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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Luglio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 20
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-02871
SERVIZIO DI TESORERIA. APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE PER L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI TESORERIA, AI SENSI DELL'ARTICOLO 210 T.U.E.L. - PERIODO: 1 GENNAIO 2019 - 31 DICEMBRE 2022.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei al punto successivo, il numero 8 del nostro ordine del giorno, avente ad
oggetto:

"Servizio di Tesoreria. Approvazione schema di convenzione per l'affidamento del
servizio di Tesoreria, ai sensi dell'articolo 210 T.U.E.L. - periodo: 1° gennaio 2019 - 31
dicembre 2022"

VERSACI Fabio (Presidente)
Lascio la parola all'Assessore Rolando per l'illustrazione. Ci sono anche 7
emendamenti di Giunta, prego.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Sì. Allora, io intanto inizio dicendo che questo affidamento di servizio è di particolare
importanza per la Città, perché intanto forse è la prima volta dopo tanti anni che si può
ricorrere alla gara aperta con … prevista dalla normativa internazionale e quindi si
potrebbe anche ottenere qualche risultato migliore in termini di partecipazione. Per
favorire questo discorso, questo servizio verrà affidato, come è stato discusso anche
ampiamente in Commissione, e poi lo commenterò anche citando gli emendamenti,
intanto, per un periodo che è stato ritenuto congruo anche dalla discussione avvenuta in
Commissione, ridotto, quindi di quattro anni senza rinnovo; secondo, viene fissato con
un indirizzo all'offerta economicamente più vantaggiosa, anche qui è stata disciplinata
in un modo diverso un po' dal passato, dove, esclusivamente, si era pensato soltanto al
tasso di offerta e non altre condizioni, che vedremo poi, che sono state inserite sempre
nella discussione e, ultimo elemento, tutti i temi che riguardano gli aspetti che
caratterizzano l'offerta, verranno definiti con un benchmark di analisi, fatta simile per
enti che hanno le stesse problematiche della Città di Torino. Ricordo a tutti che la Città
di Torino usa, è un utilizzatore di anticipazione di Tesoreria, nella delibera viene anche
citato cosa è stato pagato nell'anno precedente per gli interessi passivi, dovuto
all'utilizzo e, anche se abbiamo in previsione una discesa dell'utilizzo nel tempo, questo
è comunque l'elemento basilare. L'altra connotazione caratteristica è l'elevato numero di
transazioni che afferiscono alle realtà comunali di dimensione significativa, come città
di primaria importanza. Alla luce di questo discorso, ringrazio per quello che è avvenuto
in Commissione, dove sono stati sviluppati i temi che poi ripercorro negli emendamenti.
Il primo tema è, l'ho già detto prima, la durata di quattro anni con decorrenza dal 1°
gennaio al 31 dicembre e con la possibilità, con l'inserimento della clausola possibile di
rinegoziazione del tasso. Ricordo che il tasso di negoziazione è fatto da due
componenti, l'Euribor, a 6 mesi, più, che quindi è un tasso variabile, più lo spread. Su
questo tema viene definito, cosa che per esempio è capitato nell'ultimo periodo di
cinque anni, che se qualora si manifestassero possibili tassi di spread insignificativi, in
cambiamento, sia possibile rinegoziarli. Questo lo dice, lo abbiamo previsto con
l'emendamento numero 1, l'altro tema che è la forfetizzazione delle spese, viene lasciata
a cura degli Uffici, la valutazione quantitativa. L'emendamento 3 è quello che identifica
la massimizzazione, l'economicità e la convenienza dell'affidamento, introducendo un
tasso riferito al tasso di interesse passivo a carico dell'ente e prevedendo anche qui la
clausola di rinegoziazione nella convenzione. L'emendamento 4 è l'inserimento delle
espressioni del parere favorevole sulla regolarità tecnica, a cura del Settore Appalti
Economato e quindi la gestione dell'intera operazione da parte dello stesso.
L'emendamento 5 è quello che recepisce nell'allegato la durata della convenzione.
