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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Luglio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 20
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-02871
SERVIZIO DI TESORERIA. APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE PER L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI TESORERIA, AI SENSI DELL'ARTICOLO 210 T.U.E.L. - PERIODO: 1 GENNAIO 2019 - 31 DICEMBRE 2022.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Riconosco all'Assessore l'attenzione che ha voluto dedicare alle osservazioni in
Commissione e il fatto di aver provato con gli emendamenti ad accogliere le
preoccupazioni che erano state espresse. In particolare, però, io intendo ribadire due
elementi che credo debbano essere particolarmente sensibili, in quanto tali, sottoposti
all'attenzione del Consiglio Comunale. Il primo elemento, tra affidamenti a seguito di
avvisi pubblici e proroghe, credo che la nostra Tesoreria abbia avuto lo stesso gestore
del Servizio di Tesoreria senza soluzione di continuità dal 1983 ad oggi, credo di non
sbagliare, ma, se sbagliassi la data, sono lieta di essere corretta, certo, non confondo il
fatto che siamo stati a lungo con lo stesso gestore del Servizio di Tesoreria. La seconda
osservazione riguarda il fatto che, come abbiamo avuto modo di approfondire in sede di
Bilancio di Previsione 2018, la nostra Città ad ogni anno finanziario si trova esposta a
far fronte ad una serie di restituzioni dovuti ai tassi di interesse, che riguardano
mediamente tre grandi blocchi, uno: sono gli interessi sui mutui, il secondo: sono i
pagamenti dei derivati, e il terzo: sono gli interessi sulle anticipazioni di Tesoreria
dovuta alla crisi di liquidità dell'Amministrazione Comunale, contemporaneamente alla
necessità di far fronte alle spese fisse e a tutti i crediti nei confronti dei prestatori di
servizio. Che il tasso di interesse imposto dalla Tesoreria, dal gestore del servizio di
Tesoreria, sia molto elevato è, credo, un'osservazione tanto ovvia da non dover essere
ulteriormente motivata. Quindi, in questa fase in cui stiamo approvando lo schema di
convenzione per l'affidamento, due dovrebbero essere le preoccupazioni, la prima, di
verificare la possibile esistenza all'interno degli eventuali candidati di una reale
possibilità di competizione, di concorrenza. Adotto, evidentemente, il linguaggio tipico
delle situazioni di mercato, per il quale la concorrenza dovrebbe essere considerata un
valore, ma in questa fattispecie, non abbiamo assistito negli anni alla possibilità di un
confronto oggettivo su candidature diverse e su proposte più o meno vantaggiose nei
confronti dell'Amministrazione, ma, purtroppo, nella condizione di ricevere un'unica
proposta e a quella doversi affidare. Quindi, la prima preoccupazione è la seguente, non
poteva formalmente essere anche preventivata la fattispecie della condizione di un unico
offerente e quindi la possibilità di valutare, già da questa fase, quale potesse essere il
comportamento successivo dell'Amministrazione? Noi siamo di fronte ad una situazione
in cui il soggetto che avvia l'Avviso Pubblico si mette nelle condizioni di dover sperare
che ci siano più offerte, ma non dice come si comporterà laddove l'offerta fosse unica e,
laddove unica, anche con clausole, eventualmente, non così favorevoli quali noi
desidereremmo, e questa è la prima osservazione. La seconda osservazione è quella che
riguarda la possibilità di regolare in un rapporto tra le parti i tassi di interesse, nel senso
che chi parla, come ha già detto in Commissione, avrebbe preferito un atteggiamento
più autorevole della committenza, cioè noi, cioè il Comune di Torino, nel definire il
range entro il quale valutare i tassi di interesse sostenibili e ragionevoli per l'Ente
Comunale. Noi abbiamo introdotto una formula, per me, ancora troppo generica. Viene
detto, ci è stato spiegato, che di fronte a un atto di questa natura, che viene
obbligatoriamente sottoposto al Consiglio, ma altrettanto obbligatoriamente deve avere
una regia prevalentemente tecnica, non è possibile offrire al Consiglio Comunale una
ingerenza così ampia quale quella di determinare le caratteristiche sulle quali si
andranno a valutare le offerte. Tuttavia, continuo a esprimere la preoccupazione rispetto
al fatto che la nostra Città, ogni anno, se non sbaglio, ma anche qui credo di non
sbagliare, sostiene circa 13 milioni di interessi passivi per le anticipazioni di cassa,
dovute alla cronica mancanza di liquidità. Quali elementi di tutela, quindi, per non
trovarsi nella condizione che un ipotetico, unico offerente, introduca ipotetici tassi di
interesse, altrettanto dolorosi, quanto quelli che abbiamo qui subìto? La formula che
l'Amministrazione ci propone è quella che viene ritenuta l'unica possibile in questa fase
di discussione, io sul piano giuridico, evidentemente, non mi intrometto, certo che resto
perplessa di un rapporto di forza che mi sembra, francamente, asimmetrico tra l'Ente
Pubblico, tra i maggiori degli enti pubblici di questo territorio, che deve cercare la
propria Tesoreria e coloro che faranno le offerte, sapendo che, peraltro, agiamo in un
quadro in cui i Tesorieri sono, forse gli stessi per più livelli istituzionali, anche qui
credo di non sbagliare, lo sono stati finora per il Comune, contemporaneamente, per la
Regione. Quindi ancorché la delibera sia stata accurata e volta alla ricerca del massimo
del consenso del Consiglio Comunale, ho ancora delle riserve e delle perplessità, e
quindi il mio voto sarà di astensione.

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