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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Luglio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 15
INTERPELLANZA 2018-02768
"CAVALLERIZZA DIMENTICATA" PRESENTATA IN DATA 2 LUGLIO 2018 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Il prossimo punto all'Ordine del Giorno, scusate, è un'Interpellanza Generale avente ad
oggetto:

"Cavallerizza dimenticata"

VERSACI Fabio (Presidente)
I firmatari sono il Capogruppo Tresso ed altri, risponde l'Assessore Rolando. Aspetti,
Assessore. Prego.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Chiedo scusa, buongiorno. Allora, questa interpellanza pone sei quesiti, tre
precisamente il 2, il 5 e il 6 sono in qualche modo di competenza residuale del
patrimonio ed io provvederei a dare una sintesi soprattutto per quanto riguarda il punto
2 delle verifiche fatte, poi relazionerei sul punto 5 e 6, poi cederei invece la parola al
Vice Sindaco Montanari e non ricordo chi anche ... E anche all'Assessore Giusta per le
altre domande. Per quanto riguarda le utenze, allora, lascerò poi copia della
documentazione, sia le utenze di riscaldamento, energia elettrica ed acqua hanno tutte
delle intestazioni tranne un caso che gli attuali contatori sono tutti numerati non sono
intestati alla Città. Sono intestati per il riscaldamento all'Università, per quanto riguarda
l'energia elettrica all'associazione Euro3, per quanto riguarda l'acqua ci sono diverse
intestazioni, quasi tutte sono utilizzate dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri e vengono
recuperate dall'Area Patrimonio. Comunque il documento che lascerò specifica, per
ogni utenza, tutte queste determinazione. C'è un'unica utenza intestata alla Città, la
0010139788, se non ho sbagliato, che ha ... No, no, è quella, che ha un problema di
consumi sui quali c'è un'anomalia ... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Allora,
io faccio prima a leggerla tutta, almeno faccio che leggerla tutta ... (INTERVENTO
FUORI MICROFONO).

VERSACI Fabio (Presidente)
È chiaro, se può rileggerla.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Io posso anche farle avere il documento.

VERSACI Fabio (Presidente)
Se vuole farlo avere, ovviamente si. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). È chiaro,
è chiaro, è chiaro, poi dopo se vuole far avere la nota, se è possibile, intanto anche il
Vice Sindaco Montanari vuole fare un'integrazione sul tema, quindi prego, continui.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Allora, sulla base dei dati in possesso del Servizio Controllo Utenze risulta quanto
segue: riscaldamento, c'è un contatore metano intestato alla Città a servizio del
fabbricato dove sono siti la Polizia di Stato e i Carabinieri di via Verdi 11 con due
sottostazioni. Il costo sostenuto dalla Città nell'anno 2017 è di 39.950,36 i costi
anticipati dalla Città per competenza sono recuperati dall'area patrimonio nei confronti
di Polizia di Stato e Carabinieri, questo riscaldamento. Poi ci sono due contatori ...

VERSACI Fabio (Presidente)
No, scusate, scusate ...

ROLANDO Sergio (Assessore)
Io non so, io faccio quello che volete.