L'emendamento 6 toglie un richiamo arcaico che nel tempo nessuno ha mai cambiato,
che era quello di imporre che gli istituti che partecipano alla gara avessero degli uffici a
una distanza non superiore a 500 metri dalla sede della Direzione Risorse Finanziarie,
che è sostituito col territorio cittadino. E poi l'emendamento 7, che è l'ultimo, che è
quello che richiama nella convenzione il corrispettivo per le transazioni. Aggiungo che
tutte queste tematiche, durata, modalità, eccetera, dovrebbero avere un effetto che è già
stato testato da dei rumors, nel senso di consentirci di avere più di un ente che
concorrerà, cosa che nel passato, invece, non era mai avvenuta. Se ci sono altre
richieste, sono a disposizione per fornire altre informazioni.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Assessore. Capogruppo Artesio, ne ha facoltà per dieci minuti.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Riconosco all'Assessore l'attenzione che ha voluto dedicare alle osservazioni in
Commissione e il fatto di aver provato con gli emendamenti ad accogliere le
preoccupazioni che erano state espresse. In particolare, però, io intendo ribadire due
elementi che credo debbano essere particolarmente sensibili, in quanto tali, sottoposti
all'attenzione del Consiglio Comunale. Il primo elemento, tra affidamenti a seguito di
avvisi pubblici e proroghe, credo che la nostra Tesoreria abbia avuto lo stesso gestore
del Servizio di Tesoreria senza soluzione di continuità dal 1983 ad oggi, credo di non
sbagliare, ma, se sbagliassi la data, sono lieta di essere corretta, certo, non confondo il
fatto che siamo stati a lungo con lo stesso gestore del Servizio di Tesoreria. La seconda
osservazione riguarda il fatto che, come abbiamo avuto modo di approfondire in sede di
Bilancio di Previsione 2018, la nostra Città ad ogni anno finanziario si trova esposta a
far fronte ad una serie di restituzioni dovuti ai tassi di interesse, che riguardano
mediamente tre grandi blocchi, uno: sono gli interessi sui mutui, il secondo: sono i
pagamenti dei derivati, e il terzo: sono gli interessi sulle anticipazioni di Tesoreria
dovuta alla crisi di liquidità dell'Amministrazione Comunale, contemporaneamente alla
necessità di far fronte alle spese fisse e a tutti i crediti nei confronti dei prestatori di
servizio. Che il tasso di interesse imposto dalla Tesoreria, dal gestore del servizio di
Tesoreria, sia molto elevato è, credo, un'osservazione tanto ovvia da non dover essere
ulteriormente motivata. Quindi, in questa fase in cui stiamo approvando lo schema di
convenzione per l'affidamento, due dovrebbero essere le preoccupazioni, la prima, di
verificare la possibile esistenza all'interno degli eventuali candidati di una reale
possibilità di competizione, di concorrenza. Adotto, evidentemente, il linguaggio tipico
delle situazioni di mercato, per il quale la concorrenza dovrebbe essere considerata un
valore, ma in questa fattispecie, non abbiamo assistito negli anni alla possibilità di un
confronto oggettivo su candidature diverse e su proposte più o meno vantaggiose nei
confronti dell'Amministrazione, ma, purtroppo, nella condizione di ricevere un'unica
proposta e a quella doversi affidare. Quindi, la prima preoccupazione è la seguente, non
poteva formalmente essere anche preventivata la fattispecie della condizione di un unico
offerente e quindi la possibilità di valutare, già da questa fase, quale potesse essere il
comportamento successivo dell'Amministrazione? Noi siamo di fronte ad una situazione
in cui il soggetto che avvia l'Avviso Pubblico si mette nelle condizioni di dover sperare
che ci siano più offerte, ma non dice come si comporterà laddove l'offerta fosse unica e,
laddove unica, anche con clausole, eventualmente, non così favorevoli quali noi
desidereremmo, e questa è la prima osservazione. La seconda osservazione è quella che
riguarda la possibilità di regolare in un rapporto tra le parti i tassi di interesse, nel senso
che chi parla, come ha già detto in Commissione, avrebbe preferito un atteggiamento
più autorevole della committenza, cioè noi, cioè il Comune di Torino, nel definire il
