Interventi |
MONTANARI Guido (Vice Sindaco) Sì, grazie, Presidente. Anche questa è una variante molto modesta. In pratica, si chiede che le parti superiori di Palazzo Accorsi non destinate alle attività museali possano avere una destinazione anche residenziale proprio per poter permettere alla Fondazione stessa di reperire eventuali finanziamenti in più ai fini, appunto, dell'attività della Fondazione. Anche questo provvedimento segue un processo di iter piuttosto lungo che è quello tipico delle varianti, quindi siamo già al secondo giro, ne abbiamo già parlato in Commissione continuamente e quindi, come dire, è un atto molto banale, se vogliamo, che implica la presenza di tutto un Consiglio, ma mi auguro, l'ho già detto altre volte, che atti come questo con la revisione del Piano possano avere una corsia molto più semplice nella loro messa in campo, grazie, buonasera. MONTANARI Guido (Vice Sindaco) Grazie. Senza portare via troppo tempo alla discussione, ringrazio il Consigliere Lo Russo, Capogruppo, per i suggerimenti che ci dà, naturalmente respingo la sua immagine di un'Amministrazione confusa sul centro storico, sappiamo bene cosa fare. Segnalo al Consigliere, Capogruppo, che già soltanto in termini di aree normative noi stiamo passando dalle 24 presenti alle 12-13 che stiamo studiando e tra i provvedimenti c'è proprio quello di rendere più facile il passaggio da residenza a ricettivo una serie di zone della Città di Torino, naturalmente con le attenzioni ad evitare processi di gentrification e processi di terziarizzazione esagerati. Per esempio, abbiamo parlato di due aree commerciali del centro storico, le uniche due che esistono, sulle quali, invece, vorremmo promuovere residenze e commercio alla base, quindi esattamente quello; certamente c'è totale sintonia tra i tre Assessorati discussi tra cui Sacco e Lapietra sia sui problemi della viabilità e della mobilità, sia sui problemi del commercio. Tra l'altro, stiamo anche in corso di revisione delle norme che riguardano i dehor e i padiglioni esterni dei locali di distribuzione e su quelli, anche lì, stiamo riducendo le norme da tre tipologie a due, insomma con un processo che va proprio nel senso non della liberalizzazione, termine che non mi piace, ma invece semplicemente della semplificazione normativa e burocratica. |