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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 2 Luglio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 14

Comunicazioni della Sindaca su "Organizzazione per la candidatura di Torino ai Giochi Olimpici 2026 e del pre-dossier di cui si è avuto notizia tramite gli organi di stampa”.
Interventi
MONTALBANO Deborah
In quanto presentatrice della richiesta di comunicazioni, unica firmataria, ci tengo a
sottolinearlo, intervenendo subito dopo la Consigliera Maura Paoli, che è Consigliera di
Maggioranza, considerando anche il contenuto forte del suo intervento, ma preferisco
rivolgermi alla Sindaca oggi. Mi ritengo soddisfatta, Sindaca, finalmente si è degnata di
venire in Consiglio Comunale, a riferire rispetto all'iter della candidatura Olimpica da
lei intrapresa e che la vede la prima indiscussa promotrice, direi anche, coerentemente
con la storica posizione politica del Movimento 5 Stelle sui grandi eventi, che per
ricordarlo era, appunto: "No grandi eventi, no politica del debito, no sperpero di risorse
pubbliche", ma in fondo la rappresentazione plastica della coerenza 5 Stelle, del
Movimento 2.0, perché ormai io vi chiamo così, e dei voltafaccia a cui stiamo
assistendo, si materializza nel metodo di lavoro che lei stessa ha utilizzato, bypassando
completamente il Consiglio Comunale. In funzione di questo le ricordo che ancora ad
oggi non c'è un solo atto ufficiale licenziato dal Consiglio che l'abbia legittimata ad
intraprendere questo percorso di candidatura olimpica, ma per essere precisi questo era
esatto una settimana fa, perchè ad oggi la sua Maggioranza ha prodotto un manifesto
che ha lo stesso valore, e lo sappiamo tutti, qui, della carta straccia.