VERSACI Fabio (Presidente)
No, aspetti, Assessore, facciamo così, facciamo parlare l'Assessore, poi dopo c'è anche
il Vice Sindaco che vuole integrare, poi si potranno fare delle domande e loro
risponderanno.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Cioè penso che non sfugga a nessuno che la Cavallerizza è una situazione dove ci sono
tre-quattro proprietà, due o tre utilizzatori di cui uno o due pacifici, mi riferisco
all'Università da una parte, ai Carabinieri e alla Polizia di Stato dall'altra e c'è una
situazione che deriva dal tempo che è complessa. Io continuo nella lettura della
rilevazione che è stata fatta dagli uffici: "Per quanto riguarda il riscaldamento ci sono
due matricole di contatori non intestati alla Città e che risultano chiusi e piombati alla
data. Esiste poi un contatore intestato all'Università che paga regolarmente. Energia
elettrica, esiste intestato alla Città un servizio di parti comuni del fabbricato di via Verdi
11, il costo sostenuto di 4.668,27 euro, i costi sono anche anticipati dalla Città, ma
recuperati dall'Area Patrimonio, dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri. Esiste un
contatore un tempo intestato alla Città, al servizio del fabbricato di via Verdi 9, è stato
dismesso in data 26 aprile 2016. Poi esistono dei contatori intestati alla Polizia di Stato,
ai Carabinieri e all'Università e uno intestato all'Associazione Euro3, sempre per
l'energia elettrica, anche qui tutti i costi sono recuperati da questi Enti, dall'Area del
Patrimonio. Acqua. L'acqua è una situazione complicatissima, c'è un'utenza intestata
alla Città su via Verdi 11, il costo è di 335 euro, il recupero viene effettuato nei
confronti della Polizia e dei Carabinieri. Esiste un'altra utenza, numero di presa nove
cifre con una bocca antincendio intestato alla Città servizio fabbricato di via Verdi 9, il
costo è di 322,16 - mi riferisco sempre al 2017 - non è recuperabile poiché non è a
servizio di porzioni di fabbricato su cui insistono concessioni patrimoniali, ma a parere
degli uffici necessario per mantenere in sicurezza l'immobile anche in considerazione
dell'ubicazione dello stesso. Utenza 0010132126 intestata alla Città costo per il 2017 di
889,72 euro, anche qui costi anticipati dalla Città recuperati dall'Area Patrimonio nei
confronti di Polizia di Stato e Carabinieri. Utenza 0010132106 intestato alla Città a
servizio della centrale termica del fabbricato sito in via Verdi 11, il costo è di 9,44 euro
per tutto il 2017, un metro cubo di consumo costi anticipati dalla Città, è a carico
tramite il patrimonio della Polizia di Stato e dei Carabinieri. Utenza 0010139788, anche
questo intestato alla Città al servizio del fabbricato sito in via Verdi 9. Sottesa all'utenza
c'è un contatore che registra i consumi dell'Associazione Euro3, i quali per competenza
sono recuperati dall'Area Patrimonio nei confronti della medesima Associazione Euro3.
Sotto alla medesima utenza esiste un contatore, 00367159, che da ultimo sopralluogo
risulta chiuso. Il costo sostenuto dalla Città è stato di euro 11.756 euro a fronte di un
consumo di 21.650 metri cubi. Relativamente a questo importo l'associazione Uni3 ha
registrato un consumo di 115 metri cubi pari a circa 150 euro. Gli uffici hanno
riscontrato un'evidente anomalia che potrebbe anche essere riferita ad una perdita di
sistema, ma informalmente è stato comunicato al patrimonio che su queste utenze è in
corso un'indagine, punto. Utenza 0010139774 numero di presa 0010027639 intestato
alla Città a servizio di un rubinetto posto nel cortile del fabbricato di via Verdi 9. Il
costo è di 10,65 euro a fronte di un consumo di quattro metri cubi; il contatore con
matricola 161205018 è intestato all'Università. In relazione al punto 5 la Città con le
coperture attivate è titolare dei rapporti assicurativi concernenti all'area oggetto di
interpellanza, quindi tutta l'assicurazione è a carico della Città. Infine con riferimento al
punto 6, CCT S.r.l. non ha mai emesso obbligazioni, ma ha contratto un finanziamento
con le banche finanziatrici Intesa S.p.A. ed Unicredit S.p.A. per la provvista del
corrispettivo in relazione alla Città per l'acquisto dell'intero Secondo Portafoglio di
cartolarizzazione mediante scrittura privata autenticata dal dr. Ganelli in data 30
dicembre 2010 repertorio 20446. Tale Secondo Portafoglio è costituito da un complesso
di immobili comprendente non solo l'ex Cavallerizza Reale, ma anche un terreno di
corso Mortara, angolo via Orvieto, gli edifici di via Verdi 11 ex Zecca, via Giolitti 2,
via delle Orfane 18/20 avente un valore complessivo di euro 32.283.302 alla data di
vendita CCT S.r.l., prezzo corrisposto alla Città. Questi ultimi due fabbricati sono stati
alienati alla Società di Cartolarizzazione, mentre gli altri asset restano al momento
invenduti. Per tale ragione non è possibile calcolare la quota parte degli interessi pagati
o maturati sul finanziamento concesso sul Secondo Portafoglio per la sola parte
attribuibile alla Cavallerizza perché sono un tutt'uno gli interessi. Si segnala comunque
che la remunerazione del finanziamento prevista dal contratto sono Euribor 12 mesi più
250 basis point per anno sino al 31/12/2013 ed Euribor 12 mesi più 350 basis point per
anno dal 2014 che hanno determinato l'ammontare di interessi sull'intero finanziamento
di circa 6,5 milioni di euro dal 2010, data di stipula del contratto di finanziamento ad
oggi. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Vice Sindaco, prego.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Grazie. Grazie, Presidente. Buonasera a tutte e a tutti. Se la relazione dell'Assessore
Rolando non è stata capita da tutti è semplicemente per il motivo che la Cavallerizza si
configura come una specie di super condominio. Lì dentro ci sono varie proprietà e
varie assegnazioni in affitto, quindi buona parte di Cavallerizza è occupata da Forze
Armate, Polizia, Carabinieri, Università, Euro3 e via così, quindi ci sono effettivamente
diverse utenze e queste utenze sono quelle che sono state elencate. Dunque, non appare
da questa prima ricognizione che abbiamo fatto grandi diciamo aspetti di furto o
quant'altro, se non quello che è stato segnalato come un aspetto in corso di indagine.
Vorrei dire anche che, come avete capito, il tema Cavallerizza è un tema prettamente
interdisciplinare, ne parla l'Assessore Rolando, ne parlo io, ne può parlare l'Assessore
Giusta, l'Assessore alla cultura, eccetera, perché effettivamente lì si condensano una
serie di temi che hanno attinenza con vari Assessorati. Per quanto mi riguarda credo di
poter rispondere in modo un po' più preciso alle domande 1 a 3 e 4, per quanto riguarda
la prima, se sono state adottare misure atte alla valutazione della sicurezza noi siamo
fermi ad un sopralluogo che è stato effettuato a suo tempo, circa un anno fa, che ha
esitato una diffida all'occupare di spazi delle scale in un certo modo e sono state fatte
nel frattempo operazioni di messa in sicurezza e soprattutto delle parti comuni
aggettanti verso i cortili, quindi quelle sulle quali i cittadini eventualmente possono
essere esposti a qualche pericolo; quindi sono state messe in sicurezza, gli sporti dei
tetti, gli intonaci, le persiane, le gronde, i pluviali e dunque diciamo che l'edificio da un
punto di vista della sicurezza di chi gira intorno, di chi sta negli spazi comuni è
sostanzialmente in sicurezza. Però nel frattempo, notizia diciamo nuova rispetto
all'aggiornamento che avevamo fatto circa un anno fa, è stato incaricato da parte di
Cassa Depositi e Prestiti che ricordo è proprietaria di circa il 50% del bene, quindi una
proprietà piuttosto significativa, è stato incaricato da Cassa Depositi e Prestiti
l'architetto, già professore del Politecnico, Agostino Magnaghi e in collaborazione con
lo studio di ingegneria AI, di un progetto complessivo di restauro e di riqualificazione
del bene. Ora, questo progetto è in corso, è stato già presentato al sottoscritto e
all'Amministrazione in una forma diciamo anche informale, scusate il gioco di parole, e
anche alla Sovrintendenza, quindi è in corso effettivamente un progetto molto
interessante che non riguarderà soltanto le parti di Cassa Depositi e Prestiti, ma anche
tutto il complesso, quindi compreso anche la Manica del Mosca, le Pagliere, la parte
dell'ex Zecca e via così. Il progetto è molto interessante, è molto articolato ed è fatto da
quello che secondo me è il più grande studioso di Cavallerizza che abbiamo a Torino,
cioè il professor Agostino Magnaghi che di questo bene si è occupato a varie riprese in
studi, ricerche e progetti da almeno 30 anni a questa parte e forse più. Quindi diciamo
che da questo punto di vista siamo in buone mani, il progetto è molto avanzato, è in una
fase di dialogo ancora molto diciamo nelle sue prime battute, però è mia intenzione, è
intenzione dell'Amministrazione di parlarne pubblicamente in una prossima
Commissione. Io ho chiesto al Presidente Carretto se vorrà metterlo all'Ordine del
Giorno questo tema e naturalmente la Commissione potrà essere aperta a chi è
interessato. Naturalmente man mano che il progetto andrà avanti vedrà coinvolti poi
anche le altre istituzioni sul territorio che in qualche modo hanno a che fare. Nel
frattempo aggiungo anche che effettivamente la proposta in termini di principi e valori e
criteri di modello per l'utilizzo civico dell'intero compendio è andata avanti, è stata
elaborata da Assemblea 14:45 un'ipotesi di utilizzo comune del bene; questa ipotesi ha
stimolato anche l'Amministrazione a riprendere in mano il Regolamento dei Beni
Comuni e dunque è stato pretesto per rielaborare anche quello e attraverso una serie di
dialoghi sia con Assemblea 14:45, sia con il professor Ugo Mattei, sia con altri esperti
di appunto beni comuni e, ricordo fra l'altro che la legislazione da questo punto di vista
è una legislazione molto recente, molto acerba se vogliamo, aperta ad un dialogo anche
esperenziale che si basa su esperimenti che si stanno facendo in giro per l'Italia.
Dunque, anche su questo le cose sono andate avanti, il dialogo è aperto. Se il Presidente
è d'accordo, io chiederei magari a Marco Giusta che proprio per le sue competenze ha
più seguito questa parte, diciamo così, partecipativa intorno ai temi della Cavallerizza,
se vuole darci ancora qualche approfondimento. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Sì, lascerei rispondere Giusta, poi facciamo intervenire i Consiglieri. Prego.

