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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 9 Luglio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 19
MOZIONE 2018-01917
(MOZIONE N. 39/2018) "L'IMPEGNO DEL COMUNE DI TORINO PER LA PROMOZIONE DEL PIANO INDUSTRIA 4.0 PROSSIMO ALLA SCADENZA" PRESENTATA IN DATA 21 MAGGIO 2018 - PRIMA FIRMATARIA CANALIS. [Lo Russo: voto favorevole]
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei direttamente al punto 12. E' la mozione:

"Impegno del Comune di Torino per la promozione del Piano Industria 4.0 prossimo
alla scadenza"

VERSACI Fabio (Presidente)
La presentatrice è la Consigliera Canalis. Prego.

CANALIS Monica
Sì, grazie, Presidente. Torino non è in crisi di vocazione e non ha bisogno di inventarsi
altre vocazioni. In un Paese come l'Italia che è l'ottava potenza industriale del mondo,
Torino sin dall'800 ha saputo, in particolare nel nostro Paese, interpretare la vocazione
industriale, una vocazione allo sviluppo dell'industria, ma anche dell'innovazione
tecnologica ed organizzativa. Anche oggi il motore della Città è la manifattura, sebbene
i dati ci dicano che non sia più il settore dominante. Negli ultimi 30 anni, dopo essere
stata una one company town, Torino ha saputo diversificarsi, quindi ha fatto un grande
sforzo anche per diversificare gli orientamenti della propria industria, ma oggi senza
dubbio necessita di una nuova rotta, necessita di una rivisitazione, di un ripensamento
del suo modello di crescita. Infatti, ci sono numerosi segnali che ci dicono che stiamo
perdendo posizione non soltanto a livello globale, ma anche a livello italiano in termini
di competitività, di creazione di nuove imprese e di nuovi posti di lavoro anche
nell'industria. In particolare, osserviamo tutti che il baricentro dell'economia italiana e
anche dell'economia industriale non è più il triangolo industriale di storica memoria
posizionato su Milano, Genova, Torino, ma si è spostato ad est, sulla Lombardia, il
Veneto e l'Emilia Romagna e Torino oggi è la città più cassaintegrata d'Italia. Ecco,
questi dati, uniti a grandi fenomeni mondiali, impongono nuove sfide per la nostra Città,
ed è quello che illustra la mozione che stiamo discutendo oggi. Qual è il contesto? Il
contesto è quello dell'integrazione delle tecnologie digitali nel processo di produzione
manifatturiera, la cosiddetta quarta rivoluzione industriale, industria 4.0. Non è
certamente un fenomeno che riguarda soltanto il nostro Paese, ma che ha una
dimensione globale con un fortissimo impatto sia sulle modalità di produzione, come
abbiamo detto, sia sull'occupazione; qualcuno parla addirittura di una sorta di tecno
disoccupazione mondiale che si sta abbattendo sull'economia soprattutto dei Paesi
occidentali di più lunga tradizione industriale. Ecco, noi vorremmo evitare che Torino
finisse in uno scenario tristissimo da Rust Belt americana. Abbiamo tutti presente quelle
città industriali degli Stati Uniti come Detroit, Pittsburgh che dopo i fasti della grande
industria nel corso del 900 oggi si ritrovano a vivere la desolazione e la marginalità
economica. Non credo che sia questo il futuro di Torino e credo che questa desolazione
possa essere evitata, ma solo se la nostra Città e la nostra Amministrazione è ben
consapevole sia dei rischi, sia delle opportunità che l'industria 4.0 porta con sé: le
tecnologie digitali, la robotica, l'intelligenza artificiale portano con sé. In particolare,
pensiamo alla possibilità, non soltanto per l'industria, ma anche per il settore dei servizi,
di poter fare pagamenti digitali, preventivazione digitale, di poter monitorare la
produzione anche a distanza, di poter controllare anche dopo molto tempo il perché di
un difetto della produzione risalendo nel tempo, la possibilità di elaborare in maniera
molto più dettagliata e approfondita i dati in maniera tale da migliorare la produzione. I
dati ci dimostrano anche che tutte quelle aziende che non si mettono al passo con queste
innovazioni e quindi non assorbono le tecnologie digitali restano ai margini, mentre
quelle che assorbono queste tecnologie hanno un notevolissimo incremento di
produttività fino ad un +20% e di profitti fino ad un +25% e anche, ed è quello che
maggiormente ci interessa, un aumento dell'occupazione, chiaramente su filoni nuovi
rispetto al passato. Quindi questi cambiamenti non portano soltanto minacce alla
tradizione economica e alla vocazione di Torino, ma possono anche portare una grande
occasione di rilancio. Purtroppo, però i dati che ci offre l'Unioncamere Piemonte ci
dicono che, al 31 marzo 2018, poche aziende torinesi e piemontesi avevano assorbito
queste tecnologie ed, in particolare, poche aziende avevano approfittato dei grandi
incentivi fiscali offerti dalla Legge di bilancio 2018. Quali sono questi incentivi? Sono
incentivi che interessano in particolare l'acquisto di beni materiali, strumentali nuovi e
l'investimento in formazione del personale da parte delle aziende; in cambio di questa
formazione di questi acquisti - attenzione, effettuati entro la scadenza del 31 dicembre
2018 - ci sono grandissimi crediti di imposta finanziati dalla Legge di bilancio.

