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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Giugno 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2018-01652
"LA GIUNTA SI DISINTERESSA DEL MINI MOI DI CORSO CIRI? PER PAURA DEI CENTRI SOCIALI?" PRESENTATA IN DATA 7 MAGGIO 2018 - PRIMA FIRMATARIA CANALIS.
Interventi
IMBESI Serena (Vice Presidente)
Passiamo alla 01652 della Consigliera Canalis:

"La Giunta si disinteressa del mini MOI di corso Cirié per paura dei Centri Sociali?"

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Allora, aspetti, passo... E' arrivato Finardi, sì. Siamo quindi alla 01652.

FINARDI Roberto (Assessore)
Grazie, Presidente. Buongiorno. Rispondo all'interpellanza della Consigliera Canalis in
relazione alla "la Giunta si disinteressa del mini MOI di corso Ciriè per paura dei Centri
Sociali? Allora, i quattro punti dell'interpellanza il primo punto chiede se sia stato
chiesto al Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di effettuare con
urgenza un sopralluogo presso il Baldracco per verificare il numero di persone che lo
stanno occupando e le condizioni in cui si trovano. Credo che si parli dell'area
confinante con il Baldracco, non proprio dell'area del Baldracco, comunque si è parlato
di questo al tavolo per la sicurezza e siamo in attesa di capire in quale modo si deciderà
di intervenire anche perché ricordo che questo tipo di interventi non li decide
l'Assessore alla Sicurezza e nemmeno la Giunta. Il secondo punto chiede se siamo
consapevoli che le occupazioni anche di piccole dimensioni possono aggravarsi con il
passare del tempo soprattutto in presenza di donne e di minori, sì, ne siamo consapevoli.
Il terzo punto domanda se è stato elaborato un piano per il quale queste persone
indirizzate verso percorsi sociali più consoni, più rispettosi delle dignità umane e della
legalità, mi permetto di riportare una nota che mi è stata redatta dall'Assessora
Schellino che così dice: "da informazioni ricevute da una volontaria che frequenta la
struttura in contatto con gli uffici di (audio disturbato) pare fondata la stima riportata
nell'interpellanza di circa 120 persone, famiglie di stranieri residenti in casa comunale e
(audio disturbato) italiane", case comunali (audio disturbato) ed italiani, chiedo scusa, il
progetto di accompagnamento sociale finalizzato al progressivo superamento
dell'occupazione dell'area ex MOI potrà costituire un modello di intervento su
situazioni simili in conformità alle linee guida indicate nella direttiva del primo
settembre 2017 del Ministero dell'Interno, la direttiva Morcone, in attuazione
dell'articolo 11 DL 14/2017 convertito in Legge n. 48/2017. Certamente le famiglie
singole attualmente presenti in tale immobile potranno accedere ai percorsi sociali ed
ordinari, quelli in riferimento alle emergenze abitative, REI, misure attive collegate,
sostegno al reddito, eccetera, se in possesso dei requisiti. Il quarto punto domanda se sia
stato da parte nostra verificato il coinvolgimento del Centro Sociale Askatasuna in
questa occupazione abusiva, direi che è un compito questo del Dipartimento
investigativo operazioni speciali della Polizia di Stato, grazie.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliera Canalis.