GIUSTA Marco (Assessore)
Sì, grazie, Presidente, come diceva appunto il Vice Sindaco, che ringrazio insieme
all'Assessore al Bilancio e a tutti coloro che si stanno occupando di questo tema, che è
molto complesso, ma anche molto affascinante, noi abbiamo ricevuto una proposta ad
uso civico, una dichiarazione, diciamo così, di uso civico da parte delle persone che
afferiscono all'Assemblea 14:45, questo per poterlo recepire, per poterlo integrare
all'interno della pratica amministrativa abbiamo quindi avuto la necessità di iniziare la
revisione del Regolamento dei Beni Comuni. Come avevo già avuto modo di dire in
Commissione, è stato fatto un incarico (incomprensibile) Co-City, un incarico a titolo
gratuito che vede le persone professor Ugo Mattei, Alessandra Quarta e anche altre
persone che lavorano su questo tema per riuscire a riscrivere il Regolamento dei Beni
Comuni che comprenda non solo l'uso civico, ma anche tutte quelle buone pratiche o la
risoluzione di quelle problematiche incontrate nel momento in cui c'è l'applicazione per
quanto riguarda i patti di collaborazione sul territorio cittadino come stiamo
sperimentando all'interno di Co-City. Abbiamo ricevuto una prima bozza su questo
nuovo Regolamento, gli uffici l'hanno vista, l'abbiamo riguardata insieme, abbiamo
inserito alcune tematiche, alcune difficoltà, pertanto alla base di questo è stata riscritta
nuovamente questa bozza di regolamento, adesso abbiamo ricevuto una bozza che io
oso definite bella e coraggiosa e che in qualche maniera diventerà probabilmente
l'inizio per la revisione complessiva non solo legata al tema di Cavallerizza, ma anche
proprio all'uso degli spazi nella Città. A partire da questa seconda bozza molto
probabilmente nel momento in cui riusciremo anche con gli uffici a concludere il
percorso di approfondimento tecnico di tutte le tematiche, questa andrà in Giunta e poi
verrà proposta al Consiglio Comunale per l'approvazione e per il relativo iter.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per cinque minuti.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Allora, inizio velocemente da quanto ci ha detto l'Assessore
Rolando, allora, il termine del finanziamento, mi perdoni, Assessore, non lo vedo più ...
Sparito, vabbè, però forse ...

VERSACI Fabio (Presidente)
Aspetti, è qua.

