Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Punto successivo sempre del Vice Sindaco Montanari: "Variante parziale n. 305 al Piano Regolatore concernente l'immobile sito in via Po nn. 53-55-57 e 59. Palazzo Accorsi" VERSACI Fabio (Presidente) Prego. MONTANARI Guido (Vice Sindaco) Sì, grazie, Presidente. Anche questa è una variante molto modesta. In pratica, si chiede che le parti superiori di Palazzo Accorsi non destinate alle attività museali possano avere una destinazione anche residenziale proprio per poter permettere alla Fondazione stessa di reperire eventuali finanziamenti in più ai fini, appunto, dell'attività della Fondazione. Anche questo provvedimento segue un processo di iter piuttosto lungo che è quello tipico delle varianti, quindi siamo già al secondo giro, ne abbiamo già parlato in Commissione continuamente e quindi, come dire, è un atto molto banale, se vogliamo, che implica la presenza di tutto un Consiglio, ma mi auguro, l'ho già detto altre volte, che atti come questo con la revisione del Piano possano avere una corsia molto più semplice nella loro messa in campo, grazie, buonasera. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Sì, in realtà il Vice Sindaco mi ha anticipato, nel senso che nel votare favorevolmente questo provvedimento ci auguriamo che nel processo di revisione del Piano Regolatore si riesca in qualche modo a semplificare i passaggi perché effettivamente questo provvedimento pur essendo assolutamente utile nell'ottica della gestione del Palazzo Accorsi, della Fondazione Accorsi, forse effettivamente non meritava tutti questi passaggi di Consiglio Comunale. VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Ma come abbiamo fatto per la delibera di adozione anche per l'approvazione, ovviamente, daremo il nostro assenso, però le considerazioni del Vice Sindaco e del Presidente della Commissione Urbanistica necessitano solo di una puntualizzazione in quanto pur condividendo ampiamente - peraltro sotto questo profilo abbiamo già più volte richiamato le esigenze di una semplificazione - porremmo particolare attenzione alla porzione del centro storico. Il nostro Piano Regolatore, infatti, è un Piano Regolatore che, di fatto, per quanto riguarda il centro storico entra in una definizione quasi progettuale piuttosto che di pianificazione. Questa caratteristica, che sostanzialmente non è mai stata modificata, ha in realtà da un lato appesantito gli iter amministrativi, però dall'altro, Vice Sindaco, ha consentito negli anni di avere un maggior grado di controllo da parte del Consiglio Comunale, quindi conseguentemente della politica, di che cosa accadeva all'intero del centro storico della Città. Allora, pur condividendo l'esigenza di andare verso una semplificazione che peraltro, come dire, è ormai non più procrastinabile, colgo l'occasione per ribadire che un conto è la pianificazione del centro, un altro conto è la pianificazione delle aree esterne alla Città. Il centro richiede quei gradi di accuratezza e di accortezza che, forse, richiedono quindi una specifica riflessione, anche di carattere urbanistico, in quanto - cito banalmente un esempio - una delle norme di attuazione del nostro Piano Regolatore che in caso di semplificazione brutale potrebbe venir meno riguarda la destinazione d'uso dei cespiti commerciali nelle piazze auliche, e faccio in particolar modo riferimento ad esempio alla Piazza San Carlo per intenderci; questo ha di fatto negli anni impedito quello che in maniera un po' grezza potremmo definire "la banchizzazione" dei nostri portici. Quindi, quella norma che era una norma di attuazione oggettivamente che vista con gli occhiali del semplificatore, che mi pare siano i nuovi occhiali del Movimento 5 Stelle, è una norma di per sé buona o meglio, scusi, una norma da abrogare, in realtà poi è stata una norma che ha permesso fondamentalmente di evitare un'eccessiva proliferazione di uffici finanziari, ha consentito - senza nulla togliere agli uffici finanziari - di mantenere quel commercio di vicinato al piede anche un certo tipo di esercizi commerciali. Allora siccome ci sembra, lo dico con franchezza, che sul centro l'Amministrazione Appendino abbia le idee un po' confuse e che mescoli pere con mele e soprattutto non ha un'idea forte, perché se io prendo le politiche "di liberalizzazione" annunciate da Montanari, prendo quelle di Sacco, prendo quelle di Lapietra sulla ZTL, le metto insieme, mi permetto di rilevare con qualche grado, come dire, di incoerenza sistemica. Allora vi chiederemmo, se è possibile, di affrontare la discussione sul futuro del centro in un'ottica un po' più di sistema a partire, ovviamente, dal Piano Regolatore che è tutt'altro che secondario per quello che riguarda gli elementi connessi alla fruizione in senso stretto del centro storico. Tutto ciò premesso, anzi posto, voteremo favorevolmente il provvedimento. VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Vice Sindaco. MONTANARI Guido (Vice Sindaco) Grazie. Senza portare via troppo tempo alla discussione, ringrazio il Consigliere Lo Russo, Capogruppo, per i suggerimenti che ci dà, naturalmente respingo la sua immagine di un'Amministrazione confusa sul centro storico, sappiamo bene cosa fare. Segnalo al Consigliere, Capogruppo, che già soltanto in termini di aree normative noi stiamo passando dalle 24 presenti alle 12-13 che stiamo studiando e tra i provvedimenti c'è proprio quello di rendere più facile il passaggio da residenza a ricettivo una serie di zone della Città di Torino, naturalmente con le attenzioni ad evitare processi di gentrification e processi di terziarizzazione esagerati. Per esempio, abbiamo parlato di due aree commerciali del centro storico, le uniche due che esistono, sulle quali, invece, vorremmo promuovere residenze e commercio alla base, quindi esattamente quello; certamente c'è totale sintonia tra i tre Assessorati discussi tra cui Sacco e Lapietra sia sui problemi della viabilità e della mobilità, sia sui problemi del commercio. Tra l'altro, stiamo anche in corso di revisione delle norme che riguardano i dehor e i padiglioni esterni dei locali di distribuzione e su quelli, anche lì, stiamo riducendo le norme da tre tipologie a due, insomma con un processo che va proprio nel senso non della liberalizzazione, termine che non mi piace, ma invece semplicemente della semplificazione normativa e burocratica. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione la delibera. Prego, Consiglieri, votate. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 36, favorevoli 36, dichiaro la delibera approvata. VERSACI Fabio (Presidente) Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto. |