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Estratto dal verbale della seduta di Giovedì 19 Luglio 2018 ore 15,45
Paragrafo n. 6
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2018-03006
GIOCHI OLIMPICI E PARALIMPICI 2026.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Intanto io vorrei contribuire ad alleggerire un po' il clima. Tranquilli che la delibera piena non c'è neanche nel Consiglio Comunale di Milano, anche lì non si riesce ad avere tutti presenti, come qui probabilmente i tifosi delle Olimpiadi hanno avuto altri impegni, probabilmente anche là accadrà e quindi la delibera è importante che ci sia come atto di accompagnamento per coloro che desiderano procedere nella candidatura. Per quello che riguarda invece la mia valutazione di questa situazione percorro brevemente quali sono state le mie previsioni e le mie speranze al momento in cui si è aperta questa vicenda della candidatura. Speranza/previsione, si aprirà un dibattito nella Città sul fatto se le Olimpiadi debbano essere ritorno al futuro, sul fatto se le condizioni che abbiamo conosciuto possano essere percorribili ancora un'altra volta dando un benessere diffuso o insufficientemente diffuso sul fatto se le Olimpiadi siano un male assoluto. Umori e opinioni che nella Città sono presenti e che immaginavo la politica, le organizzazioni intermedie, i cittadini potessero attivare e accompagnare. Previsione sconfessata dai fatti. Coloro che si sono espressi, la politica, si sono espressi in queste aule e coloro che si sono espressi socialmente si sono espressi tramite le loro organizzazioni intermedie, peraltro alcune organizzazioni intermedie, soprattutto quelle datoriali, non ho visto delle rappresentanze e voci del mondo del lavoro dalla parte del lavoratore dipendente. Dall'altro lato in politica è successo qualcos'altro da quella che era la mia previsione; la mia previsione era: adesso la palla sta tutta nel campo del 5 Stelle e vediamo in quale direzione fa autogol, se nella direzione dei comitati no o nella direzione dell'assunzione di una responsabilità ecumenica nei superiori interessi della Città. Il problema è che quello che non avevo messo in conto e su cui la mia previsione è stata sconfessata è che ci fosse un aiuto esterno, cioè che le altre formazioni politiche arrivassero a dire: "Ci siamo anche noi! Ci siamo anche noi! Sindaco Appendino, ti mancano i numeri? Ti manca la Maggioranza? Ci siamo anche noi! Ci siamo anche noi!" e questo durante tutto il passaggio della costruzione della candidatura fino ad oggi. Non abbiamo avuto alcun documento condiviso tra i livelli istituzionale, Comune, Città Metropolitana, Regione, però ognuno è entrato in campo per conto proprio, la Città perché è chiamata a fare la delibera, la Città Metropolitana perché doveva costruire il dossier e la Regione perché è entrata a gamba tesa qui e là a seconda degli umori e arriviamo quindi al momento del voto della deliberazione di oggi. Il guaio è che a furia di dire: "Vengo anche io! Vengo anche io!", ci si sente ogni tanto dire:"No, tu no. No tu no" ed è esattamente quello che succede in questo Consiglio Comunale in cui la Maggioranza 5 Stelle e la Giunta portano una deliberazione che si avvale dei voti ancorché non unanimi del Gruppo Consiliare, ma sufficienti a far approvare una deliberazione e i documenti presentati dalle Minoranze che sostenevano le Olimpiadi probabilmente saranno rifiutati da questo Consiglio Comunale. Allora, tutto il contrario di quello che a mio modo di vedere sarebbe servito per discutere seriamente sulla base di dati di fatto, sulla base di una relazione partecipata con la Città, sulla base di relazioni credibili tra le istituzioni e la politica di un avvenimento che accadrà oltre noi, ma che saremmo chiamati ad accompagnare se Torino sarà scelta candidata. Ora, lo scenario che si apre successivamente è se Torino non sarà scelta è perché la delibera non era fatta bene. Ma mi domando, ma coloro che sono così convinti della candidatura e della severità del giudizio sui parametri di questa candidatura, possono davvero pensare che il CONI valuterà in base al fatto di sentirsi offeso? Oppure che il CONI valuterà in base al fatto se la delibera sia scritta bene o male, qui piuttosto che a Milano? Io che non sono una tifosa della candidatura mi auguro che il CONI confronti le diverse candidature sulla base di quei famosi parametri oggettivi e di quei 12 criteri. Se qualcuno dubita e sospetta, allora il problema è che tutto evidentemente appare meno diretto su parametri, misure e contenuti di quanto invece noi vogliamo e quanto dovrebbe essere nell'ambito della discussione. Quindi, colleghi Consiglieri, io l'unica chance che avevo visto era quella di attivare direttamente la partecipazione e la discussione e di farlo attraverso una consultazione pubblica, ma dato che non voglio rovinare la festa e il ruolo del guastafeste, come dire, già troppe volte mi è capitato di farlo, io non parteciperò al voto augurandomi che il dossier abbia tutte le caratteristiche per soddisfare le aspettative di coloro che confidano nella consegna a Torino della candidatura e che però la Città e le istituzioni abbiano modo di ragionare sulle misure che possano portare una reale utilità a questa Città se le Olimpiadi sono un evento che migliora ed innalza la qualità della Città.

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