CANALIS Monica
Sì, grazie, Presidente. Rettifico quanto ha detto l'Assessore Finardi, si tratta proprio del
Baldracco, questa interpellanza non è la prima che faccio su questo argomento, ne
avevo già fatta una lo scorso 6 giugno che era stata discussa in aula il 10 luglio con la
risposta dell'Assessora Schellino e poi quell'interpellanza era stata approfondita in
Commissione a gennaio, quindi la correggo, si tratta proprio del Baldracco, al suo
interno il Baldracco ha diversi spazi, alcuni che erano adibiti ad aule ed altri adibiti a
laboratorio, si trattava infatti di un istituto tecnico per formare dei tecnici
(incomprensibile), ma tutto l'immobile è chiamato Baldracco e aveva questo titolo,
quindi è proprio il Baldracco. Sappiamo che dal primo novembre del 2015 questa
struttura che si trova in corso Ciriè è stata oggetto di un'occupazione, già a quel tempo
la stima delle persone che si erano andate a collocare in questo immobile era poco più di
100 persone e si ravvisava tra di esse la presenza di minori e di donne perlopiù straniere,
da questo è sorta una preoccupazione che con il tempo si è fatta crescente rispetto alle
condizioni di questi minori e di queste donne perché sappiamo che ci sono dei volontari
che frequentano la struttura e che probabilmente sono in contatto con i Servizi Sociali
del Comune come lei ci ha detto, ma un conto è avere l'apporto, il sopralluogo di
soggetti volontari, tutt'altro conto è quello di avere una verifica da parte di operatori
specializzati dipendenti del Comune, quindi io chiaramente non mi posso accontentare
del numero che lei mi ha oggi fornito di 120 persone perché non so chi abbia fatto
questa stima e alla luce di quale tipo di valutazione. Quindi ad oggi noi non sappiamo
quante persone ci siano dentro il Baldracco e soprattutto in quali condizioni vivano, la
mia preoccupazione non è soltanto legata al tema della legalità di un immobile che è di
proprietà del nostro Comune, è anche legata al tema delle condizioni umane in cui
versano queste persone, chiederei alla Consigliera di non interloquire in questo
momento con l'Assessore visto che sto interloquendo io a verbale, grazie. Quindi la
preoccupazione è duplice, non è soltanto sicurataria, legalitaria, ma è prettamente
sociale, anche perché non si tratta di un'occupazione spontanea circondata da un
eventuale aiuto di associazioni caritative e benefiche, ma si tratta di un'occupazione
effettuata grazie alla regia di organizzazioni che sono ai margini della legalità, questo è
quello che noi sappiamo e quindi questo desta a noi preoccupazione perché questo tipo
di regia rende assolutamente impossibile oggi capire che cosa stia succedendo
all'interno di questo immobile, con il passare dei mesi noi abbiamo portato avanti e
parlo al plurale, adesso vi dirò perché, un'attenzione intorno a questa occupazione per
cercare di capire come il terzo settore torinese, le realtà che hanno vissuto storicamente
il Baldracco e che hanno a cuore questa struttura potessero eventualmente dare un
contributo per la sua riqualificazione. Come ho scritto nell'interpellanza lo scorso 6 di
marzo ci siamo ritrovati in una riunione privata con alcuni ex docenti di questo istituto
per verificare se fosse possibile almeno in una parte di questo immobile promuovere un
progetto anche minimale inizialmente di riqualificazione, in seguito in Città
Metropolitana siamo andati avanti, vi aggiorno in diretta perché proprio pochi giorni fa
il dirigente all'Edilizia Scolastica, il dottor Claudio Schiari, mi ha trasmesso e se non
l'ha fatto anche con voi sarò mia cura chiedere di farlo una relazione molto dettagliata
sui due aspetti che noi avevamo sollecitato in Città Metropolitana che erano da un lato
le condizioni strutturali e fisiche dell'immobile e dall'altro la proprietà dei beni che
sono contenuti in esso. C'è una relazione dettagliata che vi girerò sulle condizioni
fisiche, chiaramente sarebbe necessario per introdurre in questo immobile delle
associazioni un adeguamento normativo antincendio e alcuni altri interventi non
indifferenti devo dire, sulla parte invece relativa ai beni l'intervento è molto semplice,
nel senso che l'interlocuzione con la dirigente scolastica a cui oggi fa capo il Baldracco
è andata molto avanti e la dirigente ha affermato che i beni contenuti all'interno del
Baldracco non sono più di interesse della scuola, non sono più necessari alla finalità
didattica.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
La invito a concludere.

CANALIS Monica
E quindi è ben disponibile a fare quell'unico passaggio che manca perché il Baldracco
torni compiutamente al Comune, ricordiamo che è di proprietà del Comune, ma era in
uso alla Città Metropolitana perché era adibito a scuola superiore, quest'unico passaggio
è una nota di intenti in cui la scuola ceda questi beni o al Comune o a delle realtà
associative che siano interessate a prendere in gestione l'immobile, però la dirigente che
cosa dice? Che per poter fare questo documento di cessione è necessaria una
ricognizione sul posto e quindi torniamo al punto di partenza, io sono felice che il tema
del Baldracco sia stato sollevato dall'Assessore alla sicurezza nell'ambito del comitato
per l'ordine e la sicurezza provinciale che è la sede deputata a questo tipo di problemi,
non ho però capito, Assessore, qual è stata la reazione alla sua richiesta, nel senso che è
chiaro che ad una prima richiesta non viene data immediatamente una data di
conclusione...

