Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Invito i Consiglieri a riprendere posto, grazie. Invito i Consiglieri a prendere posto. I falli, sono finiti i falli per Iaria. Scusate, grazie, possiamo, scusate, silenzio, grazie, possiamo tornare indietro sull'Ordine del Giorno, Interpellanza Generale presentata dal Capogruppo Magliano e altri, avente ad oggetto: "Concerto del 25 aprile: la Sindaca in piazza... e il vetro pure" VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Sindaca. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Mi scuso con i Consiglieri per il ritardo e ringrazio per aver invertito l'Ordine del Giorno. Dò lettura rispetto a, sostanzialmente, quanto è stato trasmesso dagli uffici per quanto riguarda la documentazione in nostro possesso, ovviamente in merito all'evento che è oggetto di interpellanza e quindi riassumo l'iter che è stato sostanzialmente seguito. "Il 6 aprile gli organizzatori, Polo del '900, hanno presentato istanza di occupazione del suolo pubblico per piazza Arbarello. Gli uffici competenti hanno richiesto e ottenuto il parere del Tecnici del Servizio della Mobilità, 11 aprile, e l'autorizzazione in deroga al suono e rumore, il 19 aprile. Il 19 aprile veniva quindi emessa la concessione per l'occupazione del suolo pubblico per piazza Arbarello. Solo il 23 aprile l'organizzazione dell'evento inviava preavviso di pubblica manifestazione alla Questura. Il 24 aprile, in mattinata, in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine Pubblico, Prefetto e Questore avevano espresso delle perplessità relativamente al luogo scelto e avevano richiesto che la manifestazione venisse spostata in altra piazza, indicando, come possibile alternativa, piazza Castello, per cui, nel pomeriggio del 24 gli uffici provvedevano ad emettere revoca dell'autorizzazione per piazza Albarello, a ricevere nuova istanza di occupazione di suolo pubblico, a richiedere l'autorizzazione in deroga suono e rumore e ad emettere nuova autorizzazione di occupazione di suolo pubblico. Quindi, visto, appunto, quanto citato sopra e anche la velocità con cui, sostanzialmente, si è mossa la struttura comunale, in realtà è stata posta attenzione agli aspetti relativi alla sicurezza della manifestazione, arrivando, addirittura, a spostare il luogo dell'evento, grazie alla collaborazione delle varie realtà interessate, ciascuna per i profili di propria competenza, ovviamente Questura, Prefettura e Comune. Spostato il concerto in luogo più idoneo, poi, gli aspetti legati alla sicurezza non sono stati dimenticati, tanto che gli agenti della Polizia Municipale, dietro apposite disposizioni di servizio, e agenti della Polizia di Stato, hanno provveduto a monitorare lo svolgersi della manifestazione, sia per regolare l'afflusso e il deflusso del pubblico, che per quanto riguarda la presenza di eventuali venditori abusivi e a richiedere di sospendere la vendita di bevande in contenitori di vetro ai servizi di somministrazione della zona. Tutto ciò premesso, si segnala, peraltro, rispetto a uno degli interrogativi dell'interpellanza, che gli organizzatori avevano stimato in 2.500 unità l'affluenza di pubblico, facendo così rientrare la manifestazione in una tipologia che non prevede la convocazione di una Commissione Comunale di Vigilanza o specifici sopralluoghi, dal momento che viene posta in capo all'organizzatore l'onere di corredare l'istanza di idonea documentazione redatta da un tecnico abilitato. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Magliano, ne ha facoltà per cinque minuti. MAGLIANO Silvio Grazie, Presidente, ma io, di fatto, non ho trovato risposta, praticamente, a nessuna delle mie domande, soprattutto mi preoccupa che una cosa come questa venga gestita in questo modo. Riprendo alcuni punti della circolare Gabrielli, sono interessato a capire se dal 24 al 25 aprile si è fatto un ragionamento sulla capienza delle aree. A questo punto, lo dico a tutti coloro che vorranno organizzare una manifestazione in una piazza, dite che siete meno di 2.500, così tutti i controlli, tutte le attività che dovete svolgere, potete tranquillamente non farle, nonostante non ci sia stata nessuna valutazione rispetto alla tipologia della band che suonava, rispetto alla tipologia dell'evento, cioè, pensare che ci fossero meno di 2.500 persone è assurdo, assurdo. Quantomeno questa volta non abbiamo scaricato tutto in quota, in parte sì, al Polo del '900, come siamo soliti fare quando organizziamo manifestazioni di questo tipo. Il tema della capienza delle aree di svolgimento dell'evento: risposta inesistente; monitoraggio degli accessi: ma io, dalle foto che ho visto, dalle testimonianze di persone che ho visto, non c'era nessun monitoraggio degli accessi, o meglio, c'erano le Forze dell'Ordine, che controllavano, ma sfido chiunque degli agenti che fosse stato lì, poter affermare con certezza che stavano monitorando gli accessi di ingesso e di uscita. Impossibile. Impossibile per la conformazione della piazza. E il piano di evacuazione? Non lo so, non ha detto neanche se era previsto o non era previsto. Divisione in settori, non c'era. Le sto facendo, punto per punto, la circolare Gabrielli. La divisione del settore non c'era. Stewart? Di sicuro un numero ridotto, perché pensato su 2.500 persone, non su 10.000. Soccorso: spazi di soccorso raggiungibili da tutti, in ogni posto? Non lo so, a me pare proprio di no, anche perché, se non è diviso per settori, la piazza, è difficile pensare alle vie di fuga. Non uno spazio dedicato alla disabilità. Non uno spazio dedicato alla disabilità. Assistenza sanitaria: previsione a cura della componente dell'emergenza urgenza sanitaria ed adeguata assistenza sanitaria. C'era? Non c'era? Non lo so. Ha risposto? Mi pare di no. Vetro: i nostri Vigili andavano a dire ai negozianti: "Per favore, non vendete vetro", perché non potevano fare diversamente, perché non è stata fatta alcuna ordinanza. Non possiamo, non possiamo andare in piazza San Carlo a ricordare morti e poi sugli eventi che sono fatti prima, non avere un'attenzione massima, piuttosto si ha il coraggio di non farle le cose e non possiamo dire: "Ma sì, tanto è andata bene lo stesso", perché, sennò, le lacrime di coccodrillo di piazza San Carlo non servono a niente, Sindaca! Poi mi spiace anche, guardi, Sindaca, se non le interessa quello che dico, l'ho aspettata un mese in mezzo in Aula, almeno mi ascolti, parlo cinque minuti. Certo, lei è multitasking: dentro, fuori dall'Aula, ascolta la Capogruppo, ascolta anche il Consigliere Magliano. Detto questo, Presidente, per me una risposta del genere, non so se si possa andare in Commissione dopo; penso di no, però è evidente che da questo punto di vista ci inventeremo altri strumenti per capire se, da un giorno all'altro, per l'iter raccontato dalla Sindaca dal 6 aprile, fino al 24 aprile, accadono queste cose, se noi, in 24 ore, siamo in grado di rispettare la circolare Gabrielli, mi pare oggettivamente non adeguato, non adeguata né come risposta, né come gestione. Se questo è il modo con cui avete intenzione di gestire i prossimi eventi, sono preoccupato io per i cittadini torinesi, perché, se in 24 ore si riescono a fare tutte queste cose, allora è ancora più grave il 3 giugno, ancora più grave. Detto ciò, io prendo atto della risposta inesistente rispetto a tutti, ho fatto 11 quesiti. 11 quesiti e già solo sull'undicesimo quesito, come le ho dimostrato in questo momento, citandole i primi nove punti della circolare Gabrielli, ho i miei dubbi che quello che lei ha detto si sia verificato, anche perché se basta dire un numero di avventori più basso e noi ce la beviamo così, senza nessun problema, allora io penso che ci sia un problema enorme sulla gestione della sicurezza dei nostri eventi. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Grazie. Sa qual è il problema, Sindaca? Comincio davvero a pensare che lei sia pericolosa per la città, glielo dico con grandissima franchezza, perché la risposta, anzi, l'assenza di risposte all'interpellanza che ho sottoscritto con il Consigliere Magliano è la cosa più inquietante di tutte, soprattutto dopo quello che è successo in questa città e in piazza San Carlo e soprattutto alla luce delle oggettive carenze organizzative degli uffici preposti alla verifica e alla concessione del suolo pubblico per le manifestazioni. Questo glielo diciamo, glielo dicemmo nel Luglio del 2017, era il quinto punto di una mozione che il Movimento 5 Stelle respinse, su sua indicazione, in cui le proponevamo, alla luce delle assolute evidenti carenze che erano state palesate nell'organizzazione del 3 di giugno 2017, dove è morta Erica Pioletti, abbiamo 1.500 feriti, le avevamo proposto di rivedere le modalità organizzative degli uffici comunali. Lei, non solo non ha fatto niente, ma lei oggi, con…, onestamente, non capisco se in coscienza, inconsapevolezza, davvero, faccio fatica a capirla, perché non riesco a capire dove lei pensa di essere. Se è vero quello che lei ha detto, e che cioè il 24 di aprile viene fuori questa questione, e tutte le cose che sono state sollevate nell'interpellanza, a partire dalla concessione, se non sbaglio, della deroga formale, perché piazza Castello, se non sbaglio, è una piazza aulica, Sindaca Appendino, se lo ricorda quando lei chiedeva formalmente che ci fosse una delibera proposta dal Sindaco per la deroga al Regolamento e, come dire, si scagliava dai banchi dell'Opposizione per chiedere formalmente che ci fosse la verifica puntuale, non è cambiato il Regolamento, Sindaca e la vicenda di piazza San Carlo glielo dovrebbe ricordare e sta lì a ricordarglielo. Sta lì a ricordarglielo. Non è stata fatta nuovamente un'ordinanza anti vetro, e le foto, mi dispiace, sono inequivocabili; non le vostre lassù, quelle del Presidente Versaci, Sindaca Appendino, le foto delle bottiglie di vetro, per terra. Non c'è, non ha risposto, perlomeno, se è stato chiuso o non è stato chiuso il parcheggio di piazza Castello, sotterraneo. Non ha risposto nuovamente, Sindaca Appendino. Non sappiamo se è stato previsto un corretto piano della sicurezza, quello che sappiamo, però, perché c'eravamo, è che non è stata articolata la piazza in settori, non sono stati divisi i quadranti; non sono stati divisi i quadranti e quindi un mezzo di soccorso o qualunque elemento di soccorso avrebbe faticato non poco a portare soccorso. Allora, davvero, fortunatamente per noi, qualcuno ha messo una mano sulla testa di Torino e dopo quello che è capitato in piazza San Carlo, fortunatamente, il 25 di aprile, non è successo nulla, ma non possiamo avere una Sindaca che gestisce la città in questo modo; non è possibile tutte le volte azzardare, perché quando io vado in una piazza, Sindaca Appendino, doveva essere già prima del 3 di giugno questo sistema, avrebbe dovuto già esserlo, ma dopo il 3 di giugno, una ragazza morta, 1.500 feriti, un'inchiesta penale evidenzia, almeno sulla base di quello che leggiamo sui giornali, sicuramente la nostra l'ha evidenziato, delle carenze gigantesche, organizzative, relativamente alla predisposizione della piazza e il fatto che sia stata individuata all'epoca la causa dell'evento, è un aggravante, non è una scagionante. E qui noi siamo, dopo un mese e mezzo, a sentire lei che arriva e non risponde a queste domande, ma soprattutto, ed è la cosa più grave di tutte, si alzerà e uscirà da questa stanza e non capiterà niente. Questa è la cosa grave. Ma che cosa deve succedere in questa città, Sindaca Appendino, perché lei metta mano alla macchina organizzativa degli eventi in piazza? Ce lo spiega che cosa deve succedere? Ma l'ha toccata direttamente Sindaca Appendino la vicenda di piazza San Carlo! Non è che ha toccato un