range entro il quale valutare i tassi di interesse sostenibili e ragionevoli per l'Ente
Comunale. Noi abbiamo introdotto una formula, per me, ancora troppo generica. Viene
detto, ci è stato spiegato, che di fronte a un atto di questa natura, che viene
obbligatoriamente sottoposto al Consiglio, ma altrettanto obbligatoriamente deve avere
una regia prevalentemente tecnica, non è possibile offrire al Consiglio Comunale una
ingerenza così ampia quale quella di determinare le caratteristiche sulle quali si
andranno a valutare le offerte. Tuttavia, continuo a esprimere la preoccupazione rispetto
al fatto che la nostra Città, ogni anno, se non sbaglio, ma anche qui credo di non
sbagliare, sostiene circa 13 milioni di interessi passivi per le anticipazioni di cassa,
dovute alla cronica mancanza di liquidità. Quali elementi di tutela, quindi, per non
trovarsi nella condizione che un ipotetico, unico offerente, introduca ipotetici tassi di
interesse, altrettanto dolorosi, quanto quelli che abbiamo qui subìto? La formula che
l'Amministrazione ci propone è quella che viene ritenuta l'unica possibile in questa fase
di discussione, io sul piano giuridico, evidentemente, non mi intrometto, certo che resto
perplessa di un rapporto di forza che mi sembra, francamente, asimmetrico tra l'Ente
Pubblico, tra i maggiori degli enti pubblici di questo territorio, che deve cercare la
propria Tesoreria e coloro che faranno le offerte, sapendo che, peraltro, agiamo in un
quadro in cui i Tesorieri sono, forse gli stessi per più livelli istituzionali, anche qui
credo di non sbagliare, lo sono stati finora per il Comune, contemporaneamente, per la
Regione. Quindi ancorché la delibera sia stata accurata e volta alla ricerca del massimo
del consenso del Consiglio Comunale, ho ancora delle riserve e delle perplessità, e
quindi il mio voto sarà di astensione.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Bene, grazie, grazie, Capogruppo Artesio. Inviterei i Consiglieri Comunali, Consigliere
Iaria, grazie. Consigliere Lo Russo, prego.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. La delibera che il Consiglio si appresta a votare è una delibera
estremamente importante, perché, ovviamente, tocca uno dei nodi cruciali dell'assetto
finanziario del Comune, che riguarda il tema della cassa e, conseguentemente, sotto
questo profilo, siamo assolutamente soddisfatti dell'atteggiamento politico assunto
dall'Assessore Rolando, nell'aver recepito alcune delle osservazioni, a suo modo di
vedere, migliorative, che abbiamo avuto modo di esprimere in Commissione, riguardo,
non tanto, non solo la delibera, quanto piuttosto l'allegato 1 e c'è lo schema di
convenzione. Gli emendamenti presentati dall'1 al 7, vanno, pertanto, nella direzione da
noi auspicata in sede di Commissione e cioè quella di ridurre la durata della gara da otto
anni ipotetici, comunque, a non più di quattro. Sull'emendamento 2 io chiedo una
precisazione formale a verbale all'Assessore, il senso della considerazione che feci in
Commissione, relativamente al compenso forfettario da riconoscere al concessionario,
quantificato in deliberazione a 200.000 euro, in realtà era quella di individuare anche il
compenso forfettario come oggetto della eventuale offerta tecnica e non solo ed
esclusivamente lo spread, di cui dirò dopo. Pertanto, chiederei, visto che l'emendamento
per come è formulato, espunge il valore unitario dall'impegnativa della deliberazione,
lasciando, credo, agli uffici la valutazione tecnica del bando di gara, chiederei però
all'Assessore Rolando di precisare che, sotto questo profilo l'intendimento è quello di
considerare anche il valore del corrispettivo come elemento di valutazione dell'offerta
economicamente più vantaggiosa, questo era il senso dell'obiezione che feci in
Commissione. Per quanto, invece, riguarda, sostanzialmente, l'elemento cruciale di
questa questione, ci convince la formulazione presentata della clausola che consente di
rinegoziare periodicamente lo spread, in quanto il momento di così forte tensione
finanziaria da parte del Comune, e avendo il Comune, storicamente, perlomeno col
concessionario uscente, avuto più generi di rapporti in termini finanziari, essendo il
