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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Giugno 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 21
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-01786
VARIANTE STRUTTURALE N. 321 AL P.R.G., AI SENSI DEGLI ARTICOLI 15 E 17, COMMA 4, DELLA L.U.R., CONCERNENTE PALAZZO DURANDO DI VILLA SITO IN VIA GARIBALDI NN. 23-23 BIS E L'AREA DI VIA BOTERO NN. 1, 3A E 3B. ADOZIONE PROPOSTA TECNICA DEL PROGETTO PRELIMINARE.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Lascio la parola al Vice Sindaca Montanari, sulla delibera:

"Variante strutturale n. 321 al P.R.G., ai sensi degli articoli 15 e 17..."

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego.

MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
Grazie, Presidente. Allora, si tratta di un intervento in via Garibaldi 23, è un intervento
qua vicino È un palazzo storico che è rimasto in abbandono per tanti anni, in pratica la
parte posteriore su via Botero è ancora un grande buco nella città, dovuto ai
bombardamenti della guerra, del '42, se non sbaglio. L'edificio è un edificio storico,
oggetto di tutela e ha una scheda di Piano Regolatore che prevedeva una rigidità alla
trasformazione che noi purtroppo, a seguito di una proposta di un intervento di restauro,
di ristrutturazione, di definizione delle sue funzionalità, abbiamo dovuto modificare.
Dico purtroppo perchè la variante, che qui noi approviamo, in realtà è l'inizio di un
percorso lungo di variante, che durerà quasi un anno e che porterà semplicemente una
lieve modifica del planivolumetrico, cioè dell'organizzazione tra gli spazi aperti e gli
spazi chiusi di questo edificio. Quindi, una modifica davvero molto, molto minima, che
non intacca per niente, né le quantità, né le superfici destinate al commercio ed altro, ma
semplicemente riorganizza, ripeto, in modo piuttosto minimo gli spazi pubblici e
privati. Dico questo perchè io mi auguro che nel corso della riforma del Piano che
stiamo portando avanti, interventi come questo, ancora una volta, non debbano
sottoporsi ad una trafila così lunga. Richiamo, ancora una volta, che la trafila di oggi
che inizia è la stessa della Revisione generale, strutturale, totale del Piano Regolatore;
cioè noi abbiamo una normativa che è come se mettesse sullo stesso piano costruire un
garage e costruire un grattacielo, giusto per capire in che condizioni siamo. Nello
specifico, devo dire che questo edificio è stato in abbandono a lungo: è stato di proprietà
della città, è stato poi venduto, è passato attraverso alcuni proprietari. Circa un anno fa,
un proponente dell'intervento ha proposto di realizzare delle attività commerciali al
piano terreno e al piano interrato e al primo piano, come da Piano Regolatore previste,
e delle attività ricettive ai piani superiori. È stato un confronto con il proponente
abbastanza lungo, perchè la prima ipotesi d'intervento lì era un'ipotesi - da un punto di
vista del rispetto storico, di un contesto ambientale di pregio - non era secondo me
valida. In pratica, il proponente proponeva un grande scatolone di cemento armato,
variamente rivestito, all'interno di un cortile storico. In un lungo dibattito con gli
operatori siamo arrivato a rivedere questa formula, mantenendo sostanzialmente
l'edificio nella sua…, o meglio, riproponendo l'edifico nella sua conformazione storica,
e cioè restaurando il lato su via Garibaldi, costruendo una parte verso via Botero e
realizzando un cortile che è quello storico, che viene ripristinato; adesso non c'è più,
perchè quella parte è demolita. Dunque, viene ricostruito un cortile storico abbastanza
importante, con una esedra fatta di archi, anche pregevole da un punto di vista
architettonico. Questo cortile viene coperto al secondo piano con una copertura in vetro
portante e dunque realizzerà uno spazio coperto, ma destinato al commercio, che è il
piano terreno. Due piani interrati sono destinati agli annessi delle attività commerciali e
alle attività di parcheggio; la parte posteriore è quella che collega direttamente con un
passaggio storico antichissimo, che è quello che collega via Botero con via San
Francesco d'Assisi, una stradina che noi vorremmo mantenere, anzi, promuovere,
migliorare, creando uno spazio, in questa stradina, che diventa uno spazio parzialmente
pubblico e parzialmente privato; cioè è uno spazio aperto, però in parte di gestione
privata, in parte di proprietà pubblica, che completerà l'intervento. Quindi,
sostanzialmente, noi oggi approviamo una modifica, ripeto, molto minima del Piano
Regolatore, cioè del disegno del Piano. Poi, questo è stato già discusso in Commissione;
è stato rilevato che sul progetto sarebbe bene avere un dibattito più ampio, io sono
assolutamente a favore di questo. Io qui ho delle ipotesi progettuali, che verranno
ulteriormente definite nel corso di questa approvazione di variante, però, ripeto, la
variante oggi parte, tornerà in Consiglio ancora tra qualche mese nella sua versione
definitiva e dunque stiamo, praticamente, facendo un'operazione, come dire, un po'
burocratica, ma necessaria, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei, prego, Consigliera Ferrero.