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

CANALIS Monica
Sì, purtroppo al 31 marzo solo il 37% delle imprese manifatturiere piemontesi
possedeva una conoscenza di questo Piano Industria 4.0 e solo l'11% aveva già
introdotto queste tecnologie, quindi siamo molto indietro rispetto agli obiettivi. Quale
può essere il ruolo del Comune e degli altri Enti Locali? Perché questa mozione è stata
approvata mercoledì scorso anche in Città Metropolitana. Non quello di essere mero
spettatore di questo grande processo, ma di essere un attore, un protagonista e anche un
regista del cambiamento. Quindi, noi con questa mozione proponiamo alla Sindaca e
agli Assessori competenti tre azioni: la prima è essenzialmente un'azione informativa,
capillare, coinvolgendo gli altri attori fondamentali della Città su questi temi, quali ad
esempio: la Camera di Commercio, l'Unione Industriale, gli ordini professionali, il
neocostituito Competence Center del Politecnico, gli incubatori di imprese, tutti quegli
altri attori che possono farsi portatori di informazione sul Piano Industria 4.0. La
seconda azione, invece, è di carattere promozionale, di marketing del territorio, al di
fuori della cinta daziaria di Torino e della Città Metropolitana; quindi una sorta di
strutturazione di un marchio che presenti Torino in Italia e nel mondo come una città 4.0
che ha le conoscenze, le competenze e la forza ...

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

CANALIS Monica
... Per far fronte a questi processi. La terza azione - e concludo - riguarda invece
un'attenzione mirata ai 100.000 studenti universitari dei due atenei che sono situati nella
nostra città e che in larga misura, dopo aver ottenuto la laurea a Torino, lasciano la
nostra città, quindi è importante che spieghiamo loro quali sono le opportunità
specifiche, legate all'industria 4.0, che Torino può offrire per attrarli e farli rimanere
qua ed aiutarli a creare qua le loro imprese. Davvero l'innovazione può permettere, può
contribuire a trasformare Torino, a rilanciarla; noi crediamo che il rilancio industriale di
Torino sia possibile, ed anzi sia una delle linee guida su cui dobbiamo puntare, perché è
attraverso il rilancio industriale che noi possiamo, in particolare, creare nuovi posti di
lavoro, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Ho iscritto a parlare il Consigliere Curatella, ne ha facoltà per cinque
minuti.

CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Siccome ne ho anche discusso già in Commissione quando si
parlava di questo documento, l'innovazione può essere una grossa opportunità perché
già il rapporto Rota vede su Torino una delle città che ha il più alto numero di start up
sul territorio, anche per effetto dei vari ... oltre al Politecnico, dell'Università, anche
degli incubatori d'imprese presenti. Uno dei grossi problemi che riporta il rapporto Rota
è che circa due terzi di queste start up non riescono poi ad evolvere, non trovano un
terreno fertile con cui poter fare gli step successivi alla parte embrionale. Da questo
punto di vista la Città già si è mossa con Torino City Lab cercando di attrarre
innovazioni di frontiera e quindi di essere un forte polo attrattore, quel marketing
territoriale di cui parlava prima la Consigliera Canalis, ed è fondamentale che la politica
non veda l'innovazione come un problema, un qualcosa da evitare - come è successo
peraltro in Commissione sulla firma digitale - ma l'innovazione è una grossa
opportunità. Il mondo sta cambiando, sta cambiando anche la velocità con cui il mondo
evolve, non è più la Torino città dell'auto in cui c'è un tipo di produzione che è
abbastanza statica e permane nel tempo; è un mondo che evolve, cambia e l'innovazione
può essere il punto chiave, il punto cruciale per non perdere know how, per non perdere
potenzialità e capacità, ma per permettere anche a chi arriva dal mondo industriale
passato dal 3.0: l'elettronica, l'elettrica e via dicendo, possa trovare modo di rivalutare il
proprio impegno, il proprio lavoro. Quindi, voteremo a favore di questa mozione,
appunto, perché va nell'ottica di riunire diversi attori presenti nel territorio sia a livello
concettuale, sperimentale: Politecnico, piccole imprese, sia a livello progettuale, quindi
mi riferisco in particolare agli ordini professionali che sono i primi a doversi scontrare
tra l'innovazione come opportunità e chi poi invece è abituato a lavorare sempre nello
stesso modo e quindi l'innovazione la vede come ostacolo e non come opportunità e
quindi è importante poter mettere insieme attorno ad un tavolo a discutere tutte le figure
e tutti gli operatori del territorio per dare a Torino una nuova faccia, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per cinque minuti.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Io intervengo, brevemente, per dire che ho sottoscritto questa
mozione perché ritengo davvero che questa sia una delle opportunità su cui la città si
deve giocare il proprio futuro. Torino ha nelle corde, ha nella sua storia quelle che sono
le capacità di fare innovazione. Lo sa fare in campo tecnologico grazie agli atenei,
grazie ad una serie di soggetti che hanno sempre collaborato in questo senso, però c'è
bisogno, in questo momento, di un grosso lavoro di accompagnamento soprattutto per le
realtà imprenditoriali che non hanno da sole la capacità di poter arrivare a raggiungere
questi risultati in termini di tecnologia. C'è un rapporto molto interessante della Banca
d'Italia che fa emergere come la realtà imprenditoriale di Torino si connoti con
un'elevata fascia di industrie di eccellenza, ma che riguarda poche realtà, che sono
molto produttive e sono molto avanzate in termini tecnologici. Purtroppo, c'è poi
un'ampia fascia di realtà minori, di piccole imprese, mentre manca la fascia intermedia,
che è quella che poi fa da maggiore volano anche per creare opportunità di investimento
e quindi, in ultima analisi, opportunità di lavoro. È lì che bisogna lavorare, bisogna
elevare il livello delle piccole imprese, le imprese di livello familiare che connotano,
che permeano tutto quello che è il tessuto manifatturiero imprenditoriale non solo di
Torino, ma anche della cintura per farle crescere e dargli quindi una maggiore capacità
di attrattività e quindi di investimento. In questo senso, per esempio, c'è un grosso
lavoro, a mio parere, da fare anche nel migliorare la capacità di saper concorrere a
finanziamenti europei, la Regione ha fatto, ma si può fare di più e in questo c'è
necessità di riuscire a mettere insieme tutte le forze del territorio per essere più efficace.
Credo che anche alcune iniziative, anche recenti, che Torino ha messo in atto, quali per
esempio il promuovere la diffusione della tecnologia ad alta connessione 5G possano
andare in questo senso e non dimentichiamoci che anche le forze imprenditoriali della
città chiedono di dare delle risposte in termini rapidi e in termini concreti, sto pensando
a quella che è la realtà del Manufacturing Competence Center che l'unione industriale
vuole sviluppare e su cui bisogna dare davvero la possibilità di andare avanti, di
progredire proprio per creare un centro di competenza che possa essere da volano, da
motore per attrarre insieme altre realtà e soprattutto come dicevo per far crescere il
tessuto produttivo di questa città. Abbiamo un gran bisogno, questa può essere una delle
speranze per riuscire a mantenere, come diceva prima la Consigliera Canalis,
promotrice della mozione, di mantenere anche tutto quell'investimento che facciamo
sulla parte di formazione; ricordiamoci che il 50% degli studenti del Politecnico
migrano fuori Torino. Allora, la Città investe su queste risorse, la Città deve riprendere
queste risorse. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Mensio.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Come ha già detto il Consigliere Curatella voteremo a favore di
quest'atto, non vorrei solo confondere (incomprensibile) americana con quello che
succede a Torino, anzi mi auguro che non succeda la stessa cosa. Diciamo che là
l'innovazione tecnologica non c'è stata, l'innovazione tecnologica si è spostata invece
nella Silicon Valley tra l'altro con delle differenze anche tra due valley molto differenti
lasciando quella che era l'industria americana pesante al suo stato, cioè ad uno stato
deperiente perché non si può fare, come dire, concorrenza a quella che è l'industria
pesante di altri paesi. Invece sulla parte d'innovazione tecnologica e soprattutto su
alcuni aspetti del Piano Industria 4.0 siamo assolutamente d'accordo. Io mi auguro che
su questa cosa si faccia un ragionamento, cioè che ci sia non solo una transizione
tecnologica, una transizione proprio evolutiva dell'industria della città di Torino e non
solo della città di Torino, ma del Piemonte e dell'Italia intera perché altrimenti stiamo a
parlare della stessa industria solo un po' più tecnologicamente evoluta, ma non è così
che in America hanno risolto il problema, tanto più che in America non l'hanno risolto
il problema, quindi mi auguro che si faccia questo Tavolo, che il Tavolo orienti verso un
utilizzo consapevole delle risorse pubbliche che verranno messe a disposizione, ma
verso tecnologie che ad oggi non sono ancora proprietà così diffusa di altre zone
dell'Europa e del mondo. Un esempio che mi viene in mente e che mi piace citare
sull'Industria 4.0 è l'Industria del software; l'uso del software libero ha un grandissimo
potenziale che però non è ancora espresso completamente in Italia, anzi direi che non è
proprio espresso, mentre in Francia si sta avviando su quella parte lì. Quindi
distinguiamo solo le cose ed io ben volentieri accolgo quelle che sono le sollecitazioni
di questo atto, ma ribadisco l'industria pesante forse oggi in Italia non è più quella di
una volta e deve orientarsi in altra maniera. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Se non ci sono ... Prego, prenotati. Prego, Assessora Pisano.

