Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Giugno 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2018-01652
"LA GIUNTA SI DISINTERESSA DEL MINI MOI DI CORSO CIRI? PER PAURA DEI CENTRI SOCIALI?" PRESENTATA IN DATA 7 MAGGIO 2018 - PRIMA FIRMATARIA CANALIS.
Interventi
CANALIS Monica
Sì, grazie, Presidente. Rettifico quanto ha detto l'Assessore Finardi, si tratta proprio del
Baldracco, questa interpellanza non è la prima che faccio su questo argomento, ne
avevo già fatta una lo scorso 6 giugno che era stata discussa in aula il 10 luglio con la
risposta dell'Assessora Schellino e poi quell'interpellanza era stata approfondita in
Commissione a gennaio, quindi la correggo, si tratta proprio del Baldracco, al suo
interno il Baldracco ha diversi spazi, alcuni che erano adibiti ad aule ed altri adibiti a
laboratorio, si trattava infatti di un istituto tecnico per formare dei tecnici
(incomprensibile), ma tutto l'immobile è chiamato Baldracco e aveva questo titolo,
quindi è proprio il Baldracco. Sappiamo che dal primo novembre del 2015 questa
struttura che si trova in corso Ciriè è stata oggetto di un'occupazione, già a quel tempo
la stima delle persone che si erano andate a collocare in questo immobile era poco più di
100 persone e si ravvisava tra di esse la presenza di minori e di donne perlopiù straniere,
da questo è sorta una preoccupazione che con il tempo si è fatta crescente rispetto alle
condizioni di questi minori e di queste donne perché sappiamo che ci sono dei volontari
che frequentano la struttura e che probabilmente sono in contatto con i Servizi Sociali
del Comune come lei ci ha detto, ma un conto è avere l'apporto, il sopralluogo di
soggetti volontari, tutt'altro conto è quello di avere una verifica da parte di operatori
specializzati dipendenti del Comune, quindi io chiaramente non mi posso accontentare
del numero che lei mi ha oggi fornito di 120 persone perché non so chi abbia fatto
questa stima e alla luce di quale tipo di valutazione. Quindi ad oggi noi non sappiamo
quante persone ci siano dentro il Baldracco e soprattutto in quali condizioni vivano, la
mia preoccupazione non è soltanto legata al tema della legalità di un immobile che è di
proprietà del nostro Comune, è anche legata al tema delle condizioni umane in cui
versano queste persone, chiederei alla Consigliera di non interloquire in questo
momento con l'Assessore visto che sto interloquendo io a verbale, grazie. Quindi la
preoccupazione è duplice, non è soltanto sicurataria, legalitaria, ma è prettamente
sociale, anche perché non si tratta di un'occupazione spontanea circondata da un
eventuale aiuto di associazioni caritative e benefiche, ma si tratta di un'occupazione
effettuata grazie alla regia di organizzazioni che sono ai margini della legalità, questo è
quello che noi sappiamo e quindi questo desta a noi preoccupazione perché questo tipo
di regia rende assolutamente impossibile oggi capire che cosa stia succedendo
all'interno di questo immobile, con il passare dei mesi noi abbiamo portato avanti e
parlo al plurale, adesso vi dirò perché, un'attenzione intorno a questa occupazione per
cercare di capire come il terzo settore torinese, le realtà che hanno vissuto storicamente
il Baldracco e che hanno a cuore questa struttura potessero eventualmente dare un
contributo per la sua riqualificazione. Come ho scritto nell'interpellanza lo scorso 6 di
marzo ci siamo ritrovati in una riunione privata con alcuni ex docenti di questo istituto
per verificare se fosse possibile almeno in una parte di questo immobile promuovere un
progetto anche minimale inizialmente di riqualificazione, in seguito in Città
Metropolitana siamo andati avanti, vi aggiorno in diretta perché proprio pochi giorni fa
il dirigente all'Edilizia Scolastica, il dottor Claudio Schiari, mi ha trasmesso e se non
l'ha fatto anche con voi sarò mia cura chiedere di farlo una relazione molto dettagliata
sui due aspetti che noi avevamo sollecitato in Città Metropolitana che erano da un lato
le condizioni strutturali e fisiche dell'immobile e dall'altro la proprietà dei beni che
sono contenuti in esso. C'è una relazione dettagliata che vi girerò sulle condizioni
fisiche, chiaramente sarebbe necessario per introdurre in questo immobile delle
associazioni un adeguamento normativo antincendio e alcuni altri interventi non
indifferenti devo dire, sulla parte invece relativa ai beni l'intervento è molto semplice,
nel senso che l'interlocuzione con la dirigente scolastica a cui oggi fa capo il Baldracco
è andata molto avanti e la dirigente ha affermato che i beni contenuti all'interno del
Baldracco non sono più di interesse della scuola, non sono più necessari alla finalità
didattica.

CANALIS Monica
E quindi è ben disponibile a fare quell'unico passaggio che manca perché il Baldracco
torni compiutamente al Comune, ricordiamo che è di proprietà del Comune, ma era in
uso alla Città Metropolitana perché era adibito a scuola superiore, quest'unico passaggio
è una nota di intenti in cui la scuola ceda questi beni o al Comune o a delle realtà
associative che siano interessate a prendere in gestione l'immobile, però la dirigente che
cosa dice? Che per poter fare questo documento di cessione è necessaria una
ricognizione sul posto e quindi torniamo al punto di partenza, io sono felice che il tema
del Baldracco sia stato sollevato dall'Assessore alla sicurezza nell'ambito del comitato
per l'ordine e la sicurezza provinciale che è la sede deputata a questo tipo di problemi,
non ho però capito, Assessore, qual è stata la reazione alla sua richiesta, nel senso che è
chiaro che ad una prima richiesta non viene data immediatamente una data di
conclusione...

CANALIS Monica
E questa data non viene neanche resa pubblica per ovvie ragione, però chiaro è che se
noi siamo in una situazione in cui la scuola ha sbloccato l'iter, l'associazione degli ex
docenti e degli ex allievi si è formalmente costituita e ha presentato una lettera ufficiale
di manifestazione di interesse per avviare un dialogo, a questo punto veramente l'unico
nodo che manca è il sopralluogo per capire come andare avanti.

CANALIS Monica
Sì, la relazione della Città Metropolitana è davvero di pochissimi giorni fa, 2 o 3 giorni
fa, chiederò che venga trasmessa anche al Comune così come a questo punto la lettera
formale di richiesta sia al Comune, sia alla Prefettura per essere accompagnati nel
sopralluogo e quindi procedere nella progettazione. Io chiuderei qui l'interpellanza, anzi
no, facciamo così, mandiamola in approfondimento in Commissione, in quella sede io
porterei avanti il discorso con l'associazione, grazie.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)