Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Giovedì 19 Luglio 2018 ore 15,45
Paragrafo n. 6
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2018-03006
GIOCHI OLIMPICI E PARALIMPICI 2026.
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Parto dalle considerazioni che mi hanno testé preceduto della Consigliera Artesio per dire questo, io concordo sul fatto che non credo che il CONI sia poi interessato a vedere se la delibera è fatta più o meno bene, se c'è un'adesione più o meno totale e su questo aspetto si può anche poi andare ad analizzare cosa ha fatto Milano tanto per non guardare cosa hanno fatto i cugini, anche loro hanno comunque posto dei paletti e via dicendo perché questo è sicuramente quello che la Maggioranza ci racconterà. Però c'è un dato che è incontrovertibile, c'è comunque un elemento di valenza politica che è forte, il CONI non può pensare di avere un governo di una Città che non è convintamente deciso e sicuramente certo che vuole fare quell'evento. Abbiamo già avuto un precedente, lo abbiamo avuto con un governo dello stesso colore politico, abbiamo avuto Roma che ha dato uno schiaffo in faccia, lo abbiamo già ripetuto, in occasione della candidatura dei giochi estivi e questo il CONI lo sa bene perché alla fine anche nelle condizioni che ci pone ci sta dicendo: "Guardate che noi vogliamo cercare a livello nazionale", bene o male quell'acronimo Comitato Olimpico Nazionale Italiano, "stiamo cercando la candidatura più forte, più efficace per portare a casa nostra le Olimpiadi" dove nostra è l'Italia ovviamente per loro. Allora, abbiamo qui di fronte un atto, io lo dico davvero con grande rammarico, perché comunque io ci credo che questo sia, l'occasione della candidatura, uno strumento, un'occasione per la Città intera e in questo davvero, Sindaca Appendino, ho creduto che fosse possibile una concertazione maggiore, ma lei fin dall'inizio ha davvero voluto correre da sola e peraltro si è poi resa conto man mano che le mancava il terreno sotto i piedi. L'atto che oggi votiamo è un atto contraddittorio, è un atto che da un lato asserisce di volere proseguire nel percorso di candidatura e dall'altro inizia a porre paletti e condizioni che come abbiamo già avuto modo di dire anche per gli emendamenti presentati, altro non fa che confermare dubbi e perplessità da parte del Governo o da parte dell'Amministrazione. Ma ciò nonostante io, anche nell'ottica come Lista Civica, di procedere davvero a quello che è il bene della Città, quello che può essere dare occasione di sviluppo per questo territorio, ho davvero creduto quando ieri è arrivato il famoso whatsapp, ed è arrivato un po' tardivo perché insomma bene o male è da gennaio che si parla di quest'atto ed essere convocati a poche ore dal voto non lo trovo proprio un segnale di grande distensione e di grande mediazione, ma non importa, ho davvero voluto credere che oggi ci fossero le condizioni per dirci: "Guardate, veniteci incontro, troviamo un livello di mediazione e capiamo che comunque l'obbiettivo è quello di portare avanti un atto che prosegua nel percorso e che convintamente noi vogliamo andare avanti in questa direzione". Però noi le abbiamo chiesto una cosa riuniti con tutti i Capigruppo di, come è stato fatto notare, almeno prendere le distanze da quella mozione che richiama la potenzialità di una Commissione di Indagine e che non vuole, in merito a valutare quelle che sono state luci ed ombre dell'evento passato, non vuole fare magari un approfondimento ed un maggiore ed articolato studio su quelle che sono state delle positività, ma anche delle criticità per trarre, come dire, consiglio e suggestioni e suggerimenti anche dall'esperienza passata, il famoso tema della legacy poteva essere visto anche in questo senso qua, ma si parla di Commissione di Indagine. Ma, le parole hanno un loro peso, le parole hanno un loro significato, peraltro mi chiedo anche il significato poi di una Commissione di Indagine a 12 anni di distanza da quell'evento. Allora noi oggi le abbiamo solo chiesto: "Sindaca, ma lei è disponibile a prendere le distanze da quell'atto?" Poi è vero che oggi non lo votiamo in sede di questo Consiglio Comunale straordinario, però c'è un fattore politico che non è indifferente, è dire: noi ci mettiamo la faccia, ma consentiteci, mettetecela anche voi nel dirci che se c'è convintamente l'idea di andare avanti, altrettanto convintamente si cerca di evitare dei passi falsi e per cui le abbiamo chiesto modifichiamo questa mozione, tramutiamola in un atto che indichi la volontà di fare un approfondimento utile sì a capire come meglio investire le risorse e come meglio gestire il tema della eredità della legacy, ma evitiamo di parlare di Commissione di Indagine che comunque è un termine divisivo, comunque richiama sempre, come è già stato fatto notare, il fatto di responsabilità al fatto comunque che ci siano stati degli addebitamenti impropri o delle malversazioni Ora questo oggi da noi è stato chiesto e questo oggi da lei non è stata data come risposta. Il tema vero, io temo, è che lei oggi, Sindaca Appendino, è ostaggio di un gruppo della sua Maggioranza che sta segnando una spaccatura netta, una spaccatura sempre più evidente e quindi se oggi siamo qui a dover accettare che per raggiungere questa sparuta minoranza risicata bisogna comunque tenere in piedi atti paralleli così come tenere in piedi promesse parallele quali quelle di andare da Toninelli a parlare della TAV, qui stiamo parlando del futuro della Città, stiamo parlando di strumenti ...

TRESSO Francesco
... che possono essere sviluppo e concludo, non stiamo giocando a scopa in cui si tira dentro una carta, nel senso la si ritira, la si rialza e se ne butta un'altra. Mi sembra che il profilo istituzionale da tenere dovrebbe essere un pochino più di livello. Io sono veramente rammaricato perché ci ho creduto davvero che fosse possibile trovare una concertazione per dare alla Città un segnale che c'è unitarietà, che c'è una volontà di andare avanti; oggi non vedo queste condizioni eppure sono fortemente convinto che le Olimpiadi possano essere strumento per Torino e per il suo territorio ed è per questo motivo che, unitamente a quanto hanno già detto altri miei colleghi, mi asterrò dal voto.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)