Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Punto n. 20 della Capogruppo Artesio e altri: "Gaza" VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Capogruppo Artesio. Ne ha facoltà per cinque minuti. ARTESIO Eleonora Sì, grazie. Il Consiglio Comunale di Torino è invitato, come già hanno fatto altri Consigli Comunali, a prendere parola anche sulla base di sollecitazioni di organizzazioni internazionali come Amnesty, ma anche di organizzazioni che si muovono nel profilo dell'educazione alla pace, sulla grave condizione che si protrae e si verifica rispetto alle popolazioni insediate sulla Striscia di Gaza e che vedono una grandissima condizione di sofferenza nei confronti dei palestinesi. La questione che qui viene prodotta riguarda gli incidenti che sono occorsi nella fase intercorrente tra il 30 marzo e il 15 di maggio, atti di carattere militare che hanno visto come vittime cittadini deceduti, molti in maniera significativa feriti, moltissimi in maniera ancor più significativa. Il numero dei caduti e il numero dei feriti è un numero che non può lasciare insensibili e che in modo particolare deve sollevare l'attenzione e la sensibilità civile e politica intorno ad un conflitto che vede contrapposti un esercito e una popolazione perché quando noi abbiamo all'interno degli scontri e delle manifestazioni un esercito armato e una popolazione armata soltanto di sassi è inevitabile l'asimmetria con la quale questo confronto e questo conflitto si consumano; un'asimmetria che quali che possano essere i giudizi sulle politiche degli stati e sulle condizioni delle popolazioni, non può lasciare insensibili le organizzazioni internazionali e infatti le organizzazioni internazionali hanno preso parola, non da oggi, e hanno da tempo chiesto un intervento, in modo particolare faccio riferimento all'intervento richiesto dalla Segreteria Generale dell'ONU che chiede, ha chiesto un'indagine indipendente proprio per verificare le condizioni di sofferenza che si consumano lungo la Striscia di Gaza. Il nostro documento è un documento quindi in linea con questi indirizzi e queste raccomandazioni internazionali e chiede tre cose: è un ordine del giorno politico, sulle materie di politica internazionale si può prendere la parola in termini di sensibilità e quindi di orientamento politico, chiede che la comunità internazionale si adoperi per far assumere ad Israele le proprie responsabilità per il trattamento della popolazione civile ed io voglio ricordare che accanto agli episodi che sono intercorsi nelle manifestazioni dal 30 di marzo al 14 di maggio la situazione della popolazione civile già appariva grave e già appariva al centro di molte denunce di Amnesty International per le forme di detenzione riservate alla popolazione civile e anche per le condizioni costanti di insicurezza in un territorio in cui il coprifuoco è così ricorrente da non riuscire a garantire nemmeno lo svolgimento delle primarie funzioni umane dalla frequenza delle istituzioni scolastiche, alle attività di cura presso gli ospedali. Quindi, il primo tema è il trattamento raccomandabile e raccomandato dalle organizzazioni internazionali, chiedere che la nostra posizione culturale, orientata alla composizione dei conflitti alla ricerca della pace, si realizzi anche su un piano economico con la sospensione delle forniture di armi e di attrezzature militari, che anche il nostro Stato come altri Stati di Paesi europei, ovviamente non faccio qui riferimento alle relazioni internazionali tra Stati Uniti e Stato di Israele, ma parlo del contesto nel quale possiamo agire come soggetto politico, quindi all'interno dell'Europa, che l'Italia come gli altri Paesi europei si impegnino alla sospensione della fornitura di armi per il Governo di Israele e in ultimo che i Governi Europei e le organizzazioni non governative possano farsi promotori di un canale umanitario che consenta di supportare gli ospedali locali e la fornitura di farmaci e di materiali medici. Come dicevo all'inizio, questo documento in forma simile, equivalente sollecitato e divulgato dalle organizzazioni internazionali di cooperazione e di solidarietà, è stato già discusso in altri Consigli Comunali e adottato in altri Consigli Comunali. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Capogruppo Sganga. SGANGA Valentina Grazie, Presidente. Per annunciare il voto favorevole della Maggioranza in riferimento a ciò che diceva la Capogruppo Artesio, ovvero il fatto che quest'ordine del giorno è già stato approvato da altri Consigli Comunali ed è stato approvato anche dalla nostra forza politica e così faremo qua, riteniamo che appunto votare questo ordine del giorno sancisca l'impegno del Consiglio Comunale di Torino a far rispettare il diritto internazionale e i diritti umani e a far applicare appunto, come diceva la Consigliera Artesio, la legge italiana sulla vendita d'armi. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Ricca. RICCA Fabrizio Grazie, Presidente. Ma intervengo solo perché ritengo quest'atto pieno di errori e ci tengo magari a provare a dare un pochino di luce magari anche nel momento della votazione per qualcuno, anche perché non sono state proteste pacifiche almeno riferito al primo capoverso, ma manifestazioni organizzate da Hamas inserite, tra parentesi, nell'Unione Europea tra le organizzazioni terroristiche da ultimo con regolamento di esecuzione UE 2017/150 del Consiglio del 27 gennaio del 2017 che attua l'articolo 2, paragrafo 3 del Regolamento 2580/2001 relativa misura restrittiva e specifica contro determinate persone ed entità destinate a combattere il terrorismo abroga il regolamento di esecuzione UE 20161127 con il deliberato proposito di irrompere nei confini dello Stato di Israele con bombe molotov, tagli a reticolati, funi e materiale incendiario. Non esiste nessun blocco nella striscia di Gaza, quest'ultima non vede alcuna presenza israeliana dal 2005, è autonoma ed è governata da Hamas che ha fatto un colpo di stato ai danni dell'autorità palestinese. In un'intervista della tv Al Jazeera del 13 maggio 2018, quindi anche molto recente, l'ufficiale di Hamas, Mahmoud Al-Zahar, ha dichiarato che non si tratta di una protesta pacifica; definire la protesta pacifica è un modo per forviare l'opinione pubblica - parole sue -. Nel 2005 lo Stato dell'Israele si è ritirato dalla Striscia di Gaza lasciando all'autorità palestinese pieno controllo dell'area. Nel gennaio del 2006 Hamas ha vinto le elezioni parlamentari, in seguito alla vittoria di Hamas gli Stati Uniti, Russia, ONU ed Unione Europea hanno dichiarato che per continuare a ricevere aiuti umanitari Hamas avrebbe dovuto riconoscere lo Stato di Israele, terminare le attività terroristiche. Hamas ha respinto le condizioni, gli aiuti umanitari sono stati interrotti nell'aprile del 2006. Il 16 maggio 2018 Hamas ha rifiutato due carichi di farmaci inviati ad Israele per gli ospedali di Gaza che sono attualmente in carenza, fonte Associated Press. 31 gennaio 2018 gli Stati Uniti hanno ufficialmente riconosciuto come terrorista Ismael Haniyeh che è leader di Hamas, fonte Reuters. Il 27 aprile 2018 il Consigliere del Presidente dell'Autorità Palestinese Abbas ha recitato un sermone ripreso dalla tv palestinese; nel sermone il Consigliere spiega al suo pubblico ciò che sta succedendo a Gaza condannando il fatto che Hamas stia sacrificando donne e bambini in una guerra che non ha niente a che fare con la Palestina, il Consigliere continua il sermone sottolineando che la protesta sarebbe dovuta essere pacifica, è al contrario una protesta violenta che metta a repentaglio le vite dei bambini. Quarto capoverso, i morti a causa dei tentativi di irruzione violenta nei confini dello Stato di Israele sono stati 62 dei quali, per stessa ammissione di Hamas, 50 sono miliziani dell'organizzazione terroristica. Secondo il report medico pubblicato