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Estratto dal verbale della seduta di Giovedì 19 Luglio 2018 ore 15,45
Paragrafo n. 6
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2018-03006
GIOCHI OLIMPICI E PARALIMPICI 2026.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
I primi sono gli emendamenti accorpati della Consigliera Montalbano dall'1 al 112, se non ci sono interventi, pongo in votazione gli emendamenti accorpati della Consigliera Montalbano.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 28, favorevoli 1, contrari 21, astenuti 6, dichiaro gli emendamenti respinti.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per gli emendamenti accorpati dal 113 al 185 esclusi il 121bis, il 128, il 138, il 138bis e il 141.

VERSACI Fabio (Presidente)
Allora, ci tengo anche a precisare qui una cosa. Sono stati presentati degli emendamenti fuori termine da parte della Sindaca che sono stati resi ammissibili dal sottoscritto. L'emendamento è il 121bis della Sindaca, prima di lasciarle la parola spiego come funzionerà. Se viene approvato questo emendamento, decade l'emendamento del Capogruppo Tresso, il 128. Successivamente ci sarà l'emendamento 138 del Capogruppo Tresso e successivamente ci sarà quello della Sindaca, ma se viene approvato l'emendamento 138 quello della Sindaca decade, perché sono strettamente collegati, comunque io ve lo dirò ogni volta che ci sarà la votazione.
Lascio la parola alla Sindaca per l'illustrazione, ne ha facoltà per tre minuti.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Starò ovviamente nei tre minuti anche perché la discussione è stata lunga lunedì e quindi non voglio ripetere quanto è già stato detto. Credo che in qualche modo queste ore che sono trascorse da lunedì ad oggi abbiano permesso di migliorare sostanzialmente la delibera che oggi stiamo per accingere ad approvare, quindi questo emendamento sostanzialmente sostituisce una delle condizioni che era stata posta con forza, in cui continuiamo a credere, cioè che sia necessario fare un'analisi costi/benefici per valorizzare sostanzialmente quelle candidature che hanno ovviamente un minor costo, un maggior beneficio e per verificare sostanzialmente l'impatto della candidatura sul territorio, elemento, secondo noi, di forza, grazie alle persone, voglio ringraziare in particolare i sindaci e i volontari, tutti coloro, la società civile che in questi giorni hanno, come dire, contribuito in modo costruttivo, abbiamo deciso sostanzialmente di proporre questo emendamento che trasforma il primo punto in "che venga effettuata un'analisi costi/benefici preventivamente su tutte le candidature italiane da parte del Governo Nazionale o di un ente terzo designato dallo stesso da sottoporre al CONI come elemento in più per la valutazione dei dossier", questo sostanzialmente è un percorso che è stato fatto in questi giorni, ringrazio in particolare ovviamente la Capogruppo Valentina Sganga, i Consiglieri, anche oggi, con cui ci siamo confrontati, i Capigruppo, i sindaci, i volontari e tutti coloro che hanno contribuito a quello che, secondo me, ed è questo il motivo per cui sostanzialmente presento questo emendamento, è un elemento migliorativo della delibera che abbiamo già ampiamente discusso e su cui di nuovo, ovviamente, non entriamo nel merito, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego, Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per tre minuti.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Siamo oggi a discutere e votare due emendamenti proposti dalla Maggioranza e a firma della Sindaca Appendino, in contrapposizione agli emendamenti che ci eravamo permessi di sottoporre all'attenzione dell'Aula, ad una delibera che come abbiamo dichiarato in tutte le sedi di fatto sancisce il suicidio della candidatura della Città di Torino. L'emendamento che, in caso di approvazione, verrà ad essere cassato, che è l'emendamento del prima firmatario, il collega Tresso, era finalizzato a, sostanzialmente, abrogare dal primo punto dell'impegnativa della vostra delibera, il demandare ad un ente terzo la valutazione dell'analisi costi/benefici, di fatto quella è un'oggettiva e soprattutto esplicita azione di sfiducia nei confronti del CONI, a cui compete la valutazione dei dossier, c'eravamo illusi che capiste il senso dell'emendamento e cioè quello di non dare una sberla al CONI, dicendo che doveva essere qualcun altro a valutare i dossier, ci siamo sbagliati perché voi non paghi della prima formulazione avete messo il +1 e sostanzialmente ci spiegate che questa valutazione la deve fare addirittura il Governo, cioè la cosa surreale è che voi chiedete ad un organismo di parte politica, legittima, di parte politica di sostituirsi ad un organismo che è indipendente, che è il CONI, nella valutazione dell'analisi costi/benefici. Questo ci pare davvero un elemento aggravante la ratio dell'emendamento che avevamo proposto, per cui siamo qua a chiedere, Sindaca, il ritiro del suo emendamento e piuttosto che votare l'emendamento 121bis è meglio che la delibera resti così com'è, perché almeno lascia aperte le porte, eventualmente, al CONI di lasciare ad altri la valutazione del dossier, invece l'esplicitazione dell'indicazione di includere, anzi di indicare il Governo Nazionale come il soggetto che valuterà i dossier ci pare davvero completamente improprio, allora se il Governo vuole commissariare il CONI, commissari il CONI, lo sciolga, faccia altre cose, ma surrettiziamente girare intorno ci pare davvero un grandissimo errore, pertanto, Sindaca, siamo a chiederle il ritiro dell'emendamento 121bis, qualora l'emendamento 121bis ovviamente a questo punto noi ci impegneremo a ritirare il nostro qualora lei accogliesse la nostra istanza di ritiro del suo, noi ci impegniamo a ritirare il nostro, piuttosto lasciate la delibera così com'è che demanda ad un ente terzo, è scritto così; qualora lei non accogliesse questa proposta il Partito Democratico voterà contrariamente a questo emendamento.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Rosso, ne ha facoltà per tre minuti.

ROSSO Roberto
Solo per dire che in questo caso io voterò, come ho già annunciato, sempre a favore delle posizioni del Movimento 5 Stelle, ma in questo caso ritengo che la posizione di Stefano Lo Russo sia condivisibile, in quanto loro ritirano il loro emendamento, voi ritirate il vostro, rimane il testo precedente, mi sembra anche più equilibrato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Capogruppo. Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Sì, guardi, Sindaca Appendino, noi avevamo presentato questo emendamento proprio nell'ottica di dire cerchiamo di fare un atto che sia il più possibile favorevole alla posizione di Torino nella candidatura insieme alle altre città. Mi sembra che invece la ratio di quello che voi avete inteso è un po' come quando si entra in campo e prima di iniziare a giocare si va dall'arbitro e si dice: "guarda che so che sei venduto", forse la nostra intenzione era quella invece di dimostrare che c'è fiducia nel CONI, perché quella deve esserci in quanto il CONI è stato individuato e ha il compito da parte del Governo di fare la scelta e voi invece qua state ridando al Governo il compito di fare una valutazione che poi ridarà al CONI, mi sembra un contorsionismo veramente, decisamente notevole e anche io concordo col fatto che a questo punto forse sarebbe meglio far decadere emendamento e subemendamento o comunque il suo emendamento e rimanere così nell'iniziale dicitura che chiamava appunto in causa un ente terzo senza stare a specificare chi, anche perché il Governo di per sé ente terzo non può essere.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego, Capogruppo Sganga.