suo collaboratore, ha toccato lei. Lei è la Sindaca di Torino, è la responsabile! È la responsabile e questo atteggiamento davvero comincia a farci ritenere che lei non è consapevole della responsabilità che ha, è assente di consapevolezza. E allora non è possibile che tutte le volte le questioni le debbano sollevare i Consiglieri di Minoranza. Ma possibile? Ma possibile che non ci sia una presa d'atto, che non si può gestire un evento di questo tipo in questo modo! È andata bene così, le bottiglie di vetro sono rimaste vicine ai bidoni, perché i ragazzi che sono stati a sentire il concerto, non le hanno buttate per terra, a differenza di quello che fu fatto con i tifosi della Juventus in piazza San Carlo, ma non è, come dire, perché questi ragazzi si sono messi…, loro sono stati più maturi e responsabili di lei, che non ha previsto nulla di quello che doveva prevedere. Quindi, onestamente io penso che, compatibilmente con quello che ci faranno fare, Consigliere Magliano, perché la Maggioranza 5 Stelle sa che quando si parla di problemi, come dire, parliamo di Circoscrizione 2 per 40 minuti, però, di questa cosa qua non parliamo, porteremo in Commissione questa cosa, perché a questo punto, anche qua, lo vedremo in Controllo di Gestione. Io mi aspetterei che foste voi Consiglieri 5 Stelle, a porre le questioni, siete voi il governo di questa città. Ma se succedeva qualcosa il 25 aprile, cosa succedeva? Silenzio, come adesso? Silenzio nuovamente? VERSACI Fabio (Presidente) La invito a concludere. LO RUSSO Stefano Andremo in Commissione a portare l'approfondimento di che cosa non è funzionato il 25 aprile, sperando davvero che, Sindaca, lei prenda consapevolezza che non è qui per fare i selfie con i calciatori o le rockstar, ma per amministrare questa città. VERSACI Fabio (Presidente) Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per… TRESSO Francesco Sono, onestamente, un po' attonito, Sindaca, glielo dico in franchezza. Trovo francamente imbarazzante questo tipo di non risposta, che questa non è una risposta. L'interpellanza che io ho sottoscritto, perché mi sembrava molto puntuale e molto ben scritta, anche perché riprendeva testualmente quelli che sono i punti richiamati dalla Gabrielli. Gabrielli, per inciso, è una circolare il cui incipit è questo: "I recenti fatti di Torino hanno posto in evidenza la necessità di qualificare, in ambito del processo di governo e gestione delle pubbliche manifestazioni, gli aspetti di safety", vuol dire che c'è una circolare del Ministero dell'Interno che nasce dai recenti fatti di Torino. Io, in qualità di Sindaco di Torino mi sentirei di alzare l'asticella della salvaguardia e di poter garantire alla mia popolazione, che ancora sta vivendo una ferita aperta, che ancora recentemente, lei, giustamente, ha commemorato con i parenti della povera Erica e con tutte, ricordo, le vittime, ma non mi sento in dovere di fare in modo che la città, che tutti noi che mandiamo i figli a vedere i concerti, che noi stessi andiamo, ci sentiamo più garantiti che in questo momento c'è una priorità assoluta su questo tema? E tutto viene risolto dal fatto di dire: "Siccome si prevedeva meno di 2.500 persone in affluenza", ma come lo avete verificato che fossero meno di 2.500? Ci sono tecniche, usate un drone così fate anche le prove per il 24 di giugno e verificate quante erano effettivamente queste persone, come fa a dire lei che erano meno di 2.500? La circolare Gabrielli insiste puntualmente sul fatto che sia necessario il monitoraggio degli afflussi e che per questo ci siano persone idoneamente predisposte, idoneamente formate per poter valutare e monitorare quali sono gli afflussi e noi dobbiamo essere qui, a valle di quello che è successo, della tragedia che tutti noi abbiamo vissuto, che rimane purtroppo nella nostra memoria, nella memoria di tutti i cittadini, a distanza di poco più di un anno, anzi, poco meno, calcolando il 25 aprile, a doverci dire: "Ma, ci fidiamo del fatto che gli uffici hanno valutato che erano meno di 2.500 e la Sindaca ce lo ha garantito che erano meno". Ma in base a cosa, Sindaca? E ancora lei ci dice: "Ci si è mossi tempestivamente". Allora, se abbiamo ben capito quello che lei ha velocemente detto, dal 6 di aprile, il 24, un giorno prima, si stabilisce che va modificata la location della piazza. Ma questo è tempestivo? 