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Devo nuovamente chiederle di concludere.

CANALIS Monica
E questa data non viene neanche resa pubblica per ovvie ragione, però chiaro è che se
noi siamo in una situazione in cui la scuola ha sbloccato l'iter, l'associazione degli ex
docenti e degli ex allievi si è formalmente costituita e ha presentato una lettera ufficiale
di manifestazione di interesse per avviare un dialogo, a questo punto veramente l'unico
nodo che manca è il sopralluogo per capire come andare avanti.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
L'Assessora Schellino voleva intervenire.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Grazie. La ringrazio intanto per questo aggiornamento perché come ricorderà in Città
Metropolitana ero presente anche io e sono contenta che le cose siano andate avanti in
questo senso. Come avevo detto in quell'occasione il comitato per l'ordine e la
sicurezza pubblica è quello che deve decidere se e come accompagnare le persone che
vogliono fare un sopralluogo nella parte non occupata avevamo detto, l'associazione
aveva dato la disponibilità ad andare a fare un sopralluogo nella parte non occupata per
valutare oltre a questi dati che sono stati dati dalla Città Metropolitana, per valutare la
necessità di fondi per costruire la loro iniziativa e la possibilità anche di
compartimentare le due parti senza danno né per una parte, né per l'altra, cioè né per
quella occupata, né per quella non occupata e senza danno diciamo per l'unità
dell'immobile, allora grazie per questo aggiornamento, noi non eravamo al corrente che
ci fossero queste documentazione, le chiederei se possiamo averle agli atti, è chiaro che
a questo punto come avevo anticipato in quella sede varrebbe la pena di avere una
richiesta eventualmente indirizzata al Comune se non indirizzata direttamente alla
Prefettura di accompagnamento al sopralluogo perché il Prefetto a fronte della
situazione che è stata descritta, l'avevo descritta io informalmente in un'occasione in
cui ero presente al tavolo comitato ordine e sicurezza e poi io ovviamente non ci sono
sempre, per fortuna, ma il collega c'è sempre e ha seguito un po' la cosa, la disponibilità
siccome hanno un calendario di cose ovviamente da fare aumenta la disponibilità man
mano che ci siano delle necessità più importanti, anche delle progettualità, è chiaro che
se c'è un'associazione che dice io potrei fare un percorso su una parte di un immobile,
per poterlo fare ho bisogno di fare un sopralluogo, nel momento in cui ho un
sopralluogo potrei trovare i fondi e costruire un progetto e ricordo com'era già stato
detto durante la Commissione Consiliare, come è stato ribadito in Città Metropolitana
che quest'organizzazione a fronte della possibilità di costruire il progetto culturale ha
dimostrato, ha dato la disponibilità a valutare anche un reperimento di fondi, un lavoro
di fundraising per una parte sociale di accompagnamento invece alle persone che stanno
dall'altra parte, quindi per quanto mi riguarda nel momento in cui ci sia un lavoro di
progettualità anche sulle persone massima disponibilità ad aiutare nella costruzione del
progetto, per quanto riguarda invece l'accesso e quindi poter far partire questo percorso
è necessario per forza un passaggio al tavolo della Prefettura perché non possiamo
prenderci la responsabilità, anche perché non possiamo riaccompagnare delle persone a
fare questo sopralluogo. Benissimo se le cose stanno andando avanti, mi sembra
un'ottima cosa, parliamoci magari anche di più al di fuori delle occasioni più formali
come queste perché poi l'attività anche di fundraising, di ricerca di altri cofinanziatori
se c'è un progetto solido che può aiutare ovviamente non solo la parte culturale, ma
anche le persone che vivono lì all'interno possiamo dare una mano come Servizi Sociali
chiaramente anche su questo aspetto.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Prego, brevemente, Consigliera Canalis.

CANALIS Monica
Sì, la relazione della Città Metropolitana è davvero di pochissimi giorni fa, 2 o 3 giorni
fa, chiederò che venga trasmessa anche al Comune così come a questo punto la lettera
formale di richiesta sia al Comune, sia alla Prefettura per essere accompagnati nel
sopralluogo e quindi procedere nella progettazione. Io chiuderei qui l'interpellanza, anzi
no, facciamo così, mandiamola in approfondimento in Commissione, in quella sede io
porterei avanti il discorso con l'associazione, grazie.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Allora, l'interpellanza 01652 è assegnata in IV Commissione per approfondimenti.
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