SGANGA Valentina
Grazie, Presidente. Solo per chiarire che questa nuova formulazione è frutto di una mediazione e di un dialogo che si è aperto con i volontari di Torino 2006 e con i sindaci delle Valli e quindi ci aspettavamo che proprio in virtù di anche chi si è posto da pontiere tra la Maggioranza e la Minoranza ci fosse un accoglimento, prendiamo atto che non è così, è chiaro che a noi preme l'idea che l'analisi costi/benefici venga effettuata da un ente terzo ed è ovvio, è normale che questo ente debba essere scelto dal Governo, anche perché poi laddove si dovesse procedere con il percorso di candidatura, sarà il Governo Nazionale a stanziare le risorse e quindi non è proprio un soggetto estraneo a questa vicenda, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego, Sindaca.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. A me anche sorprende un po' la richiesta di ritiro dell'emendamento, anche perché in realtà anche vista la discussione che ci fu lunedì il tentativo che si è fatto e si è fatto tutti in queste ore era proprio nell'ottica di andare incontro, rispetto anche ad una richiesta che era stata fatta dalle Minoranze, io credo che non sia surreale chiedere sostanzialmente, appunto, mantenendo come era già nella delibera iniziale nella richiesta di un'analisi costi/benefici che peraltro è stata anche condivisa e ponendo comunque un ruolo in capo al Governo che esiste, perché ricordiamoci che comunque le indicazioni che sono state date dal Governo al CONI hanno una subordinata e cioè il Governo, comunque alla fine, come è giusto che sia, ma a prescindere dal colore che rappresenta, ovviamente questo Governo, perché il Governo è evidentemente del paese, nel momento in cui dovrà definire se stanziare o meno delle risorse comunque farà evidentemente una scelta, tant'è che l'indicazione che era stata data dal CONI proprio dal Governo stesso è proprio una subordinata, quindi in realtà è in un'ottica costruttiva e di mediazione e anche nei confronti del CONI stesso, quindi io ritengo, appunto, che l'emendamento sia migliorativo, sia distensivo, mi stupisce che non venga compreso in questo senso, ringrazio, ribadisco tutti coloro che in realtà in questi giorni hanno lavorato per rendere la delibera, appunto, più accoglibile e più coerente con quelli che sono i principi peraltro discussi in quest'Aula lunedì, quindi l'emendamento, per quanto mi riguarda, non è ritirato, non perché vuole essere un affronto alle Minoranze, assolutamente, anzi perché riteniamo che possa migliorare l'accoglibilità di questa delibera in cui fortemente crediamo nei confronti di chi dovrà sostanzialmente decidere, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Sindaca.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento 121 della Sindaca, prego, Consiglieri ..., 121bis, scusate, della Sindaca. Prego Consiglieri, votate.
Se i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 30, favorevoli 21, contrari 8, astenuti 1, dichiaro l'emendamento approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Come ho detto prima, per effetto di questa approvazione decade l'emendamento numero 128.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento 138 del Capogruppo Tresso.
Prego, Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per tre minuti.

TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Sì, sempre nell'ottica di poter approvare un atto che sia effettivamente competitivo che possa rendere la candidatura di Torino valutabile in termini positivi da parte del CONI, ritenevamo che fosse opportuno eliminare la designazione, quindi di venire meno a quello che era nell'indicazione del CONI sul punto 3 che riguardava, appunto, la possibilità di fare sinergie condivise con altre città candidate, il tema di richiamare la possibilità di sinergie tra Torino e le Valli Olimpiche mi sembra pleonastico, in quanto la candidatura è ovviamente quella di Torino con le Valli Olimpiche e questo sicuramente è la opzione che tutti insieme vogliamo sottolineare con più maggior forza e vigore, però ci sembra opportuno che proprio perché il CONI ha sancito una serie di punti, non si possa precludere a priori quelle che sono le indicazioni date dal CONI, condividendo invece un atto forte che possa portare al miglior risultato che è quello della candidatura di Torino con le Valli Olimpiche, ma che non siano a priori eliminabili delle possibili sinergie con altre località.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per tre minuti.

LO RUSSO Stefano
Sull'ordine dei lavori, Presidente, scusi, ma faccio un po' di confusione, noi stiamo discutendo l'emendamento 138 o il subemendamento 138bis?

VERSACI Fabio (Presidente)
(INTERVENTO FUORI MICROFONO).

LO RUSSO Stefano
Sono emendamenti separati, perfetto. Allora, intervengo sull'emendamento 138 di cui sono firmatario col collega primo firmatario Tresso, la ratio di questo emendamento consiste nel fatto che una delle esplicite richieste che è stata formulata in questo caso da due soggetti che sono chiamati comunque a decidere, il CONI e il Governo, perché questa specifica questione di chiedere alle Città candidate di immaginare sinergie potenziali per massimizzare la capacità italiana di vincere le Olimpiadi, la competizione per le Olimpiadi Torino 2026 è una richiesta esplicita contenuta nelle previsioni del CONI che a sua volta deriva da una richiesta esplicita, peraltro, confermata da autorevoli esponenti del Governo Nazionale a mezzo stampa e in lettere formali in questo caso indirizzate dal Governo al CONI, di cui onestamente si capisce benissimo la ratio, come abbiamo avuto modo di dire in fase di dibattito, si tratta di giocare una competizione su scala internazionale, si tratta, ovviamente, di sistematizzare a livello nazionale tre dossier di candidatura differenti ed è logico che il CONI chieda alle Città di rendersi disponibili a valutare ipotesi di sinergia, prevedere in un dispositivo, esplicitamente, come avete fatto di escludere categoricamente qualunque tipo di sinergia a prescindere senza neanche entrare nel merito, senza neanche verificare in che cosa consiste un'ipotesi di sinergia e quindi ex post definire se c'è l'interesse strategico o meno della Città ci pare il secondo schiaffo in faccia dato in questo caso, neanche solo più al CONI, anche al vostro Governo. Allora, sotto il profilo della razionalità politica vi preghiamo davvero di accogliere l'emendamento 138bis che fa un'unica cosa ... Scusate, scusate, l'emendamento 138 che prevede di sopprimere il divieto assoluto che avete previsto di immaginare anche solo un percorso di sinergie con altre Città, ci pare davvero, come dire, tirarsi una martellata sulle ginocchia del tutto, oltretutto, scusate, gratuita, perché la valutazione sugli effetti e/o sulle cause di richiesta di sinergie almeno diamo la possibilità di farla, almeno diamo la possibilità di farla e poi decideremo se conviene o non conviene alla Città, precludersela a priori nonostante richiesta formalizzata del Governo, richiesta formalizzata del CONI rasenta davvero, a nostro modo di vedere la follia. Vi chiediamo, davvero, di accogliere questo emendamento.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Rosso, prego, ne ha facoltà per tre minuti.

ROSSO Roberto
Io sono profondamente contrario a questo emendamento, perché ritengo che la posizione assunta dai 5 Stelle sia più coerente, sarebbe una follia andare in sinergia con Milano, perché significherebbe, lo capiscono tutti, avere i giochi invernali a Milano e lo sci e altre cose a Sestriere e negli altri Comuni Olimpici delle Vallate Alpine, dobbiamo giocare per fare in modo che Torino abbia una sua parte, non avrebbe senso dal punto di vista ecologico, economico, nessuna sostenibilità avere due città a 200 chilometri l'una dall'altra che compartecipano negli sport di base e francamente credo che se dobbiamo fare una partita, giochiamola qua a Torino, se invece dobbiamo sponsorizzare la Valle Olimpiche con Milano, faremo un'altra partita diversa da quella che abbiamo dichiarato fino ad adesso.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Capogruppo. Ci sono altri interventi? Possiamo precedere alla votazione? .... Prego, Sindaca.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Solo per ribadire, ovviamente, almeno per quanto mi riguarda il voto contrario che in realtà è superato dall'emendamento successivo che poi discuteremo. Io l'ho già detto più volte, lo ribadisco e continuerò a ribadirlo, Torino e le sue Valli sono assolutamente competitive da tutti i punti di vista e quindi nel momento in cui interloquisci con un soggetto che deve decidere è giusto ribadire la nostra forza come territorio, siamo l'unico territorio, l'unico territorio che ha degli atti condivisi da tutti i sindaci che ringrazio, che hanno fatto un dibattito all'interno del proprio dossier, siamo l'unico territorio che ha le strutture e siamo l'unico territorio che è in grado di creare delle sinergie, non riesco a capire e a comprendere perché dovremmo dire sì ad un'alleanza che svantaggia il nostro territorio e di cui non abbiamo bisogno, perché abbiamo tutte le competenze, le professionalità e le capacità, peraltro, è un evento che sarebbe più costoso, perché l'area è più vasta dal punto di vista economico, ambientale e di gestione, pensiamo solo al tema della sicurezza, quindi io credo che Torino con forza, con i suoi sindaci debba ribadire che si candida come territorio metropolitano all'interno della sua area metropolitana.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento numero 138 del primo firmatario Capogruppo Tresso, prego, Consiglieri, votate.
Se i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 30, favorevoli 8, contrari 22, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento 138bis, la prima firmataria è la Sindaca, se vuole illustrarlo, Sindaca. Tre minuti.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. In realtà insomma l'emendamento precedente è ovviamente correlato, per cui questo emendamento supera il punto 3 che era sostanzialmente scritto come: "che non siano previste possibili candidature o sinergie condivise con altre Città candidate, in quanto palesemente in contrasto con i principi di sostenibilità economica ed ambientale", alla luce della discussione che è stata fatta e anche del confronto sostanzialmente coi sindaci diventa: "che siano previste sinergie unicamente con località dell'area metropolitana torinese in quanto palesemente in sintonia con i principi di sostenibilità economica ed ambientale, nonché con i criteri di competitività internazionale", questo quindi è un emendamento che sostanzialmente ribadisce con forza il fatto che, noi crediamo nel nostro territorio metropolitano e crediamo nel nostro dossier che prevede le sinergie con, ovviamente, i Comuni che fanno parte del nostro territorio metropolitano. Ritengo che non votare a favore di questo emendamento e quindi sostanzialmente votare invece a favore dell'emendamento precedente stia a significare che noi vogliamo fare le Olimpiadi con Milano, per quanto mi riguarda, perdonatemi, io continuerò a dire sempre che questa cosa noi non la condividiamo e non la vogliamo fare, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Capogruppo Lo Russo, ha facoltà per tre minuti.

