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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 9 Luglio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 25
ORDINE DEL GIORNO 2018-02510
(ODG N. 5/2018) "GAZA" PRESENTATA IN DATA 19 GIUGNO 2018 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Punto n. 20 della Capogruppo Artesio e altri:

"Gaza"

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego, Capogruppo Artesio. Ne ha facoltà per cinque minuti.

ARTESIO Eleonora
Sì, grazie. Il Consiglio Comunale di Torino è invitato, come già hanno fatto altri
Consigli Comunali, a prendere parola anche sulla base di sollecitazioni di
organizzazioni internazionali come Amnesty, ma anche di organizzazioni che si
muovono nel profilo dell'educazione alla pace, sulla grave condizione che si protrae e si
verifica rispetto alle popolazioni insediate sulla Striscia di Gaza e che vedono una
grandissima condizione di sofferenza nei confronti dei palestinesi. La questione che qui
viene prodotta riguarda gli incidenti che sono occorsi nella fase intercorrente tra il 30
marzo e il 15 di maggio, atti di carattere militare che hanno visto come vittime cittadini
deceduti, molti in maniera significativa feriti, moltissimi in maniera ancor più
significativa. Il numero dei caduti e il numero dei feriti è un numero che non può
lasciare insensibili e che in modo particolare deve sollevare l'attenzione e la sensibilità
civile e politica intorno ad un conflitto che vede contrapposti un esercito e una
popolazione perché quando noi abbiamo all'interno degli scontri e delle manifestazioni
un esercito armato e una popolazione armata soltanto di sassi è inevitabile l'asimmetria
con la quale questo confronto e questo conflitto si consumano; un'asimmetria che quali
che possano essere i giudizi sulle politiche degli stati e sulle condizioni delle
popolazioni, non può lasciare insensibili le organizzazioni internazionali e infatti le
organizzazioni internazionali hanno preso parola, non da oggi, e hanno da tempo chiesto
un intervento, in modo particolare faccio riferimento all'intervento richiesto dalla
Segreteria Generale dell'ONU che chiede, ha chiesto un'indagine indipendente proprio
per verificare le condizioni di sofferenza che si consumano lungo la Striscia di Gaza. Il
nostro documento è un documento quindi in linea con questi indirizzi e queste
raccomandazioni internazionali e chiede tre cose: è un ordine del giorno politico, sulle
materie di politica internazionale si può prendere la parola in termini di sensibilità e
quindi di orientamento politico, chiede che la comunità internazionale si adoperi per far
assumere ad Israele le proprie responsabilità per il trattamento della popolazione civile
ed io voglio ricordare che accanto agli episodi che sono intercorsi nelle manifestazioni
dal 30 di marzo al 14 di maggio la situazione della popolazione civile già appariva
grave e già appariva al centro di molte denunce di Amnesty International per le forme di
detenzione riservate alla popolazione civile e anche per le condizioni costanti di
insicurezza in un territorio in cui il coprifuoco è così ricorrente da non riuscire a
garantire nemmeno lo svolgimento delle primarie funzioni umane dalla frequenza delle
istituzioni scolastiche, alle attività di cura presso gli ospedali. Quindi, il primo tema è il
trattamento raccomandabile e raccomandato dalle organizzazioni internazionali,
chiedere che la nostra posizione culturale, orientata alla composizione dei conflitti alla
ricerca della pace, si realizzi anche su un piano economico con la sospensione delle
forniture di armi e di attrezzature militari, che anche il nostro Stato come altri Stati di
Paesi europei, ovviamente non faccio qui riferimento alle relazioni internazionali tra
Stati Uniti e Stato di Israele, ma parlo del contesto nel quale possiamo agire come
soggetto politico, quindi all'interno dell'Europa, che l'Italia come gli altri Paesi europei
si impegnino alla sospensione della fornitura di armi per il Governo di Israele e in
ultimo che i Governi Europei e le organizzazioni non governative possano farsi
promotori di un canale umanitario che consenta di supportare gli ospedali locali e la
fornitura di farmaci e di materiali medici. Come dicevo all'inizio, questo documento in
forma simile, equivalente sollecitato e divulgato dalle organizzazioni internazionali di
cooperazione e di solidarietà, è stato già discusso in altri Consigli Comunali e adottato
in altri Consigli Comunali.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Sganga.