medesimo soggetto bancario contemporaneamente erogatore del servizio di Tesoreria e
partner. Cito, ad esempio, il Bilancio di Previsione approvato da voi, che prevede,
addirittura, una sponsorizzazione, se non erro, di 5 milioni, una cosa di questo tipo,
quindi un soggetto in capo, voglio dire, che, nelle partite di dare avere, può essere in
qualche modo un partner. Allora, credo che, in questo senso, mi sembra sia stato colto
lo spirito dell'osservazione fatta in Commissione, credo che prevedere esplicitamente
una clausola che consente periodicamente, annualmente, e poi vedremo se annualmente,
semestralmente, quello ovviamente, sarà compito degli uffici, la rinegoziazione di uno
spread che, oggettivamente, oggi è esorbitante, perché 3,9% di tasso di interesse è
davvero, completamente, fuori mercato e ci pare andare in questa direzione. Ringrazio
anche dell'aver accolto l'esigenza, sia sotto il profilo formale, ma anche sotto il profilo
sostanziale, di vedere sottoscritta la deliberazione, non solo dal Direttore delle Risorse
Finanziarie, dalla Dirigente, ma anche competente del servizio, ma anche da parte della
Dirigente dell'Area Appalti, in quanto noi oggi licenziamo un atto che poi dovrà,
evidentemente, avere una coerenza rispetto al Codice Appalti, che, evidentemente, su un
caso di questo tipo non è così banale dal punto di vista della gestione. Ringrazio, altresì,
per quanto riguarda il contenuto degli emendamenti, di avere espunto, o meglio,
modificato quella che lei ha definito essere una previsione arcaica, e cioè che l'Istituto
Bancario avesse una sede a 500 metri da Palazzo di Città, che, diciamo così, per una
gara europea, da decine di milioni di euro, nel 2018, aveva, come dire, qualche
connotazione, se vogliamo anche, come dire, che si prestava ad una facile ironia, ecco,
in questi termini, per cui, da questo punto di vista apprezziamo lo sforzo. Per queste
ragioni, alla valle dell'eventuale approvazione degli emendamenti, non avremmo
difficoltà a votare favorevolmente al provvedimento. Mi si consenta solo una battuta,
tutta politica, per la Consigliera Artesio, che ha posto con franchezza alcune delle
questioni, che riguarda un pochino il modello operativo. Consigliera Artesio, in questo
momento il dibattito politico nazionale finanziario riguardo al ruolo che deve avere
Cassa Depositi e Prestiti è l'oggetto, uno degli oggetti principali di questo governo, del
Movimento 5 Stelle, leggiamo dalle cronache che ci sarebbe l'intenzione di intervenire
sul salvataggio di Alitalia, di una Cassa Depositi e Prestiti che agisce come sostanziale
banca, forse mi rivolgo più che altro ai grillini presenti, varrebbe la pena fare una
riflessione in ordine anche ai servizi di Tesoreria degli Enti Locali, in quanto, come ben
noto, forse in maniera molto meno speculativa, dal punto di vista del ritorno finanziario,
anche il Servizio di Tesoreria degli Enti locali può essere un elemento certamente
remunerativo. Questo lo dico perché, mi viene una battuta, oggi, sul mercato, è difficile
trovare tassi di rendimento di investimenti pari al nostro, cioè a 3,9%, che producono un
incoming finanziario citato in delibera, di 12-13 milioni di euro di liquidità annuo e
forse, visto che siete al Governo e visto che, come dire, da questo punto di vista, siete
particolarmente proattivi nel mettere le vostre zampe, in senso positivo, lo dico, sul
Tesoretto di Cassa Depositi e Prestiti, facendola diventare la banca del Paese, da questo
punto di vista, forse, più che altre operazioni un pochino fantasiose di politica
industriale, piuttosto che di speculazione immobiliare, piuttosto che di altre questioni,
forse uno dei ruoli che, come dire, a questo Paese potremmo dare veramente coerente
con l'impostazione pubblica o parapubblica di Cassa Depositi e Prestiti potrebbe proprio
essere quello di fornire la provvigione finanziaria per i servizi di Tesoreria. Questo ve lo
consegno, perché nelle vostre, non vostre di Sala Rossa, vostre politiche, di Movimento
5 Stelle, elucubrazioni sul futuro di CDP, credo che questo possa essere un elemento e
una riflessione, coglietelo come un suggerimento costruttivo che, alla luce di questa