dall'Associated Press il 14 maggio 2018 la neonata Leila Ghandour non è morta per aver inalato gas lacrimogeni, ma per una malattia cardiaca congenita per cui la circolazione sanguigna e il sistema respiratorio hanno cessato di funzionare. Le risoluzioni contro Israele sono oltre 80, solo 3 nei confronti della Siria tra cui il conflitto ha causato oltre 500.000 morti in 4 anni, secondo la norma dell'articolo 6 del Regolamento non sono vincolati come quelle (incomprensibile) a norma dell'articolo 7. Poi passando il Giro d'Italia, le organizzazioni del Giro di Italia da circa un anno precedente la decisione degli USA di spostare la propria ambasciata a Gerusalemme, non hanno nessun attinenza con quell'evento, Gerusalemme è sempre stata capitale di Israele fin dalla sua fondazione nel 1948 e gli Stati Uniti l'hanno sempre riconosciuta, tutti i Presidenti compreso Obama. La campagna Cambia Giro è stata organizzata dai movimenti BDS posto fuorilegge in molti stati del mondo in quanto discriminatorio e contrario con gli accordi commerciali, culturali, scientifici tra gli Stati e riconosciuto come movimento antisemita. Detto questo poi mi permetto anche di dire, nell'impegna, quando dite al Governo Italiano e agli organi dell'Unione Europea di impegnarsi per la sospensione delle forniture di armi e attrezzature militari come richiesto da Amnesty International, spieghiamo anche che sono contrari agli accordi commerciali con l'Italia, che poi chiaramente è competenza dello Stato. Tutto questo per dire che questa mozione è ampiamente faziosa chiaramente diciamo va a ricalcare un po' quelli che sono i convegni che vengono fatti all'Università di Torino dove si parla di antisemitismo per fare il nuovo antisemitismo; ricordiamo che forse il collaborazionismo di qualche anno fa mi sembra velatamente ritornare e prendere piega il fatto che alcuni Consigli Comunali abbiano votato questo atto non vuol dire che una roba simile debba essere votato anche dal nostro, io però quello che consiglio a tutti è di informarsi, ma di informarsi su canali magari ufficiali per sapere qual è la verità e non su fonti di siti che raccontano cose che qualcuno avrebbe detto. Per questo motivo voterò contro a questa mozione, ripeto, però sarebbe intelligente da parte di tutti di informarsi davvero prima di presentare, ma chi presenta so da che parte sta, anche perché poi non vorrei, ma atti di questo tipo possono anche avere ripercussioni sul Governo. VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Io spero davvero che atti di questo genere possano avere ripercussioni sul Governo di cui peraltro il Capogruppo Ricca esprime una componente insieme all'altra parte dirimpettaia perché l'ordine del giorno per quanto è uno strumento che ha delle potenzialità limitate è però necessario. Secondo me in circostanze come queste in cui come è stato detto i numeri di morti e l'efferatezza insomma con cui sono stati compiuti questi atti impone comunque che ci poniamo dei problemi anche noi come livello diciamo di Consiglio Comunale rispetto all'entità di questi accadimenti. Io credo che alla fine il tema fondamentale, anche come causa scatenante tutta questa situazione, è veramente la provocazione che Trump ha voluto fare con il trasferimento dell'Ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. Questo è proprio diciamo in contrapposizione al principio dei due popoli e delle due capitali che comunque tutte le risoluzioni cercano di perseguire e che tutti i processi di pace cercano di sviluppare. È stata una provocazione bella e buona in barba anche a quelle che sono delle (incomprensibile), sarebbe l'unico Stato che di fatto riconosce a livello di Ambasciata una capitale unicamente israeliana e questo non poteva non essere valutato, era sicuramente uno scotto anche di tipo elettorale che il Presidente Trump doveva pagare a chi aveva sostenuto fortemente le sue elezioni, ma i riverberi di questa posizione non si misureranno solo a livello del Medio Oriente, ma potranno avere, ahimè, dei riflessi ben più ampi. Io credo quindi che l'atto presentato dalla Capogruppo Artesio sia comunque da sottoscrivere, l'ho sottoscritto, e sia da votare e che davvero anche noi a livello di Consiglio Comunale di Torino non possiamo rimanere indifferenti di fronte ad accadimenti di questa portata. