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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 2 Luglio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 14

Comunicazioni della Sindaca su "Organizzazione per la candidatura di Torino ai Giochi Olimpici 2026 e del pre-dossier di cui si è avuto notizia tramite gli organi di stampa”.
Interventi
NAPOLI Osvaldo
Grazie, Presidente. Al punto in cui è la vicenda della candidatura di Torino per le
Olimpiadi invernali 2006 è doveroso parlare con un linguaggio crudo delle realtà e
smetterla di prendere in giro i torinesi e i Sindaci delle Valli. Le Olimpiadi del 2006
furono un successo perché il progetto nacque per vincere la concorrenza di Sion, era
fondato su una totale coesione politico-istituzionale fra Governo, Regione e Comune al
di là dell'appartenenza a tutte le forze produttive e all'associazione di categoria. Torino
venne percepita dal CONI e dal CIO come una Città pronta a fare il sistema per cogliere
un'importante occasione di crescita, di modernizzazione e le ricadute si sono viste e
ancora oggi si vedono a Torino e in Piemonte. Vedete, Gianni Agnelli, il Generale
Romano, il Presidente Ciampi, Pescante, Ghigo, Chiamparino, Castellani, Frattini, lo
dico con profondo rispetto per una questione di età, molti di questi nomi voi non
conoscete, ma avevano lavorato in maniera unitaria per raggiungere quell'obiettivo di
Torino e per unificare le Valli insieme alla Città di Torino e la scelta era tra Sion, Città
di 30.000 abitanti e Torino e le Valli, Città di un milione di abitanti di area
metropolitana, un metodo nuovo della scelta della sede olimpica, fare il punto sullo
stato dell'arte oggi è motivo di profonda amarezza, ogni persona dotata di un minimo di
buon senso deve chiedersi come può essere possibile che il CIO e il CONI possono
riconoscere valida la candidatura di Torino alla luce dello spettacolo a mio giudizio
indecoroso ed offensivo visto in queste giornate, con una Maggioranza grillina in preda
a forti divisioni, agitata da preoccupazioni sotto un certo aspetto infantili e alla ricerca
di ogni pretesto per rendere impossibile la candidatura della Città. Il Sindaco Appendino
gode ancora di una fetta importante di consensi e lo riprenderò questo discorso, ma è
circondata da una Maggioranza che si preoccupa di erodere quei consensi giorno dopo
giorno invitando cavilli deboli pur di allontanare l'assegnazione delle Olimpiadi. Non
so se qualche Consigliere grillino era presente l'altro giorno alla Nuvola Lavazza dove
sono state proiettate delle slide impietose sul confronto Torino - Milano, la nostra Città
ne esce e ne usciva rappresentata né più e né meno come la periferia del capoluogo
lombardo, numeri impietosi di Torino e vedete se è vero quello che sta arrivando adesso
di notizia che la scelta potrebbe essere di Milano sulle (incomprensibile) in
collaborazione con la Via Lattea significa che l'unitarietà politica della Regione
Lombardia ha avuto eventualmente il sopravvento e insieme certamente dandoci un
regalo alla via lattea e ben venga in seconda fase eventualmente dico la scelta della
Lombardia anziché la nostra, una scelta anche quella di vittoria politica in questo caso
della Regione lombarda, non mi sorprendo allora se il Presidente Chiamparino ha
chiesto di poter visionare il progetto per la candidatura di Torino messa a punto
dall'ingegner Sasso e pagato qualcosa come 50 milioni di euro. Chiedo scusa, se mi fate
parlare, io non sono contrario, vedete, avete talmente un pregiudizio che io non sono
contrario.

NAPOLI Osvaldo
Scusate, finisco.