LO RUSSO Stefano
Dirò poi in dichiarazione di voto quando usa il "noi" a cosa fa riferimento, visto il fatto che non ha neanche il suo gruppo consiliare che vota la delibera, ma questo lo dirò dopo. Invece sul tema del 138bis, guardi, Sindaca, fa un po' sorridere la formulazione che, come dire, è stata addirittura venduta come mediazione, in quanto lo rileggo: "che siano previste sinergie unicamente con località dell'area metropolitana torinese", scusi, Sindaca, ma se non votassimo questa cosa le sinergie che abbiamo escluso a priori mi sta spiegando che facciamo la combinata nordica barriera di Milano o che facciamo, come dire, lo speciale alle Vallette? È assolutamente pleonastico, anzi non è solo pleonastico, il dossier che è stato presentato è un dossier unico, è unico, scusi, è unitario e vede coinvolte esattamente le località dell'area metropolitana torinese e la Città, il punto politico, mi scusi, non è se noi siamo ..., se attiviamo o non attiviamo le sinergie con l'area metropolitana, perché senza le cosiddette sinergie con l'area metropolitana o meglio senza quei Comuni non esiste la candidatura, quindi davvero il suo emendamento, Sindaca, è completamente privo di senso, a meno che, come dire, serva ad uscire da un angolo politico che sostanzialmente ... in cui lei, peraltro, si è infilata da sola, un po' è stata infilata anche dai Consiglieri 5 Stelle, un po' si è infilata da sola, noi lo rispettiamo, guardi, e per senso di responsabilità, proprio perché non vogliamo essere tacciati, come dire, di irresponsabilità, su questo emendamento, a differenza dell'altro, ci asterremo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento 138bis a prima firma della Sindaca. Prego, Consiglieri, votate.
Se i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 30, favorevoli 22, astenuti 8, dichiaro l'emendamento approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Per effetto di quest'approvazione decade l'emendamento 141 del Capogruppo Tresso.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prima di procedere alle votazioni, dichiarazioni di voto. Cinque minuti per Gruppo. Qualcuno in dissenso, ha un minuto per esprimere il dissenso del proprio Gruppo. Ho iscritto il Capogruppo Morano, ne ha facoltà per cinque minuti, prego.

MORANO Alberto
La delibera posta in voto oggi affronta una questione complessa e dalle molteplici ricadute. È certo che se le Olimpiadi Invernali 2026 si svolgeranno a Torino la Città e le Valli ne avranno una ricaduta positiva molto forte sia in termini economici diretti ed indiretti che di immagine. Punto di forza indubitabile della candidatura di Torino è che la Città ha ospitato le Olimpiadi del 2006 e questo consente di ridurre i costi di organizzazione nel 2026 e risponde ad alcuni dei prerequisiti posti dal Comitato Olimpico Internazionale. In conseguenza però della debolezza della Maggioranza e della necessità per il Sindaco Appendino di avere il voto favorevole di almeno 21 Consiglieri 5 Stelle ci troviamo nella surreale situazione in forza della quale la Maggioranza da un lato chiede il voto della Minoranza a sostegno della candidatura, dall'altro, a firma di sei Consiglieri di Maggioranza presenta la richiesta di istituzione di una Commissione di Indagine per verificare quanto fatto dall'Amministrazione cittadina precedente in relazione alle Olimpiadi 2006. La conseguenza è che il punto di forza della candidatura, e cioè aver organizzato le Olimpiadi del 2006, potrebbe diventare allo stesso tempo oggetto di una Commissione di Indagine i cui esiti sarebbero puramente ed esclusivamente politici e mediatici essendo i fatti del 2006 comunque prescritti con conseguente indebolimento della candidatura di Torino. Il Sindaco chiede a noi Minoranze di non tener conto della possibile istituzione della Commissione di Indagine asserendo che da un punto di vista formale voto a favore delle Olimpiadi e istituzione di una Commissione di Indagine non sono fatti fra loro collegati o collegabili. Purtroppo, Sindaco, la realtà è che l'istituzione della Commissione di Indagine è il prezzo politico che lei deve pagare alla sua Maggioranza per avere il voto favorevole dei Consiglieri pentastellati contrari alle Olimpiadi. Ne vuole la controprova? Ritiri o faccia ritirare la mozione con la certezza che gran parte della Minoranza voterà nell'interesse della Città a favore delle Olimpiadi e vediamo se la sua Maggioranza vota compatta a favore della candidatura di Torino. Nel merito continuo a ritenere la delibera proposta non in linea con le richieste del CONI, ma se questo è il massimo che la sua Maggioranza riesce a fare, tant'è, ne prendo atto. Per serietà però non posso votare a favore di una delibera che ritengo profondamente sbagliata e che per come è strutturata temo escluderà Torino dalla corsa olimpica; non posso avvallare il metodo con cui si è arrivati a votare questa delibera, sono però profondamente a favore della candidatura di Torino e conseguentemente mi asterrò.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Capogruppo Rosso, ne ha facoltà per cinque minuti.