18 giorni, dopo tutto quello che è successo? Ma io penso che darei la priorità assoluta a questo tipo di eventi e farei in modo che tutta la macchina comunale, il COC, il COM, il sistema di Protezione Civile, chi si occupa degli eventi, sia assolutamente attenzionato sul tema e non si possa più sgarrare, ma minimamente, ma questo è il minimo che ci si aspetterebbe e lei, invece, ci viene a dire: "Ci siamo mossi tempestivamente perché dal 6, 18 giorni dopo, cioè, un giorno prima dell'evento, abbiamo deciso che era meglio, perché non c'erano le condizioni di sicurezza, cambiare la location. E poi, giustamente, come è stato richiamato, ci sono degli aspetti oggettivi e specifici, precipui di quella piazza; era già successo su piazza San Carlo, abbiamo detto, non erano stati monitorati gli accessi, non si sapeva se il sotterraneo era stato opportunamente chiuso, e qui ancora non ci dà risposata su questi aspetti? Sapendo che anche la piazza Castello ha dei sotterranei? Anche su piazza Castello, alla luce di quello che si è verificato nel mondo, non dico solo a Torino, non si pone attenzione e non sia alza l'asticella della prevenzione? Io mi unisco sentitamente alla richiesta di proseguire questo approfondimento, perché francamente sugli 11 punti posti come quesito, non possiamo accettare che ci si limiti a dire: "Ma guardate, state sereni, abbiamo valutato che siccome erano meno di 2.500, nulla sarebbe successo", manco, poi la soglia dei 2.500 fosse un numero magico, concepito con chissà quale algoritmo, che ci consente di vivere e continuare ad assistere a concerti e ad eventi stando tranquilli. Io credo che questa città non debba fermarsi, questa città debba continuare a vivere eventi, deve continuare ad organizzarli, anche di livello, anche con maggiore affluenza, ma che abbia l'assoluta necessità, l'assoluto bisogno di poter vivere in garanzia di sicurezza e che sappia che la Sindaca, che gli uffici e che la Giunta tutta si muove per garantire questo ai suoi cittadini. Oggi non siamo in queste condizioni, per nulla, siamo molto lontani. VERSACI Fabio (Presidente) Curatella, ne ha facoltà per cinque minuti. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Allora, innanzitutto ringrazio della risposta e comincio da questo punto di vista. Si è cercato, alla fine, di fare in modo di non bloccare l'evento, di far sì che l'evento si tenesse, collaborando, Questura, Prefettura, Comune; poi, per il resto, sono un po' perplesso, non so se questa è un'interpellanza di tipo politico o di tipo tecnico. Comincio dalla fine, l'ultimo intervento: "Dal 6 aprile, si è fatto tutto il 24, il giorno prima", la domanda, la richiesta inviata dall'organizzatore alla Questura di Torino, per informarlo che ci sarebbe stato l'evento e quindi, per far partire tutto l'iter della Commissione Vigilanza Provinciale, è datata 23 aprile 2018. 23 aprile 2018. Uno, numero uno. Seconda cosa, come nascono i 2.500? "Basta dichiarare i 2.500". No. Sempre in questa domanda, tenendo conto il D.M. 6 marzo 2001, che prevede che il massimo affollamento è due persone a metro quadro, era stata indicata una planimetria, dove si diceva: "Il pubblico sarà in una zona di 1.250 metri quadri, quindi 2.500 persone con controllo di accesso ai varchi". Conteggio di persone, arrivata alla duemilacinquecentesima persona, non c'era accesso. Fa parte del piano presentato dal tecnico esperto in sicurezza, nominato dall'organizzatore. Ho sentito tanto nominare