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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Giugno 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2018-01645
"FUTURO DELL'EX CASERMA DELLE FONTANE DI SANTA BARBARA DI CORSO REGINA: COMPATIBILE CON IL FUTURO DI RESIDENTI E COMMERCIANTI?" PRESENTATA IN DATA 7 MAGGIO 2018 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Vede, Assessore, ci sono le operazioni immobiliari, ci sono le
operazioni immobiliari di speculazione immobiliare, ci sono le operazioni di
ristrutturazione urbanistica di una zona, ci sono delle operazioni che possono ridare vita,
slancio e forza ad un luogo della nostra Città che oggettivamente avrà dei problemi, ci
sono operazione che potrebbe fare chiunque, Assessore, non c'è bisogno di fare
l'Assessore al commercio per occuparsi di questo, basta un agente immobiliare un po'
capace, basta un cacciatore di fondi o un immobiliarista capace e le operazioni si fanno,
poi però c'è la politica, c'è la politica, Assessore, la politica vuol dire che se uno ha una
visione perché vuole ristrutturare e vuole dare un'altra faccia a Porta Palazzo, però si
deve anche rendere conto che c'è qualcuno che in quel luogo è rimasto per anni
nonostante la disattenzione e il disinteresse di tante Amministrazioni, qualcuno che ha
continuato tutti i giorni ad aprire la serranda, magari si è fatto anche un mutuo per
mettersi a posto il bancone del proprio bar, magari si è fatto anche un mutuo per poter
continuare a mantenere la sua famiglia grazie a quell'attività commerciale che magari
pensava che l'Amministrazione nel vedere quello spazio cambiato ed è giusto
cambiarlo, io sono d'accordo che si facciano interventi come questi, ma che
l'Amministrazione invece che chiamare ed interessarsi perché il commerciante accetti in
fretta la buona uscita perché questo sta capitando, sta capitando che qualcuno chiami i
commercianti per dire "ma sì, andate via in fretta, prendete la buona uscita" e magari
uno c'ha un mutuo da qualche decina di migliaia di Euro che non sa come pagare e non
sa dove portare il suo bar, la sua attività commerciale, la politica invece che chiamare
per nome e per conto di chi fa affari leciti, potrebbe invece porsi il problema di dire
"scusate, ma quei cittadini che vivono lì siamo sicuri che troveranno tutti una casa?
I commercianti che sono lì gli accordi nel contratto, la prelazione è stata rispettata?",
questo fa la politica, non dice no, ma accompagna le persone che in questo momento
sono lì che vivono lì, che vivono lì e vivono sia dal punto di vista abitativo che dal
punto di vista commerciale e prova a trovare delle soluzioni, si mette non in
contrapposizione, ma sta dalla parte di coloro che devono andar via, non dalla parte di
quelli che arrivano, ma lo dico ad una forza politica come la vostra, non mi sarei
aspettato questo atteggiamento da parte dell'Amministrazione, forse secondo la vostra
narrazione era più semplice pensare al Sindaco di prima che diceva "insomma
dobbiamo fare un po' di metri quadri, fare un po' di investimenti e i cittadini si
adeguino" ed è per questo e lo dico anche al Vice Sindaco che so che ha assolutamente
una sensibilità rispetto alla rigenerazione di quel posto, ma non passando sulla testa di
chi lì ci ha vissuto, ci vive, ci ha fatto delle attività commerciali che di sicuro non era
redditizia, magari ha fatto anche, come ho detto, un investimento, a me sarebbe piaciuto
che l'Assessore Sacco magari il tempo l'avesse passato a convincere chi era all'interno
che forse un po' di quelle attività che dovranno arrivare, poi non saprei neanche cosa
arriva dal punto di vista commerciale secondo me è preoccupante, ma magari dire "ma
scusate, ma di queste attività che ci sono qualcuna può rimanere, le competenze che ci
sono da parte dei commercianti che sono lì, che fanno ristorazione, possono essere
incluse nel progetto?" Mi sarei aspettato questo, non l'incontro per dire "ma accettate in
fretta, toglietevi dalle scatole velocemente". Questo mi sarei aspettato, Presidente,
questo mi sarei aspettato, Assessore, ma ha sempre tempo per farlo, perché essendo un
giurista è evidente che questa interpellanza è tutta politica perché è un rapporto tra
privati e privati, ma la politica poi deve coordinare, coordinare interventi di questo tipo
affinché una riqualificazione non lasci nessuno per strada. Io mi auguro, da questo
punto di vista, che si possa andare in Commissione quanto prima. Innanzitutto le
chiedo, Assessore, verifichi solo se l'ipotesi dei diritti di prelazione siano stati
correttamente esercitati, se erano presenti nei contratti o se non erano presenti e sa di
che cosa parla, nel senso che se uno poteva utilizzare questo tipo di contratto nonostante
sia cambiata la proprietà può continuare ad esercitarlo, almeno se non abbiamo
modificato il diritto civile. Ma nello stesso tempo, Presidente, mi piacerebbe andare in
Commissione quanto prima innanzitutto per capire, lo dico al Vice Sindaco, che cosa
arriverà lì, come i cittadini che vivono in quella struttura, in quell'immobile, e i
commercianti che vivono in quella struttura che problemi avranno, se ne avranno,
perché magari si può anche pensare di dire: un commerciante che da lì viene mandato
via capiamo se abbiamo delle strutture comunali che possiamo mettere a bando, o noi o
ATC, cioè non lasciare nessuno indietro fa parte della vostra cultura politica, non di una
cultura politica che dice: "no, facciamo l'operazione immobiliare così riqualifichiamo e
chi si è visto si è visto". Per cui, io prendo atto di quanto lei mi ha risposto. Mi spiace,
perché mi sarebbe piaciuto sentire altre parole, o quantomeno l'interesse per capire che
destino avranno le famiglie che hanno investito per anni in una zona in cui magari non
si voleva investire e nello stesso tempo chiederei una Commissione urgente per capire
che cosa arriverà, qual è il progetto, quali sono... Io ho letto qualche cosa sulla stampa
di che cosa vogliono realizzare. Mi pare anche un bel progetto; l'unica cosa è che è una
cosa buona che però poi butta per strada qualcuno, e noi come politica non ci facciamo
carico di quelle istanze, penso che sia una cosa che non dobbiamo permettere. Per cui
chiedo una Commissione quanto prima, magari anche con gli operatori di quell'area per
capire che idee hanno, per capire se possiamo pensare, tutti insieme, una risistemazione
per chi lì ha fatto impresa in questi anni. Perché le assicuro, Assessore - Presidente,
concludo - parlare con dei commercianti che hanno fatto un investimento, che vogliono
continuare a fare la loro attività in una zona che è cambiata tantissimo in questi anni,
anche dal punto di vista della tipologia degli avventori; invece che scappare sono
rimasti perché credono che quello sia un luogo di contaminazione, di condivisione,
anche con culture ed etnie diverse, vedersi dire: "scusate, noi adesso facciamo un
bell'investimento immobiliare e voi trovate un'altra soluzione, e il mutuo per il
bancone, per i frighi, per quello che avete investito problemi vostri" non mi pare che sia
un atteggiamento che almeno questo tipo di Maggioranza può permettersi.

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