TRESSO Francesco
Allora, grazie, Presidente. Assessore Rolando, il tema dei finanziamenti, d'accordo,
ovviamente che il finanziamento che ha avuto dalle banche per il Secondo Portafoglio
immobili non ho capito se dal 2010 ha valorizzato i 6 milioni e mezzo complessivi, non
è possibile scindere la parte relativa all'immobile della Cavallerizza, ma non credo
perché ci sarà stato un elemento peritale all'inizio che identificava quali erano le quote
relative a ciascuno immobile, per cui su quella base è possibile dire quant'è la quota di
competenza di Cavallerizza. Ma vabbè, comunque quello possiamo ..., ci può dare una
risposta più precisa, ecco, perché tutto sommato credo che se richiesta sia possibile.
Secondo aspetto però che lei ci dice io chiedevo anche, su questo non mi è stata data
risposta, è l'aspetto legato anche alla sicurezza. Io ho chiesto se c'erano dei contratti
assicurativi e quanto cubavano, o perché non ci sono proprio e allora non mi date
risposta, ma io non mi accontento del fatto che il Vice Sindaco Montanari mi dica: "È
stato fatto un sopralluogo ed è stata emessa una diffida", però la diffida poi, lei mi
insegna, che bisogna poi verificare se viene messa in atto, cioè ci sono stati e ci sono
tuttora eventi che richiamano comunque presenze importanti, cito il Festival Here per
esempio alla Cavallerizza in cui io stesso ho visto che sui social veniva anche richiesta
la possibilità di utilizzare 400 materassini per ospitare chi da fuori veniva a pernottare
all'interno dello stabile. Allora voglio dire, se c'è un tema di sicurezza e mi ricordo che
la perizia fatta sulla scala a tenaglia diceva non si può utilizzarla più di tre alla volta, ma
allora o ci inventiamo delle parole oppure domani, io non voglio fare qui l'uccello del
malaugurio, ma qualcosa dovesse succedere, ricordo solo per inciso che sono già
avvenuti due incendi, forse qualche responsabilità poi a posteriore ce la dovremmo poi
porre. Ma allora forse è meglio prevenire in una Città che peraltro sul tema della
sicurezza qualcosina nel recente più prossimo ha già avuto modo di vivere e in cui
anche i vertici della stessa Amministrazione sono indagati, ma poi se voi siete tranquilli
così andiamo avanti e va tutto bene. Il tema della proposta bella e coraggiosa che io non
vedo scisso però dall'altro aspetto che vede tutto nuovo, ma me ne compiaccio anche
che sia stato affidato un incarico da parte di Cassa Depositi e Prestiti ad AI e
all'architetto Magnaghi, però non sono due temi che possono viaggiare paralleli, cioè
intanto questo progetto non ho capito se è un progetto sotto il profilo solo della
valutazione strutturale, della rifunzionalizzazione degli spazi, ma non può essere scisso
da quello che poi sia la gestione del bene comune. Allora, ci dite stiamo lavorando;
molto bene, che entusiastica affermazione, peccato che avevate detto che in tre mesi, ne
sono passati nove, è un parto un pochino più lungo allora forse ed è oltrepassato di tre
volte il tempo che voi avevate valutato, immagino che con la pausa estiva ancora nulla
sapremo, però mi sembra un po' di capire che ci sono delle azioni che tra di loro poi
rischiano di non parlarsi perché questo modello di gestione di bene comune è stato
messo a disposizione di chi deve valutare la rifunzionalizzazione degli spazi perché
anche in funzione di quello poi saranno valutati degli importi per gli interventi, ma
anche per la successiva gestione, cioè mi sembra che le risposte che ci date sono tra loro
un po' disarticolate, forse confermano proprio il fatto che, come voi dite, è un
argomento interdisciplinare, ne parlano tutti, ma nessuno ne dice nulla, ecco, perché alla
fine manca qualcuno che faccia un po' la regia. Non sto neanche a chiedere un
approfondimento perché è già stato richiesto dal Vice Sindaco e quindi aspettiamo la
Commissione per cercare di avere le idee un pochino più chiare, perché ad oggi mi
sembra che si viaggia ancora nella nebbia.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Direi che l'esito della risposta data dal combinato disposto dalla Giunta è: "Cari
occupanti abusivi della Cavallerizza, potete dormire sonni tranquilli che tanto da lì
nessuno, da palazzo civico, vi manda via". Parto dal punto 6, l'ha detto già il
Consigliere Tresso, Assessore Rolando, fa un po' sorridere che lei dica che non si
possano quantificare gli interessi passivi versati nel secondo lotto di CCT perché lei li
quantifica per l'intero compendio, siccome quel compendio lì nella sua interezza è stato
quantificato in valori economici e su quella quantificazione che è una somma di
addendi, il valore dell'addendo è determinato, non è indeterminato, produce 33 milioni,
è del tutto evidente che l'importo degli interessi pagati, cioè 6 milioni e mezzo, è
scorporabile con una banale interpretazione che si chiama proporzione aritmetica, per
cui evidentemente di questi 6 milioni e mezzo verosimilmente una quota parte è
imputabile alla Cavallerizza. Queste sono, mi rendo conto, questioni però assolutamente
in secondo piano rispetto a quelle che invece tutte politiche che sono emerse anche oggi
e cioè quelle di avere a tutti gli effetti un immobile pubblico che è abusivamente
occupato, che in questa occupazione abusiva non solo vede le utenze pagate da
Pantalone in quanto sostanzialmente sta pagando il cittadino torinese, lo stesso cittadino
guardate che non ha l'erba tagliata in periferia, che non ha le buche riparate, che però,
come dire, invece con buona pace dell'attenzione alle periferie del Movimento 5 Stelle
si deve bere il fatto che voi legittimiate, anzi paghiate voi le bollette a questi signori che
stanno occupando, non si sa bene a quale fine ultimo, la Cavallerizza, quindi il
paradosso di questa situazione è che proprio voi che spiegate di essere attenti alle
periferie state pagando bollette utenze ad un gruppo di sedicenti occupanti per il bene
pubblico di un bene pubblico che magnano, bevono, usano la luce che paga il Comune
di Torino, come è stato certificato anche oggi e poi non ci sono i soldi per tagliare l'erba
in periferia alla Falchera, alle Vallette, per tappare le buche, lì i soldi non ci sono,
invece per pagare le utenze di questi signori i soldi li troviamo. Questa è la cosa
divertente, ed è divertente se non fosse che invece è proprio vera, cioè è esattamente
quello che sta capitando. Quindi in questa, Vice Sindaco, articolazione di risposta a
cavallo tra i tre Assessorati ha ragione Tresso, il punto di fondo è che, come dire, forse
abbiamo la sensazione che questo problema rischia di non risolversi o meglio più che
una sensazione è una ragionevole certezza. Ultima cosa che dico in questi pochi minuti
riguarda un altro punto che ha toccato il Consigliere Tresso che è il punto 5: io non so
che cosa deve ancora capitare in questa Città perché voi come Giunta vi assumiate le
responsabilità della sicurezza dei cittadini. È successo a piazza San Carlo ed è andata
come è andata e vedremo come andrà; è capitato, ne abbiamo discusso in quest'Aula,
non so se se lo ricordano i Consiglieri del Movimento 5 Stelle, voi dovreste
ricordarvelo, l'assente Sindaca dovrebbe ricordarselo, il concerto dei Modena City
Ramblers in piazza Castello in assenza assoluta di deroghe alla concessione della Piazza
aulica e con il vetro, le bottiglie di vetro sparpagliate per la piazza, che poi
fortunatamente non è successo nulla, fortunatamente non c'erano varchi, non c'erano
presidi. Qui abbiamo una situazione di un immobile che, come dire, è assolutamente
inidoneo ad ospitare le funzioni che sta ospitando in questo momento. Cari Assessori
competenti, se lì cade una tegola e ammazza qualcuno, noi non faremo sconti eh! Cioè
dovete averlo bello chiaro! Dovete averlo bello chiaro che la responsabilità è vostra, non
è genericamente intesa di Pantalone, voi avete l'obbligo di sgomberare l'occupazione
abusiva, perché quello è un immobile del Comune di Torino occupato abusivamente e il
giorno in cui succede un incidente serio lì dentro ne rispondete voi, non è che ne
risponde un altro. Allora, io mi chiedo davvero, dopo due anni di
quest'Amministrazione, mai come in questo caso, ancora oggi abbiamo notizie recenti
di come gestite gli eventi, faccio riferimento al maxischermo al Parco Dora, io non so
che cosa deve ancora capitare in questa Città perché voi vi assumiate una responsabilità,
una. Allora, con l'auspicio, ahimè, che resta tale perché mi pare di capire che soprattutto
nel combinato disposto le risposte di Giusta e di Montanari diano con chiarezza la
strada e la strada è quella di attendere questo studio, nel frattempo passeranno altri mesi,
ragionevolmente, Consigliere Tresso, noi nel 2020, 2021 quando inizierà la nuova
campagna elettorale, faccio in questo caso non il profeta di sventura, ma in generale
faccio una profezia in assenza del mio vicino di banco Fassino, la faccio io,
ragionevolmente la Cavallerizza credo sarà ancora così. Spero di fare una profezia alla
Fassino, quindi spero davvero di sbagliarmi. Purtroppo in questo caso credo che non
sarà così.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Consigliere Carretto, ne ha facoltà per cinque minuti.