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Ferrero. FERRERO Viviana Grazie, Presidente. Io intanto ringrazio la Consigliera Artesio per aver posto all'attenzione dell'Aula un argomento così importante che forse riassume un po' una serie di tanti altri argomenti. Credo che sia giusto che il nostro Consiglio si ponga in quella situazione di parlarne e di affrontarli. L'Italia è anche un Paese che ha una tradizione di rispetto del diritto internazionale umanitario ed io non credo, mettendomi un po' in dissenso con quanto detto da un Consigliere che mi ha preceduto, io non credo che ci si debba mettere nella condizione di patteggiare per una parte o per un'altra o di andare a riassumere una realtà dei fatti o dei misfatti; io credo che si debba in qualche modo e con tutte le nostre possibilità mediare i conflitti e come dico con una lunga tradizione anche europea di pace questi conflitti vanno mediati e mi sembra che tutti i punti in cui si chiede, si richiede che la comunità internazionale si adoperi per far assumere ad Israele le proprie responsabilità in quanto Paese occupante mi sembra, vivaddio, una richiesta assolutamente sensata perché la popolazione civile vive delle situazioni veramente estreme ed è forse il momento anche giusto di parlarne. Il Governo Italiano sempre nella richiesta, nella seconda richiesta che anche questa mi sembra di assoluto buon senso, si chiede appunto che sia il Governo Italiano che gli organi dell'Unione Europea di impegnarsi per la sospensione delle forniture di armi. Vabbè, ma questo mi sembra di nuovo che se vogliamo costruire pace sicuramente non vendiamo armi ai belligeranti e in ultimo il canale umanitario, ma è auspicabile, cioè sono tutte cose su cui veramente io mi interrogo come si possa avversarle. Quindi noi, tra l'altro alcuni di noi hanno apposto recentemente la firma al documento esprimendo appunto il massimo consenso all'azione. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Vuole intervenire, prego, Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Intervengo per fatto personale perché il Consigliere Ricca nel commentare la proposta di ordine del giorno, di cui sono la prima firmataria, ha fatto riferimento alla sovrapposizione tra sionismo e antisemitismo ed io vorrei soltanto rassicurare, non dovrebbe essere necessario vista la storia della mia formazione politica e nel piccolo anche la mia piccola biografia, vorrei rassicurare che ogni qualvolta ci si dovesse trovare di fronte ad una manifestazione di antisemitismo si vedrà il Gruppo Consiliare Torino in Comune schierarsi contro ogni forma di discriminazione e allo stesso modo ogni qualvolta ci si troverà di fronte ad una bancarotta dell'umanità che vede contrapposto un esercito alle persone con una pietra, la mia persona e la mia formazione politica esprimeranno quanto ho espresso prima illustrando l'ordine del giorno e quindi non certo un'equidistanza. VERSACI Fabio (Presidente) Ricca, per fatto personale e poi chiudiamo. RICCA Fabrizio No, è giusto per chiarire che ho detto che all'Università di Torino vengono fatti ... ARTESIO Eleonora (INTERVENTO FUORI MICROFONO). RICCA Fabrizio Sì, ma lei provasse ad ascoltare, capisco che ha problemi ad informarsi e a presentare quest'ordine del giorno, però ascolti, si informi meglio perché le parole sono state altre. VERSACI Fabio (Presidente) Okay. Pongo in votazione l'ordine del giorno, prego, Consiglieri, votate. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 28, favorevoli 27, contrari 1, dichiaro l'ordine del giorno approvato. |