Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Abbiamo sottoscritto l'interpellanza generale in quanto in realtà, lei poi oggi, Assessora Schellino, ha chiarito che non c'è un nesso causa/effetto rispetto al proliferare di insediamenti rom o, diciamo così, di camper nell'intorno della Circoscrizione 9, ex Circoscrizione 9 di corso Corsica, in realtà perché questo comunque è un tema di grande rilevanza, nel senso che il proliferare di campi informali tutto intorno alla sede della Circoscrizione nella zona del parco di via Passo Buole e più in generale nell'intorno dell'area in qualche modo sud della città è evidente che al di là dei rom sgomberati, e come lei oggi ha dichiarato, tutti rientrati in Romania, dai social l'abbiamo capito, se ho capito bene, telefonate e social, quello che sta capitando è che però di fatto la situazione davvero in molte parti della città è sostanzialmente fuori controllo o meglio è nelle mani sostanzialmente di questi insediamenti abusivi che generano chiaramente allarme e degrado soprattutto in considerazione del fatto che nell'arco delle prossime settimane verosimilmente non si registrano ulteriori movimenti o perlomeno da quello che informalmente, senza avere gli elementi che certamente ha lei, però da cosa ci viene riferita dal territorio non hanno nessuna intenzione di abbandonare le aree che sono state occupate. E allora, al di là di corso Tazzoli, la domanda sorge spontanea, Assessora Schellino: che cosa ha in mente di fare l'Amministrazione rispetto a queste realtà che ovviamente sono piccole, ma estremamente diffuse e soprattutto per dove sono collocate stanno generando davvero un problema significativo in termini di allarme; allarme quantomeno in questo momento sociale, ma in generale di degrado. Pertanto noi, come dire, cercheremo nelle prossime settimane di avere da lei delle risposte perché davvero credo che l'assenza di comunicazione da questo punto di vista della Città rispetto a quei territori, in particolar modo rispetto alla Circoscrizione 8 che in qualche modo è stata di fatto quella che è rimasta più vittima di questa situazione sia un elemento che, come dire, debba trovare una sua collocazione. Quindi due indicazioni ci sentiamo di darle, la prima è ovviamente nel merito e quindi la situazione così com'è non può essere accettata e tollerata, per cui è opportuno che la Città se ne occupi e non lasci le cose lì come stanno; la seconda è che occorre un piano di comunicazione sicuramente sotto il profilo istituzionale alle istituzioni territoriali, ma anche rispetto ai cittadini che poi giustamente non avendo informazioni e soprattutto vedendo una situazione che si stabilizza invece che essere temporanea, rappresentano le loro assolutamente legittime preoccupazioni. |