Interventi |
GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Sono parzialmente in dissenso con chi mi ha preceduto, nel senso che, secondo me, invece, un passo avanti lo si è fatto, eccome, oggi. È chiarissimo il gioco che la Maggioranza sta facendo nei confronti dell'evento olimpico e io spero che rispetto ad un gioco che è quello che veniva anticipato, come dire di sì in un modo per cui si possa rimediare un no e scaricare la colpa su altri, io spero che sia un gioco al quale la Sindaca non voglia arrendersi. Noi non vogliamo arrenderci e lo stiamo dimostrando presentando degli atti: che siano l'atto d'indirizzo, che siano gli emendamenti di cui alcuni esponenti della Maggioranza hanno offerto una lettura creativa dopo essersi esercitati in una scrittura creativa che è la delibera, irricevibile così com'è. Non vogliamo arrenderci e proponiamo degli emendamenti che, come diceva il collega Fassino, aiutino ad andare nella direzione dei criteri che potranno darci una chance e non affossare il sogno olimpico, che io credo sia il desiderio di molti dall'altra parte della Sala; ma non vogliamo arrenderci, anche perché - e io spero che la Sindaca ce l'abbia molto chiaro - abbiamo un senso di responsabilità forte nei confronti di tutti quei Sindaci delle Valli: parlo di Pinerolo, parlo di Torre Pellice, di Cesana, di tutti i Sindaci delle Valli che, votando la delibera che è già stata ricordata in precedenza da alcuni colleghi, hanno riposto delle concrete aspettative, concrete, per tutte le ragioni che abbiamo detto sin qui, nei confronti degli investimenti che verranno legati all'evento olimpico. La Sindaca di Torino, che non a caso è anche Sindaca della Città Metropolitana, non per caso, sono le leggi, non per caso, e quando veniamo qui a citare la Città Metropolitana, questo va ricordato, e quando veniamo qui a preparare delle delibere, a presentare delle delibere, siccome ci sono colleghi che, come noi siedono anche in Città Metropolitana - dovremmo ricordarcelo - non possiamo poi pretendere di fare delle scelte che non tengano conto di questa che non è una casualità, perché possiamo anche mandare al macero le aspettative del nostro territorio non curandocene, possiamo perché siamo governati da una forza politica che fa del dissenso una bandiera e ci resterà solo il dissenso, Capogruppo Sganga, facciamoci bastare questo, perché se non abbiamo compreso che il consenso che le altre città stanno condizionando positivamente l'opinione di chi deve decidere e veniamo qui a dirci che il dissenso è un valore imprescindibile, dovremmo poi andare a far digerire questo dissenso anche ad un territorio di cui condizioneremo i destini. Quindi siccome alla Maggioranza che governa questo non importa, ribadisco, Presidente, spero che importi alla Sindaca, che ho il piacere di vedere anche in un'altra Sala, perché noi non ci accontentiamo di celebrare il dissenso come valore imprescindibile. Noi del dissenso facciamo un'occasione di confronto e poi arriviamo a raggiungere obiettivi tutti insieme; obiettivi ai quali bisogna credere e bisogna dimostrare di saper credere. Per cui se gli emendamenti alla delibera non verranno compresi dal Consigliere Carretto, piuttosto che dai dissidenti, io spero vengano compresi dalla Sindaca e che la Sindaca smuova chi vuole, a me non importa nemmeno chi chiama, Di Maio se vogliamo richiamarlo, va bene lo stesso, ma che si comprenda che ci sono destini un pochino più larghi dell'autocelebrazione della Maggioranza che ci governa, perché altrimenti dovremmo spiegarlo e non soltanto in questa sede. |