PISANO Paola (Assessora)
Allora, io volevo solo dire una cosa, questa mozione è estremamente interessante perché
si focalizza su due tematiche molto importanti; la prima tematica è il fatto di riuscire ad
innestare l'innovazione tecnologia in quei settori della città che noi oggi abbiamo forti,
questi settori sono i settori dell'Aerospace, dell'Automotive e delle telecomunicazioni,
il fatto di riuscire anche a spostare un Competence Center che oggi è generalista ed
indirizzarlo verso delle competenze più verticali secondo la visione della tecnologia e
dell'innovazione sarebbe molto opportuno perché ad oggi non si sta più andando verso
un approccio generalista della tecnologia e dell'industria, ma molto settorializzato,
molto verticalizzato, quindi benissimo il Competence Center, benissimo l'Industria 4.0,
ma alla città si deve iniziare a dare una caratterizzazione. Noi abbiamo, molto forte
come settore, il settore Aerospace, Automotive e telecomunicazioni, questo è un settore
che con l'innesto di innovazione tecnologica che noi stiamo cercando di portare come
Comune, quindi il 5G citato dal Consigliere Tresso piuttosto che l'auto autonoma
piuttosto che i droni sono tutte tecnologie che servono per risollevare e ridare valori ad
alcuni settori che noi oggi abbiamo molto forti nel territorio. Cosa si deve creare in più?
Si devono creare le connessioni. Ad oggi noi abbiamo gli incubatori e gli acceleratori, il
trasferimento tecnologico dell'università distaccato dall'industria. Allora, a questo
punto bisogna riprendere in mano questi segmenti e cercare di creare delle connessioni
corrette affinché il trasferimento tecnologico dell'Università davvero abbia un impatto
nelle nostre industrie, nei nostri settori. Oggi questo non avviene, perché il trasferimento
tecnologico all'interno degli incubatori rimane là, non viene poi ..., le startup non
riescono a portare quest'innovazione all'interno dell'industria, allora qual è il nostro
ruolo? Il nostro ruolo è quello di riuscire a colmare i gap che ci sono tra le differenti
aziende, startup, PMI, grandi industrie, creare connettori affinché il sapere si sposti
dall'università fino alla grande industria; se noi abbiamo forte il settore delle startup
arriveranno qua anche le grandi industrie che porteranno valore ai nostri settori di
riferimento; se noi non riusciamo a creare questa vivacità non succederà che riusciamo
ad attrarre le grandi aziende; se non abbiamo qua grandi aziende e competenze non
riusciamo neanche a far partire le startup. Quindi ad oggi il lavoro del Comune deve
essere un grosso lavoro di raccordo ed un grosso lavoro di capire qual è esattamente la
caratterizzazione del nostro territorio e là puntare a livello internazionale, come
giustamente diceva lei, a livello di marketing anche di conoscenza del nostro territorio
che oggi non è conosciuto a livello internazionale, se si parla di Torino nessuno sa
Torino dov'è esattamente, quindi dobbiamo iniziare a rifare tutta un'azione di marketing
per riraccontare la nostra città che è piena di competenze non raccontate e non
conosciute.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Assessora. Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione la mozione. Prego,
Consiglieri, votate.
Se tutti i Consiglieri hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 33, favorevoli 33, dichiaro la mozione approvata.
Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
…. partecipare al voto, ma ovviamente il voto è favorevole.

VERSACI Fabio (Presidente)
Okay, grazie.
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