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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 9 Luglio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 15
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-02471
VARIANTE PARZIALE N. 305 AL P.R.G., AI SENSI DELL'ARTICOLO 17 COMMA 5 DELLA LEGGE REGIONALE 56/1977 E S.M.I., CONCERNENTE L'IMMOBILE SITO IN VIA PO NN. 53 - 55 - 57 E 59, PALAZZO ACCORSI. APPROVAZIONE.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Ma come abbiamo fatto per la delibera di adozione anche per l'approvazione,
ovviamente, daremo il nostro assenso, però le considerazioni del Vice Sindaco e del
Presidente della Commissione Urbanistica necessitano solo di una puntualizzazione in
quanto pur condividendo ampiamente - peraltro sotto questo profilo abbiamo già più
volte richiamato le esigenze di una semplificazione - porremmo particolare attenzione
alla porzione del centro storico. Il nostro Piano Regolatore, infatti, è un Piano
Regolatore che, di fatto, per quanto riguarda il centro storico entra in una definizione
quasi progettuale piuttosto che di pianificazione. Questa caratteristica, che
sostanzialmente non è mai stata modificata, ha in realtà da un lato appesantito gli iter
amministrativi, però dall'altro, Vice Sindaco, ha consentito negli anni di avere un
maggior grado di controllo da parte del Consiglio Comunale, quindi conseguentemente
della politica, di che cosa accadeva all'intero del centro storico della Città. Allora, pur
condividendo l'esigenza di andare verso una semplificazione che peraltro, come dire, è
ormai non più procrastinabile, colgo l'occasione per ribadire che un conto è la
pianificazione del centro, un altro conto è la pianificazione delle aree esterne alla Città.
Il centro richiede quei gradi di accuratezza e di accortezza che, forse, richiedono quindi
una specifica riflessione, anche di carattere urbanistico, in quanto - cito banalmente un
esempio - una delle norme di attuazione del nostro Piano Regolatore che in caso di
semplificazione brutale potrebbe venir meno riguarda la destinazione d'uso dei cespiti
commerciali nelle piazze auliche, e faccio in particolar modo riferimento ad esempio
alla Piazza San Carlo per intenderci; questo ha di fatto negli anni impedito quello che in
maniera un po' grezza potremmo definire "la banchizzazione" dei nostri portici. Quindi,
quella norma che era una norma di attuazione oggettivamente che vista con gli occhiali
del semplificatore, che mi pare siano i nuovi occhiali del Movimento 5 Stelle, è una
norma di per sé buona o meglio, scusi, una norma da abrogare, in realtà poi è stata una
norma che ha permesso fondamentalmente di evitare un'eccessiva proliferazione di
uffici finanziari, ha consentito - senza nulla togliere agli uffici finanziari - di mantenere
quel commercio di vicinato al piede anche un certo tipo di esercizi commerciali. Allora
siccome ci sembra, lo dico con franchezza, che sul centro l'Amministrazione
Appendino abbia le idee un po' confuse e che mescoli pere con mele e soprattutto non
ha un'idea forte, perché se io prendo le politiche "di liberalizzazione" annunciate da
Montanari, prendo quelle di Sacco, prendo quelle di Lapietra sulla ZTL, le metto
insieme, mi permetto di rilevare con qualche grado, come dire, di incoerenza sistemica.
Allora vi chiederemmo, se è possibile, di affrontare la discussione sul futuro del centro
in un'ottica un po' più di sistema a partire, ovviamente, dal Piano Regolatore che è
tutt'altro che secondario per quello che riguarda gli elementi connessi alla fruizione in
senso stretto del centro storico. Tutto ciò premesso, anzi posto, voteremo
favorevolmente il provvedimento.

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