ROSSO Roberto
Credo che ci siano momenti in cui dimostrarsi patrioti e non partigiani. Partigiani è quando uno vuole legittimamente enfatizzare il proprio ruolo di partito, di componente di appartenenza politica, patriota è quando si ritiene che l'interesse del luogo in cui si vive se è solo Nazione o una Città debbano essere salvaguardati. In questo caso mi sembra che il Movimento 5 Stelle, per fortuna di Dio, ho visto alcune aberrazioni recenti della Sindaca Appendino e del Movimento 5 Stelle sulla TAV, a cui io sono favorevolissimo, come per le Olimpiadi, e visto che forse per controbilanciare un po' la cosa si è subito provveduto a portare a Toninelli un fascicolo contrario alla TAV, speriamo che Dio vi guardi dall'aver ragione. Però, per quanto riguarda le Olimpiadi io ritengo che sia importante quello che avete fatto. Non era banale, io penso a cosa è successo a Roma con la Raggi, ne ho parlato ancora con Pescante quest'oggi, hanno ancora le cicatrici del comportamento che il Movimento 5 Stelle ha avuto su Roma, mi è sembrato enormemente importante per questa Città che voi avete fatto un (incomprensibile) importante e anche costoso in termini politici al vostro interno, so che alcuni non erano d'accordo, vedo che ci sono alcune assenze tra i vostri banchi, ma l'importante è che il Movimento 5 Stelle abbia detto che uno dei grandi obiettivi di questa Città per il futuro viene incorporato nella sua agenda politica e nella sua agenda istituzionale. Io voterò a favore, come ho già preannunciato, a questa delibera, sono anche contento devo dire che avendo letto i giornali di oggi altri colleghi del centro destra che non potevano essere in Aula oggi, Ricca e Napoli, abbiano dichiarato così risulta sui giornali che sono personalmente a favore della posizione che io stesso ho assunto, che il Movimento 5 Stelle ha assunto. Questo vuol dire che rispetto all'isolamento in cui mi muovevo soltanto qualche giorno fa c'è una parte dell'opposizione che comincia ad allargarsi, credo che e spero che il Partito Democratico come grande colonna portante della politica di questa Città quantomeno si astenga anziché votar contro alla delibera; mi auguro di ascoltare a breve il Capogruppo Lo Russo pronunciare parole in questo senso, perché sarebbe un controsenso fare sì che oggi che i 5 Stelle approvano qualcosa di importante e di significativo non in nome della mafia, della n'drangheta, della camorra che corrompono le grandi opere, ebbene, se noi dopo tutto questo sforzo ci dichiarassimo contrari secondo me è un harakiri, rituale anche, dal punto di vista della forma. Ringrazio pertanto tutti gli esponenti del Movimento 5 Stelle che hanno pensato di accordarsi a questa posizione, spero che per la TAV un analogo positivo ravvedimento sia augurabile per il futuro e però mi auguro che quest'oggi in quest'Aula il corpo politico di quest'Aula nella sua posizione, nella sua Maggioranza possa dare il potere, la grinta, la voglia all'Amministrazione del Movimento 5 Stelle di portare avanti questo percorso. È importante che senta Roma, che c'è una Città unita a volere questa cosa, non soltanto i volontari delle Olimpiadi del 2006, non soltanto la Confindustria, non soltanto Camera di Commercio, ma anche il corpo politico nel suo complesso. Mi auguro davvero, lo dico a Stefano Lo Russo che ha posizioni spesso estremamente responsabili, che si possa arrivare ad una posizione di questo tipo in cui le Minoranze nel loro complesso accordano la Maggioranza il mandato di dare una risposta unitaria al CONI perché lo ripeto ancora qui mi sembra irresponsabile che da parte del CONI si chieda una resa incondizionata. È folle andare avanti su questa posizione, bisogna invece tornare indietro a ricostruire un percorso condiviso. Le proposte messe nei 12 punti dal Movimento 5 Stelle mi sembrano estremamente ragionevoli, probabilmente tra otto anni, non so se lo diceva l'altra volta la Consigliera Artesio, saranno di fatto già nei fatti, cioè spostarsi con le macchine elettriche nel 2026 sarà un dato di fatto, non sarà un'opzione che in questo momento si chiede alla Gestione delle Opere Olimpiche, saranno cose che saranno nei fatti che da qui ad allora si verificheranno e ringrazio, devo dirlo ancora pubblicamente, l'altra volta c'è stata una polemica sul ruolo che il Vicepremier Di Maio avrebbe svolto dentro il Movimento 5 Stelle a favore di queste opere, io mi auguro che il Vicepremier Di Maio faccia di più, non si limiti soltanto a convincere i 5 Stelle a fare questo passo, ma che convinca anche gli esponenti della Lega molto spostati purtroppo per noi su Milano o su Cortina a fare anche loro unitariamente al Movimento 5 Stelle questo passo. Dare forza in questo momento a Di Maio e non sfotterlo, è la condizione per cui Torino abbia una chance, perché io che ho tanti amici tra la Lega so benissimo che la loro indicazione va nel senso o di Cortina o di Milano. L'indicazione, che è anche in un emendamento in quest'Aula, proponeva di fare sì che ci fosse un'accoppiata Milano-Torino significa la neve a Sestriere, i luoghi di pianura a Milano. Abbiamo per fortuna votato contro quest'indicazione e speriamo che ci possa essere una condizione in cui Torino faccia valere il proprio diritto di sostenibilità economica, di sostenibilità ecologica, di ragionevolezza a vincere questa competizione.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Capogruppo. Prego, Capogruppo Montalbano, ne ha facoltà per cinque minuti.