SGANGA Valentina
Grazie, Presidente. Per annunciare il voto favorevole della Maggioranza in riferimento a
ciò che diceva la Capogruppo Artesio, ovvero il fatto che quest'ordine del giorno è già
stato approvato da altri Consigli Comunali ed è stato approvato anche dalla nostra forza
politica e così faremo qua, riteniamo che appunto votare questo ordine del giorno
sancisca l'impegno del Consiglio Comunale di Torino a far rispettare il diritto
internazionale e i diritti umani e a far applicare appunto, come diceva la Consigliera
Artesio, la legge italiana sulla vendita d'armi. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Ricca.

RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente. Ma intervengo solo perché ritengo quest'atto pieno di errori e ci
tengo magari a provare a dare un pochino di luce magari anche nel momento della
votazione per qualcuno, anche perché non sono state proteste pacifiche almeno riferito
al primo capoverso, ma manifestazioni organizzate da Hamas inserite, tra parentesi,
nell'Unione Europea tra le organizzazioni terroristiche da ultimo con regolamento di
esecuzione UE 2017/150 del Consiglio del 27 gennaio del 2017 che attua l'articolo 2,
paragrafo 3 del Regolamento 2580/2001 relativa misura restrittiva e specifica contro
determinate persone ed entità destinate a combattere il terrorismo abroga il regolamento
di esecuzione UE 20161127 con il deliberato proposito di irrompere nei confini dello
Stato di Israele con bombe molotov, tagli a reticolati, funi e materiale incendiario. Non
esiste nessun blocco nella striscia di Gaza, quest'ultima non vede alcuna presenza
israeliana dal 2005, è autonoma ed è governata da Hamas che ha fatto un colpo di stato
ai danni dell'autorità palestinese. In un'intervista della tv Al Jazeera del 13 maggio
2018, quindi anche molto recente, l'ufficiale di Hamas, Mahmoud Al-Zahar, ha
dichiarato che non si tratta di una protesta pacifica; definire la protesta pacifica è un
modo per forviare l'opinione pubblica - parole sue -. Nel 2005 lo Stato dell'Israele si è
ritirato dalla Striscia di Gaza lasciando all'autorità palestinese pieno controllo dell'area.
Nel gennaio del 2006 Hamas ha vinto le elezioni parlamentari, in seguito alla vittoria di
Hamas gli Stati Uniti, Russia, ONU ed Unione Europea hanno dichiarato che per
continuare a ricevere aiuti umanitari Hamas avrebbe dovuto riconoscere lo Stato di
Israele, terminare le attività terroristiche. Hamas ha respinto le condizioni, gli aiuti
umanitari sono stati interrotti nell'aprile del 2006. Il 16 maggio 2018 Hamas ha rifiutato
due carichi di farmaci inviati ad Israele per gli ospedali di Gaza che sono attualmente in
carenza, fonte Associated Press. 31 gennaio 2018 gli Stati Uniti hanno ufficialmente
riconosciuto come terrorista Ismael Haniyeh che è leader di Hamas, fonte Reuters. Il 27
aprile 2018 il Consigliere del Presidente dell'Autorità Palestinese Abbas ha recitato un
sermone ripreso dalla tv palestinese; nel sermone il Consigliere spiega al suo pubblico
ciò che sta succedendo a Gaza condannando il fatto che Hamas stia sacrificando donne e
bambini in una guerra che non ha niente a che fare con la Palestina, il Consigliere
continua il sermone sottolineando che la protesta sarebbe dovuta essere pacifica, è al
contrario una protesta violenta che metta a repentaglio le vite dei bambini. Quarto
capoverso, i morti a causa dei tentativi di irruzione violenta nei confini dello Stato di
Israele sono stati 62 dei quali, per stessa ammissione di Hamas, 50 sono miliziani
dell'organizzazione terroristica. Secondo il report medico pubblicato dall'Associated
Press il 14 maggio 2018 la neonata Leila Ghandour non è morta per aver inalato gas
lacrimogeni, ma per una malattia cardiaca congenita per cui la circolazione sanguigna e
il sistema respiratorio hanno cessato di funzionare. Le risoluzioni contro Israele sono
oltre 80, solo 3 nei confronti della Siria tra cui il conflitto ha causato oltre 500.000 morti
