Interventi |
TRESSO Francesco Sono, onestamente, un po' attonito, Sindaca, glielo dico in franchezza. Trovo francamente imbarazzante questo tipo di non risposta, che questa non è una risposta. L'interpellanza che io ho sottoscritto, perché mi sembrava molto puntuale e molto ben scritta, anche perché riprendeva testualmente quelli che sono i punti richiamati dalla Gabrielli. Gabrielli, per inciso, è una circolare il cui incipit è questo: "I recenti fatti di Torino hanno posto in evidenza la necessità di qualificare, in ambito del processo di governo e gestione delle pubbliche manifestazioni, gli aspetti di safety", vuol dire che c'è una circolare del Ministero dell'Interno che nasce dai recenti fatti di Torino. Io, in qualità di Sindaco di Torino mi sentirei di alzare l'asticella della salvaguardia e di poter garantire alla mia popolazione, che ancora sta vivendo una ferita aperta, che ancora recentemente, lei, giustamente, ha commemorato con i parenti della povera Erica e con tutte, ricordo, le vittime, ma non mi sento in dovere di fare in modo che la città, che tutti noi che mandiamo i figli a vedere i concerti, che noi stessi andiamo, ci sentiamo più garantiti che in questo momento c'è una priorità assoluta su questo tema? E tutto viene risolto dal fatto di dire: "Siccome si prevedeva meno di 2.500 persone in affluenza", ma come lo avete verificato che fossero meno di 2.500? Ci sono tecniche, usate un drone così fate anche le prove per il 24 di giugno e verificate quante erano effettivamente queste persone, come fa a dire lei che erano meno di 2.500? La circolare Gabrielli insiste puntualmente sul fatto che sia necessario il monitoraggio degli afflussi e che per questo ci siano persone idoneamente predisposte, idoneamente formate per poter valutare e monitorare quali sono gli afflussi e noi dobbiamo essere qui, a valle di quello che è successo, della tragedia che tutti noi abbiamo vissuto, che rimane purtroppo nella nostra memoria, nella memoria di tutti i cittadini, a distanza di poco più di un anno, anzi, poco meno, calcolando il 25 aprile, a doverci dire: "Ma, ci fidiamo del fatto che gli uffici hanno valutato che erano meno di 2.500 e la Sindaca ce lo ha garantito che erano meno". Ma in base a cosa, Sindaca? E ancora lei ci dice: "Ci si è mossi tempestivamente". Allora, se abbiamo ben capito quello che lei ha velocemente detto, dal 6 di aprile, il 24, un giorno prima, si stabilisce che va modificata la location della piazza. Ma questo è tempestivo? 18 giorni, dopo tutto quello che è successo? Ma io penso che darei la priorità assoluta a questo tipo di eventi e farei in modo che tutta la macchina comunale, il COC, il COM, il sistema di Protezione Civile, chi si occupa degli eventi, sia assolutamente attenzionato sul tema e non si possa più sgarrare, ma minimamente, ma questo è il minimo che ci si aspetterebbe e lei, invece, ci viene a dire: "Ci siamo mossi tempestivamente perché dal 6, 18 giorni dopo, cioè, un giorno prima dell'evento, abbiamo deciso che era meglio, perché non c'erano le condizioni di sicurezza, cambiare la location. E poi, giustamente, come è stato richiamato, ci sono degli aspetti oggettivi e specifici, precipui di quella piazza; era già successo su piazza San Carlo, abbiamo detto, non erano stati monitorati gli accessi, non si sapeva se il sotterraneo era stato opportunamente chiuso, e qui ancora non ci dà risposata su questi aspetti? Sapendo che anche la piazza Castello ha dei sotterranei? Anche su piazza Castello, alla luce di quello che si è verificato nel mondo, non dico solo a Torino, non si pone attenzione e non sia alza l'asticella della prevenzione? Io mi unisco sentitamente alla richiesta di proseguire questo approfondimento, perché francamente sugli 11 punti posti come quesito, non possiamo accettare che ci si limiti a dire: "Ma guardate, state sereni, abbiamo valutato che siccome erano meno di 2.500, nulla sarebbe successo", manco, poi la soglia dei 2.500 fosse un numero magico, concepito con chissà quale algoritmo, che ci consente di vivere e continuare ad assistere a concerti e ad eventi stando tranquilli. Io credo che questa città non debba fermarsi, questa città debba continuare a vivere eventi, deve continuare ad organizzarli, anche di livello, anche con maggiore affluenza, ma che abbia l'assoluta necessità, l'assoluto bisogno di poter vivere in garanzia di sicurezza e che sappia che la Sindaca, che gli uffici e che la Giunta tutta si muove per garantire questo ai suoi cittadini. Oggi non siamo in queste condizioni, per nulla, siamo molto lontani. |