MONTALBANO Deborah
Grazie, Presidente. Ma, il mio di intervento invece non sarà per fare, diciamo così, le congratulazioni, anzi direi esattamente il contrario. Io ritengo che oggi ufficialmente con questa delibera il Movimento 5 Stelle, in particolar modo questa Maggioranza, mostri un po' il suo vero volto. Tra qualche minuto sarà ufficiale dopo tanti sì; no; forse; ma; però; vediamo; ma se; altrimenti no, la Città di Torino dirà chiaramente attraverso la sua Maggioranza che vuole le Olimpiadi 2026 a Torino. Infatti il primo punto della delibera cita testualmente: "Delibera di proseguire il percorso di candidatura intrapreso con la consegna di studio di fattibilità vincolando le seguenti condizioni", quindi si chiede di proseguire il percorso di candidatura e venendo alle condizioni parliamo di analisi costo/benefici da effettuare preventivamente; preventivamente, a noi risulta che l'iter mi pare che sia già abbastanza in stadio avanzato da parte di tutte e tre le città e tra l'altro di analisi costi/benefici ce ne sono diversi già effettuati nel corso degli anni. La seconda condizione era quella di escludere la formazione di debito che io trovo impraticabile anche questa in quanto la struttura dei grandi eventi prevede l'utilizzo di risorse pubbliche e gli enti pubblici a tutti i livelli, almeno che io non mi sbaglio, al momento vivono una condizione di indebitamento. La terza condizione, che non siano previste candidature condivise e su questa io la ritengo essere la più eclatante considerando che il Movimento 5 Stelle era una forza politica contraria ai grandi eventi. La quarta condizione è che vengano rispettati i 12 paletti generati dal Gruppo Consiliare e anche qui abbastanza irricevibili. Il CONI è un organo indipendente, le Olimpiadi sono un evento che vive di una struttura propria, libero da influenze esterne; sostanzialmente i 12 punti non sono vincolanti alle scelte, alle prerogative che effettuerà il CONI e il CIO. Certo, servono magari a salvare la faccia politicamente o a tentare di salvare la faccia politicamente. ma non credo che avranno altri effetti. Si arriva oggi a questa delibera senza un reale dibattito tra l'altro perché si è vissuto un dibattito politico, ma non mi risulta che ci sia stato un dibattito e un momento di condivisione reale con i cittadini rispetto alle ragioni del sì e alle ragioni del no dalla forza politica che avrebbe dovuto tra l'altro rompere il Sistema Torino; oggi possiamo solo prendere atto che quello stesso Sistema è più forte e più unito di prima avendo trovato anche mi pare un terreno abbastanza fertile e di accondiscendenza. Il Movimento 5 Stelle che della trasparenza ha fatto la sua bandiera, in quest'ultimo anno è passato da il negare la sua stessa base, in un primo momento, che ci fosse una possibile candidatura e oggi la candidatura c'è; ha negato che si stesse lavorando ad un pre dossier e poi è arrivato quello di Alberto Sasso con 50.000 euro di risorse pubbliche e così via fino ad arrivare ad oggi. Dichiarazioni contrastati, tutto il contrario di tutto, per non dire apertamente, chiaramente quali erano le reali intenzioni. Mi dispiace, ma ritengo che la politica e la democrazia non siano un teatro, Sindaca, non siano un teatro. Credo che le ragioni del no, quelle che nessuno, mi rendo conto che nessuno ha interesse ad ascoltare qui, proprio nessuno, rappresentavano e rappresentano però le basi per poter rompere con i vecchi dogmi e provare a lavorare su modelli di sviluppo diversi realizzati con un diverso uso di risorse pubbliche e finalizzati a costruire interventi strutturali fino a costruire reali risposte, reali opportunità per i cittadini. Io continuo ad essere convinta di tutto questo invece. Laddove si fa fatica e non si riesce più economicamente a soddisfare i bisogni primari dei cittadini, la risposta non può essere creare debiti e/o utilizzare risorse pubbliche per un evento sportivo che di sportivo ormai non ha più nulla in quanto è divenuto un evento di élite e finalizzato alla speculazione finanziaria privata attraverso fondi pubblici. Casa, emergenza casa, supporti economici, riduzione delle rette per quanto riguarda le mense scolastiche, qualità dei trasporti pubblici, degrado, cura del verde pubblico, buche, mancanza di risorse per progetti di integrazione; queste ritengo essere delle priorità per i torinesi e solo laddove questi bisogni fossero davvero soddisfatti si potrebbe allora pensare a fare i grandi eventi o pensare al superfluo. In funzione di tutto questo, per quella che si chiama anche coerenza politica, io resto contraria alla candidatura olimpica per Torino 2026 e naturalmente non credo che qualcuno potesse avere qualche dubbio, voterò contrariamente a questa delibera.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Ho iscritto a parlare il Capogruppo Magliano, ne ha facoltà per cinque minuti.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Siamo arrivati al momento del dunque. È evidente che l'iter che ci porta fin qui è un iter che avremmo voluto, disegnato e pensato assolutamente in modo diverso; io ricordo, perché lì sì è stato possibile in Città Metropolitana, a marzo ci fu un atto votato tutti insieme, centro destra e centro sinistra e Movimento 5 Stelle e forse quel giorno, da quel giorno la Sindaca Appendino avrebbe potuto trarre qualche insegnamento, cioè che era possibile dialogare con le forze, altre rispetto al suo movimento, per trovare un percorso condiviso, invece la convocazione per approvare un percorso condiviso è arrivata ieri sera verso le 19:00-19:30 con un whatsapp, per cui i Capigruppo avevano l'onore di poter interloquire con la Sindaca a tre ore dal voto e questo è evidentemente il sentore del fatto che ad un certo punto si è cercato in limine, proprio alla fine, una mediazione perché anche il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle non era compatto, lo stiamo vedendo dalle votazioni che si sono susseguite. Non ricorderò quello che è stato ricordato prima dalla Consigliera Montalbano, cioè la modalità con la quale si è fatto questo percorso da gennaio in poi, l'assegnazione dell'incarico a un non eletto del Movimento 5 Stelle, tutte cose che ci siamo già detti lunedì, l'unica cosa che io invece penso è questa, il voler pensare che la mozione sulla Commissione di Indagine non c'entri nulla con il voto di oggi è prendere in giro l'onestà intellettuale di chi vi parla, non potete trattarci come neofiti appena eletti in una Circoscrizione di questa Città. Quello è un atto ben preciso, è un atto che serve a quest'Amministrazione per avere qualche voto in più per arrivare a 21 voti oggi o 22 quanti saranno con il voto della Sindaca ed è evidentemente un atto che a me spaventa perché Commissione d'Indagine io l'ho sentito dire in alcuni casi dentro quest'Aula e mediamente l'abbiamo sempre fatta su fatti che avevano comunque una rilevanza penale, penso a Piazza San Carlo, penso che la Sindaca se la ricordi, penso allo CSEA, penso alla questione dei cimiteri e il fatto di usare quelle parole e non usarne altre, cioè non usare l'idea di fare una Commissione speciale o trovare una modalità per approfondire che cosa non ha funzionato rispetto al 2006 penso che invece questo sia un pugno allo stomaco a chi ha voluto in questi mesi, in queste settimane provare a trovare una composizione. Per cui io la proposta che faccio e la richiesta che faccio politica alla Sindaca, se ha ancora una maggioranza su questo tema, è di ritirare quell'atto; non è oggi all'Ordine del Giorno, apposta evidentemente; faccia ritirare quell'atto e in quel caso voteremo a favore, almeno il mio Gruppo voterà a favore, ma questa è una cosa che chiedo, non lo chiedo solo io, lo chiedo perché questo potrebbe permettere di comporre una frattura che avete creato voi, ritirate quell'atto e almeno il Gruppo dei Moderati potrà tranquillamente e serenamente votare sì a questa delibera. Questa è una richiesta che le faccio, mi auguro che lei la possa prendere in considerazione perché penso che Torino abbia bisogno dell'evento delle Olimpiadi; ne ha bisogno Torino, ne hanno bisogno le nostre Valli, non è detto, io ad esempio non sono favorevole ad una collaborazione con altre città, quindi sposo questa linea, ma voglio anche che quando si parla di mediazione, Sindaca, la mediazione non con noi, non sia solo all'interno del suo Gruppo, ma sia con le altre forze che in questo momento sono all'interno di questa sala di Consiglio Comunale. Questa è la richiesta che le faccio, la faccio al Gruppo 5 Stelle, la faccio a lei perché so che avete la possibilità ancora di darci la garanzia politica che quei sei Consiglieri non riproporranno un atto che di fatto è un oltraggio alla storia di questa Città. Non ci sono stati fatti di rilevanza penale, anzi vengono a chiederci come abbiamo gestito il 2006 e se oggi stiamo parlando delle Olimpiadi del 2026 è perché facemmo quelle Olimpiadi, quelle del 2006. Per cui questa è la mia dichiarazione di voto, è una dichiarazione di voto che oggettivamente se non troverà soddisfazione nel ritiro dell'atto, il primo firmatario il Consigliere Carretto, di fatto sarà di astensione perché sono fermamente convinto che questa Città ha bisogno di quei cinque cerchi, un po' meno delle vostre cinque stelle.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per cinque minuti.