FERRERO Viviana
Grazie, Presidente. Il nostro ringraziamento al Vice Sindaca per il lavoro puntuale
sull'accogliere ciò che è forse nell'ottica di riplasmare sicuramente questo vuoto
urbano: il recupero di un immobile, di un immobile di grandissimo pregio come,
appunto, via Garibaldi, via Botero rappresentano. Immobili che sono arrivati quando
già..., che sono arrivati, appunto per questa variante, quando erano già stati ceduti dalla
Città di Torino al Fondo Città di Torino nel 2017, quindi ci sono arrivati dopo. Un
vuoto, quello di Palazzo Durando che finalmente viene colmato e quindi il Movimento
5 Stelle ritiene che sia un buon progetto e siamo favorevoli a votarlo. Il piano terreno su
via Garibaldi..., nel piano terreno di via Garibaldi verranno messe esclusivamente
attività commerciali al dettaglio, attività di ristorazione, pubblici servizi, artigianato di
servizio, quindi non supermercati. Non ci si potrà accusare di aver portato avanti la
proposta per averne un guadagno, perché il contributo straordinario di valorizzazione
ammonta solo a 205.000 Euro. E per finire, i ritrovamenti archeologici del poderoso
acquedotto in pietra, ci è stato detto che verranno inseriti negli arredi del cortile interno.
Quindi, nel tempo, le Amministrazioni, tra l'altro non sono state sufficientemente
attente alle questioni dei ritrovamenti archeologici, e qui vorremmo invece fare la
differenza nell'applicare e far rispettare quegli adempimenti già previsti dalla
Sovrintendenza. Quindi l'Amministrazione, visto il grande valore storico del luogo e dei
ritrovamenti già effettuati, si porrà nella situazione di essere costantemente,
puntualmente aggiornata. Tra l'altro, io rilevo che è un edifico che è stato sventrato
dalle bombe - l'8 dicembre del 1942 - ed è probabilmente l'ultimo edificio dove è
ancora visibile la rovina che genera la guerra, e questo edificio tornerà a vivere. Noi non
abbiamo ancora una memoria storica che documenti, in loco, questi sventramenti, però
abbiamo un'ampia documentazione fotografica; faremo, magari, anche un pensiero a
questa cosa che ci è stata chiesta in Commissione, di creare anche un po' di narrazione
su questo, di percorsi narrativi su quello che sono stati gli effetti della guerra, perché ne
parliamo tanto, però, poi, alla fine, quelle che sono le testimonianze, giustamente si
perdono in po' nell'oblio. Quindi, anche questo è uno spunto che volevo fare su questo
argomento, ma, come dico, tutta la documentazione c'è ed è sufficiente, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Tresso.