deliberazione, può arrivare nelle stanze dell'attuale Vicepremier, che ha iniziato a
frequentare anche le nostre, di stanze, per questioni, riunioni di Maggioranza Consiliari,
quindi potreste, suggerimento, invitare nuovamente Di Maio qui a fare una riunione di
Maggioranza con voi e provare a suggerire a Di Maio questa chiave evocativa sul ruolo
futuro di Cassa Depositi e Prestiti. Se lo convocate voi o lo convoca la Sindaca
Appendino, a noi non riguarda, questo è un problema tutto vostro e, conseguentemente,
ve lo lasciamo.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Bene, grazie, Capogruppo. Io non ho altri iscritti a parlare, quindi chiuderei il dibattito
con l'Assessore Rolando, prego, Assessore.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Peraltro l'idea è sicuramente interessante e stimolante. Allora, come ho detto prima sul
tema che riguarda la profetizzazione delle spese, gli uffici verificheranno se l'importo
forfettario possa essere inserito nella valutazione di convenienza economico-finanziaria
e faranno le valutazioni adeguate al riguardo, anche se noi ci siamo dimenticati di
accennare questa cosa nell'emendamento. Dopodiché diventa un elemento, anche lui, di
valutazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Bene, grazie. Passiamo quindi alla prima votazione, l'emendamento …, Capogruppo Lo
Russo, ha chiesto la parola. Abbia pazienza solo un attimo. Si deve prenotare, prego.

LO RUSSO Stefano
Alla luce della spiegazione fornita a verbale dall'Assessore, comunico che sul testo
dell'emendamento, così come formulato, su quell'emendamento, il voto del Partito
Democratico sarà di astensione.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Bene, apriamo quindi la votazione. Come finisce qua? 2871. Bene, apriamo la
votazione. Prego, Consiglieri, votate. Emendamento numero 1 a firma Rolando.
I Consiglieri hanno votato? Chiudiamo la votazione.
Vi chiedo di rivotare, cortesemente, l'emendamento numero 1, prego, Consiglieri,
votate.
I Consiglieri hanno votato? Bene.
26 favorevoli, 2 astenuti, l'emendamento numero 1 è approvato.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo, quindi, alla votazione dell'emendamento numero 2, sempre della Giunta.
Non ho iscritti a parlare, prego, Consiglieri, votate.
I Consiglieri hanno votato? Bene, chiudiamo la votazione.
24 favorevoli, 7 astenuti, anche l'emendamento numero 2 della Giunta è approvato.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo, quindi, alla votazione dell'emendamento numero 3, sempre a firma di Sergio
Rolando. Prego, Consiglieri, votate.
Se i Consiglieri hanno votato, chiudiamo la votazione.
29 favorevoli, 2 astenuti, anche l'emendamento numero 3 della Giunta è approvato.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Sull'emendamento numero 4, se non ci sono contrari, io darei il medesimo esito.
Nessuno si oppone, bene.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Sull'emendamento numero 5, chiederei il medesimo esito, se nessuno si oppone. Lo
stesso esito è dato anche all'emendamento numero 5.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
L'emendamento numero 6, sempre a firma di Rolando, darei il medesimo esito, nessuno
si oppone.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
L'ultimo, l'emendamento numero 7, sempre a firma dell'Assessore Rolando. Prego,
Consiglieri, votate.
I Consiglieri hanno votato? Bene, i Consiglieri hanno votato, quindi chiudiamo la
votazione sull'emendamento numero 7.
Con 23 favorevoli e 6 astenuti, l'emendamento numero 7 è approvato.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Chiedo al Consiglio Comunale, quindi, di esprimersi sulla deliberazione così come
emendata. Prego, Consiglieri, votate.
Bene, se i Consiglieri hanno votato, chiudiamo la votazione sulla deliberazione così
come è stata emendata dall'Aula.
Con 28 favorevoli e 4 astenuti, la deliberazione è approvata.
C'è da rettificare una mia votazione sull'emendamento numero 7, dove era prevista
l'astensione da parte del Presidente.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto.
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