CARRETTO Damiano
Buongiorno a tutti e a tutte. Adesso non sto a replicare all'intervento dell'Assessore Lo
Russo che ha messo dentro ..., dell'ex Assessore Lo Russo, che ha messo dentro
qualunque cosa per parlare di Cavallerizza, in assenza, probabilmente, di argomenti più
validi. Comunque faccio notare che Cavallerizza è occupata dal 2014, non del 2016,
2014, quindi… Io invece vorrei parlare del percorso che si sta facendo, percorso che ha
preso il via con la mozione che io e altri colleghi abbiamo presentato, mozione
approvata. So che, appunto, la proposta di uso civico è stata presentata, in realtà c'erano
state le vacanze di Natale, eccetera, eccetera, ma in realtà il percorso è durato poco più
di tre mesi e sarà durato quattro, quattro e mezzo, niente di che, poi c'è stata una fase di
analisi di quanto ricevuto, e di analisi della compatibilità di quanto ricevuto coi vigenti
regolamenti comunali, perché, comunque, per prendere qualsiasi decisione, è necessario
capire se la proposta è compatibile o meno con i regolamenti comunali. Trattandosi
dell'uso civico, come era già stato ampiamente discusso ai tempi della mozione, l'uso
civico è un'innovazione giuridica, partita, diciamo, alcuni Comuni sono più avanti,
Napoli, Palermo, per citarne un paio, hanno già intavolato dei percorsi simili, hanno già
istituzionalizzato questo tipo di utilizzo dei beni comuni e io sono ben felice di sentire
l'Assessore Giusta che si vuole andare in questa direzione, in senso, cioè, in senso non
specifico su Cavallerizza, ma in senso generale sulla città, del pensare di comprendere
l'uso civico tra le varie forme di compartecipazione e gestione dei beni comuni. Io sono
contento di sapere che si sta lavorando su una modifica al Regolamento Beni Comuni,
che includa questa innovazione giuridica. Non è un percorso semplice perché ogni volta
quando si rinnova, quando si fa qualcosa di diverso da quello che si è fatto prima,
bisogna fare tutte le valutazioni, bisogna capire quello che eventualmente non funziona
nelle esperienze passate e migliorarlo, e renderlo, diciamo, fruibile e solido dal punto di
vista legislativo. Credo che già nella Commissione di settembre, o quando sarà, si potrà
discutere di questo tema. Il progetto dell'architetto Magnaghi, sono felice che abbia
preso il via, sono contento che, eventualmente, diciamo, si possa pensare a un recupero
unitario di tutto il bene, senza necessariamente andare a definire gli usi, gli usi degli
spazi, perché poi, in realtà, da quello che capito, si parla fondamentalmente di un
progetto di recupero architettonico del bene, non si va, non è un masterplan, non è il
famoso masterplan di Passoni, è un progetto di recupero architettonico del bene, che è
un'altra cosa. Io credo che a partire da questo, si possa poi iniziare a fare tutta una serie
di ragionamenti sul progetto che può nascere intorno a Cavallerizza. Per finire, io credo
che compito della Giunta potrebbe anche essere quello di interloquire con il nuovo
Ministro della Cultura, eventualmente per descrivere il tipo di attività e di funzione che
ci si immagina all'interno di Cavallerizza, che sappiamo essere un polo di produzione
culturale dal basso importante, capace di generare eventi, generare artisti, di catalizzare
forze creative e quindi credo che questa potenzialità di quello che è la Cavallerizza
Reale di Torino dovrebbe essere posta all'attenzione anche del nuovo Ministro, perché,
secondo me, è un luogo, Cavallerizza, su cui possono svilupparsi le politiche culturali
del futuro della città. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Ho iscritto a parlare il Capogruppo Magliano, ne ha facoltà per cinque
minuti, prego.

MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente. Io ringrazio il Capogruppo Tresso per l'attenzione posta su questo
tema. Io ho appena protocollato un'altra interpellanza, sempre su quell' immobile,
perché cerchiamo sempre di andare a capire come una buona idea però possa al suo
interno avere degli aspetti, a mio giudizio, preoccupanti. Sono abbastanza convinto che
il Movimento 5 Stelle non voglia fare sconti, nessuno sconto a chi all'interno di questa
struttura fa attività di ristorazione e magari non emette scontrino, che all'interno di
questa struttura ci sono delle attività semi commerciali e non viene abbattuto nulla,
perché non viene sul registratore di cassa, per cui ho fatto un'interpellanza un po' per
capire se l'utilizzo di questa struttura, che spesso, magari, viene affittata, viene data in
comodato d'uso a soggetti che la vogliono utilizzare, qual è il sistema di controlli che
noi attuiamo dal punto di vista del pagamento dei tributi e delle tasse, e mi pare che su
questo potremmo fare un ragionamento alla luce della mia interpellanza, che
discuteremo, per capire come quello spazio, voglia mai che sia diventato una zona
franca, voglia mai che all'interno di quella struttura ci siano transazioni di denaro non
registrate, no? Ci sarà di sicuro una convenzione, ci sarà di sicuro un utilizzo adeguato
di tutta la normativa legata ai circoli, legata alle associazioni di promozione sociale. Mi
auguro che sia così, mi auguro che sia così, che gli alcolici venduti all'interno di quella
struttura siano debitamente registrati con bolla di magazzino rispetto all'introito dei beni
e poi la fiscalità legati alla vendita degli stessi. Me lo auguro, perché è un conto se noi
andiamo a gestire uno spazio, che definite beni comuni, all'interno della legalità, diverso
è se il contenitore è un bene comune e all'interno si fa qualsiasi cosa, qualsiasi cosa,
modello Askatasuna. Per cui ho fatto un'interpellanza, cercherò di capire, ho voluto
dirlo oggi così almeno rimane a verbale, la polvere sotto il tappeto non la mettiamo,
però io sono abbastanza sicuro che il Movimento 5 Stelle non farà sconti a chi, in nome
dei beni comuni, non registra. Nel caso fosse, io ho fatto un'interpellanza, non affermo
nulla, mi faccio solo una serie di domande, mi auguro che queste domande troveranno
risposta e la produzione di una contabilità dettagliata e puntuale su quello che viene
fatto in termini commerciali o semi commerciali all'interno della Cavallerizza. Così non
fosse, tutto l'impianto di poetica romantica che avete messo su quella struttura, invece,
si ridurrebbe a un luogo dove le tasse non vengono pagate, dove i tributi non vengono
pagati, tutti i tributi di cui ho chiesto conto nella mia interpellanza.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Consigliera Ferrero, ne ha facoltà per cinque minuti, prego.

FERRERO Viviana
Grazie, Presidente. I beni comuni sono il grande tema su cui si giocheranno le
Amministrazioni Locali dei prossimi anni. De Magistris è stato il grande precursore di
questo percorso di riappropriazione dello spazio pubblico e di gestione e si va in
direzione della cittadinanza attiva; sono percorsi lunghi che vanno a colmare anche
vuoti normativi. Ricordiamo che fu proprio la commissione Rodotà, aveva ipotizzato i
beni comuni già nel 2007-2008. Quelle amministrazioni che in situazioni di bilancio
precario cercano nuovi percorsi. A me piacerebbe che anche le Minoranze facessero con
noi il percorso di prendere in considerazione i beni comuni, che sono la nuova frontiera,
che è il modo di superare quello che abbiamo detto proprio in Aula oggi, la
valorizzazione, cioè ci sono privati dei beni. Il fine ultimo è stato definito da un lungo
percorso partecipativo, in cui, devo dire la verità, io ho partecipato, ma non ho mai visto
nessuno di voi della parte opposta, quindi non vi è una occupazione abusiva e utilizzo.
Consiglieri, non abbiamo il dono della preveggenza, ma forse i Creative Commons e
tutta questa partita dei beni comuni è una partita che va comunque giocata e c'è una
mozione per l'uso civico che noi abbiamo approvato, e l'uso civico è anche una rete
italiana, che è partita con l'asilo Filangieri di Napoli, è una forma di itinerario giuridico
partito dal basso, una gestione diretta dei cittadini che non occupano, ma si prendono
cura del bene. Quindi tante assemblee che hanno portato ad un regolamento di
autonormazione civica, gestione collettiva e comunitaria, che tanto dovrebbe
appartenere alla parte politica che continua a dire, e mi sta di fronte, a quella Sinistra
che, forse, e non lo dico alla Consigliera Artesio, che invece era presente, mi scuso, mi
scuso, mi ero rivolta alla parte che aveva parlato prima, che, appunto, quella Sinistra che
forse ha parlato, ma non mi rappresenta.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Artesio, ne ha facoltà per cinque minuti.

