quindi io le chiederei gentilmente di venirci a spiegare,
prima di avviare tutti i discorsi di tavoli tecnici, eccetera, di venirci a spiegare cosa
davvero avete intenzione, chiederò quindi di fare una Commissione di approfondimento
sull'area del Meisino, spero che almeno i lavori, quelli che erano stati previsti, possano
partire a distanza di otto mesi, l'abbattimento della siepe, non ci sarò forse più tempo
prima della pausa estiva, ma a settembre velocemente chiederò di urgenza di fare una
Commissione sul tema. Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Sì, quindi prima di dare la parola al Vicesindaco che l'ha chiesa, ne ha facoltà,
l'Interpellanza 2750 del Consigliere Tresso sull'ex Galoppatoio è assegnata in VI
Commissione Consiliare per l'approfondimento e chiedo, Consigliere, se poi può
concordare col Presidente un eventuale sopralluogo in loco.
Mi pare di aver capito che ...

TRESSO Francesco
(INTERVENTO FUORI MICROFONO).

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
No, quindi VI più II Commissione Consiliare. Vice Sindaca, prego.

TRESSO Francesco
Anche perché se risponde Montanari immagino II.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Sì, volevo chiedere a Tresso sul termine valorizzare: Tresso, lei userebbe il termine
valorizzare per un ospedale? Dobbiamo valorizzare un ospedale; dobbiamo valorizzare
un carcere; dobbiamo valorizzare un edificio per la Magistratura; il Parco, i luoghi
naturali sono esattamente la stessa cosa, cioè sono servizi per i cittadini che non vanno
valorizzati, vanno riqualificati, vanno aperti al pubblico, vanno messi in ordine, vanno
tenuti bene, ma non vanno valorizzati, è su questo che io ho iniziato il mio intervento,
esattamente sulla contestazione di questo perché sotto questo tipo di argomentazione ci
sta che un parco può rendere soldi e allora ecco che lo chiudiamo, facciamo pagare un
biglietto, facciamo naturalmente bere le bibite e tutto il resto e facciamo una serie di
operazioni che nulla hanno a che fare, a mio avviso, con la gestione di un servizio
pubblico com'è un parco. Detto ciò, come ho detto, abbiamo iniziato le operazioni di
messa in sicurezza esattamente come detto, abbiamo iniziato le opere di messa in
sicurezza esattamente come ha detto censendo 850 alberi. Sì, sono le opere preliminari
della messa in sicurezza, la conoscenza del patrimonio arboreo, la conoscenza della
consistenza e dello stato dell'arte della situazione, esattamente l'inizio della messa in
sicurezza come lei, ingegnere, sa meglio di me. Dunque, abbiamo iniziato queste
operazioni esattamente come detto, andremo avanti con un tavolo di partecipazione
esattamente come detto ed è per quello che si è parlato di tavolo di lavoro
interdivisionale perché comprende questa tematica più Assessorati, comprende anche la
Circoscrizione e tutti i soggetti interessati. Quindi sulla discussione sulla possibilità di
riqualificare, aprire al pubblico, gestirlo nel modo più intelligente possibile, al limite
anche risparmiando qualcosa, nulla osta farci il baracchino delle bibite piuttosto che una
piccola attività che sia in sintonia con la sua principale destinazione: ad ossigeno,
biodiversità, accessibilità pubblica, culturale, eccetera, eccetera, nulla osta ovviamente.
Quello che invece osta è vedere, come ho visto io proprio all'inizio del mio mandato,
dei progetti che con tutte le cose che ci siamo detti nulla hanno a che fare, ma hanno a
che fare solo col tentativo di ricavare profitti da un'area naturalistica straordinaria
ricavando addirittura alberghi su palafitte o cose del genere. Tutto ciò non sarà fatto lì,
esattamente come al Parco Michelotti non è fatto lo zoo per pagare un biglietto per poter
gestire un parco pubblico. Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Bene, come già detto l'interpellanza 2750 è assegnata in VI Commissione più II.
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