TRESSO Francesco
Grazie, Presidente, mi permetto solo di far notare alla Consigliera Ferrero che, per
carità, nel 2016 c'è stata una ventata di novità in questa città, e tutto è stato molto più
virtuoso, però, ecco, proprio perché non si sa mai, tenuto conto delle rilevanze
archeologiche, la Sovrintendenza esisteva già anche prima del 2016, non l'avete istituita
voi, quindi forse, qualche attenzione, anche solo perché era dovuta ed imposta da un
Ente sovraordinato, c'era anche prima. Adesso, è sempre bello sentir dire che tutto è
cambiato. Però, insomma, adesso, nella narrazione, forse, un minimo di coerenza, anche
solo per serietà di quest'Aula, dobbiamo mantenerla. Detto questo, ho già avuto modo
di dire in Commissione al Vice Sindaca che, sicuramente, l'intervento è di per sé
valevole, perché recupera un vuoto urbano, recupera un palazzo, che è Palazzo Durando
che, sicuramente, giace da anni in questa situazione di degrado. Il motivo per cui si
debba ricorrere ad una variante strutturale, ahimè, viene dettato anche qui da una norma
di tipo regionale, che secondo me esagera nel dover applicare questo tipo di strumento
urbanistico per questo tipo di interventi, tant'è che oggi torniamo a discuterne. Al di là
degli aspetti proprio, diciamo, di tecnicalità, legati a questo tipo di atto, sono contento
che si tornerà a discutere anche sulle soluzioni che la proponente ha presentato, perché
io sono convinto che il Vice Sindaca Montanari ci dica che si è adoperato, e la
Maggioranza ringrazi, per aver fatto tutti gli accorgimenti, tutti gli interventi per rendere
migliore questo tipo di progetto, però, proprio perchè pur non trattandosi di un
intervento estremamente rilevante in termini di superficie utile, ma molto significativo
in termini di localizzazione - stiamo parlando di via Botero, di un'area centrale - forse
sarebbe stato opportuno che anche solo un passaggio in Commissione per valutare
questo tipo di proposta: sono state, comunque, valutate delle coperture che, in qualche
modo, sono dei segni parecchio evidenti. Poi, si può discutere, si possono avere delle
sensibilità di maggiore o minore gradimento di questo tipo di coperture, per esempio.
Però, forse, avrei apprezzato di più che almeno un passaggio - ancorché in una fase
preliminare, proprio in virtù di questa collaborazione che spesso viene auspicata, ma
poco praticata - in Commissione fosse stato dato, anche nella valutazione di questo tipo
di destinazioni, che la Consigliera Ferrero ci ricorda essere non un centro commerciale,
ma di fatto stiamo parlando di una galleria commerciale. Poi, voglio dire, sulla
definizione e sul gioco delle parole, ci possiamo ragionare, ma è una galleria
commerciale. E allora, anche contaminare questo tipo di interventi con alcuni altri
interventi, magari compatibili, magari discutibili con la proprietà, ad esempio un Punto,
Informativo per la Città, che possa anche costituire un ulteriore elemento di
aggregazione rispetto a questa piazza, che si verrebbe a liberare a questo passaggio,
pensare anche che ci possano essere anche all'interno di quella - che è nient'altro che
una galleria commerciale - degli altri tipi di interventi, che con superfici ridotte, e che
possono anche trovare il favore della proponente, potevano quantomeno essere
proposte. Quindi, ribadisco che l'intervento, di per sé, è valevole, sicuramente ci sarà
ancora modo di parlarne, però è proprio nelle fasi un po' preliminari che ha senso
individuare dei percorsi, proprio perché ti danno maggiore spazio di concertazione con
la proponente e in questo senso io credo che sia un atto anche democratico sentire il
parere di tutte le forze consiliari che questo Consiglio compongono. Quindi, lamento
solo la mancanza di questo tipo di attenzione che ho ravvisato, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Non ho altri interventi, voleva intervenire il Vice Sindaca.

MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
Solo due precisazioni, come ho già detto, siamo assolutamente disponibili a discutere il
progetto nelle sue fasi che sono, comunque, iniziali, e sono queste, abbiamo tutto il
tempo per farlo. Però, preciso una cosa: questa è una proprietà privata, se l'operatore si
muove nei vincoli del Piano Regolatore, noi non possiamo chiedergli null'altro che non
sia l'applicazione delle tabelle da valorizzazione, eccetera. Quindi, non è che possiamo
chiedergli di fare i Centri di informazione o quant'altro. Quello che invece abbiamo
discusso e che abbiamo ritenuto di interesse pubblico è proprio la conformazione
planimetrica e la realizzazione di spazi pubblici di qualità, il privilegiare le visuali: il
collegamento da via San Francesco d'Assisi e via Botero, e via così, che già ha
comportato un forte lavoro di dialogo, eccetera. Non credo che sia possibile chiedere ad
un operatore commerciale di destinare una parte dei suoi negozi a fare servizi per la
Città; ecco, questo, assolutamente non lo penso proprio, e poi forse non glielo chiederei
neppure, perchè vorrebbe dire avere noi spazi che non sappiamo neppure come gestirli.
Invece, quello sul quale sono assolutamente d'accordo è vigilare, discutere la qualità
dell'intervento architettonico, urbanistico e planivolumetrico, anche nei suoi materiali,
anche tenendo conto, comunque, che un supporto, da questo punto di vista delle scelte,
verrà dalla Soprintendenza, come peraltro è già avvenuto. Questo è un progetto che è
già stato discusso in visione preliminare con la Soprintendenza, che ha diritto di
valutare. Una piccola osservazione: ringrazio la Consigliera Ferrero, che ha detto tutte
cose condivisibili; questi resti archeologici che sono lì presenti, si pensava proprio nel
dialogo di progetto, che c'è stato e ci sarà ancora, di esporli pubblicamente nella zona
pubblica che si crea esattamente dietro la zona dell'intervento. Quindi potrebbero
diventare proprio delle sorte di sedute, o di segni sul territorio, anche di qualche qualità,
perché sono blocchi di pietra scavata, destinati al collettore della fogna ai tempi romani,
quindi resti che hanno 2000 e passa anni, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, pongo in votazione la delibera, prego Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 24, favorevoli 23, astenuti 1. Dichiaro la delibera approvata.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto.
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