ARTESIO Eleonora
In realtà non dirò che non sarei intervenuta, se non fosse intervenuta la Consigliera
Ferrero, ma di motivazioni per intervenire ne avevo già ascoltate in precedenza e ho
ritenuto che dal settembre 2017, quando abbiamo discusso di questa mozione, fino al 23
luglio 2018, forse ero stata in silenzio abbastanza perché, vedete, accompagnarci nella
strada dei beni comuni, io ho provato a farlo, firmando anche la vostra mozione, il
problema è che lungo il percorso voi non lasciate dietro neanche le briciole di pane di
Pollicino perché qualcuno possa orientarsi sulla strada che stiamo percorrendo. E io, in
effetti, dal settembre 2017 ad oggi, su quale strada siate incamminati, non lo sapevo e
nemmeno vengo a saperlo oggi. C'è un problema di credibilità nelle cose che si fanno ed
è sulla credibilità che si riesce ad ampliare l'arco delle persone convinte, disponibili, che
magari ripongono un'aspettativa sul fatto che si possano anche fare delle cose
innovative. Se questa credibilità non viene coltivata, e per coltivarla ci vuole
comunicazione e ci vuole anche confronto, si rischia che anche coloro che hanno dato
fiducia in un'aspettativa, in un'aspettativa fondata sull'esperienza e anche su una teoria,
che avrebbe potuto supportare quell'esperienza, quell'aspettativa venga meno e quella
credibilità anche. Io temo che in questo anno non si sia voluta coltivare la credibilità e,
dato che non posso parlare a soggetti esterni, ma devo parlare a un atto che è stato
assunto da questo Consiglio Comunale, allora voglio mettere in fila i momenti nei quali
la credibilità non è stata coltivata. Io, con voi, ho votato il 25 settembre del 2017 una
mozione che chiedeva, consentendo un percorso di autodeterminazione, di pervenire
alla scrittura di un Regolamento di uso civico. Apprendo dell'esistenza di un
Regolamento di uso civico attraverso un invito su Facebook, che promuove dei
momenti di comunicazione, di confronto, intorno a quel Regolamento. Penso che
quando esiste un atto istituzionale, esisteranno, certamente, i momenti conviviali da
condividere all'interno della Cavallerizza, ma anche dei momenti formali da istruire
all'interno dell'Amministrazione, perché è l'Amministrazione che ha dato
riconoscimento a quel percorso di autodeterminazione. Quel momento formale non è
mai avvenuto. Apprendo, dalla risposta all'interpellanza di oggi, dopo averlo saputo per
via informali, ma, ripeto, quando gli atti sono istituzionali, pretendono passaggi
istituzionali. Apprendo oggi che il Regolamento sarebbe stato consegnato, non so in
quale modo, e che poi che dovrà essere inquadrato in una cornice normativa più
puntuale, e sempre più innovativa, è stato chiesto a dei Giuristi di fare questo lavoro di
connessione tra Regolamento sull'uso civico e l'inquadramento teorico in ambito di
diritto. Non abbiamo conoscenza di quell'inquadramento, dell'esito di quel lavoro di
connessione; stiamo aspettando, ha detto l'Assessore Giusta, che gli uffici valutino il
parere che sarà formulato o che è stato formulato da Giuristi esterni e che lo inquadrino
nel Regolamento Comunale. Ma io voglio sottolineare che la mozione che abbiamo
approvato incaricava i nostri uffici comunali di accompagnare il percorso di
autodeterminazione del Regolamento di uso civico. Tre passaggi, questi, che non sono
stati condivisi sul piano istituzionale, perché, ripeto, nel momento in cui l'istituzione
riconosce quel percorso, è poi l'istituzione che deve curarlo nel rapporto con il
Consiglio e negli atti conseguenti. Se lo cura soltanto negli appuntamenti su Facebook,
questa istituzione risulta completamente estranea al percorso di una propria mozione, a
meno che non sia qualcuno di coloro che non hanno condiviso la mozione a suscitare
con un'interpellanza il dibattito e non è così che si rende credibile questo percorso.
Quindi, mi dispiace dover, con rammarico, sottolineare che quelli che mi sembrano
meno convinti sul percorso di quella mozione, siano esattamente gli Assessori che la
dovranno rettificare, perché da parte della Giunta nei confronti del Consiglio, non è
avvenuto in un anno alcuno degli aggiornamenti che sarebbero stati necessari per
convincerci della tenuta formale di quel Regolamento di uso civico, della possibilità di
farne un procedimento generale, della possibilità di inserirlo all'interno del Regolamento
dei Beni Comuni e anche della possibilità di confrontare delle esperienze in atto con più
serenità di quanto non accada quando tocca alle Opposizioni di fare delle interpellanze.

VERSACI Fabio (Presidente)
Consigliere Carretto, Ordine dei Lavori, prego.

CARRETTO Damiano
Sì, non so se Ordine dei lavori o simile, nel senso che era solo per dire che, essendo una
mozione, prevedeva una restituzione, una verifica in Commissione. Verifica in
Commissione che io, come Presidente di Commissione, e primo firmatario della
mozione, avrei fatto a valle delle verifiche che gli uffici stanno facendo sulla proposta
che è arrivata. Consigliera Artesio, non sono io che faccio queste cose. Io so che quando
c'è la risposta all'interpellanza, nel senso di, c'è la presentazione della proposta di uso
civico è stata…, perché io avrei anche potuto farla quattro-cinque mesi fa, perché la
proposta c'era già mesi fa, l'avrei portata in Commissione e la prima cosa che mi
sarebbe stata chiesta è: "Sì, ma questa cosa è compatibile con i regolamenti?", cosa che
invece si sta facendo, in modo da arrivare in Commissione per poter dare a tutti i
Consiglieri gli strumenti e le possibilità di valutare la proposta che è arrivata, in
relazione a quelli che sono i dettami della norma del Comune di Torino. Io credo di aver
fatto un favore ai Consiglieri, poi, adesso, mi viene detto che probabilmente avrei
dovuto portarlo prima, va bene.

VERSACI Fabio (Presidente)
È chiaro, lo porterà in Commissione, la discussione avverrà in Commissione della
proposta fatta. Voleva intervenire ancora l'Assessore Giusta, velocemente, prego,
Giusta.

GIUSTA Marco (Assessore)
Grazie, Presidente. Inizio con mettere alcune piccole puntualizzazioni. È vero che
esistono delle differenti narrative politiche, differenti linguaggi, anche nel parlare
relativamente ad alcune situazioni, alcuni linguaggi comprendono alcune visioni, altri
linguaggi ne comprendono altri. Questa Amministrazione, io credo di poter dire
serenamente, non si ritrova, diciamo così, nell'utilizzo di linguaggio occupanti nei
confronti della Cavallerizza, ma si ritrova più in una narrazione che parla di liberazione
degli luoghi, degli spazi e per questo ha voluto sostenere quel tipo di percorso. Un
percorso che, in qualche maniera, diventa davvero un percorso di autodeterminazione,
che consente anche, non sto qua a guardare il tema delle risorse o delle altre cose, però
di nuovo ci rincorriamo sul tema e sul ragionamento della valorizzazione, ma in realtà
l'esperienza che sta avvenendo all'interno di Cavallerizza ci consente di fare dei
ragionamenti generali sull'utilizzo degli spazi, che possono partire da Cavallerizza e
irradiarsi sul resto della città. Proprio in tal senso la revisione del Regolamento, che io
capisco, Capogruppo Artesio, un anno è tanto, però gli uffici che si occupano del
Regolamento dei Beni Comuni e della visione dei beni comuni, hanno il progetto di
AperTo, tutti i milioni di euro da spendere sulle periferie, il progetto Eco City, altri 5
milioni di euro da spendere su temi legati ai patti comuni, quindi hanno molti argomenti
e molte cose da fare. Ben venga, a questo punto, una lettera di incarico, un gruppo che
collabora già con l'Amministrazione, di cui fanno parte i maggiori conoscitori di questo
argomento. Io non vedo come un decremento alla possibilità di chiedere al professore
Ugo Mattei di farci avere una bozza… (INTERVENTO FUORI MICROFONO) l'ha
fatta avere, ma è una bozza, però, con chiarezza, è una bozza che, infatti deve ancora
essere passata al vaglio di tutto il ragionamento e del gruppo di lavoro di cui fanno parte
gli uffici competenti per risolvere alcune difficoltà, alcune problematiche. All'interno di
questa bozza, di cui, ovviamente, daremo notizie non appena, non dico sarà pronta, ma
sarà quasi pronta, almeno a rispondere a tutta una serie di tematiche, si rispondono
anche alle varie perplessità che sono sorte dall'Aula, soprattutto sul tema, ad esempio,
della sicurezza o di altre questioni. Infatti, all'interno di questa bozza di regolamento,
viene definita, appunto, la materia della prevenzione dei rischi e il reparto della
responsabilità, con un approccio assolutamente innovativo, proprio per riuscire a
definire come l'Amministrazione può utilizzare alcuni beni, alcuni strumenti, a
vantaggio di tutti. E questo, ci tengo a dirlo, nasce all'interno dell'esperienza di
Cavallerizza, ma in realtà si potrà adattare a tantissime situazioni sul territorio,
all'interno del quale noi abbiamo sempre un maggior bisogno e fame di spazi ad uso
temporaneo o ad uso civico, e allora lì si che si riescono a innestare questi presupposti,
come studio, come valore aggiunto per l'intera comunità, quindi anche le periferie e
quindi anche le altre le altre situazioni.

