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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 2 Luglio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 16

Comunicazioni della Sindaca su "Organizzazione per la candidatura di Torino ai Giochi Olimpici 2026 e del pre-dossier di cui si è avuto notizia tramite gli organi di stampa”.
Interventi
FERRERO Viviana
Grazie Presidente. Cari colleghi e colleghe, in questi giorni abbiamo vissuto una
straordinaria comunità di intenti tra i Consiglieri che appartengono al Movimento 5
Stelle, approccio idealistico, ma anche sempre approccio estremamente concreto e
scientifico alla tematica, perchè la visione noi ce l'abbiamo, perché non ci siamo
comportati come un partito e io sono molto fiera di questo nostro comportamento. Non
è Chiara che ha la Maggioranza, ma è la Maggioranza che esprime la sua Sindaca. Noi
chi siamo? Io mi sono interrogata tanto, quelli delle analisi preventive, dei costi e
benefici, della partecipazione condivisa, del "nessuno deve rimanere indietro", e su
questi presupposti, su queste 5 pagine di un documento: "Olimpiadi 2026", noi
decliniamo quello che siamo. Un documento che difendo fortemente, da cui non ci
dobbiamo discostare e di cui il Governo dovrà tenere assolutamente conto. Al fine di
valutare in modo adeguato questa fattibilità delle Olimpiadi 2026, di fornire uno studio
dettagliato da trasmettere ai cittadini, sarà preventivamente, quindi, redatta un'analisi
dei costi-benefici, da affidarsi a un tecnico competente che, tenendo presente tutte le
richieste prospettate nel manifesto olimpionico Torino 2026, sappia comparare e dare
oggettiva valutazione economica. Nel caso l'analisi risultasse sfavorevole, la Città di
Torino si impegna a ritirare la candidatura; rimane, quindi in piedi l'opzione zero. La
candidatura alle Olimpiadi 2026 dovrà essere una candidatura di grande legalità, dovrà
essere estremamente rigorosa, il risultato di una seria lotta alla corruzione, alle mafie - e
lo Stato dovrà garantirlo, non noi - alla penetrazione del malaffare del sistema edilizio
legato alle Olimpiadi. In questa Sala non si è parlato abbastanza di mafie, noi
dovremmo farlo. Dovranno essere rispettati i criteri stringenti di trasparenza e controllo
delle grandi opere costituiti dalla costruzione dei villaggi olimpici; i costi stimati
dovranno essere rispettati e le ditte costruttrici dovranno fornire delle garanzie
fideiussorie, da incamerarsi qualora i termini di consegna non vengano rispettati; un
organismo di vigilanza sulle grandi opere stabilirà la road map; un pool di magistrati
dovrà presiedere e verificare, queste sono cose imprescindibili. E poi la nostra idea di
sport; io lo spiego anche al Consigliere che ci propone le vecchiette sul bob. L'idea di
sport del Movimento 5 Stelle non si può riassumere in una competizione che si
esaurisca nello spazio di 15 giorni. Lo spirito di integrazione, di confronto e anche
competizione si deve necessariamente svolgere in una preparazione che coinvolga, in
tutti gli anni precedenti, i territori, che sia oggetto di scambi culturali tra i ragazzi delle
diverse nazioni, in un concetto di sport senza distinzioni, che coinvolga tutti e tutte;
l'Olimpiade che diventi modello di sport continuativi per i giovani, di opportunità di
fare sport per i ragazzi e le ragazze, anche per quelli che vivono nelle zone più
svantaggiate della città. Io penso ad un ragazzo delle periferie, se potesse andare a fare
sport in un altro Paese; un mese in Canada, gli cambierebbe la vita da così a così. Ecco,
noi su questa opportunità dobbiamo lavorare, non su 15 giorni, e quale migliore modo
per avvicinare i ragazzi e ragazze di nazioni diverse e scongiurare anche un concetto
molto più ampio, confrontandosi sulla pace, come fu per volontà del francese Pierre de
Coubertin, che proprio quello intuì nel discorso delle Olimpiadi. Negli anni precedenti
dovranno necessariamente svolgersi in tutte le città e a cura delle Federazioni, del CIO,
questi scambi culturali tra i giovani, atleti stranieri, e i giovani torinesi e delle valli.
Saranno, quindi, l'auspicio di scambi culturali, estivi, momenti di sport per tutti,
continuativi sul territorio, in particolare proprio ai ragazzi che vivono nelle zone
svantaggiate. La narrazione di Torino che si rilancia grazie alle Olimpiadi non mi
appartiene; è una visione che appartiene…, perché la città ha bisogno di altre risposte -
non tra 8 anni - di risposte puntuali e precise e da subito. Io proprio voglio dirlo: da
cattolica, credo che i miracoli li faccia Dio e noi possiamo solo pregare perché il buon
senso prevalga, grazie.

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