LO RUSSO Stefano
Siamo al termine di una penosa vicenda politica in questa Città, che è stata la gestione della candidatura olimpica di ospitare i Giochi Olimpici del 2026. Penosa sotto il profilo della gestione politica in capo alla Sindaca Appendino che ha sostanzialmente e accuratamente aggirato quello che abbiamo sempre chiesto di fare, cioè coinvolgere fin dall'inizio le forze attive di questa Città che in tutte le sedi, e mi sembra in maniera abbastanza inequivocabile, appoggiano con forza la candidatura della Città, ha evitato accuratamente di farlo per una precisa, rispettabile, ma non condivisibile scelta, di non andare ad urtare la sua Maggioranza e arrivando ad un atto, che è quello che viene posto in votazione, che non solo è contrario a quello che teoricamente dovrebbe fare la Sindaca della Città, cioè lavorare perché il Consiglio Comunale lavori ad un atto che effettivamente supporti la candidatura, ma certifica, con la votazione così come emersa a valle del respingimento anche dei nostri emendamenti, la assoluta incompatibilità della candidatura di Torino ai Giochi Olimpici invernali. Questo lo diciamo con enorme rammarico. Primi, abbiamo presentato un atto, lo voteremo immediatamente dopo questo, dove abbiamo recepito pedissequamente con un copia e incolla i 12 cardini della proposta fatta dal Movimento 5 Stelle, ma abbiamo espresso con chiarezza il pieno ed incondizionato sostegno della Città, invece l'atto che già per come è stato confezionato e soprattutto per come è stato aggravato con gli emendamenti che avete approvato, di fatto viola palesemente almeno due delle 13 condizioni poste dal CONI; la prima è la condizione n. 4 che chiedeva di una delibera piena ed incondizionata del Consiglio Comunale della Città e voi vi accingete ad approvare una delibera che prevede esplicitamente il vincolo alle seguenti condizioni; la seconda condizione delle 13 che viene violata con la votazione di questa delibera è la n. 12 che chiedeva alle città ovviamente di aprire a possibili sinergie tra diverse località nell'ottica di presentare al Comitato Olimpico Internazionale un progetto credibile ed innovativo, invece voi esplicitamente e deliberatamente lo escludete. Allora se non è questo un suicidio politico della candidatura mi chiedo davvero che cosa sia un suicidio politico. A tacere di quanto detto dal Consigliere Morano e da quanto detto dal Consigliere Magliano, che condivido e sottoscrivo, relativamente ad un approccio, ad una postura che la sua Maggioranza, Sindaca Appendino, ed io mi sarei aspettato almeno oggi in limine mortis delle parole chiare su questa cosa, non paga di aver deliberatamente ucciso con questa delibera la candidatura della Città di Torino dando un alibi gigantesco, un alibi gigantesco al CONI per violazione esplicita e palese di queste due clausole, lei non si è espressa e non si è ancora espressa rispetto ad una roba che grida vendetta al cospetto dei torinesi, che addirittura sei Consiglieri della sua Maggioranza che chiedono l'istituzione di una Commissione di Inchiesta, sottolineo 2006, e lei è stata zitta. La sua Capogruppo è stata zitta. Allora, delle due l'una, Sindaca Appendino. Ha ragione l'assente Consigliere Fassino quando l'altro giorno le chiedeva: "Ma lei le Olimpiadi, ha lavorato per farle o ha lavorato per disfarle?", perché la sensazione che appare è che dopo questa manfrina eterna di settimane e mesi neanche il Movimento 5 Stelle vota questa delibera, cioè la cosa surreale a cui stiamo per assistere è l'approvazione di una delibera che viola esplicitamente due delle 13 clausole proposte dal CONI, esplicitamente, e neanche vi mette d'accordo, in presenza di una mozione che chiede di istituire una Commissione di Indagine e che sostanzialmente parte dal presupposto che le Olimpiadi di Torino 2006 a differenza di quello che noi convintamente sosteniamo essere state la chiave di volta del successo e del cambiamento di questa Città, viene addirittura messo sotto inchiesta? Allora, questa disconnessione ci porterebbe, e concludo, ad una chiara e forte contrarietà a questa delibera, perché ve lo meritereste tutto e se lo meriterebbe lei, Sindaca Appendino, per come ha saputo, anzi non ha saputo gestire questa partita. Tuttavia, siccome siamo una forza politica che vuole a tutti i costi le Olimpiadi Invernali, per dare un ulteriore segnale nonostante non condividiamo minimamente l'impostazione nel dispositivo della delibera, il Partito Democratico si asterrà nella votazione della delibera stessa.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Capogruppo Artesio, ne ha facoltà per cinque minuti.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Intanto io vorrei contribuire ad alleggerire un po' il clima. Tranquilli che la delibera piena non c'è neanche nel Consiglio Comunale di Milano, anche lì non si riesce ad avere tutti presenti, come qui probabilmente i tifosi delle Olimpiadi hanno avuto altri impegni, probabilmente anche là accadrà e quindi la delibera è importante che ci sia come atto di accompagnamento per coloro che desiderano procedere nella candidatura. Per quello che riguarda invece la mia valutazione di questa situazione percorro brevemente quali sono state le mie previsioni e le mie speranze al momento in cui si è aperta questa vicenda della candidatura. Speranza/previsione, si aprirà un dibattito nella Città sul fatto se le Olimpiadi debbano essere ritorno al futuro, sul fatto se le condizioni che abbiamo conosciuto possano essere percorribili ancora un'altra volta dando un benessere diffuso o insufficientemente diffuso sul fatto se le Olimpiadi siano un male assoluto. Umori e opinioni che nella Città sono presenti e che immaginavo la politica, le organizzazioni intermedie, i cittadini potessero attivare e accompagnare. Previsione sconfessata dai fatti. Coloro che si sono espressi, la politica, si sono espressi in queste aule e coloro che si sono espressi socialmente si sono espressi tramite le loro organizzazioni intermedie, peraltro alcune organizzazioni intermedie, soprattutto quelle datoriali, non ho visto delle rappresentanze e voci del mondo del lavoro dalla parte del lavoratore dipendente. Dall'altro lato in politica è successo qualcos'altro da quella che era la mia previsione; la mia previsione era: adesso la palla sta tutta nel campo del 5 Stelle e vediamo in quale direzione fa autogol, se nella direzione dei comitati no o nella direzione dell'assunzione di una responsabilità ecumenica nei superiori interessi della Città. Il problema è che quello che non avevo messo in conto e su cui la mia previsione è stata sconfessata è che ci fosse un aiuto esterno, cioè che le altre formazioni politiche arrivassero a dire: "Ci siamo anche noi! Ci siamo anche noi! Sindaco Appendino, ti mancano i numeri? Ti manca la Maggioranza? Ci siamo anche noi! Ci siamo anche noi!" e questo durante tutto il passaggio della costruzione della candidatura fino ad oggi. Non abbiamo avuto alcun documento condiviso tra i livelli istituzionale, Comune, Città Metropolitana, Regione, però ognuno è entrato in campo per conto proprio, la Città perché è chiamata a fare la delibera, la Città Metropolitana perché doveva costruire il dossier e la Regione perché è entrata a gamba tesa qui e là a seconda degli umori e arriviamo quindi al momento del voto della deliberazione di oggi. Il guaio è che a furia di dire: "Vengo anche io! Vengo anche io!", ci si sente ogni tanto dire:"No, tu no. No tu no" ed è esattamente quello che succede in questo Consiglio Comunale in cui la Maggioranza 5 Stelle e la Giunta portano una deliberazione che si avvale dei voti ancorché non unanimi del Gruppo Consiliare, ma sufficienti a far approvare una deliberazione e i documenti presentati dalle Minoranze che sostenevano le Olimpiadi probabilmente saranno rifiutati da questo Consiglio Comunale. Allora, tutto il contrario di quello che a mio modo di vedere sarebbe servito per discutere seriamente sulla base di dati di fatto, sulla base di una relazione partecipata con la Città, sulla base di relazioni credibili tra le istituzioni e la politica di un avvenimento che accadrà oltre noi, ma che saremmo chiamati ad accompagnare se Torino sarà scelta candidata. Ora, lo scenario che si apre successivamente è se Torino non sarà scelta è perché la delibera non era fatta bene. Ma mi domando, ma coloro che sono così convinti della candidatura e della severità del giudizio sui parametri di questa candidatura, possono davvero pensare che il CONI valuterà in base al fatto di sentirsi offeso? Oppure che il CONI valuterà in base al fatto se la delibera sia scritta bene o male, qui piuttosto che a Milano? Io che non sono una tifosa della candidatura mi auguro che il CONI confronti le diverse candidature sulla base di quei famosi parametri oggettivi e di quei 12 criteri. Se qualcuno dubita e sospetta, allora il problema è che tutto evidentemente appare meno diretto su parametri, misure e contenuti di quanto invece noi vogliamo e quanto dovrebbe essere nell'ambito della discussione. Quindi, colleghi Consiglieri, io l'unica chance che avevo visto era quella di attivare direttamente la partecipazione e la discussione e di farlo attraverso una consultazione pubblica, ma dato che non voglio rovinare la festa e il ruolo del guastafeste, come dire, già troppe volte mi è capitato di farlo, io non parteciperò al voto augurandomi che il dossier abbia tutte le caratteristiche per soddisfare le aspettative di coloro che confidano nella consegna a Torino della candidatura e che però la Città e le istituzioni abbiano modo di ragionare sulle misure che possano portare una reale utilità a questa Città se le Olimpiadi sono un evento che migliora ed innalza la qualità della Città.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Capogruppo Tresso, ne ha facoltà.

TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Parto dalle considerazioni che mi hanno testé preceduto della Consigliera Artesio per dire questo, io concordo sul fatto che non credo che il CONI sia poi interessato a vedere se la delibera è fatta più o meno bene, se c'è un'adesione più o meno totale e su questo aspetto si può anche poi andare ad analizzare cosa ha fatto Milano tanto per non guardare cosa hanno fatto i cugini, anche loro hanno comunque posto dei paletti e via dicendo perché questo è sicuramente quello che la Maggioranza ci racconterà. Però c'è un dato che è incontrovertibile, c'è comunque un elemento di valenza politica che è forte, il CONI non può pensare di avere un governo di una Città che non è convintamente deciso e sicuramente certo che vuole fare quell'evento. Abbiamo già avuto un precedente, lo abbiamo avuto con un governo dello stesso colore politico, abbiamo avuto Roma che ha dato uno schiaffo in faccia, lo abbiamo già ripetuto, in occasione della candidatura dei giochi estivi e questo il CONI lo sa bene perché alla fine anche nelle condizioni che ci pone ci sta dicendo: "Guardate che noi vogliamo cercare a livello nazionale", bene o male quell'acronimo Comitato Olimpico Nazionale Italiano, "stiamo cercando la candidatura più forte, più efficace per portare a casa nostra le Olimpiadi" dove nostra è l'Italia ovviamente per loro. Allora, abbiamo qui di fronte un atto, io lo dico davvero con grande rammarico, perché comunque io ci credo che questo sia, l'occasione della candidatura, uno strumento, un'occasione per la Città intera e in questo davvero, Sindaca Appendino, ho creduto che fosse possibile una concertazione maggiore, ma lei fin dall'inizio ha davvero voluto correre da sola e peraltro si è poi resa conto man mano che le mancava il terreno sotto i piedi. L'atto che oggi votiamo è un atto contraddittorio, è un atto che da un lato asserisce di volere proseguire nel percorso di candidatura e dall'altro inizia a porre paletti e condizioni che come abbiamo già avuto modo di dire anche per gli emendamenti presentati, altro non fa che confermare dubbi e perplessità da parte del Governo o da parte dell'Amministrazione. Ma ciò nonostante io, anche nell'ottica come Lista Civica, di procedere davvero a quello che è il bene della Città, quello che può essere dare occasione di sviluppo per questo territorio, ho davvero creduto quando ieri è arrivato il famoso whatsapp, ed è arrivato un po' tardivo perché insomma bene o male è da gennaio che si parla di quest'atto ed essere convocati a poche ore dal voto non lo trovo proprio un segnale di grande distensione e di grande mediazione, ma non importa, ho davvero voluto credere che oggi ci fossero le condizioni per dirci: "Guardate, veniteci incontro, troviamo un livello di mediazione e capiamo che comunque l'obbiettivo è quello di portare avanti un atto che prosegua nel percorso e che convintamente noi vogliamo andare avanti in questa direzione". Però noi le abbiamo chiesto una cosa riuniti con tutti i Capigruppo di, come è stato fatto notare, almeno prendere le distanze da quella mozione che richiama la potenzialità di una Commissione di Indagine e che non vuole, in merito a valutare quelle che sono state luci ed ombre dell'evento passato, non vuole fare magari un approfondimento ed un maggiore ed articolato studio su quelle che sono state delle positività, ma anche delle criticità per trarre, come dire, consiglio e suggestioni e suggerimenti anche dall'esperienza passata, il famoso tema della legacy poteva essere visto anche in questo senso qua, ma si parla di Commissione di Indagine. Ma, le parole hanno un loro peso, le parole hanno un loro significato, peraltro mi chiedo anche il significato poi di una Commissione di Indagine a 12 anni di distanza da quell'evento. Allora noi oggi le abbiamo solo chiesto: "Sindaca, ma lei è disponibile a prendere le distanze da quell'atto?" Poi è vero che oggi non lo votiamo in sede di questo Consiglio Comunale straordinario, però c'è un fattore politico che non è indifferente, è dire: noi ci mettiamo la faccia, ma consentiteci, mettetecela anche voi nel dirci che se c'è convintamente l'idea di andare avanti, altrettanto convintamente si cerca di evitare dei passi falsi e per cui le abbiamo chiesto modifichiamo questa mozione, tramutiamola in un atto che indichi la volontà di fare un approfondimento utile sì a capire come meglio investire le risorse e come meglio gestire il tema della eredità della legacy, ma evitiamo di parlare di Commissione di Indagine che comunque è un termine divisivo, comunque richiama sempre, come è già stato fatto notare, il fatto di responsabilità al fatto comunque che ci siano stati degli addebitamenti impropri o delle malversazioni Ora questo oggi da noi è stato chiesto e questo oggi da lei non è stata data come risposta. Il tema vero, io temo, è che lei oggi, Sindaca Appendino, è ostaggio di un gruppo della sua Maggioranza che sta segnando una spaccatura netta, una spaccatura sempre più evidente e quindi se oggi siamo qui a dover accettare che per raggiungere questa sparuta minoranza risicata bisogna comunque tenere in piedi atti paralleli così come tenere in piedi promesse parallele quali quelle di andare da Toninelli a parlare della TAV, qui stiamo parlando del futuro della Città, stiamo parlando di strumenti ...

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

TRESSO Francesco
... che possono essere sviluppo e concludo, non stiamo giocando a scopa in cui si tira dentro una carta, nel senso la si ritira, la si rialza e se ne butta un'altra. Mi sembra che il profilo istituzionale da tenere dovrebbe essere un pochino più di livello. Io sono veramente rammaricato perché ci ho creduto davvero che fosse possibile trovare una concertazione per dare alla Città un segnale che c'è unitarietà, che c'è una volontà di andare avanti; oggi non vedo queste condizioni eppure sono fortemente convinto che le Olimpiadi possano essere strumento per Torino e per il suo territorio ed è per questo motivo che, unitamente a quanto hanno già detto altri miei colleghi, mi asterrò dal voto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Capogruppo Sganga, ne ha facoltà per cinque minuti.

