Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Due premesse per inquadrare dal mio punto di vista questa questione, la prima è rivolta all'Assessora Patti che è Assessora non solo all'Edilizia Scolastica, ma anche all'Istruzione e che quindi quando riferisce di queste tematiche sicuramente avrà in sé oltre che la conoscenza delle caratteristiche strutturali di un edificio anche la preoccupazione della qualità formativa e della sensibilità nei confronti di tutte le parti che vivono la scuola, insegnanti, genitori, bambine e bambini. Seconda considerazione, stiamo parlando di famiglie che evidentemente sono sensibili, come credo ciascuna famiglia, al fatto che un'Amministrazione pubblica si preoccupi e si occupi della migliore condizione di manutenzione ordinaria e straordinaria dell'edificio frequentato dai loro figli, quindi non credo che l'Assessora avrà incontrato dei genitori ostili ad interventi di miglioramento della sede scolastica, dall'altro lato stiamo anche parlando di una situazione che se andrà a regime positivamente, cioè se la candidatura presentata dalla Città di Torino per il bando regionale sostenuto economicamente dai Ministeri nazionali troverà soddisfazione tra il tempo di conferma dell'esito del bando, il tempo della progettazione da studio di fattibilità a progettazione, il tempo di cantierabilità, il tempo dei lavori prevederà almeno un triennio, quindi stiamo parlando di genitori ai quali si chiede, almeno che non abbiano altri figli minori, di non avere un beneficio immediato, ma in favore di altri bambini, di altre famiglie del loro territorio di assumere dei sacrifici transitori per un bene complessivo futuro e credo che questo atteggiamento, questa condizione debbano essere rispettati, per cui non si debba stigmatizzare la reazione che le famiglie hanno rappresentato, piuttosto si debba cercare di comprenderla e di accompagnarla verso una soluzione più condivisa, quali sono i problemi dal mio punto di vista? Il problema fondamentale è il tempo che è intercorso tra la determinazione condivisa tra le Direzioni scolastiche e l'Assessorato all'Istruzione e le modalità di coinvolgimento, informazione, costruzione del percorso con le famiglie, con gli insegnanti, almeno con gli insegnanti della scuola D'Acquisto perché, Assessore, lei non è solo Assessore all'Edilizia Scolastica e quindi io comprendo che parli con un Dirigente che in quanto tale è titolare della sicurezza dei locali oltre che di altro, di tutti gli aspetti strutturali, ma essendo Assessore all'istruzione conosce anche l'esistenza degli organi collegiali di una scuola e quindi sono molto stupita del fatto che dal 26 gennaio, prima trasmissione delle comunicazioni da parte della Dirigente scolastica, al 28 febbraio, incontro in Comune tra la Dirigente, al 6 di aprile, successivo incontro con i Dirigenti ribadito il 10 di aprile, si sia arrivati alla predisposizione di una delibera di Giunta del 29 maggio senza che nulla sia trapelato in ordine al che fare e al che fare durante i lavori nei confronti dei diretti interessati, cioè gli attori docenti e i rappresentanti delle famiglie e quindi questo è un difetto grave, un difetto grave che rende più complicata la ricerca di soluzioni condivise accettabili perché e devo dire che di questi tempi non sopporto molto che alcune formazioni politiche ribaltino il tema della convivenza, della necessità di riconoscimenti reciproci dell'interculturalità, non l'accetto da chi partecipa a queste coalizioni nazionali, ma ciò detto ammesso che possa esserci una qualche preoccupazione, un qualche timore, arrivo a dire persino qualche pregiudizio nei confronti della scuola Croce a maggior ragione si sarebbe dovuto costruire un percorso 1) per vedere le alternative, 2) per vedere come fronteggiare delle problematiche che fondate oppure immaginate sono comunque per i familiari un fatto reale e preoccupante e questo è gravemente mancato. Allora, poiché apprendo che dopo giugno ci sono stati incontri in Circoscrizione in cui sono state esaminate delle soluzioni alternative che prevedono un altro vulnus per la qualità formativa perché lo smembramento dell'unità scolastica è un ulteriore sacrificio e un'ulteriore disfunzione, io sono a sollecitare che la questione venga assunta per tutta la sensibilità che riveste nel rispetto delle richieste che vengono avanzate e che poiché comunque l'Assessora è molto impegnata ad incontrare i Dirigenti e Circoscrizione, si dedichi a tempi brevi e qui mi rivolgo alla Presidente di Maggioranza della Commissione Istruzione, quindi a tempi brevi nelle prossime settimane ci si dedichi alla convocazione di una V Commissione in cui possano essere ascoltate le parti e in cui possono essere sottoposte al Consiglio le opzioni possibili. |