Interventi |
MORANO Alberto Diciamo sì per dire no, e la colpa è del CONI, così la coscienza è salva e Torino resta a casa. L'intervento potrebbe finire qui, perché di questo si tratta, però siamo in presenza di una vicenda importante, che forse merita qualche riflessione in più. E allora torniamo a quello che è il refrain tipico di questa Amministrazione dall'inizio della Consiliatura ad oggi, per colpa di chi? Perché questa è la linea guida di questa manifestazione. In passato abbiamo scoperto che a volte era colpa di Chiamparino, a volte di Fassino, a volte dei conti disastrati, tutte queste cose tornano oggi, perché la Commissione d'inchiesta di questo dovrebbe parlare. Oggi abbiamo anche scoperto, durante le interpellanze, che è anche colpa dei ricercatori se qualche cosa non accade a Torino, ma mai una volta che il nostro Sindaco Appendino abbia avuto il coraggio di dire: "è colpa mia, è colpa della mia incapacità di amministrare questa Città e dare una prospettiva ai torinesi; è colpa mia se non riesco a governare la Maggioranza ed assumere decisioni importanti per la Città", ed allora, ed in questa prospettiva ci troviamo quindi chiamati a votare una delibera irricevibile, che dovrebbe sostenere la candidatura di Torino alle Olimpiadi del 2026 e che, invece, da un lato, se votata come presentata dalla Maggioranza, escluderà Torino dal CONI e dalla corsa per le Olimpiadi, in quanto palesemente in contrasto con quanto richiesto dal CONI, mentre, se viene votata, Torino, se non viene votata, è esclusa per definizione, perché o si dà l'approvazione, ma senza condizioni, o non la si dà. L'approvazione con condizione equivale a non dare l'approvazione. In merito mi sorge spontanea una domanda: ma la Giunta pentastellata che conta fra i suoi membri bocconiani, professori universitari, dottori commercialisti, avvocati di grido, conosce la lingua italiana? Conosce il significato delle parole "piena ed incondizionata", perché questo ha chiesto il CONI, ed ha anche ragione, una delibera di sostegno piena ed incondizionata. Ciò presuppone, ovviamente, per poterlo dare, che attorno alla candidatura di Torino si sia creato il consenso della città, dei vari strati della città: della Camera di Commercio, delle Unioni Industriali, delle varie forze economiche di questa città e presuppone, anche, che la candidatura abbia allegato un dossier con un piano finanziario, perché noi non possiamo dire che le Olimpiadi devono essere autosostenibili e non presentiamo un piano finanziario, non possiamo farlo discendere dal cielo, ma credo che tutto questo non sia accaduto. E allora, mi chiedo: avendo letto la proposta di delibera, perché prendiamo in giro il Consiglio oggi e spendiamo inutilmente i soldi per questa seduta? E infatti la bozza di delibera oggi in discussione vorrebbe fare una sintesi delle inconciliabili posizioni della Maggioranza 5 Stelle sull'argomento, ma riesce soltanto a far fare una brutta figura alla Città, danneggiando gravemente l'immagine di Torino alle prospettive future della nostra città, ponendo condizioni inaccettabili per il solo fatto di essere condizioni che di fatto escludono Torino dalla corsa olimpica e non basta, credetemi, una spruzzatina di inglese qua e là. Ho letto "Torino cash 2026, strategia plastic free", per rendere presentabile quello che non lo è. La conseguenza di tutto questo è che Torino, se il CONI terrà fede ai requisiti richiesti, verrà esclusa dalla corsa olimpica, ed io sento già in sottofondo il coro:"Per colpa di chi", e questa volta il colpevole sarà il CONI, che chiede quanto i 5 Stelle non hanno la forza politica di dare, il sostegno incondizionato? O forse Milano, che trarrà beneficio dalle incapacità di questa Città; ma i danneggiati - e dobbiamo ricordarcelo tutti noi - saranno solo tutte quelle persone, che Napoli dice essere l'80%, e che io so essere tantissime, ragionevoli, che vorrebbero una presa di posizione chiara da parte della Maggioranza pentastellata a favore della candidatura di Torino. Io mi limito a dire che il disastro annunciato è colpa del Sindaco Appendino e della sua incapacità di governare la Città e soprattutto la sua Maggioranza e qualcuno, prima o poi, gliene chiederà il conto. Io, per parte mia, non posso partecipare a questo imbarazzante teatrino e mentre confermo il mio totale sostegno alla candidatura di Torino Città Olimpica, non voterò questa delibera se resta immutata, perché io non prendo in giro il CONI, il CIO e i torinesi. Sorvolo, infine, sulla Commissione d'inchiesta relativa a Torino 2006, perché non credo valga la pena perdere tempo a commentare le pagliacciate. Vorrei solo ricordare a chi l'ha proposta che se Torino si è indebitata, non è che chi amministrava questa Città non sapeva cosa faceva. Torino si è indebitata sul presupposto di un'entità di trasferimenti dello Stato che sono venuti meno; se i trasferimenti dello Stato sono passati da un miliardo e mezzo, a 300 milioni in 5 anni durante la Giunta Fassino, non è colpa né di Chiamparino, né di Fassino e quindi, forse, bisognerebbe avere onestà intellettuale, coraggio e serietà, che mi sembra manchino a questa Amministrazione. |