SGANGA Valentina
Grazie, Presidente. Credo che il messaggio debba essere chiaro e univoco. Chi non vota questa delibera cerca per ragioni che sono squisitamente politiche, di affossare la candidatura di Torino. Abbiamo passato mesi a sentirci accusare da parte di chi siede in Minoranza che facevamo di tutto per non mandare avanti questa candidatura e il paradosso ultimo è che a non votare questa delibera è proprio chi diceva invece di sostenerlo quell'obbiettivo. Bene, ora questa candidatura c'è, è qui, è in questa delibera e possiamo dire che siamo orgogliosi del lavoro svolto, del contributo che abbiamo dato e abbiamo dimostrato di poter dare. Noi, che siamo orgogliosi possiamo dirlo, non può dirlo chi invece fino a ieri imputava le ragioni di un mancato voto alle condizioni poste in delibera; poste in forma, stante a quanto è stato detto nell'ultimo dibattito di lunedì, troppo respingente nei confronti del CONI ed oggi di fronte ad una nuova formulazione finge di non vedere e di non sentire e, non escludo, finge di non capire. La verità è che siete nell'angolo, la verità è che non avete idea di come giustificare alla Città il vostro mancato voto alla delibera e state cercando scuse, state cercando scuse per portare avanti, male, una battaglia che è squisitamente politica. Quella di dire che, come mi ha già preceduto nel dire la Consigliera Artesio, il sostegno doveva essere incondizionato è una scusa, è una scusa perché neanche Milano ha espresso un sostegno incondizionato, nella sua delibera si pone come capofila, quindi anche Milano pone una condizione. Quella della mozione del Consigliere Carretto è un'altra scusa; l'ultima, l'ultima di una lunga serie. Fra qualche anno qualcuno vi chiederà perché non avete appoggiato questa delibera e voi cosa direte? Direte che non avete creduto in questa Città, non avete creduto in questo territorio per colpa della mozione del Consigliere Carretto? Mah, per noi, voglio dirlo, la priorità non è mai stata la battaglia politica e non lo sarà mai, anzi le vicende di questi mesi hanno dimostrato ampiamente che il nostro massimo impegno è stato profuso per arrivare ad un punto concreto che parlasse di una candidatura olimpica che fosse migliore possibile per la Città di Torino, per le sue Valli, per il Piemonte e per l'Italia intera e il pre-dossier, le nostre condizioni, le discussioni che abbiamo fatto in quest'Aula e in ultimo questa delibera sono la prova inoppugnabile di ciò e per voi qual è la vostra prova? Oggi probabilmente lo stiamo già assistendo, stiamo assistendo all'ennesima giravolta di chi tenta di giustificare appunto il mancato supporto facendo appello all'alleanza con Milano che lo sappiamo benissimo porrebbe Torino in ombra; facendo appello ad una mozione che non ha nulla a che vedere con il merito di questo atto. Il merito appunto, quello fatto di numeri, di prospettive, di progetti, di pianificazione, divisione del territorio, quello fatto di valori, tutti elementi che noi abbiamo messo nero su bianco in trasparenza. Qual è il vostro merito? Chiaramente per quanto mi riguarda è una domanda retorica, ve lo abbiamo chiesto troppe volte e abbiamo ricevuto ogni volta una risposta diversa, adesso queste risposte dovrete darle ai cittadini, magari almeno davanti a loro troverete il coraggio di spiegare che dopo due anni, nel corso dei quali non siete riusciti a scalfire di una virgola l'azione politica della Maggioranza e della Giunta, avete avuto il coraggio di aggrapparvi ad un tema importante come le Olimpiadi per provare ad incidere in quello che è il vostro unico ed esclusivo intento: racimolare un minimo di visibilità per esclusivi interessi di partito. La verità è che rimanendo nel merito e solo nel merito ciò che viene votato oggi è in linea anche con gli emendamenti che avete presentato ad eccezione della subordinazione di Torino a Milano, ma nonostante ciò voi probabilmente non voterete. Bene, noi crediamo in questo progetto, crediamo nel lavoro svolto e crediamo in quello che rappresenta questo lavoro, cioè quello che rappresenta questo lavoro per il futuro delle prossime generazioni. Se anche voi, come dite, ci credete tra pochi minuti avrete la possibilità di dimostrarlo votando la delibera, in caso contrario come è giusto che sia, come è giusto che sia in politica, vi assumerete le vostre responsabilità. Noi faremo lo stesso e lo faremo però a testa alta. Per questo motivo voglio cogliere l'occasione di ringraziare tutti gli attori che hanno portato avanti questo percorso, la Sindaca, la Giunta, i tecnici, i funzionari ed in particolare tutte e tutti i colleghi che al netto delle singole sensibilità politiche hanno compreso quanto ad essere in gioco non ci siano solo gli equilibri di quest'Aula, ma il domani di tutta la comunità. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Sindaca.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Ringrazio tutti i Consiglieri e le Consigliere intervenute. Io credo nel lavoro che in realtà è stato fatto. Guardate, molto spesso ho sentito dire dalle Minoranze che quando non si vuole porre una questione di merito si pone una questione di metodo. L'ho sentito dire tante volte in quest'Aula e in Commissione. Io credo che qualsiasi metodo sia perfettibile, evidentemente il percorso che abbiamo fatto poteva essere fatto meglio, lo dico alle Minoranze come anche alla mia Maggioranza. Credo però che ogni volta si sia fatto un passo in avanti e ogni volta che abbiamo fatto un passo in avanti qualcuno, in particolare le Minoranze e lo vedo anche oggi, non ha voluto prendere atto del passo in avanti, ha voluto sempre cercare un motivo per non avere il coraggio di prendere delle posizioni politiche che oggi quest'Aula è chiamata a prendere. Io ricordo la prima discussione che abbiamo fatto in quest'Aula, cosa che in tutti gli altri Consigli non è stata fatta e lo ribadisco, credo che sia un valore aggiunto, quando c'è stato detto, non c'era ancora la delibera, probabilmente qualcuno sperava forse che non ci fosse una Maggioranza, la Maggioranza c'è, lo stiamo dimostrando, quindi anche evitiamo di continuare ad usare questa scusa che non esiste, c'è stato detto che i 12 punti erano condivisibili, che erano assolutamente meritori, che erano punti di forza del nostro progetto. Poi passa qualche giorno, il CONI effettivamente delibera e magicamente torniamo in Aula e quei punti lì sostanzialmente non sono più punti in cui noi dobbiamo credere, non sono più un dossier in cui dobbiamo credere, non è più un progetto in cui noi dobbiamo continuare a credere e per cui dobbiamo combattere. Bene, abbiamo superato anche quello, abbiamo proposto una delibera in cui noi crediamo perché ribadisco non abbiamo nessuna paura di candidarci per le Olimpiadi, non abbiamo nessuna paura di portare avanti il nostro progetto. La domanda che io faccio: ma voi il coraggio di dire no a Milano, il coraggio di portare avanti un progetto in cui credete, il coraggio di portare avanti un progetto che parte anche dalle basi del fatto che qualcosa non ha funzionato nel 2006 ce lo avete? Perché oggi ha ragione la Capogruppo Sganga, quello che conta oggi è questo voto e nella storia di questa Città rimarrà questo voto e voi siete chiamati a votare sì, no, forse o scappare dall'Aula. La Maggioranza c'è, c'era già lunedì, la delibera aveva già 21 firme; giustamente in quest'Aula sono state poste delle questioni, abbiamo preso ancora del tempo, abbiamo cercato di mediare, abbiamo fatto delle proposte che sono migliorative, ora però non ci sono più scuse. Non ci sono più scuse e quello che rimarrà agli atti di questo verbale non sono i sì perché atti che forse ci sono o non ci sono o che non so neanche cosa rese ammissibili che non abbiamo discusso; è il voto ed è il voto di oggi perché la delibera che andrà al CONI è quella di oggi, l'ordine del giorno al CONI non interessa, ci ha chiesto una delibera. Allora io voglio ringraziare davvero il Consigliere Rosso, voglio ringraziare il Consigliere Napoli e Ricca che purtroppo non sono presenti, ma mi hanno scritto e userò ovviamente le lettere e le allegherò alla delibera in cui sostengono questa delibera, avrebbero votato sostanzialmente questa delibera e lo farò. Ringrazio la mia Maggioranza e guardate io sono orgogliosa del lavoro che è stato fatto, lo dico perché come ho detto già la scorsa settimana è molto più facile far finta che un dissenso non esista, è molto più facile far finta che non ci siano delle problematiche legate ad un grande evento piuttosto che provare ad affrontarle e il lavoro di sintesi che noi abbiamo fatto affronta quelle che sono le difficoltà ed io credo che questo sia un valore aggiunto rispetto alla nostra candidatura, di cui sono orgogliosa. Mi dispiace che le Minoranze, una parte delle Minoranze oggi, da quanto ho capito in dichiarazione di voto, non percepisca questo lavoro che è stato fatto insieme a molti attori di questo territorio. Si poteva fare meglio? Sì, probabilmente sì, tutto si può fare meglio. Ho delle responsabilità politiche? Probabilmente sì, non mi sono mai tirata indietro credo, me le assumo, ma oggi la responsabilità politica oggi ce l'ha ogni singolo Consigliere che schiaccia il tasto e decide come votare: sì, no, forse o scappo, questo rimarrà. È questa la delibera che ci chiede il CONI. Avevamo detto che si diceva che non c'era una Maggioranza, che non saremo mai in grado di fare una delibera; la delibera c'è; si diceva che le condizioni che avevamo detto all'inizio erano assolutamente condivisibili, il CONI ci chiede di esporci, noi continuiamo sul nostro modello perché ci crediamo, la delibera c'è e riprende sostanzialmente quello che è il modello nel dossier. Abbiamo detto di credere nel territorio metropolitano, ci crediamo, lo ribadiamo in questa delibera, è scritto nel dossier; i Sindaci dei Comuni della Valle della Città Metropolitana hanno votato e hanno votato sì a differenza di altri; ci dite che il problema è che ci sono delle condizioni? Tutti i Comuni, penso a Milano, stanno ponendo delle condizioni, è assolutamente ragionevole e anzi, scusatemi, come ho detto l'altra volta è segno di trasparenza e correttezza perché diciamo qual è l'iter che noi siamo in grado di in qualche modo percorrere con le potenzialità che abbiamo nel bene e nel male ed io credo che questo dossier e questi punti siano assolutamente condivisibili. Abbiamo mediato ancora su degli emendamenti oggi ed ora il problema è qualcos'altro. Io credo che oggi il problema sia che qualcuno si deve assumere la responsabilità di votare sì, no, astenuto o scappare dall'Aula. Noi voteremo sì in modo compatto con la mia Maggioranza che ringrazio, ringrazio anche i Consiglieri, ribadisco, Rosso, Ricca e Napoli e faccio ancora un appello, ultimo, ultimo alle Minoranze, una parte, questo voto è ciò che conta. Questo voto è ciò che conta e questa delibera con il numero dei voti di oggi verrà trasmessa al CONI lunedì e anche su questo ovviamente verranno fatte delle scelte, anche se come dice giustamente la Consigliera Artesio che ringrazio anche per l'intervento di merito che è stato fatto evidentemente l'elemento più forte che noi abbiamo nell'ambito nostro di candidatura è il nostro dossier che deve essere supportato da un voto unanime, come ci è stato detto dal Consiglio del CONI. Quello che conta oggi però è questo voto e di questo voi, tutti noi saremo chiamati a rispondere. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione la delibera. Prego, Consiglieri, votate.
Se i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 31, favorevoli 22, contrari 1, astenuti 8, dichiaro la delibera approvata.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto.
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