MONTALBANO Deborah
Posso riprendere? Grazie Presidente. Dicevo, oggi la sua Maggioranza ha prodotto un
manifesto che ha lo stesso valore della carta straccia, e lo sappiamo tutti: non è
vincolante, e lo sappiamo tutti, ma a differenza delle illusioni a cui si aggrappano i
Consiglieri di Maggioranza, lei questo lo sa già, e lo sa benissimo. Questa situazione
ormai è surreale, surreale, altro che imbarazzante. Ha prodotto, però, la nomina diretta,
senza bando, senza la questione della meritocrazia, guarda caso, di Alberto Sasso,
nominato da Beppe Grillo, esperto per l'organizzazione e l'iter delle Olimpiadi 2026, da
parte dei comuni montani per la produzione del pre-dossier. Consulenza, 50.000 euro di
fondi pubblici, che ha prodotto il classico dossier, fotocopia di quelli del passato, il
cosiddetto libro dei sogni; potevamo prenderci quello del 2006, metterlo sul tavolo e
avevamo risparmiato 50.000 euro. Che poi, però, si scontrerà, Sindaca, si scontrerà con
la realtà e purtroppo il racconto della verità e il conto a carico dei cittadini, quello vero,
sarà alquanto salato e diverso rispetto a quello che oggi lei ci vuole propinare qui. Solo
la candidatura ci costerà milioni di euro, che saranno ripartiti tra Comune, Regione e
CIO. Il costo preventivo dell'Olimpiade 2026 è 4 volte più costoso di quello che era il
preventivo del 2006: 2 miliardi oggi, 560 milioni allora. Tramite accesso agli atti, risulta
anche che le trasferte da lei effettuate, insieme ai suoi collaboratori, sono a carico della
collettività. Sotto questo fronte la invito, la invito caldamente ad avere un minimo di
coscienza, valutando anche la possibilità di farsi carico, autonomamente, di queste
spese, visto e considerato che ai torinesi, a loro, anche solo per riparare una buca, non
sappiamo che raccontare: che non ci sono le risorse, per colpa dei debiti lasciati sulla
Città dal Partito Democratico, dal passato, dalla politica, appunto, che proponeva, ed
oggi è quasi più coerente, no quasi, togliamo il quasi, è più coerente e continua a
proporre e ad appoggiare - mi riferisco al Partito Democratico - mentre le famiglie che
vivono in tenda, quelle sempre dei quartieri di periferia, continuano a vivere in tenda,
nella più totale solitudine, se non grazie alla solidarietà degli abitanti delle periferie.
Quindi, come le dicevo, la invito caldamente a pagarsi di tasca sua, con il suo
emolumento, le future spese per andare a Roma ad incontrare ai Tavoli, tutti i vari
impegni che potrà concordare rispetto all'organizzazione delle Olimpiadi. La morale di
questa favola, ormai conclusa per me, già da tempo, ci dice due cose, però: il primo è
che il Movimento 5 Stelle sia omologato alla politica del potere, tradendo i suoi principi
e ha sostanzialmente dimostrato di non avere controproposte, ma soltanto una mancanza
di visione politica, che si trasforma nel rincorrere i sogni effimeri del passato, per
regalare alla Città tanto fumo negli occhi, con un evento che durerà 15 giorni, che
lascerà dietro di sé, ancora una volta, debiti, degrado, ma soprattutto non costruirà
risposte per i reali bisogni e le emergenze dei cittadini torinesi. Come nel passato, anche
la politica del cambiamento continua a perseguire gli stessi errori dei suoi predecessori,
dove l'importante non è il prima, o il dopo, ma quello che conta è il regalare alle
persone facili illusioni di benessere momentaneo, senza avere la lungimiranza di
prendersi, davvero, cura dei reali problemi, altroché casa, lavoro, dignità; casa lavoro
dignità. Non a caso, un Paese indebitato come l'Italia vede ben tre città candidate e
disponibili ad ospitare le Olimpiadi 2026, manifestando così, ancora una volta, il palese
fallimento di una politica dedita al potere, al business, alla finanza, che utilizza le poche
risorse a disposizione per pubblicizzare se stessa e la propria autoreferenzialità.
Purtroppo, ancora una volta, ancora una volta, per le famiglie torinesi non importa se
non riescono ad arrivare a fine mese, se non riescono a mettere sul tavolo il pranzo con
la cena, non importa se vivono in tenda perchè non hanno più una casa, tanto ci sono i
cittadini del quartiere di periferia che continueranno a produrre le loro raccolte fondi;
come non importa se non hanno un lavoro, se sono una Partita IVA massacrata dalle
tasse; non importa se le famiglie non si possono curare per mancanza di risorse
economiche o se la sanità e il welfare continuano a vivere di tagli alle risorse
economiche e umane; come non importa se si procede per mancanza di risorse alle
esternalizzazioni, alle privatizzazioni, alle dismissioni, alla svendita delle proprietà
pubbliche, dettate dai debiti di bilancio, o per la loro ristrutturazione. La priorità, la
priorità del Movimento 5 Stelle, come quella di tutte le altre grandi forze politiche, darà
ai cittadini torinesi il loro Capodanno, che durerà 15 giorni, circa, e con le vostre
risorse, ancora una volta, le vostre risorse - mi riferisco, naturalmente, ai cittadini -
ancora una volta si costruiranno la loro vetrina di facciata, una cattedrale nel deserto, ma
in fondo in fondo dicono che oggi Torino abbia bisogno di un sogno, una finzione low
cost, che si scontrerà con i debiti di cui si dovranno assumere la responsabilità civile e
penale, però, sia questa Sindaca, questa Maggioranza, che l'intero Movimento 5 Stelle.
Io lo dico, cara Sindaca, glielo dico proprio sinceramente, lei, per quanto mi riguarda,
ha perso ogni credibilità, e anche la sua Maggioranza. Io una cosa ve la voglio dire, mi
vergogno, mi vergogno di aver messo la faccia, di aver lavorato, di aver creduto,
davvero, nella politica del cambiamento e in funzione di questa vergogna, per protesta,
con gli strumenti che ho a disposizione, subito dopo il mio intervento abbandonerò
l'Aula, cara Sindaca, e scenderò sotto per unirmi al presidio: "No CONI, no Olimpiadi",
in piena solidarietà con le fasce deboli di questa città, che lei ha tradito.

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