in 4 anni, secondo la norma dell'articolo 6 del Regolamento non sono vincolati come
quelle (incomprensibile) a norma dell'articolo 7. Poi passando il Giro d'Italia, le
organizzazioni del Giro di Italia da circa un anno precedente la decisione degli USA di
spostare la propria ambasciata a Gerusalemme, non hanno nessun attinenza con
quell'evento, Gerusalemme è sempre stata capitale di Israele fin dalla sua fondazione
nel 1948 e gli Stati Uniti l'hanno sempre riconosciuta, tutti i Presidenti compreso
Obama. La campagna Cambia Giro è stata organizzata dai movimenti BDS posto
fuorilegge in molti stati del mondo in quanto discriminatorio e contrario con gli accordi
commerciali, culturali, scientifici tra gli Stati e riconosciuto come movimento
antisemita. Detto questo poi mi permetto anche di dire, nell'impegna, quando dite al
Governo Italiano e agli organi dell'Unione Europea di impegnarsi per la sospensione
delle forniture di armi e attrezzature militari come richiesto da Amnesty International,
spieghiamo anche che sono contrari agli accordi commerciali con l'Italia, che poi
chiaramente è competenza dello Stato. Tutto questo per dire che questa mozione è
ampiamente faziosa chiaramente diciamo va a ricalcare un po' quelli che sono i
convegni che vengono fatti all'Università di Torino dove si parla di antisemitismo per
fare il nuovo antisemitismo; ricordiamo che forse il collaborazionismo di qualche anno
fa mi sembra velatamente ritornare e prendere piega il fatto che alcuni Consigli
Comunali abbiano votato questo atto non vuol dire che una roba simile debba essere
votato anche dal nostro, io però quello che consiglio a tutti è di informarsi, ma di
informarsi su canali magari ufficiali per sapere qual è la verità e non su fonti di siti che
raccontano cose che qualcuno avrebbe detto. Per questo motivo voterò contro a questa
mozione, ripeto, però sarebbe intelligente da parte di tutti di informarsi davvero prima
di presentare, ma chi presenta so da che parte sta, anche perché poi non vorrei, ma atti di
questo tipo possono anche avere ripercussioni sul Governo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Io spero davvero che atti di questo genere possano avere
ripercussioni sul Governo di cui peraltro il Capogruppo Ricca esprime una componente
insieme all'altra parte dirimpettaia perché l'ordine del giorno per quanto è uno
strumento che ha delle potenzialità limitate è però necessario. Secondo me in
circostanze come queste in cui come è stato detto i numeri di morti e l'efferatezza
insomma con cui sono stati compiuti questi atti impone comunque che ci poniamo dei
problemi anche noi come livello diciamo di Consiglio Comunale rispetto all'entità di
questi accadimenti. Io credo che alla fine il tema fondamentale, anche come causa
scatenante tutta questa situazione, è veramente la provocazione che Trump ha voluto
fare con il trasferimento dell'Ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. Questo è proprio
diciamo in contrapposizione al principio dei due popoli e delle due capitali che
comunque tutte le risoluzioni cercano di perseguire e che tutti i processi di pace cercano
di sviluppare. È stata una provocazione bella e buona in barba anche a quelle che sono
delle (incomprensibile), sarebbe l'unico Stato che di fatto riconosce a livello di
Ambasciata una capitale unicamente israeliana e questo non poteva non essere valutato,
era sicuramente uno scotto anche di tipo elettorale che il Presidente Trump doveva
pagare a chi aveva sostenuto fortemente le sue elezioni, ma i riverberi di questa
posizione non si misureranno solo a livello del Medio Oriente, ma potranno avere,
ahimè, dei riflessi ben più ampi. Io credo quindi che l'atto presentato dalla Capogruppo
Artesio sia comunque da sottoscrivere, l'ho sottoscritto, e sia da votare e che davvero
anche noi a livello di Consiglio Comunale di Torino non possiamo rimanere indifferenti
di fronte ad accadimenti di questa portata. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliera Ferrero.