la circolare Gabrielli, non ho sentito nominare, uno, la direttiva dei Vigli del Fuoco che regola gli accessi, ma soprattutto la direttiva del Ministero dell'Interno del 28 luglio 2017 che, sulla funzione della circolare Gabrielli e della direttiva dei Vigili del Fuoco definisce come si devono organizzare le manifestazioni di pubblico spettacolo e dice che la sicurezza non è una questione che si fa così, punto, è una valutazione di rischio per ridurre il rischio al minimo, al residuo minimo accettabile. Comunque il rischio zero non è possibile. E se in una mail del 24 aprile 2018 delle 18:12 si dice: "Per tale ragione, lo stesso Prefetto ed il Questore" - questa l'ho avuta con l'acceso agli atti, quindi chiunque può avere accesso - "convenivano che lo svolgimento del concerto sarebbe stato valutato più favorevolmente se svolto in piazza Castello, ove era peraltro già presente un palco allestito per altro evento previsto per questa sera". Io deduco che la Commissione, nel suo lavoro, e nel suo sopralluogo, che non può fare un mese prima, la Commissione Vigilanza Provinciale così come quella Comunale, il sopralluogo lo può fare solo quando ci sono già state le istallazioni, perché, sennò, cosa va a vedere, la piazza vuota? Deve andare a vedere com'è stata allestita, quali sono state le vie di fuga, quindi interviene due giorni prima, perché, oltretutto, deve anche vedere gli impianti elettrici, gli ingombri, il posizionamento degli schermi. Quindi, perciò dico, è tecnica la domanda, o è politica? Cioè, io vorrei capire questi aspetti, perché sono un po'…, cioè, devo esprimermi politicamente o devo esprimermi tecnicamente? Adesso io mi trovo in difficoltà da questo punto di vista, perché, dal mio punto di vista, come risulta da questa comunicazione del 24 aprile 2018 a firma del dottor Corigliano, per il dottor Corigliano da parte del dottor Mosca, viene fatta un'integrazione alla concessione di occupazione del suolo pubblico. Non è una nuova concessione, fa riferimento alla precedente concessione del 19 aprile, dove arano stati valutati tutti gli aspetti, lo va ad integrare in funzione di quello che è stato detto dalla Commissione di Vigilanza Provinciale, dal parere favorevole di Prefetto e Questore sullo spostamento. Oltretutto qua torniamo sempre al discorso che abbiamo fatto quando parlavamo della famosa mozione a cui faceva riferimento il Capogruppo del PD: "La sicurezza è gestita", mi dispiace che non stiano ascoltando, Presidente, mi rivolgerò a lei, perché, evidentemente, non gli interessa "La sicurezza non è definita" (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sto parlando con il Presidente. Non posso parlare con il Presidente, visto che non mi ascoltate? Sto parlando con lei, Presidente, mi scusi: "La sicurezza, ma come definito dal Decreto di Pubblica Sicurezza, è gestita e coordinata dal Prefetto, è organizzata in campo dal Questore, il Sindaco deve seguire". E la famosa circolare Gabrielli, tornando a una delle domande, se è stata fatta o non è sta fatta l'ordinanza sul vetro, dice che bisogna fare una valutazione di provvedimenti, finalizzata al divieto di somministrazione e vendita di alcolici ed altre bevande in bottiglie di vetro e lattine, che possano costituire un pericolo per la pubblica comunità". Dice "valutazione". Bisogna in po' mettersi d'accordo. Allora, quando è stata presentata la domanda, nel progetto presentato dal tecnico con anche la disposizione del palco, non è stata variata la superficie dedicata alle persona. Il campo, non decide il Comune… VERSACI Fabio (Presidente) La invito a concludere. CURATELLA Cataldo Allora, o è coordinata con delle valutazioni e le valutazioni, con questa direttiva che nessuno ha letto, le valutazioni dipendono dal livello di rischio, perché è anche previsto, c'è anche una bella check-list che aiuta le valutazioni. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. |