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

GIUSTA Marco (Assessore)
Ultima cosa, è vero che questo è un percorso complesso e nuovo, anche perché è una
normativa nuova, è una normativa acerba, come diceva il Vicesindaco prima, è un
campo di sperimentazione in cui c'è un gruppo di persone che ci sta lavorando con le
massime quasi competenze su questa materia. Da un lato, la conoscenza dell'architettura
amministrativa del Comune e tutte le difficoltà che incentrano la scrittura e la stipula di
un patto in collaborazione, dall'altra parte, una visione prospettica che presuppone, ad
esempio, la possibilità, appunto, dei patti di collaborazione degli usi civici, degli usi
temporanei e della possibilità di istituire una fondazione dei beni comuni. È chiaro che i
due percorsi, il percorso della scrittura, della, diciamo così, del documento di
autoregolamentazione e il percorso dell'uso civico, si devono parlare tra di loro e infatti
il dialogo dell'Amministrazione con le persone che hanno liberato Cavallerizza e con
l'Assemblea 14:45, non è mai venuto meno e sta continuando con ottimi risultati.

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere, anche perché il Presidente della II Commissione ha detto che
farà un approfondimento della questione, quindi, anche perché credo che sia più
importante farlo in Commissione questo dibattito, perché sennò qui, in Consiglio, si
perde. Voleva fare ancora un intervento il Vicesindaco, prego.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Grazie, Presidente, rapidissimamente. Volevo, intanto, fare una precisazione, perché il
testo di premessa dell'interpellanza è molto impreciso, quando si dice: " Si sono persi i
finanziamenti dei fondi CIPE per la Cavallerizza ottenuti dalla precedente
Amministrazione, che aveva presentato…", eccetera, eccetera, bene, i fondi del CIPE
non si sono persi, in realtà lo scorso Governo e la scorsa Amministrazione li ha fatti
transitare tramite il Museo Reale, i Musei Reali, diretti dalla dottoressa Pagella. Con la
dottoressa Pagella noi siamo in dialogo costante, è stato concordato, comunque,
diciamo, la scelta è stata prevalentemente dei musei, però l'attività di restauro dei
bastioni, di cui ho parlato in una scorsa volta, e del Garittone e dei giardini, sia alti, sia
bassi, vanno a legarsi alle attività di progetto e di visione di Cavallerizza che abbiamo
noi, quindi, evidentemente, non si è perso un bel niente, anzi, sono stati investiti in un
luogo che è annesso e connesso a Cavallerizza, con una possibilità ancora aperta che
una parte di questi ricadono proprio su quella manica trasversa che, nell'accordo con
CDP, verrà ceduta alla Città di Torino e diventerà luogo di mostro e luogo di
collegamento tra via Verdi e i Giardini Reali e quindi ai Musei Reali. La seconda cosa,
invece, molto rapidamente, è che mi fa un po' ridere sentire il Capogruppo Lo Russo e
altri, che parlano di occupazione di un bene, eccetera, qui stiamo parlando di una
situazione di abbandono di un bene culturale straordinario, Cavallerizza, nel quale un
gruppo di cittadini ha inteso a sottolineare l'assurdità di ciò che ha fatto la precedente
Amministrazione in termini di privatizzazione, perché, attualmente, se avessimo seguito
quello che la precedente Amministrazione voleva fare, semplicemente la Cavallerizza
sarebbe stata venduta a privati, che ne avrebbero potuto fare dall'albergo, al residence di
lusso, magari la Spa. E questo non è stato fatto, grazie anche alla segnalazione e al
lavoro degli occupanti, dei così detti occupanti, con loro c'è un dialogo aperto e
naturalmente tutte ciò che si sta facendo, va esattamente nel senso di quello che noi
abbiamo messo nel programma, sul quale siamo stati votati e per i quali stiamo
lavorando. L'osservazione che è passato tanto tempo, non comunichiamo abbastanza,
non abbiamo abbastanza credibilità, per carità, io le lascio a ciascuno, però è vero che i
tempi spesso sono più lunghi di quelli che noi stessi ci aspettiamo, ma è anche vero che
il disegno è quello; è quello per il quale siamo stati eletti e per il quale stiamo lavorando
e quindi io pretendo anche il rispetto da parte dei Consiglieri di questa Sala, che
potrebbero almeno riconoscere l'onestà intellettuale e il disegno politico molto preciso
che sta dietro questi atti, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Passerei ai punti successivi che sono le comunicazioni allo stato di attuazione
delle mozioni, la prima è …
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