Interventi |
MONTANARI Guido (Vice Sindaca) Grazie, Presidente. Buonasera ancora a tutte e tutti. Questa è una delibera un po' tecnica che abbiamo avuto modo di approfondire in due Commissioni, alle quali rimando, per appunto, le specifiche. Sostanzialmente, ci si è resi conto nel corso dell'attività sia di revisione del Piano regolatore, dunque di pianificazione, sia nel corso dell'approvazione di procedimenti, ex Legge 106, che le classificazioni acustiche attualmente esistenti nella città di Torino, molto spesso, sono legate a situazioni produttive superate; situazioni dove non ci sono più quelle caratteristiche che avevano motivato la classificazione di un certo tipo, e dunque ci siamo trovati a dover avere degli strumenti un po' più agili per poter intervenire perché, se no, attualmente diventa uno strumento estremamente difficile per la pianificazione e poi anche per il progetto, usare le classificazioni attualmente esistenti. Voi sapete che le classificazione acustiche sono 6, sono state studiate a suo tempo, a partire da una Legge Regionale del 2000, forse i primi del 2000, non ricordo la data esatta, che prevedono una serie di classificazioni tali per cui a seconda di ciascuna attività, c'è un livello di accettabilità del rumore differente. Ora, non si possono inserire certi tipi di attività vicino ad attività ovviamente rumorose, quindi immaginate scuola vicino a fabbrica, piuttosto che residenza per anziani vicino a attività produttiva, e via così. Quindi ci siamo trovati un po' in difficoltà, effettivamente. Con questo atto di indirizzo noi stiamo avviando una procedura è un po' più agile di revisione di queste classificazioni e devo dire che l'abbiamo fatto anche in accordo pieno come con le associazioni dei professionisti: con gli architetti, gli ingegneri, con i nostri uffici. Su questo provvedimento hanno lavorato insieme l'Ufficio Urbanistica e l'Ufficio Ambiente, proprio perché sono temi sul confine e dunque era necessaria la presenza di esperti. Nel corso delle sedute delle due Commissioni, nelle due sedute della Commissione questi aspetti sono stati molto approfonditi, soprattutto, soprattutto dall'ingegner Saporiti che forse nel nostro ambiente, nei nostri uffici, è la persona più preparata su questo tema. L'obiettivo, alla fine, è quella di avere, ancora una volta, una classificazione più flessibile, più elastica e più vicina alla trasformazioni che sono in corso attualmente ed evitare che interventi anche molto importanti in zone assolutamente tranquille, ora, perché la definizione produttiva non c'è più, non possano essere messi in atto. Grazie. |