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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Giugno 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 35
INTERPELLANZA 2018-01604
"CONCERTO DEL 25 APRILE: LA SINDACA IN PIAZZA ... E IL VETRO PURE" PRESENTATA IN DATA 3 MAGGIO 2018 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
TRESSO Francesco
Sono, onestamente, un po' attonito, Sindaca, glielo dico in franchezza. Trovo
francamente imbarazzante questo tipo di non risposta, che questa non è una risposta.
L'interpellanza che io ho sottoscritto, perché mi sembrava molto puntuale e molto ben
scritta, anche perché riprendeva testualmente quelli che sono i punti richiamati dalla
Gabrielli. Gabrielli, per inciso, è una circolare il cui incipit è questo: "I recenti fatti di
Torino hanno posto in evidenza la necessità di qualificare, in ambito del processo di
governo e gestione delle pubbliche manifestazioni, gli aspetti di safety", vuol dire che
c'è una circolare del Ministero dell'Interno che nasce dai recenti fatti di Torino. Io, in
qualità di Sindaco di Torino mi sentirei di alzare l'asticella della salvaguardia e di poter
garantire alla mia popolazione, che ancora sta vivendo una ferita aperta, che ancora
recentemente, lei, giustamente, ha commemorato con i parenti della povera Erica e con
tutte, ricordo, le vittime, ma non mi sento in dovere di fare in modo che la città, che tutti
noi che mandiamo i figli a vedere i concerti, che noi stessi andiamo, ci sentiamo più
garantiti che in questo momento c'è una priorità assoluta su questo tema? E tutto viene
risolto dal fatto di dire: "Siccome si prevedeva meno di 2.500 persone in affluenza", ma
come lo avete verificato che fossero meno di 2.500? Ci sono tecniche, usate un drone
così fate anche le prove per il 24 di giugno e verificate quante erano effettivamente
queste persone, come fa a dire lei che erano meno di 2.500? La circolare Gabrielli
insiste puntualmente sul fatto che sia necessario il monitoraggio degli afflussi e che per
questo ci siano persone idoneamente predisposte, idoneamente formate per poter
valutare e monitorare quali sono gli afflussi e noi dobbiamo essere qui, a valle di quello
che è successo, della tragedia che tutti noi abbiamo vissuto, che rimane purtroppo nella
nostra memoria, nella memoria di tutti i cittadini, a distanza di poco più di un anno,
anzi, poco meno, calcolando il 25 aprile, a doverci dire: "Ma, ci fidiamo del fatto che gli
uffici hanno valutato che erano meno di 2.500 e la Sindaca ce lo ha garantito che erano
meno". Ma in base a cosa, Sindaca? E ancora lei ci dice: "Ci si è mossi
tempestivamente". Allora, se abbiamo ben capito quello che lei ha velocemente detto,
dal 6 di aprile, il 24, un giorno prima, si stabilisce che va modificata la location della
piazza. Ma questo è tempestivo? 18 giorni, dopo tutto quello che è successo? Ma io
penso che darei la priorità assoluta a questo tipo di eventi e farei in modo che tutta la
macchina comunale, il COC, il COM, il sistema di Protezione Civile, chi si occupa
degli eventi, sia assolutamente attenzionato sul tema e non si possa più sgarrare, ma
minimamente, ma questo è il minimo che ci si aspetterebbe e lei, invece, ci viene a dire:
"Ci siamo mossi tempestivamente perché dal 6, 18 giorni dopo, cioè, un giorno prima
dell'evento, abbiamo deciso che era meglio, perché non c'erano le condizioni di
sicurezza, cambiare la location. E poi, giustamente, come è stato richiamato, ci sono
degli aspetti oggettivi e specifici, precipui di quella piazza; era già successo su piazza
San Carlo, abbiamo detto, non erano stati monitorati gli accessi, non si sapeva se il
sotterraneo era stato opportunamente chiuso, e qui ancora non ci dà risposata su questi
aspetti? Sapendo che anche la piazza Castello ha dei sotterranei? Anche su piazza
Castello, alla luce di quello che si è verificato nel mondo, non dico solo a Torino, non si
pone attenzione e non sia alza l'asticella della prevenzione? Io mi unisco sentitamente
alla richiesta di proseguire questo approfondimento, perché francamente sugli 11 punti
posti come quesito, non possiamo accettare che ci si limiti a dire: "Ma guardate, state
sereni, abbiamo valutato che siccome erano meno di 2.500, nulla sarebbe successo",
manco, poi la soglia dei 2.500 fosse un numero magico, concepito con chissà quale
algoritmo, che ci consente di vivere e continuare ad assistere a concerti e ad eventi
stando tranquilli. Io credo che questa città non debba fermarsi, questa città debba
continuare a vivere eventi, deve continuare ad organizzarli, anche di livello, anche con
maggiore affluenza, ma che abbia l'assoluta necessità, l'assoluto bisogno di poter vivere
in garanzia di sicurezza e che sappia che la Sindaca, che gli uffici e che la Giunta tutta si
muove per garantire questo ai suoi cittadini. Oggi non siamo in queste condizioni, per
nulla, siamo molto lontani.

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