NAPOLI Osvaldo
50.000 euro, benissimo, sono soldi aggiungo che era forse necessario spendere, ma con
il senso del poi quasi certamente inutile perché non si è costruito attorno ad esso una
coesione politica istituzionale indispensabile e senza la quale le Olimpiadi andranno
altrove. I Consiglieri 5 Stelle rosi dal tarlo della fedeltà assoluta all'ideologia del
Movimento hanno trovato la forza di dire sì, ma mi chiedo in quale forma, ho letto le
condizioni per le Olimpiadi, di tutto e di più, che poi buona parte ci sono già nella legge
normale, Sindaco, non c'è bisogno di metterlo per iscritto, buona parte sono nella legge
normale e quanto lei ha detto nella sua introduzione, no, ascolti, hanno portato utile, c'è
dell'utile ancora adesso da poter ribaltare sulla Città e sulla Via Lattea, non hanno
portato delle negatività in termine finanziario e aggiungo anche che non vi è stato un
solo avviso di garanzia, ma dovremmo andare orgogliosi, Sindaco, invece voi tentate di
far passare le vecchie Olimpiadi in maniera negativa, noi non ci stiamo sotto questo
aspetto e riteniamo che è mancata la forza, Sindaco, di un colpo di remi per restituire a
Torino il diritto al futuro, il Sindaco doveva prendere le distanze dallo stillicidio
quotidiano della sua Maggioranza in maniera chiara e definitiva e dico questo contro i
miei stessi interessi politici, sono certo che avrebbe l'opinione pubblica torinese,
piemontese dalla sua parte e i sondaggi che oggi la danno invece perdente non ci
sarebbero e mi pongo una domanda, qualcuno non voleva proprio indebolirla in maniera
scientifica nel Gruppo dei 5 Stelle alla luce di quei sondaggi e di quanto si è letto oggi?
Io direi che è da riflettere questo aspetto politico. Il Sindaco Appendino è finito sotto
scacco della sua Maggioranza, come era inevitabile che accadesse dopo aver tentennato
a lungo sulla candidatura di Torino per le Olimpiadi Torino 2006, il Sindaco si trova a
tutti gli effetti senza più una Maggioranza in Consiglio Comunale, il fatto stesso di
dover passare da un vertice di Maggioranza all'altro per riferire di ogni passo e atto dà
un'immagine di un Sindaco finito sotto tutela. Un voto contrario alla candidatura di
Torino sarebbe stata una penalizzazione insopportabile non solo per una Città, ma per
l'intero territorio del Piemonte perché le Olimpiadi muovono attività ed interessi
numerose vallate piemontesi con enormi ricadute positive sul circuito turistico come si è
potuto verificare con i giochi invernali di Torino 2006. Con l'arrivo del commissario,
permettetemi, con l'arrivo del commissario politico Di Maio la Maggioranza
pentastellata di Torino ha partorito un documento che mette tali e tanti paletti come ho
riferito prima alla candidatura olimpica di Torino da poterla considerare affossata
definitivamente e avrei consigliato, Sindaco, al Vice Presidente Di Maio a stare a Roma,
a provvedere a fare dei provvedimenti perché vede sono passati 5 mesi da quando è
iniziata la legislatura e questa Camera dei Deputati e del Senato non ha approvato un
solo provvedimento che sia arrivato in Aula, nemmeno uno. Si è approvato soltanto
delle nomine anziché venire a Torino e mettervi sotto tutela, sarebbe stato molto più
importante che avesse lavorato a Roma per fare dei provvedimenti da approvare e far
lavorare i Deputati che invece effettivamente non lavorano, invece è dovuto venire a
Torino a tranquillizzare una situazione che in termine politico diventava pesante, mi
sorprende vedere come una Maggioranza Consiliare possa bistrattare il Sindaco che la
esprime, ma ancora di più sorprende vedere un Sindaco che tollera di essere bistrattata
in questo modo. Credo che a questo punto Chiara Appendino possa sentirsi autorizzata a
fare qualsiasi cosa per difendere la sua dignità e la dignità dei suoi uffici. Bene, il
Sindaco avrebbe dovuto sfidare la sua Maggioranza, votare contro, di fronte ad un voto
contrario alle Olimpiadi il Sindaco non avrebbe avuto altra scelta che le dimissioni, ai
Consiglieri restavano 20 giorni di tempo per chiarirsi le idee e decidere se penalizzare
Torino rifiutando i giochi olimpici o se invece rinnegare 10 anni di prediche al vento e
prendere atto che la crescita e lo sviluppo hanno bisogno anche di grandi eventi, ma
sono certo che il Sindaco Appendino di fronte alla richiesta di un voto in Consiglio
Comunale avrebbe trovato a sorpresa una Maggioranza diversa e non meno ampia di
quella che l'ha sostenuta fino ad oggi e non solo sulle Olimpiadi invernali, per
Appendino si sarebbe aperta la prospettiva di diventare la versione torinese di Pizzarotti,
sono convinto, egregio Sindaco, che i torinesi avrebbero approvato e appoggiato. Ma è
successo in casa vostra, mica in casa mia. Sono convinto che i torinesi avrebbero
appoggiato ed approvato in alcuni momenti ed è necessario in alcuni momenti, caro
Sindaco, è necessario avere il coraggio, ebbene, Sindaco, lo trovi, Sindaco, questo
coraggio di rompere, noi solo ed esclusivamente per gli interessi delle altre Città in
questo caso ci saremmo con lei, grazie.

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