FERRERO Viviana
Grazie, Presidente. Io intanto ringrazio la Consigliera Artesio per aver posto
all'attenzione dell'Aula un argomento così importante che forse riassume un po' una
serie di tanti altri argomenti. Credo che sia giusto che il nostro Consiglio si ponga in
quella situazione di parlarne e di affrontarli. L'Italia è anche un Paese che ha una
tradizione di rispetto del diritto internazionale umanitario ed io non credo, mettendomi
un po' in dissenso con quanto detto da un Consigliere che mi ha preceduto, io non credo
che ci si debba mettere nella condizione di patteggiare per una parte o per un'altra o di
andare a riassumere una realtà dei fatti o dei misfatti; io credo che si debba in qualche
modo e con tutte le nostre possibilità mediare i conflitti e come dico con una lunga
tradizione anche europea di pace questi conflitti vanno mediati e mi sembra che tutti i
punti in cui si chiede, si richiede che la comunità internazionale si adoperi per far
assumere ad Israele le proprie responsabilità in quanto Paese occupante mi sembra,
vivaddio, una richiesta assolutamente sensata perché la popolazione civile vive delle
situazioni veramente estreme ed è forse il momento anche giusto di parlarne. Il Governo
Italiano sempre nella richiesta, nella seconda richiesta che anche questa mi sembra di
assoluto buon senso, si chiede appunto che sia il Governo Italiano che gli organi
dell'Unione Europea di impegnarsi per la sospensione delle forniture di armi. Vabbè,
ma questo mi sembra di nuovo che se vogliamo costruire pace sicuramente non
vendiamo armi ai belligeranti e in ultimo il canale umanitario, ma è auspicabile, cioè
sono tutte cose su cui veramente io mi interrogo come si possa avversarle. Quindi noi,
tra l'altro alcuni di noi hanno apposto recentemente la firma al documento esprimendo
appunto il massimo consenso all'azione. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Vuole intervenire, prego, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Intervengo per fatto personale perché il Consigliere Ricca nel commentare la proposta
di ordine del giorno, di cui sono la prima firmataria, ha fatto riferimento alla
sovrapposizione tra sionismo e antisemitismo ed io vorrei soltanto rassicurare, non
dovrebbe essere necessario vista la storia della mia formazione politica e nel piccolo
anche la mia piccola biografia, vorrei rassicurare che ogni qualvolta ci si dovesse
trovare di fronte ad una manifestazione di antisemitismo si vedrà il Gruppo Consiliare
Torino in Comune schierarsi contro ogni forma di discriminazione e allo stesso modo
ogni qualvolta ci si troverà di fronte ad una bancarotta dell'umanità che vede
contrapposto un esercito alle persone con una pietra, la mia persona e la mia formazione
politica esprimeranno quanto ho espresso prima illustrando l'ordine del giorno e quindi
non certo un'equidistanza.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ricca, per fatto personale e poi chiudiamo.

RICCA Fabrizio
No, è giusto per chiarire che ho detto che all'Università di Torino vengono fatti ...

ARTESIO Eleonora
(INTERVENTO FUORI MICROFONO).

RICCA Fabrizio
Sì, ma lei provasse ad ascoltare, capisco che ha problemi ad informarsi e a presentare
quest'ordine del giorno, però ascolti, si informi meglio perché le parole sono state altre.

VERSACI Fabio (Presidente)
Okay. Pongo in votazione l'ordine del giorno, prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 28, favorevoli 27, contrari 1, dichiaro l'ordine del giorno approvato.
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