Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie, Presidente. Ma io segnalo che non sono solita e sono sempre molto imbarazzata quando nel dibattito istituzionale si discute delle condizioni e dei comportamenti delle persone, non per la loro collocazione politica, come dovrebbe avvenire in un dibattito politico di sede istituzionale, ma per i loro comportamenti personali, e quindi, pur comprendendo il contenuto e l'obiettivo della mozione presentata dalla Consigliera Montalbano, che voterò, non ritenevo di dover partecipare a questo dibattito. Devo dire che le modalità con le quali si svolge la discussione, sono delle modalità che mi spingono a tentare, per l'ennesima volta, un minimo di denominatore comune nel confronto tra la Maggioranza e la Minoranza, anche con questa Maggioranza, perché la questione della mozione Montalbano non si porrebbe affatto se per una volta, per una volta, la Sindaca assumesse le proprie responsabilità in ordine alle scelte di tipo personale che svolge. Cioè, quando c'è stata la prima richiesta di comunicazione e la Sindaca ha disvelato al Consiglio un'informazione che nessuno aveva, cioè, quella dell'avvio delle indagini da parte della Procura, e peraltro nessuno le avrebbe richiesto, per la nota distinzione dei ruoli e delle funzioni, non ha espresso una parola sulla opportunità del compito svolto dal dottor Pasquaretta, né per sostenerne l'assoluta necessità come supporto che la Città ha ritenuto di dare, oltre che la collaborazione dei propri vertici istituzionali, anche con la collaborazione delle professionalità scelte per gli staff, o, viceversa, ritenerla anch'ella inopportuna, stante il grande carico di lavoro che un ruolo, come quello che il dottor Pasquaretta svolge, già richiede. Carico di lavoro che io non ho difficoltà a riconoscere, sarà la Commissione Controllo di Gestione a valutare la compatibilità in termini di ore prestate, ma compito che io ritengo essere assolutamente gravoso, come ritengo essere assolutamente faticosi e impegnativi i ruoli degli staff; ma non sono io, non è questa parte che ha criminalizzato quei ruoli, è questa Maggioranza che ha sempre obiettato sugli eccessi di spesa sostenuti dalle amministrazioni precedenti, per la funzione di collaborazione alle figure politiche istituzionali della Giunta e della Sindaca. Se per una volta si fosse venuti in quest'Aula a dire: "Abbiamo appreso dalla fatica dell'amministrare di quanta necessità abbiamo di figure tecniche che ci accompagnino, e per questo non abbiamo ridotto i costi degli staff, e non possiamo sostenere l'avviamento al lavoro dei giovani, che ci avete spiegato avreste sostenuto con tutti i risparmi sugli staff. Abbiamo capito quanto è faticosa la giornata di un sindaco e la comunicazione verso i media e verso la città e per questo abbiamo bisogno di qualificate figure professionali addette alla comunicazione. Abbiamo capito quanto significativo è il rapporto con le partecipate, con gli organismi con i quali abbiamo eventi e iniziative, per questo chiediamo e proponiamo alle persone che collaborano con noi, di rendersi disponibili anche in quei luoghi", se tutto questo fosse stato detto, non si parlerebbe qui dell'opportunità politica dell'incarico conferito al signor Pasquaretta, perché quell'opportunità ce l'avrebbe spiegata, per confermarla o per non confermarla, la Sindaca. Il problema è che qui la Sindaca non ha mai una responsabilità e abbiamo questo dibattito surreale con la Maggioranza, che chiama in ballo tutt'altre fattispecie o quella delle mozione della Circoscrizione 2. Quindi, io credo che il combinato disposto, di voler rimuovere una questione che, nei fatti, sarebbe stata da approfondire e di vedere palesemente il trattamento differenziato tra l'incarico prestato dal dottor Pasquaretta e tutti gli altri collaboratori della Fondazione del Libro, mi sono determinata a votare la mozione proposta dalla Consigliera Montalbano. |