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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Giugno 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 23
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2018-00358
INDIRIZZI PER L'ESERCIZIO 2018 DEL SISTEMA TARIFFARIO DELLA RISTORAZIONE PER LA SCUOLA DELL'OBBLIGO (PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO).
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Sì, grazie, io vorrei unirmi a questo coro, diciamo, come dire, amichevole, non ho tutta
la pazienza della collega Artesio, sinceramente, e di questo chiedo scusa all'Aula. Nel
caso specifico, la mozione, per cui io invece chiedo che l'Assessora oggi ci dica che
cosa ha fatto, è una mozione, lo dico anche ai Presidenti di Commissione, a chi prima
mi ha richiamato, ha richiamato la mia attenzione su quanto zelo ci fosse da parte di
alcuni, invece, a dare soddisfazione alle verifiche della mozione, la mia è una mozione
del 2016. Nel 2016 il Consiglio Comunale affronta per la prima volta, questo Consiglio
Comunale, affronta per la prima volta una discussione e lo fa in un modo sereno, in un
modo apparentemente costruttivo. Nel 2016, per alcune settimane, per tre Commissioni
Consiliari per un totale di 18 ore, questo Consiglio Comunale discute un testo, una
mozione, che chiede, sostanzialmente, tre cose, eravamo nel 2016, dice: "Cara
Assessora Patti", diceva quella mozione, "sappia che c'è un problema in Città, ci sono
alcuni genitori che stanno rinunciando al servizio di ristorazione scolastica, c'è un
problema legato all'occupazione, o meglio, la riduzione dell'orario di lavoro di alcuni
lavoratori impiegati nel servizio, nell'erogazione di questo servizio e ci proponiamo di
dirle, cara Assessora Patti", eravamo alla fine del 2016, "che varrebbe la pena
incominciare a riflettere sulle tariffe". Poi ci siamo distinti, alcuni chiedevano che
questa riflessione si concentrasse sulla tassa di iscrizione, alcuni chiedevano che vi
fosse una rimodulazione nell'accesso alle …, agli sconti, agli sgravi, alle riduzioni delle
tariffe in base alle fasce ISEE, poco importa, la cosa positiva, Presidente, è che nel
febbraio 2017, all'unanimità, questa mozione …, questo Consiglio Comunale approva
una mozione di indirizzo alla Città di Torino, alla Giunta, all'Assessora Patti e chiede:
"Giunta, per favore, Assessora Patti, per favore, lavori, faccia il suo mestiere, ci metta
del suo, dimostri di dare soddisfazione al nostro indirizzo". Quella mozione era …,
l'avevo scritta io, ma l'avevano anche firmata il Consigliere Mensio, la Consigliera
Albano, molti Consiglieri della Maggioranza e io ho creduto, forse ingenuamente, che
quest'ampia condivisione, la sottoscrizione anche da parte di alcuni membri della
Maggioranza, desse un po' più forza ad un atto di un semplice tapino della Minoranza,
il quale sono e che in qualche modo lei si facesse carico di questa esigenza che il
Consiglio Comunale le rappresentava. Oh, ragazzi, è passato un anno e mezzo, non
avete avuto neanche il coraggio di portarla in Commissione e verificarla questa
mozione. Ma il colpo di teatro viene stamattina, questa mattina l'Assessora, finalmente,
ci dimostra di aver lavorato, probabilmente nel weekend, probabilmente complice
l'entusiasmo di San Giovanni, ci sottopone tre alternative, la festa è stata inebriante,
forse anche, diciamo, la rappresentazione di stamattina, in parte, che c'erano degli errori
clamorosi, ma poco importa, abbiamo apprezzato il fatto che, finalmente, dopo un anno
e mezzo, l'Assessora Patti ci dica: "Possiamo lavorare alla riduzione delle tariffe". Ci fa
tre esempi, tre bellissime slide, devo dire, tutte e tre abbastanza convincenti, ci dice:
"Guardate, riusciamo a venire incontro alle famiglie disagiate. Riusciamo a fare quello
che voi, Consiglio Comunale, un anno e mezzo fa, mi avete chiesto", con un anno e
mezzo di ritardo, ma, pazienza, questi sono i tempi di questa Amministrazione, salvo
poi, però, alla fine della Commissione, dire: "Però sappiate che queste tre ipotesi
costano più o meno 4 milioni di Euro all'Amministrazione e io, questi 4 milioni di Euro
non so dove andarli a prendere". Quindi, dopo un anno e mezzo, dopo essere stati
portati a passeggio, dopo che nessuno di voi ha avuto il coraggio di verificare
l'attuazione di quella mozione, oggi l'Assessora, con il sorriso, ci racconta che lei
