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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Luglio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 25
MOZIONE 2018-02487
(MOZIONE N. 45/2018) "PIANO DI PROMOZIONE TURISTICA DEL RIONE BORGO DORA" PRESENTATA IN DATA 18 GIUGNO 2018 - PRIMA FIRMATARIA CANALIS.
Interventi
CANALIS Monica
Sì, grazie, Presidente. Borgo Dora è una perla di questa città, però una perla un po'
nascosta, potremmo dire una perla coperta da tante altre cose, dal degrado, dalle brutte
notizie, dalla brutta reputazione, ma resta una perla. La mozione ha la finalità di fare
una scommessa su questo pezzo di Torino e la scommessa è quella di credere nelle
potenzialità turistiche di questo territorio, senza rimuovere la consapevolezza dei
problemi che vi sono radicati e di crederci, stringendo un'alleanza con tutte quelle forme
di volontariato civico che hanno già dato la disponibilità a collaborare con la Città, per
rilanciare forme di turismo in questa parte della città. Diamo un po' di numeri, per
capire di cosa stiamo parlando. Borgo Dora, di fatto, fa parte geograficamente, del
centro storico di Torino, sia per la vicinanza, sia per la sua funzione storica. Borgo Dora
è un quartiere, è un rione molto antico, che sorgeva vicino alle mura esterne della città
nel medioevo, è qui che nacque l'industria conciaria, che fu la prima forma di
insediamento industriale di Torino, che precedette l'automotive, questo perché Borgo
Dora, appunto, è vicino al fiume Dora, quindi questa …, questi insediamenti
protoindustriali beneficiavano dell'acqua che il fiume forniva. In questa parte di Torino,
in pochi chilometri quadrati, nacque nell'800 il Balon, che è un mercato di scambio di
beni usati, di antiquariato, che è unico in Piemonte, forse unico in Italia per il suo
sviluppo e che porta ogni mese a Borgo Dora 50.000 visitatori e che ha ormai …,
coinvolge ormai 3.000 espositori e commercianti. In pochi chilometri quadrati a Borgo
Dora si sono sviluppate nell'Ottocento, all'inizio del Novecento, le opere dei Santi
Sociali torinesi, note in tutto il mondo, il Cottolengo, il Don Bosco a Valdocco, l'opera
Pia Barolo, oggi, più di recente, l'Arsenale della Pace con il Sermig. Solo al Sermig, per
dare anche qui dei numeri, passano e arrivano da altre parti d'Italia 45.000-50.000
visitatori ogni anno, che vengono a Torino per questa finalità specifica, non per altre
ragioni. Alla luce di queste caratteristiche, che sono uniche di Borgo Dora e che
custodiscono delle potenzialità, forse ancora inespresse, la mozione propone di partire
da queste potenzialità e svilupparle, cioè di impostare un vero e proprio piano di
promozione turistica, soprattutto intorno al filone antiquario, quindi sulla base della
presenza del Balon e del filone religioso sociale, approfittando della concentrazione di
tutte queste realtà che attraggono pellegrini e operatori sociali da tutto il mondo. Questa
mozione nasce anche da una proposta che è sorta spontaneamente dal territorio e che è
stata presentata alcuni anni fa all'Amministrazione Comunale, nel settembre 2016, in
questa proposta si lanciavano alcune sfide, quelle di valorizzare questo centro naturale
artigianale d'eccellenza, di coinvolgere i commercianti del territorio, le associazioni, i
comitati, le congregazioni religiose, in un maggior presidio di questa porzione di
Torino, per scacciare, ridurre, limitare il degrado, la microcriminalità, che purtroppo
oggi è molto forte, con la collaborazione dei cittadini e dei corpi intermedi stessi. Si
proponeva di promuovere teatro di strada, rievocazioni storiche, a costo zero per
l'Amministrazione, con il contributo di queste associazioni; di rendere Canale Molassi
una vera e propria promenade, tra l'altro anche approfittando del fatto che tra poche
settimane, nel mese di agosto, il Canale Molassi verrà completamente rifatto grazie al
contributo della Smart; di impostare una sorta di pacchetto turistico che attragga dei
turisti in questa parte di Torino, proprio sul filone antiquario e religioso; di rilanciare il
Cortile del Maglio; di riabilitare gli antichi mestieri che qua si sono sviluppati nel
tempo, come quello di rigattiere e di robivecchi, figure spesso scomparse dalla scena e
di farle conoscere ai giovani con dei laboratori, anche con il contributo della scuola per
artigiani restauratori del Sermig; di coinvolgere l'Associazione ASCOT, degli ex
docenti ed ex allievi dell'Istituto Conciario Baldrago, che si sta proponendo di
valorizzare la memoria storica conciaria di Torino, insomma, di mettere in rete questo
ricchissimo tessuto sociale e culturale per cambiare la faccia di Borgo Dora. Questa è la
scommessa, cambiare la faccia di Borgo Dora e cambiarla con il contributo del
volontariato civico, a costo zero per l'Amministrazione Comunale. I corpi intermedi …

CANALIS Monica
… le associazioni ci credono, hanno già dato la loro disponibilità all'Amministrazione,
oggi tocca a noi, che amministriamo la Città, non mettere ostacoli a questa disponibilità
e, anzi, farla nostra, rilanciarla a nostra volta. Il Consiglio oggi esprime un indirizzo,
chiaramente sarà poi la Giunta a dover scrivere questo piano e realizzarlo
concretamente, ma credo che già il passaggio di un investimento forte da parte di noi
Consiglieri, sia un primo passo per dimostrare che questa scommessa non è velleitaria,
ma è possibile, da un quartiere degradato farlo diventare un quartiere turisticamente
attrattivo ed appetibile.

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