avrebbe tre ipotesi, ma, tanto, non hanno copertura economica. È per quello che io,
Presidente, chiedo che la verifica di questa mozione avvenga adesso, avvenga in Aula e
che adesso l'Assessora Patti ci dica che intenzioni ha. Poi, fortunatamente abbiamo
degli strumenti, abbiamo una proposta di deliberazione, abbiamo un altro atto di
indirizzo, ma, abbia pazienza, Consigliere Mensio, ha capito il valore che riconosce
questa Giunta agli atti di indirizzo? Un Consigliere Comunale, forse della precedente
Amministrazione, l'avrebbe definita carta morbida, no? Gli atti di indirizzo del
Consiglio Comunale. Questo è il valore che la Giunta attribuisce ai nostri atti di
indirizzo, se ne faccia una ragione, Consigliere Mensio. Quello che mi interessa,
Assessora Patti, è che lei si metta a lavorare, per favore, lei si metta a lavorare, abbiamo
il compito, abbiamo il dovere di recuperare quelle tante, migliaia di famiglie torinesi
che nell'ultimo anno e mezzo, cioè da quando lei ha preso in mano l'Assessorato, hanno
deciso, sarà una coincidenza, forse è una coincidenza …

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Hanno deciso di non aderire più al patto con la Città di Torino e di servirsi di un
servizio, di cui eravamo orgogliosi, che è quello della ristorazione scolastica. Ci
dimostri adesso, in questi pochi minuti, che anche lei crede con orgoglio a quel servizio,
lo difende e lo rilancerà a partire da settembre.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Sì, grazie, Presidente. Io sono un po' in imbarazzo, perchè, non essendo mai successo
nella storia di questo Comune che una mozione non venisse verificata per più di un
anno e mezzo e che quindi, ai sensi dell'articolo 50 del nostro Regolamento, approdasse
nuovamente in Consiglio Comunale, sono un po' in imbarazzo perché, a questo punto,
non so come comportarmi. Dopo aver ascoltato l'Assessora Patti, potrei tranquillamente
dire che, non solo questa mozione non è verificata, ma che, anzi, l'Assessora Patti vuole
prendere altro tempo, ci ha detto sostanzialmente un: "Vedremo, faremo, io sono brava,
ho fatto tante riunioni, mi impegno, ovviamente, a recuperare coloro i quali si sono
allontanati dal servizio di ristorazione scolastica promosso dalla Città si Torino". C'è
un'ipotesi che stamattina ci è stata raccontata, che dovrebbe prevedere un impegno di
spesa di 4 milioni di euro. Abbiamo chiesto anche nei corridoi, al resto della Giunta,
all'Assessore Rolando, questi 4 milioni di euro non ci sono, Assessora, io glielo dico e
quindi, Presidente, chiedo che questa mozione venga riverificata, magari
contestualmente alla deliberazione, se è possibile, non lo so, perché è la prima volta che
accade, ripeto, nella storia di questo Comune. Io, quello che le dico, Assessora Patti, è
che il Consiglio Comunale può darle una mano. Una delle competenze del Consiglio
Comunale, oltre a quella dell'indirizzo di controllo, è elaboratine e l'approvazione di un
documento importante per l'Amministrazione, che è il Bilancio. Noi glielo abbiamo già
detto nella fase di predisposizione del Bilancio di Previsione, abbiamo detto: "Assessora
Patti, si ricorda che le abbiamo chiesto di ridurre le tariffe scolastiche, siamo qui, pronti
a darle una mano e a rivedere il Bilancio", lei ha detto: "No, ci penso io, parlo io con
l'Assessore Rolando, convincerò io la Sindaca Appendino". Sono talmente tanto
convinti l'Assessore Rolando e la Sindaca Appendino che lei continua a rimanere sola,
isolata, allora noi siamo qui a darle un amano. La Consigliera Artesio, Capogruppo
Artesio, le sta concedendo ulteriore tempo su quella deliberazione, quella deliberazione
ha bisogno di una copertura economica. Il Consigliere Mensio le sta concedendo
ulteriore tempo rispetto ad un atto di indirizzo, l'ennesimo. Siamo ancora qui a darle
fiducia, Assessora Patti, per favore, glielo chiediamo per favore, da qui a settembre ci
dimostri che ha voglia di fare l'Assessore all'Istruzione di questa Città, da qui a
settembre ci dimostri concretamente, con degli atti, però, non con delle parole, con dei
"vedremo", con dei "lo farò", che lei ha intenzione davvero e concretamente di lavorare
nell'ottica auspicata dal Consiglio Comunale, e quindi di ridurre significativamente
l'accesso a un servizio, di cui, ripeto, io credo che noi tutti si debba continuare
nonostante il lavoro che non sta facendo, ad essere orgogliosi.

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